L’opportunità del voto a domicilio, prevista da una nuova legge approvata il 7 maggio scorso dal Parlamento, fino ad ora era rivolta solo alle persone che vivevano, in condizioni di dipendenza continuativa e vitale, da apparecchiature elettromedicali.
Ecco come fare per presentare la richiesta di voto a domicilio, che scade oggi, lunedì 18 maggio: l’elettore deve far pervenire al sindaco, nelle cui liste elettorali è iscritto, una dichiarazione nella quale attesta la volontà di esprimere il voto presso l’abitazione in cui dimora. Le dichiarazioni formulate per il primo turno di elezioni amministrative del 6 e 7 giugno sono considerate valide anche per l’eventuale turno di ballottaggio.
Nel caso in cui l’elettore interessato non richieda tale servizio entro il 18 maggio, può farlo entro l’1 giugno per la consultazione referendaria e l’eventuale turno di ballottaggio del 21 e 22 giugno. La dichiarazione, in carta libera, deve riportare, oltre alla volontà di esprimere il voto a domicilio, l’indirizzo completo dell’abitazione in cui l’elettore dimora e, possibilmente, un recapito telefonico.
Dovrà inoltre essere allegata una certificazione sanitaria rilasciata dal funzionario medico designato dai competenti organi dell’Azienda Sanitaria Locale in data non anteriore al 45° giorno antecedente la votazione; tale certificazione medica, per non indurre incertezze, dovrà riprodurre l’esatta formulazione normativa, attestando quindi l’esistenza delle condizioni di infermità (di cui al comma 1, dell’art. 1 della legge n. 46/2009) con prognosi di almeno 60 giorni decorrenti dalla data di rilascio del certificato, ovvero delle condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali. Tale certificato, inoltre, potrà attestare l’eventuale necessità del cosiddetto “ accompagnatore” per l’esercizio del voto.