Tanti i tifosi viola che ieri attendevano con ansia l’inizio della partita Fiorentina – Steatua Bucarest, la prima partita di Champions che la Viola gioca al Franchi dopo nove anni. Tutti pronti ad ascoltare l’inno che Tony Britten ha composto nel 1992 e che accompagna, obbligatoriamente, tutte le partite ufficiali di Champions.
Ma invece il silenzio. Anche i giocatori si guardano tra di loro senza capire cosa stia succedendo. Problemi all’impianto audio dello stadio e quindi niente inno. Imbarazzo dei presenti egrande delusione per i tifosi, ma c’è solo quella. Infatti è obbligatorio che negli stadi, prima di una partita di Champions, risuoni l’inno e di conseguenza il club gigliato richia di essere sanzionato dalla Uefa.
Nascono anche le polemiche. Il consigliere comunale del Pdl-FI, Massimo Pieri, ha presentato al sindaco un’interpellanza “per conoscere quali provvedimenti l’amministrazione comunale intenderà assumere per migliorare l’impianto audio dello stadio ed evitare altri analoghi, spiacevoli, episodi”.