sabato, 14 Dicembre 2024
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Mihajlovic si presenta: “Toscani tosti, ma lo sono anch’io”

Il nuovo allenatore viola è stato presentato questa mattina: "Spero di continuare sulla strada tracciata da Prandelli, io voglio continuare là dove si è fermato lui". Poi ha aggiunto: "Voglio una Fiorentina d’attacco, che giochi con il 4-3-3". Il serbo ha firmato per 2 anni con opzione sul terzo.

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Si è presentato a Firenze alla sua maniera: deciso e sicuro di sè. Da oggi inizia l’era Mihajlovic alla Fiorentina: l’allenatore è stato presentato questa mattina al Franchi.

E ha fatto subito capire le sue intenzioni: “Prima di tutto voglio ringraziare il Catania che mi ha permesso di liberarmi con un anno d’anticipo rispetto alla scadenza del contratto – ha spiegato il serbo – e ringrazio la Fiorentina per la fiducia, per me è un onore essere qui, so bene a cosa vado incontro, alle responsabilità che mi aspettano. I toscani sono molto tosti ma lo sono anch’io e andremo d’accordo”.

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Quali sono i suoi primi obiettivi? “Spero di continuare sulla strada tracciata da Prandelli, io voglio continuare là dove si è fermato lui. L’obiettivo è raggiungere la Champions. Ho scelto la Fiorentina soprattutto per Pantaleo Corvino, un dirigente che ho sempre stimato. Tutti mi hanno parlato benissimo di lui, e da quando l’ho conosciuto personalmente posso fare altrettanto. Questa è una società ambiziosa come me, vogliamo vincere insieme visto che io da allenatore non ho ancora conquistato niente. Ho detto subito di sì alla sua proposta e, ripeto, sono onorato del fatto che la Fiorentina mi abbia scelto“.

Come sarà la sua Fiorentina? “Mi trovo su una delle panchina più importanti d’Italia e d’Europa – ha detto Mihajlovic – aver smesso da poco di giocare mi aiuta a capire i calciatori, mi aiuta nel rapporto con loro. So che mi aspetta una battaglia, ma nella responsabilità mi esalto. Io gioco sempre per vincere e lo stesso farà la Fiorentina. Voglio divertirmi e far divertire. Jovetic? E’ un grande giocatore, diventerà uno dei più forti. Come Ljajic. Non perché vengono dal mio paese, ma perché sono dei talenti. Jovetic può coprire più ruoli, io voglio una Fiorentina d’attacco, che giochi con il 4-3-3. Mutu? Allora sbagliai io, ma ci siamo chiariti subito. E’ un grande giocatore e un ottimo ragazzo, mi piace perché è focoso quasi come me. Del suo futuro parleremo”.

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Poi il discorso è scivolato sul mercato. “Ho piena fiducia nel direttore, abbiamo discusso di qualche giocatore. Di certo tutte le decisione saranno prese in piena armonia. Gilardino? Presto parlerò con tutti i giocatori. Alberto per noi è importante, il nostro modulo può valorizzalo. E se ha qualche dubbio lo convincerò io. D’Agostino è un grande giocatore, mi è sempre piaciuto. Farebbe comodo a tutte le squadre”.

CORVINO. Poi ha preso la parola Pantaleo Corvino. “Quando ho parlato la prima volta con Mihajlovic – ha spiegato il ds viola – gli ho illustrato il nostro progetto, gli ho detto che non volevamo fermarci. La risposta è stata: voglio essere l’allenatore della Fiorentina, senza neppure ascoltare altre proposte. Mihajlovic sa che partiamo dietro le quattro grandi del campionato, cercando comunque di fare quello che abbiamo fatto in questi anni. Sinisa ha firmato per due anni con opzione sul terzo“.  

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