sabato, 28 Dicembre 2024
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Gatto superstar

Gattart al Palagio di Parte Guelfa

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L’iniziativa punta anche a trovar sempre più sostenitori del rispetto ‘civico’ per gli animali, sensibilizzando istituzioni e privati ad assumersi maggiori responsabilità nella difesa e protezione degli animali e dell’ambiente. Organizzata  e promossa da Violante Bellini, Silvana Lonardi e Raimonda Leone, la mostra con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e alla Valorizzazione delle Tradizioni Popolari Fiorentine del Comune di Firenze, giunta alla sua 19^ edizione, si svolge dal 17 al 27 febbraio presso il Salone Brunelleschi del Palagio di Parte Guelfa (Piazzetta di Parte Guelfa) con il seguente orario: dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.30.

In occasione dell’apertura della mostra – in programma martedì 17 febbraio alle ore 18,30 (giorno in cui si celebra la Festa nazionale del Gatto), verrà assegnato il Premio GATTART FIORA LEONE all’artista pugliese Antonio Ciccone, formatosi sotto l’insegnamento di Pietro Annigoni e presso la Scuola Libera del Nudo all’Accademia di Belle Arti a Firenze, dove tuttora vive e lavora dopo aver tenuto mostre itineranti in giro per il mondo fra Europa e Stati Uniti.

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Le opere degli artisti del gruppo fondatore (Fiora Leone, Silvio Loffredo e Silvana Lonardi), saranno affiancate da felici interpretazioni pittoriche e scultoree affidate all’estro creativo di Christine Angelien, Barbara Antonelli, Beatrice Bartolozzi, Romola Bellandi, Andrea Biagini, Felice Botta, Alberto Bryk, Antonio Ciccone, Antonella del Casone, Enzo di Franco, Caroline Galloise, David Gollins, Kevo, Simonetta Leonetti Luparini, Adriana Pucciarelli, Paolo Matina e Sebastiano Ranchetti. E sarà una festa del colore e della fantasia messa in campo da ‘gattisti’ d’autore: dalle pennellate fluide di una siciliano ‘doc’, quale Enzo di Franco, all’estro creativo e scanzonato di Felice Botta, alle tinte cristalline di David Gollins, attinte dai grandi maestri europei del Cinque-Seicento, alle incisioni di Alberto Bryk e Romola Bellandi, fino ai curiosi gatti scolpiti in ligneo di Claudio Cavallini (in arte Kevo).

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