L’ultimo, a Bucarest con la Steaua, ha regalato alla sua squadra la prima vittoria in Champions e assicurato la partecipazione ai sedicesimi di finale della Coppa Uefa. “Sono soddisfatto di come stanno andando le cose a Firenze, anzi sono entusiasta, ho trovato quella continuità di gol e prestazioni che mi mancava da tempo”, ha dichiarato Gilardino. Lasciando Milano il ventiseienne centravanti di Biella ha ritrovato la fiducia necessaria per tornare a rendere al meglio. A Firenze ha riabbracciato Prandelli con il quale aveva già lavorato con successo a Parma. E con Mutu, come certificano le 23 reti fatte finora dai due, sta formando una delle prime tre coppie-gol del calcio europeo.
A Gilardino insomma sono bastati pochi mesi a Firenze per regalare e togliersi già diverse soddisfazioni: è secondo tra i marcatori del campionato con 11 reti, una in meno di Milito; ha riguadagnato un posto in nazionale; ha superato quota 100 gol in A e con quello segnato a Bucarest ha raggiunto Batistuta, leader nella graduatoria dei goleador di Champions della storia viola. Ma lui non intende fermarsi e già da ieri ha lanciato nuove sfide: a livello personale punta a vincere il titolo di capocannoniere (non ci è ancora riuscito) e a partecipare ad un secondo Mondiale dopo averlo vinto nel 2006; insieme alla Fiorentina vuol confermare almeno il 4° posto per tornare a giocare la Champions e ad andare il più avanti possibile in Uefa, magari fino alla finalissima dove, come l’ex rossonero ha svelato qualche giorno fa, gli piacerebbe sfidare proprio il Milan. E, intanto, nel 2009, dopo diversi rinvii, si sposerà con Alice Bregoli, sua compagna da tempo (i due hanno una figlia di 9 mesi).
Scontato che anche domenica prossima contro il Catania Gilardino guiderà l’attacco viola insieme a Mutu con l’obiettivo di centrare la terza vittoria di fila dopo quelle di Torino e Bucarest. Intanto, archiviata la Champions e in attesa di conoscere, il 19 dicembre, l’avversaria di Coppa Uefa, a breve dirigenti e staff tecnico si riuniranno per fare il punto in vista della riapertura del mercato: in predicato di essere ceduti quei giocatori finora meno utilizzati come Papa Waigo, Da Costa, Pasqual, uno tra Pazzini e Osvaldo. Infine forte apprezzamento tra i tifosi viola ha riscosso la decisione del club di disertare ieri i microfoni Rai per le interviste del dopo partita in segno di protesta verso la tv di Stato che non ha trasmesso neppure una delle sei gare di Champions League della Fiorentina. La protesta, ovviamente autorizzata dalla proprietà viola, stando a quanto fatto sapere dalla stessa società si è esaurita ieri e non prevede seguito.