Mai partita fu tanto attesa. Nonostante non abbia niente da dire per la classifica. La sfida in programma domenica con il Cagliari chiuderà finalmente il campionato, un campionato difficilissimo per i viola, con la salvezza conquistata soltanto alla penultima giornata e durante il quale il club gigliato non si è fatto mancare nulla: tre allenatori, tante polemiche e, ciliegina sulla torta, il caso Rossi-Ljajic. Insomma, saranno in molti a tirare un sospiro di sollievo al triplice fischio dell’arbitro.
LA “RIVOLUZIONE”. Ma già da lunedì c’è da rimboccarsi le maniche e lavorare per il futuro. Un futuro che deve partire subito, perché la Fiorentina in estate è attesa da una “rivoluzione” e il tempo stringe. Tante le novità con cui i gigliati si presenteranno ai nastri di partenza della prossima stagione. A partire dall’assetto societario. Per il ruolo di ds si attende solo l’ufficialità dell’ingaggio di Gabriele Oriali: sembra lui l’uomo scelto dai Della Valle per una poltrona in società. Dopo i recenti trionfi da dirigente dell’Inter, l’ex mediano della Nazionale ha voglia di rimettersi al lavoro, e l’esperienza certo non gli manca.
CAPITOLO ALLENATORE. C’è poi il capitolo allenatore. Mezza (anzi, più di mezza) Serie A attende la fine del campionato per buttarsi sulla prossima stagione, e sono poche le panchine che si salveranno. Risultato: una girandola di mister. Anche i viola sono alla ricerca di un tecnico, e dopo le difficoltà incontrate in queste due stagioni da Mihajlovic prima e Delio Rossi poi (fino alla follia col Novara) questa volta è vietato sbagliare. I nomi in circolazione sono tanti: Ranieri, Zeman, Pioli, Benitez, Donadoni e Montella, ma anche i “sogni” Spalletti e Prandelli.
MERCATO. Legata alla questione allenatore c’è quella del mercato. Perché anche qui la Fiorentina dovrà muoversi, tra entrate e uscite. Con le sicure partenze di Montolivo, Marchionni, Kroldrup e, forse, Natali, la società dovrà mettere a disposizione del tecnico, chiunque esso sia, una rosa all’altezza. Per fare cassa potrebbe essere sacrificato qualche “big” (Vargas o Cerci, più difficilmente Jovetic, che partirà solo davanti alla classica offerta irrinunciabile). Poi si potrà cominciare a comprare. Se sulla panchina viola dovesse arrivare Donadoni potrebbe portare con sé Giovinco. Stesso discorso per Pioli, che potrebbe essere seguito sulle sponde dell’Arno da Ramirez o Diamanti.
SI SCALDANO I MOTORI. Non resta, insomma, che aspettare poche ore. Gli ultimi novanta minuti di campionato, poi inizierà la partita più importante per la Fiorentina. Quella che si giocherà in estate a colpi di scelte e trattative. Una partita da vincere.