venerdì, 4 Ottobre 2024
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Creare una super zona 30 a Firenze, per ridurre velocità e incidenti

La creazione di una zona 30 a Firenze generalizzata, in tutta l'area urbana, è l'obiettivo di "Firenze30", rete di associazioni e cittadini impegnata nel contrasto a chi corre in macchina o in moto

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Una “super” zona 30 a Firenze. È l’obiettivo della neonata “Firenze30”, una rete di associazioni che appunto si sono messe insieme per sensibilizzare sul tema della velocità. In città le zone 30, ovvero quelle dove è possibile viaggiare fino a un massimo di 30 km/h, sono state introdotte da tempo in alcuni quartieri. E riducono il rischio di incidenti. Per questo l’idea è di creare un’area vasta dove il limite di velocità generalizzato è di 30 km/h, ad eccezione delle principali strade.

Zona 30 a Firenze: la proposta della nuova associazione

Creare una grande zona 30 a Firenze si può, secondo la neonata “Firenze 30”, realtà composta da associazioni come Fiab Firenze Ciclabile, ridays for Future, Legambiente Firenze, Associazione Gabriele Borgogni, Associazione Lorenzo Guarnieri e Bycs. I numeri d’altronde sono sotto gli occhi di tutti: negli ultimi dieci anni a Firenze ci sono stati 13 morti e 29mila feriti. E quindi è evidente che l’aspetto della velocità è collegato. “La moderazione della velocità è il tema di partenza per dire basta morti in strada”, commenta Stefano Guarnieri dell’associazione Lorenzo Guarnieri.

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L’idea

Sulla creazione di una zona 30 a Firenze i proponenti hanno ricordato che l’obiettivo strategico dell’Ue per la sicurezza stradale prevede di azzerare al 2050 il numero di vittime e feriti gravi sulle strade. Il Parlamento europeo, precisa Jacopo Bardi, bicycle mayor of Florence per Bycs, “propone quindi il limite di 30 km/h come regola generale per le zone residenziali e con un elevato numero di ciclisti e pedoni”. Sul sito firenze30.it si trovano tutte le informazioni sul modello della Città 30, che prevede l’introduzione del limite generalizzato di velocità di 30 km/h nell’area urbana (invece di 50 km/h), escludendo solo i viali di circonvallazione e le altre viabilità di scorrimento.

“Lo sviluppo di infrastrutture ciclabili e la riprogettazione delle strade a misura di pedone riducono l’inquinamento dell’aria, l’inquinamento acustico e contribuiscono a ridurre l’esclusione sociale e la diseguaglianza”, afferma Edoardo Falchini di Fridays for Future Firenze. “Il nostro percorso nasce dalla collaborazione con l’esperienza di Bologna – conclude Lorenzo Cecchi, presidente di Legambiente Firenze -. la campagna Bologna30 ha mosso l’opinione pubblica e l’amministrazione, portando al provvedimento di quest’estate con cui Bologna ha applicato i principi della città 30. Crediamo che anche Firenze possa diventare una città costruita sulle persone anziché sulle auto”. La campagna è stata presentata in Comune nel corso della settimana europea della mobilità. La riduzione degli incidenti a Firenze passa anche dalle zone 30.

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