Veramente un brutto derby con poche occasioni da rete. La Fiorentina non punge, l’Empoli si difende bene ed impensierisce la porta di De Gea. Finisce però 0-0 al Castellani dove sono giunti circa 4.000 tifosi viola, moltissimi in motocicletta, come molti anni fa, dipingendo di viola la Firenze-Pisa-Livorno. Anche Rocco Commisso, presente in tribuna, ha mostrato espressioni non soddisfatte. La speranza è che tra Conference (giovedì) e Milan domenica prossima la squadra e, soprattutto, il tecnico Raffaele Palladino gli regalino qualche soddisfazione prima del ritorno negli Stati Uniti. Palladino schiera la squadra che, nel secondo tempo, aveva ribaltato la Lazio con Gudmundsson dall’inizio insieme a Kouame a supporto di Kean. D’Aversa si affida al georgiano Goglichidze con Anjorin in difesa e Colombo in attacco.
La partita
La prima occasione è dell’Empoli con Ismajli che, dopo 3’, si ritrova davanti alla porta di De Gea. Al 19’ Kean tira fuori. Al 30’ Dodo serve Colpani che non arriva alla conclusione. Colombo al 37’ calcia malamente mentre al 43’ Gyasi ferma Kouamè fallosamente ma la punizione di Gudmundsson finisce sulla barriera. Al rientro dagli spogliatoi l’Empoli ci prova tre volte con Esposito che calcia fuori, con Pezzella il cui tiro è parato da De Gea e con Colombo che spreca. Al 69’ c’è un contatto tra Colpani e Anjorin, il pallone arriva a Kean che calcia ma il tiro viene deviato in angolo. Non ci sono altre azioni di rilievo e finisce con un punto a testa.
L’allenatore
Deluso anche Raffaele Palladino a fine gara. “Mi aspettavo qualcosa in più in fase offensiva. Ci è mancata lucidità nella scelta dell’ultimo passaggio. La squadra ha però dato tutto. I ragazzi hanno fatto una grande fase di non possesso contro un’avversaria che ha messo in difficoltà molte squadre. Oggi abbiamo rischiato zero. Ci siamo difesi insieme con grande spirito. Sono però due punti persi per quanto costruito oggi. Bisogna creare la mentalità vincente, cercando di vincere queste partite. Sto avendo grandi risposte dai giocatori perché molti sono nuovi – prosegue Palladino – ed ho alcuni arrivati a fine mercato. Cresciamo giorno dopo giorno. Possiamo giocare sia a 3 che a 4 in difesa. Sono amante di entrambi i sistemi di gioco. Nel 4-2-3-1 di oggi abbiamo sviluppato una buona fluidità di gioco. Sono felice di ciò che stiamo esprimendo e stiamo crescendo”.