E’ un’ipotesi, senza dettagli e ancora piuttosto nebulosa. Di certo c’è solo che stamani, nel corso di un incontro con i ricercatori precari dei tre atenei toscani, e con gli assessori regionali Eugenio Baronti e Gianfranco Simoncini, Martini ha ipotizzato la creazione di queste tre fondazioni. Ma l’idea, per quanto vaga non è piaciuta ai precari.
”In attesa che si delinei meglio questa ipotesi progettuale della Regione Toscana – dicono i portavoce dell’assemblea dei ricercatori precari di Pisa – dobbiamo esprimere la nostra contrarieta’ all’ipotesi di fondazioni, siano esse pubbliche o private, che vadano in qualche modo a modificare la situazione esistente”.
”Giudichiamo invece molto positiva – continuano i portavoce dei precari – l’apertura del governatore della Regione Toscana sul futuro dell’universita’ coinvolgendo anche i ricercatori precari. Martini ha riconosciuto il ruolo ed il contributo che anche i ricercatori precari danno alle attivita’ degli atenei e che quindi, il futuro del sistema universitario deve essere discusso anche con questi lavoratori”.