Qualche giorno fa era stato Romano La Russa, fratello del più famoso Ignazio, ex ministro della difesa, a proporre di far spalare ai profughi la neve caduta al nord. Oggi la stessa idea viene rilanciata in Toscana dall’eurodeputato leghista Claudio Morganti. “Perchè – si chiede – non si sono mandati i profughi a levare la neve a Vaiano?”, paese in provincia di Prato dove l’esponente del Carroccio è nato. Ma l’amministrazione comunale ribatte: “Basta con le scemenze”.
”SPALINO I PROFUGHI”. Per Morganti, spalando la neve caduta in paese i profughi avrebbero ripagato l’accoglienza ricevuta. “Le frazioni di Schignano e Sofignano sono rimaste per giorni bloccate dalla neve e dal ghiaccio. Avremmo apprezzato – spiega l’europarlamentare leghista – che a spalare la neve fossero scesi anche i profughi ospitati nella canonica di Sofignano. Sarebbe stato un modo per ripagare dell’ospitalità del paese”.
“POLEMICA STRUMENTALE”. Il Comune non raccoglie la provocazione. “E’ una polemica strumentale – afferma il vicesindaco di Vaiano, Primo Bosi – Basta con queste scemenze”. Il numero due della giunta guidata da Annalisa Marchi ci tiene a precisare che in paese a causa della neve “non si sono verificati disservizi tali da giusitificare le parole di Morganti”. E bolla quella dell’eurodeputato come una “considerazione fuori luogo”. Bosi ricorda infine che i profughi ospitati da Vaiano, dodici uomini arrivati dalla Libia ma in gran parte provenienti dal Mali, partecipano già attivamente alla vita della comunità. “Spesso, di loro stessa volontà, aiutano gli operai del Comune in varie attività, dalla manutenzione al giardinaggio. E questo – commenta il vicesindaco – dimostra ancora di più che le parole di Morganti sono solo strumentali”.