sabato, 23 Novembre 2024
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Bonus 600 euro aprile: partite Iva, Inps e casse private, le novità

Il bonus di 600 euro si allarga a nuove categorie Inps, casse private ancora in attesa del Decreto interministeriale

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Il Decreto rilancio arriva in Parlamento: giorni decisivi per conoscere quale sarà la versione definitiva del bonus 600 euro per partite Iva Inps, lavoratori autonomi e professionisti iscritti alle casse private. Tra nuovi aventi diritto e procedure per la domanda, ecco le ultime novità.

Bonus 600 euro Inps, i requisiti

Il bonus 600 euro è riconosciuto ai liberi professionisti titolari di partite Iva e ai titolari di contratti co.co.co. attive al 23 febbraio, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata Inps e non titolari di pensione. Considerando però che dalla data di apertura della partita Iva ci sono 30 giorni di tempo per l’iscrizione alla Gestione separata, l’Inps ha precisato che il bonus da 600 euro spetterà anche a chi avesse una partita Iva registrata al 23 febbraio ma che a quella data non si fosse ancora iscritto alla Gestione separata.

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Chi lo riceve senza fare domanda

Il Decreto rilancio, all’articolo 84, stabilisce che chi ha già ricevuto il bonus del mese di marzo riceverà in automatico anche quello di aprile. In questo caso, insomma, non ci sarà bisogno di fare domanda per ricevere i 600 euro. Questo riguarda, in particolare:

  • I titolari di partita Iva iscritti alla gestione separata dell’Inps.
  • I collaboratori coordinati e continuativi (contratti co.co.co.) iscritti alla gestione separata dell’Inps.
  • Artigiani e commercianti iscritti alle gestioni speciali dell’Ago Inps.
  • I lavoratori dipendenti stagionali del settore del turismo e stabilimenti termali
  • Gli operai agricoli con contratti a termine che abbiano accumulato almeno 50 giornate effettive di lavoro agricolo nel 2019.
  • I lavoratori dello spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri versati il cui reddito 2019 non sia superiore a 50 mila euro.

Per tutti vale l’obbligo di non essere titolari di pensione.

Cosa cambia dal 3 giugno: cosa si può fare e dove si può andare

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La platea è stata poi allargata ad altre categorie di lavoratori che, per ricevere il bonus di 600 euro, dovranno fare domanda. Si tratta di:

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  • I lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo con almeno sette contributi giornalieri versati nel 2019, dai quali deriva un reddito non superiore ai 35.000 euro.
  • I lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità.

Due categorie di lavoratori che erano stati precedentemente esclusi dal bonus 600 euro e che vengono ora riammessi. Potranno richiedere anche il bonus arretrato di marzo, presentando la domanda entro il 3 giugno. Per richiedere il bonus del mese di aprile avranno tempo fino all’8 giugno. La domanda si fa attraverso la procedura sul sito dell’Inps.

Conte, conferenza stampa oggi 3 giugno: a che ora seguirla in diretta

Bonus 600 euro e casse private: come funziona per i professionisti

Il bonus di 600 euro del mese di aprile 2020 sarà prorogato anche per i professionisti iscritti alle casse private: avvocati, ingegneri, architetti e tutte le professioni ordinistiche.

In questo caso però restano due nodi da sciogliere. Il primo: il testo definitivo del Decreto rilancio contiene due articoli contrastanti tra di loro. L’articolo 78 conferma la misura del bonus da 600 euro di aprile 2020 a tutti quelli che lo avevano già ricevuto a marzo, quindi anche ai professionisti. L’articolo 86 stabilisce invece che il bonus già erogato è incompatibile con quello dei mesi successivi. Si tratta di una svista e il governo ha già precisato che verrà corretta. Il bonus da 600 euro spetterà agli iscritti alle casse private anche per il mese di aprile 2020.

Il secondo punto è che l’erogazione del bonus non potrà avvenire prima di un Decreto interministeriale che ne disciplini le modalità operative. Sono infatti le casse private a gestire l’erogazione del bonus da 600 euro ai propri iscritti che ne hanno il diritto. Il decreto dovrà dire come farlo e in che modo le risorse saranno destinate alle casse dei professionisti.

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