Viveva con decine di gatti, tra le deiezioni, a due passi da Palazzo Pitti.
ESPOSTI E SEGNALAZIONI. E’ quanto scoperto questa mattina dagli agenti del nucleo guardie zoofile dell’Enpa e del Nucleo di Polizia Giudiziaria dei Carabinieri, che hanno eseguito un ordine di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Firenze a carico della proprietaria dello stabile (una 60enne) per prelevare i gatti ospitati nel palazzo stesso per presunto maltrattamento dovuto a condizioni igienico sanitarie non idonee. Il tutto è avvenuto, a seguito di numerosi esposti e segnalazioni da parte dei cittadini, in uno stabile di via Romana, nelle immediate vicinanze di Palazzo Pitti, che era interamente “abitato” da gatti.
STRADA CHIUSA. L’operazione – spiega l’Enpa di Firenze – è stata più complicata del previsto, in quanto, in un primo momento, la proprietaria sembrava non essere presente nello stabile, composto da tre grandi appartamenti disposti su tre piani. E’ stato quindi necessario l’intervento di una autogru dei vigili del Fuoco e il conseguente blocco al traffico per tre ore in via Romana.
NELL’APPARTAMENTO. Una volta entrati dalle finestre dello stabile, in una stanza era presente anche la proprietaria, una signora di 60 anni, alla quale è stato notificato l’ordine di sequestro. Dallo stabile sono stati catturati, non senza difficoltà, da personale specializzato dei servizi veterinari ASL, ben 12 gatti, di cui uno appena nato da qualche giorno. I gatti sono stati giudicati in buone condizioni di salute. Le criticità maggiori sono state rilevate, invece, sotto il profilo-igienico sanitario. I tre appartamenti – spiega ancora l’Enpa – a completa disposizione degli animali insieme alla loro proprietaria, privi di elettricità e gas, erano cosparsi di deiezioni e di cibo per animali, tanto che le esalazioni erano insopportabili.
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PERSONE SOLE. Dalle segnalazioni, dalle indagini svolte e dalla quantità di cibo e cucce all’interno dell’appartamento, secondo l’Enpa “gli animali dovevano essere in maggior numero (circa 25)”. I gatti, dopo una visita veterinaria, sono stati ricoverati presso un gattile di Bagno a Ripoli convenzionato con l’ufficio diritti animali del Comune di Firenze a disposizione dell’autorità giudiziaria. “Sono sempre più numerosi i casi in città di persone sole, soprattutto anziane, trascurate dai familiari e sconosciute ai servizi sociali del Comune che colmano la loro solitudine circondandosi di tanti animali, a cui vogliono sicuramente bene – dichiara Simone Porzio, presidente dell’ENPA – ma indirettamente li costringono a vivere in condizioni ambientali incompatibili con la loro natura e le loro abitudini ingenerando situazioni di maltrattamento”.
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