Quasi 436 anni dopo l’introduzione del calendario gregoriano dobbiamo fare i conti con la realtà: il nostro anno inizia ufficialmente a settembre, non a gennaio. È alla fine dell’estate che facciamo il bilancio di quanto fatto (obiettivi raggiunti, chili presi, ecc.) e quanto da fare.
Archiviate le agognate ferie, è all’inizio di settembre, in quell’attimo sospeso tra il ritrovato equilibrio interiore e la frenesia del rientro, che elenchiamo mentalmente i nostri buoni propositi per il nuovo anno.
Come ad esempio: programmare una nuova vacanza (magari anche una mini fuga in Toscana tra le vigne); mettersi a dieta (magari dopo il gran finale del Festival del Gelato); mettersi in pari con le visite di controllo rimandate a giugno; non abbandonare la ritrovata abitudine di leggere libri (per chi è in cerca di nuovi titoli è in arrivo a Firenze il Festival del Libro); continuare a uscire un po’ di più, approfittando di mostre, concerti e ultimi scampoli di estate fiorentina. O ricominciare a fare un po’ di sport, magari in vista della nuova edizione di Corri la Vita, il 30 settembre.
Non sarà un rientro dei più semplici, probabilmente, con la rivoluzione tram e bus in corso. A maggior ragione, aggiungiamo alla lista anche il buon proposito di limitare le lamentele al minimo indispensabile. O ancora meglio: diventiamo propositivi. Cerchiamo soluzioni, anziché problemi. E la prospettiva ci apparirà davvero nuova.