Il sogno resta Spalletti, “blindato” in Russia da una montagna di soldi. Se la Fiorentina non dovesse riuscire (impresa non facile) a riportare in patria l’allenatore toscano, fresco di titolo, i nomi per la panchina del prossimo anno comunque non mancano. Anzi. Aumentano giorno dopo giorno.
CAPITOLO ALLENATORE. Se finora i nomi che sembravano circolare con più insistenza nell’ambiente erano quelli di Vincenzo Montella e Cesare Prandelli (altro sogno), oggi i nomi si moltiplicano. Sono molti i giornali che indicano due nuove strade per la panchina viola: diverse, ma suggestive entrambe. La prima in realtà sarebbe un ritorno: quello di Claudio Ranieri, allenatore gigliato già dal 1993 al 1997. Dopo una parte di stagione sulla panchina dell’Inter, il tecnico è libero. E sempre un ex Inter è l’altro nuovo candidato: Rafa Benitez. L’allenatore spagnolo non si è più seduto su una panchina dopo il suo divorzio dai nerazzurri: ha molti pretendenti, ma alla fine la Fiorentina potrebbe spuntarla, e puntare sulla voglia di rivincita “italiana” del tecnico. Finita qui? No, perché c’è anche un terzo nome. Un nome che (da sempre) fa discutere: quello di Zdenek Zeman. Autore di un campionato strepitoso con il suo Pescara, potrebbe essere l’uomo giusto per riportare entusiasmo e aria nuova a Firenze.
PUZZLE SOCIETARIO. Insomma, i nomi non mancano. Così come non mancano quelli per i ruoli dirigenziali. Sempre più favorito Lele Oriali per un posto da ds o dg, resta da capire come si completerà il puzzle societario viola nella prossima stagione, quando non ci sarà Pantaleo Corvino. E quando – soprattutto – non dovranno essere ripetuti gli errori del recente passato. La salvezza conquistata a fatica soltanto alla penultima giornata fa da monito.
L’ultima di campionato: Fiorentina-Cagliari alle 15, la sera c’è Biagio Antonacci al Mandela Forum