Via libera alla possibilità di trasferire lo stadio dalla zona di Campo di Marte all’area di Castello. È quanto prevede una decisione adottata ieri dalla giunta comunale di Firenze, su proposta dell’assessore all’urbanistica Gianni Biagi. Una decisione che apre la strada alla collocazione il nuovo stadio nell’area di Castello.
Per la precisione si tratta di un emendamento alle controdeduzioni al Piano Strutturale che contiene due modifiche sostanziali: la prima riguarda Campo di Marte-Le Cure, la seconda relativa all’area di Castello. Ovvero da un lato si introduce la possibilità di trasferire le attività sportive dal Franchi con l’obiettivo di una “rigenerazione” dell’intera zona, dall’altro si inserisce la possibilità di collocare il nuovo stadio nell’area di Castello.
Nel primo caso si tratta dell’inserimento nel Piano Strutturale della “possibilità di trasferire dallo stadio ‘Artemio Franchi’ l’attività agonistico-spettacolare per lo sport del calcio che apre uno scenario di rigenerazione dell’intera zona ed in particolare del grande spazio urbano del Campo di Marte, che può ritornare ad essere un parco avente almeno dieci ettari di verde alberato continuo, ai margini del quale rimangano, oltre all’arena del Nervi ripristinata, tre o quattro impianti sportivi di prestigio”.
Per quanto riguarda l’area di Castello (non soltanto la proprietà Fondiaria-Sai ma anche terreni di altri proprietari), l’emendamento integra il profilo inserendo che “previa un’idonea procedura di valutazione, potranno far parte dei servizi di grande scala collocati nella zona anche lo stadio per il calcio, accompagnato da attrezzature per il tempo libero e la cultura”.
“Con questo provvedimento – commenta l’assessore Biagi – costruiamo il quadro e le prescrizioni perché questa opera si possa fare. Il Piano Strutturale rappresenta infatti la cornice generale entro cui si muove la politica urbanistica della città. Gli atti concreti sono successivi e saranno discussi nei tempi e nei modi opportuni”. L’assessore Biagi precisa poi che con questo atto “non viene modificata la capacità edificatoria nell’area di Castello: vale a dire che non si prevedeno incrementi dei metri quadrati e quindi di metri cubi rispetto a quanto già indicato nel Piano Strutturale”