domenica, 5 Maggio 2024
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Aranci in via Cavour a Firenze, dibattito tra contrari e favorevoli

Sul progetto di piantare agrumi in via Cavour arriva anche la lettera degli imprenditori, d'accordo col progetto del Comune

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Sul progetto degli aranci in via Cavour a Firenze il dibattito non si ferma. Anzi, continua a suon di lettere e petizioni. Il Comune di Firenze ha scelto di inserire le piante di arancio in via Cavour: una decisione all’insegna dell’ambiente visto che 50 alberi di agrumi garantiranno ombra e un clima più leggero. Il cantiere partirà a settembre.

La lettera contro gli aranci in via Cavour a Firenze

Contro gli aranci in via Cavour a Firenze, giorni fa, si sono mossi pure 49 esponenti del mondo della cultura e della società civile fiorentina. E’ stata inviata una lettera rivolta al sindaco di Firenze Dario Nardella e al Consiglio comunale per chiedere di non inserire gli aranci in quel contesto. Secondo i firmatari il progetto è “del tutto incongruo riguardo alla storia urbana di Firenze e in particolare di questo asse viario, così importante sin dal ‘400”. Gli aranci “darebbero un contributo solo di facciata. I viali alberati sono comparsi solo con gli interventi ottocenteschi, al di fuori del perimetro delle mura medievali. Stupisce l’approvazione del progetto da parte della Soprintendenza”.

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Tra i firmatari ci sono il giornalista Paolo Ermini, la presidente della Fondazione Industria e Cultura Patrizia Asproni. E ancora l’ex assessore Franco Camarlinghi, la giurista Ginevra Cerrina Feroni, il professor Zeffiro Ciuffoletti, gli imprenditori Bona Frescobaldi e Vittorio Frescobaldi. Risultano nella lista anche il filosofo Sergio Givone, l’architetto emerito degli Uffizi Antonio Godoli, l’ex direttore degli Uffizi Antonio Natali, l’ex soprintendente Paola Grifoni.

“Gli alberi nei centri storici non devono essere un tabù”

Sugli aranci in via Cavour a Firenze è arrivata la replica del sindaco Nardella. “Riteniamo che il progetto di mettere alberi nella nuova via Cavour sia assolutamente positivo e convincente, come dimostra anche l’apprezzamento diffuso dei cittadini e in particolare del rione di San Marco – dice -. Piazza Santo Spirito è del 1200, ma gli alberi sono stati messi recentemente e nessuno oggi potrebbe pensare di toglierli”. Secondo Nardella “gli alberi nei centri storici non devono essere un tabù come si fa intendere nella lettera, perché le città cambiano e purtroppo l’emergenza climatica è diventata una minaccia seria per i centri storici. Io sono per portare più piante possibili nei nostri centri storici e nelle città”. Secondo la soprintendente Antonella Ranaldi “il verde è un elemento progettuale”.

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La posizione degli imprenditori sugli aranci in via Cavour a Firenze

Gli imprenditori hanno detto la loro sugli aranci in via Cavour a Firenze, rispondendo così alle 49 persone della lettera aperta. La posizione è chiara: il Comune fa bene ad andare avanti. Il primo firmatario della petizione pro aranci, si legge su La Nazione, è il direttore di Confcommercio Franco Marinoni. “L’arredo con gli alberi della strada è gradito alle imprese che vi lavorano, approvato dall’omonimo centro commerciale naturale aderente e rappresentato da Confcommercio, che lo considera un elemento caratterizzante della riqualificazione”. Tra i firmatari ci sono il presidente della Camera di commercio di Firenze Leonardo Bassilichi, del suo vice Niccolò Manetti ma anche personaggi come Aldo Cursano e Giovanna Ferragamo.

L’ordine degli Architetti

Intanto l’Ordine degli Architetti di Firenze ha espresso il suo “sostegno a tutti gli interventi che prevedano l’inserimento di aree verdi ed alberature nel tessuto urbano”. Tuttavia, sul progetto specifico dell’inserimento degli aranci in via Cavour, è in attesa di conoscere i dettagli per poter esprimere un giudizio completo. L’Ordine degli Architetti riconosce “l’importanza di affrontare il fenomeno delle isole di calore urbane, così come altri effetti derivanti dal cambiamento climatico, attraverso un approccio organico e sostenibile”, evidenziando che l’approvazione di interventi mirati a incrementare il verde in città “non dovrebbe limitarsi alle sole aree centrali del centro storico, da non considerarsi come intoccabile ed immutabile, ma dovrebbe a maggior ragione estendersi alle periferie urbane”.

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Secondo il presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze Andrea Crociani, è necessario sottolineare l’importanza di “un progetto complessivo e integrato che coinvolga l’intera città di Firenze e l’area metropolitana. Questo progetto dovrebbe essere caratterizzato da una pianificazione oculata e da una collaborazione multidisciplinare, coinvolgendo architetti, urbanisti, agronomi, botanici ed esperti di sostenibilità“.

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