domenica, 15 Dicembre 2024
- Pubblicità -
HomeFiorentinaE alla nona la Fiorentina...

E alla nona la Fiorentina si fermò

Derby dell’Appennino al Bologna. Palladino assente per un lutto familiare e l’ex Italiano esulta alla fine in maniera smodata

-

- Pubblicità -

La striscia di vittorie della Fiorentina in serie A si ferma a quota otto. Al Dall’Ara arriva una sconfitta di misura ad opera di un Bologna che, dopo un primo tempo senza grandi emozioni, torna in campo più convinto di voler vincere la gara. La trasferta era iniziata male per i viola, senza il tecnico Raffaele Palladino che è dovuto rientrare d’urgenza presso la famiglia per la scomparsa della madre. Un altro brutto contrattempo che, sicuramente, ha creato un’atmosfera di disagio all’interno del gruppo. Stefano Citterio, vice di Palladino, schiera titolare Gudmundsson con Beltran. Italiano, schiera l’ex De Silvestri, tra i migliori in campo e perde a fine primo tempo Ndoye ma l’ingresso di Ferguson è risolutivo per la vittoria.

La partita

La Fiorentina, che era reduce da otto vittorie consecutive (un record storico), cade al Dall’Ara e lo fa al termine di una partita difficile. Nel secondo i rossoblù hanno avuto il merito di saper attaccare con maggior concretezza arrivando al vantaggio. Nel primo tempo più che le emozioni, a vincere è la tattica. Al 19’ segna Kean ma è in fuorigioco. Nel finale di tempo ci prova Cataldi ma il tiro è deviato in angolo. Sul tiro seguente Kean ci prova di testa ma Skorupski respinge e poi blocca su Beltran.

- Pubblicità -

Nel secondo tempo il Bologna è più convinto di poter ottenere la vittoria. Castro, imbeccato da Ferguson, prende il palo. Al 50’ Pobega si coordina bene ma para De Gea. Dopo 5 minuti il portiere viola para anche un sinistro di Odgaard. Al 59’ cross di Dominguez, arriva Odgaard e stavolta per De Gea non c’è nulla da fare. Il Bologna passa in vantaggio. Il risultato non cambia e la partita termina con Vincenzo Italiano che esulta come se avesse vinto la Champions League. I viola cadono in campionato dopo tre mesi, ma restano nelle zone alte della classifica. a fine gara tiene banco la polemica tra il direttore sportivo Daniele Pradé e Vincenzo Italiano. “Una mancanza di rispetto – ha detto Pradé – anche perché per noi era una giornata strana per il lutto che ha colpito Palladino. L’atteggiamento di Italiano a fine partita non mi è piaciuto per niente, questa sua esultanza di fronte ai nostri calciatori. Insieme abbiamo vissuto tante gioie ma soprattutto tantissimi dolori, l’ho trovata una grandissima mancanza di rispetto nei nostri riguardi e nei confronti del nostro allenatore”. Il tecnico del Bologna si difende: “Faccio così dopo ogni vittoria”.

L’allenatore

Stefano Citterio, vice allenatore della Fiorentina che faceva le veci di Palladino a Bologna, ha analizzato la sconfitta, “Non è facile fare tante gara ravvicinate. Non credo che il nostro problema sia a livello fisico. Abbiamo fatto un primo tempo di grande livello. La gara era stata preparata bene, mentre nella seconda frazione abbiamo allungato un po’ e lì abbiamo ceduto il fianco al Bologna. Abbiamo perso le distanze e gli abbiamo concesso questo vantaggio. I ragazzi hanno retto il campo fino alla fine. L’entrata di Ferguson – ha aggiunto Citterio – ha alzato l’impatto fisico del Bologna e ci ha messo in difficoltà. Come vere occasioni abbiamo avuto quella di Richardson di testa, poi c’è sempre mancato l’ultimo passaggio. La mole di gioco c’è comunque stata anche nel secondo tempo. È innegabile che Edoardo Bove, fino a quando è stato impiegato, ha fatto un grande campionato, era un giocatore importante per noi, ci dava solidità in fase di non possesso. Adesso dobbiamo trovare altre soluzioni, le stiamo cercando. Se riusciamo ad essere corti e compatti sosteniamo il centrocampo a due, mentre quando ci allunghiamo lo soffriamo”.

- Pubblicità -
- Pubblicità -
spot_img
- Pubblicità -

Ultime notizie

- Pubblicità -
- Pubblicità -
- Pubblicità -