La squadra è fatta. E in tempo record. Ad appena 48 ore dalla sua proclamazione ufficiale in Palazzo Vecchio, il neosindaco Matteo Renzi ha annunciato, sabato scorso, la sua “squadra”, i dieci (come promesso) assessori che saranno in carica per i prossimi 5 anni.
“Non c’è tempo da perdere”: questa la constatazione che ha portato Renzi a varare in tempi rapidissimi la nuova giunta. Composta da cinque uomini e cinque donne: eccoli.
Dario Nardella, consigliere comunale del Pd, già presidente della commissione consiliare cultura, docente universitario, che assumerà la carica di vicesindaco con delega a sviluppo economico e turismo;
Barbara Cavandoli, consigliere comunale del Pd, dirigente comunale, con delega allo sport;
Elisabetta Cianfanelli, Sinistra per Firenze, già assessore provinciale alla moda, ricercatrice universitaria, con delega a università e ricerca;
Giuliano da Empoli, indipendente, sociologo e scrittore, con delega alla cultura e alla contemporaneità;
Rosa Maria Di Giorgi, consigliere comunale del Pd, già capogruppo in consiglio comunale, docente universitaria, con delega all’istruzione;
Angelo Falchetti, indipendente, fondatore ed ex amministratore delegato di Dada, con delega a bilancio, società partecipate, organizzazione e innovazione;
Claudio Fantoni, consigliere comunale del Pd, corista del Maggio Musicale Fiorentino, con delega alla casa;
Massimo Mattei, consigliere comunale del Pd, già presidente del consiglio provinciale, imprenditore, con delega a mobilità, infrastrutture, opere pubbliche e decoro urbano;
Stefania Saccardi, consigliere comunale del Pd, già assessore a Campi Bisenzio, avvocato, con delega al welfare;
Cristina Scaletti, Idv, medico ricercatore, con delega all’ambiente.
La delega all’urbanistica resta al sindaco Renzi, che entro il 13 luglio presenterà un comitato di esperti per l’impostazione del Piano Strutturale; al sindaco resta anche la delega alla Polizia municipale.
Inoltre, come annunciato durante la campagna elettorale, Piero Luigi Vigna sarà consigliere per la sicurezza. “E’ una consulenza tecnica a zero euro, proprio come voluto dallo stesso Vigna”, ha spiegato Renzi.