“Non si sono verificate precipitazioni straordinarie, tali da influenzare gli aspetti qualitativi e quantitativi della vendemmia” ha spiegato il presidente del Consorzio, Alessandro Bargagli, a raccolta terminata.
I vigneti di Sangiovese, il vitigno predominante, hanno accumulato un’ottima riserva idrica grazie alle piogge primaverili, pertanto non è stata necessaria l’irrigazione di soccorso. La scorta idrica dei terreni tufaceo/calcarei, in combinazione con le temperature elevate dell’estate ed irrilevanti precipitazioni settembrine hanno permesso al Sangiovese di esprimere al meglio le proprie qualità, determinando uno stato sanitario generale migliore rispetto al 2008.
La crescita-maturazione del Sangiovese è rimasta nei tempi regolari della varietà. Lo stesso discorso vale anche per i vitigni complementari, che si possono aggiungere al Sangiovese in quantità non superiori al 15% del totale: Merlot, Ciliegiolo, Cabernet Sauvignon.