Lo scandalo di Monaco è stato denunciato un po’ da tutti. Dai Della Valle per primi, che hanno quantificato in 8 milioni di euro il danno economico che la Fiorentina potrebbe subire se fosse quel gol di Klose a pregiudicare il passaggio dei viola ai quarti di finale, da Prandelli, dal presidente dell’Uefa Platini – ma solo dopo aver ricevuto la telefonata di uno sdegnato Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio – da molte altre figure di spicco del calcio italiano e internazionale, dall’astrofisica Margherita Hack – “quel fuorigioco si vedeva dalla luna” ha ironizzato – dal popolo dei tifosi viola, già organizzati in gruppi di protesta sui più noti social network e che da ieri stanno intasando le linee telefoniche e le caselle di posta elettronica dell’Uefa con messaggi di contestazione.
Perfino lo stesso Ovrebo, che non arbitrerà più in Europa almeno fino a fine stagione, si è voluto scusare alla televisione norvegese: “Ho rivisto il dvd della partita, dovevo annullare il gol di Klose”.
Tanta la rabbia che traspare dalle dichiarazioni dei giocatori viola, da Montolivo a Donadel, da Natali a Frey.
Rabbia che ora dovrà trasformarsi in grinta e cattiveria agonistica per la partita col Livorno, un’occasione da non perdere per cominciare la risalita nella classifica di un campionato che vede la Viola languire a metà classifica a quota 31 punti, sette di distanza dalla zona Europa league, otto dalla Champions.
I labronici, diciottesimi e in piena zona retrocessione, avranno fame di risultati, complici i soli due punti raccolti nelle ultime cinque giornate, arrivati però contro due ‘grandi’ come Milan e Juventus.
Partita vera dunque, dalle motivazioni forti e per nulla da sottovalutare. Fischio d’inizio alle 15, arbitra Domenico Celi.