L’esterno viola Gianluca Comotto si è presentato davanti ai giornalisti nel giorno in cui, in casa viola, l’argomento è (purtroppo) uno solo: il lungo stop di Seba Frey.
FREY. E anche lui ha voluto far sentire il suo appoggio al portiere infortunato, che per lungo tempo dovrà star lontano dai campi, creando un problema in più a Mihajlovic in questo complicato avvio di stagione. “Sono brutte notizie – ha detto Comotto riferendosi all’infortunio occorso a Frey – anche io ci sono passato. Faccio a Seba un grande in bocca al lupo. La Fiorentina perde sicuramente un campione, un’ assenza che si aggiuge a quella di Jovetic”.
BORUC. In porta, ora, toccherà a Boruc, scommessa estiva di Corvino: ma garantirà la stessa affidabilità di una certezza come il portiere francesce? “Sarà il campo a dirlo. Artur ha personalità – si dice sicuro Comotto – sta studiando l’italiano, ma in campo si fa capire benissimo”.
SPAZI. Poi l’esterno ha parlato di se stesso, e delle sue difficoltà di trovare spazio in campo in questa prima parte di stagione. “Sono scelte che vanno accettate – spiega Comotto – l’importante è non molalre mai, perchè con il tempo esce sempre fuori il carattere. Io ho lavorato il meglio possibile per sfruttare le mie occasioni”.
MUTU. Il “recupero” di Mutu potrà essere importante per la Fiorentina? “Basta riguardare i primi venti minuti di Catania per notare la differenza – risponde Comotto – Adrian è un giocatore importante, di classe. Diamogli tempo per ritrovare i novanta minuti nelle gambe”.
SQUADRA. E la squadra come sta? “La strada è quella giusta, dobbiamo migliorarci in fase offensiva. C’era solo da dimenticare i bei momenti passati”.
“PRANZO” COL CHIEVO. Ultima battuta sulla gara col Chievo: si giocherà alle 12,30, orario decisamente insolito… “Bisogna prepararsi mentalmente – conclude Comotto – non per caso ci allenenremo in orari diversi rispetto a quelli soliti. Il Chievo è l’eterna sorpresa della Seria A. Giocano meglio fuori che in casa. Ci sarà da stare attenti”.