domenica, 20 Luglio 2025
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Gruppi e hashtag fiorentini, viaggio nella città ”social”

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Firenze? È sempre più social. Fra i gruppi che continuano a nascere su Facebook e gli hashtag su Twitter, per non parlare del successo degli “igers” fiorentini – per i neofiti del 2.0, gli igers sono gli instagramers, ossia gli utilizzatori di Instagram, il mezzo social per la condivisione dei propri scatti fotografici fatti con lo smartphone – il capoluogo toscano vive sempre più anche su un’altra dimensione.

FACEBOOK

Su Facebook, ad esempio, spopola la pagina “Sei di Firenze se…”, dove ognuno completa con aneddoti personali e vissuti comuni il “panorama” della città. Il gruppo di chi si riconosce fiorentino a Firenze conta già oltre duemila like e diverse recensioni, oltre alla t-shirt originale.

HASHTAG

Fra gli hashtag che vanno per la maggiore c’è invece il fiorentinissimo “#foppedditelo”, dove le r scompaiono nel raddoppio di consonante, come da visione del mondo di chi da sempre aspira la c: usato a mo’ di sottolineatura per qualsiasi affermazione (più o meno importante che sia), aggiunge un tono ironico, sarcastico e, soprattutto, fiorentino doc a post e cinguettii.

COMUNE SOCIAL

Ma non sono solo gli abitanti del capoluogo toscano a essere sempre più social: Firenze lo è anche come Comune, con la pagina ufficiale Città di Firenze che conta diciottomila like e un discreto movimento. Sempre a proposito di Palazzo Vecchio, mentre il sindaco Dario Nardella usa i social con più discrezione, l’ex primo cittadino, ormai premier, ne è da sempre protagonista: da quando è arrivato a Palazzo Chigi vanta varie pagine a lui dedicate e molto seguite, come la famosa “Matteo Renzi che fa cose”, dove viene ritratto in atteggiamenti reinterpretati con ironia da chi scrive (e da chi legge).

E SE DIVENTASSE UN MESTIERE?

Ma accanto al vasto popolo che su internet ci va per divertimento, per farsi venire qualche idea su cosa fare la sera (diversi sono gli eventi pubblicizzati sulle piattaforme social) o per farsi i fatti altrui (di gran moda, ultimamente, matrimoni e neonati), c’è anche una nutrita schiera di persone che su Fb cercano informazioni e notizie sulla città. Infine, Firenze è social anche per la possibilità di imparare un nuovo mestiere: svariati i corsi – e si contano perfino alcune accademie – che promettono di trasformare chiunque in “social media marketing strategist”, per provare a diventare qualcuno nella professione del futuro.

Baby a bordo, cinque regole che salvano la vita

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A volte il seggiolino non è quello adatto all’altezza del baby-passeggero, altre volte non è omologato, non viene allacciato come si deve, oppure, nei casi peggiori, non c’è proprio: su dieci bambini che viaggiano in auto, sei non sono al sicuro. È il dato più allarmante tra quelli presentati oggi nel corso di “Conta fino a cinque”, il workshop sulla prevenzione degli incidenti stradali che oggi ha riunito medici del Meyer, professionisti dell’Aci e alcune delle mamme blogger più seguite d’Italia all’Ospedale pediatrico fiorentino.

I dati sono stati raccolti tramite questionario nell’ambito del progetto “TrasportAci Sicuri”, lanciato dall’Automobile Club d’Italia nel 2010 e che da allora ha coinvolto più di 15mila adulti e non meno di 10mila bambini delle scuole nell'ultimo anno e mezzo.

Seggiolini slacciati, da Nord a Sud

Il progetto è stato condotto per aree geografiche. “Ne è emersa – spiega l’ingegnere Luigi Di Matteo dell’Area Tecnica dell’Aci – un’Italia spaccata: se a Verona il corretto utilizzo di seggiolini si attesta su un comunque migliorabile 68%, a Catania il dato è dimezzato, 34% dei casi”. “Quel che è più grave – aggiunge – è che nove genitori su dieci viaggiano con le cinture allacciate, spesso per paura di prendere una multa, ma poi alcuni non si preoccupano di fare lo stesso con i figli”.

“Tanto a me non capita”. E poi, invece…

Colpa della disattenzione e spesso anche dell’eccesso di confidenza. Gran parte delle infrazioni – e degli incidenti – avvengono nelle situazioni di maggior rilassatezza: al mattino, durante tragitti brevi o addirittura in garage. “Per la mia esperienza – spiega il dottor Leonardo Bussolin, direttore del Trauma center del Meyer – posso dire che nel 90% dei casi il trauma pediatrico è prevedibile e dunque prevenibile. Al Meyer abbiamo 8mila accessi di trauma pediatrico all’anno, in molti casi per incidenti che avvengono in macchina. Spesso è colpa dell’incuria, della superficialità di quel modo di pensare che «tanto a me non capita» o che «il tragitto è breve, non succederà mica ora!». È proprio quando succede. Altre volte per la non adeguatezza dei dispositivi di sicurezza: una cintura o un seggiolino non dimensionati al bambino rischiano di essere più pericolosi della loro assenza. L’abitacolo di un auto non è un ambiente fisiologico, lo sforzo massimo dev’essere nel renderlo il più fisiologico possibile”.

La soluzione? Farci controllare dai bambini

Non meno gravi possono essere le conseguenze psicologiche. “Abbiamo tanti casi di bambini vittime di incidenti anche minori ma che sviluppano disturbi da stress importanti”, aggiunge Valentina Settimenlli, psicologa psicoterapeuta del Meyer. “Tutti viviamo sotto stress costante fin dal mattino quando usciamo di casa e per questo tendiamo a sviluppare degli automatismi che ci inducono alla distrazione. È così che succedono molti incidenti”. La soluzione? “Crearsi delle routine sane, dal momento in cui entriamo in macchina a quello in cui scendiamo. E coinvolgere anche i bambini, fin da piccoli, in questi processi. Loro capiscono, sono ricettivi e sanno essere severi quando vedono gli errori degli adulti”.

Cinque (semplici) buone abitudini

Meglio quindi se la mamma (o il papà) “Conta fino a cinque”: tante sono le semplici regole da mandare a memoria e mettere in pratica giorno dopo giorno formulate da Opel, Aci e Fondazione Meyer. Uno: mai in auto senza seggiolino e attenzione all’airbag. Due: scegli il seggiolino giusto e installalo correttamente. Tre: dai il buon esempio, allaccia la cintura. Quattro: non lasciare oggetti sul ripiano posteriore. Cinque: non distrarti alla guida. Cinque pratiche banali che non costano nulla e non richiedono che qualche minuto. Ma che possono salvare la vita.

Allerta meteo, miglioramenti nelle prossime ore

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Dopo la grave alluvione che ha interessato gran parte della Maremma, in cui hanno perso la vita due persone, è previsto un miglioramento della situazione meteo già nel corso del pomeriggio di oggi, 15 ottobre.

miglioramento delle condizioni meteo

Domani in mattinata, previste ancora piogge sul nord della regione. I rovesci nel pomeriggio si sposteranno a est, sul versante appenninico. Anche venerdì, attesi altri rovesci sulle Apuane e nella provincia di Massa-Carrara.

Nel fine settimana, previsioni alla mano, tornerà finalmente a splendere il sole su tutta la regione, dando finalmente tregua alle zone colpite dal maltempo.

I forti rovesci di ieri

Dopo i forti temporali di lunedì 13 ottobre, anche martedì violente piogge si sono riversate su tutta la regione. A nord della Toscana sono caduti nelle ultime 24 ore tra i 20 e i 50 millimetri di acqua, creando disagi ai cittadini. Dove però si sono registrati più danni è l'area maremmana. A Manciano, Sorano, Piancastagnaio e nelle aree circostanti, sono caduti fino a 130 millimetri d'acqua e, stando ai dati del Consorzio Lamma, la piogge si sono manifestate in poche ore nel corso della pomeriggio di ieri, fino a provocare tragici danni e due vittime nel comune di Manciano.

Slitta il rientro di Mario Gomez

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Slitta ancora il rientro di Mario Gomez. Chi si aspettava di rivedere l’attaccante tedesco in campo domenica contro la Lazio dovrà ingoiare l’ennesimo boccone amaro. Arrivano però anche buone notizie dal report del medico sociale Paolo Manetti che ha parlato ieri ai microfoni del media ufficiale della Fiorentina, violachannel.tv: Marko Marin sarà disponibile per la prima volta, Richards e Joaquin hanno completamente recuperato dai rispettivi infortuni.

Tornano Richards e Joaquin. Marin verso la prima volta

“Richards e Joaquin – ha spiegato Manetti – oggi hanno completato il rientro, svolto un allenamento regolare con il gruppo e superato i rispettivi problemi muscolari recenti. Marin – ha aggiunto – oggi ha fatto lavoro differenziato per un’infiammazione alla recente fibrosi del bicipite femorale. La lesione importante riportata nello scorso finale di stagione ne ha condizionato il recupero, ma sta lavorando molto bene ad alta intensità. La fibrosi deve essere gestita, ma contiamo di metterlo a disposizione per la partita contro la Lazio”.

Gomez, si spera di rivederlo contro il Milan

Gomez domenica non ci sarà. Lo staff medico viola sta lavorando per recuperarlo in tempo per la trasferta sul campo del Milan o, alla peggio, per la gara successiva contro l’Udinese. “Il controllo di ieri – ha spiegato Manetti – ha evidenziato un’ottima evoluzione della lesione riportata al punto di passaggio tra muscolo e tendine dei flessori della coscia. Dal punto di vista clinico resta però qualcosa che limita il completo recupero. Gomez è comunque sul campo a lavorare a medio-alta intensità, ma non abbiamo nessuna intenzione di rischiare una possibile recidiva. Si tratta di un punto molto delicato e un atleta di stazza robusta come Gomez lo espone a maggiore sollecitazione. Aumentiamo giorno per giorno i carichi di lavoro, siamo soddisfatti ma sicuramente servirà ancora una settimana di lavoro specifico sul campo per la ripresa del gesto sportivo”.

Prosegue la riabilitazione di Pepito

Si avvicina anche il giorno del controllo medico per Giuseppe Rossi. “È previsto per la prossima settimana – dice Manetti – l’ottava dal giorno dell’intervento. Il dottor Singleton detterà i tempi della ripresa con i carichi dell’allenamento. Finora è stata importante l’astensione dai carichi gravitazionali. Rossi è stato fedele alle indicazioni, adesso in base al responso del controllo verrà programmato il successivo piano di lavoro. I tempi restano di 4-5 mesi dall’infortunio, il recupero non è imminente. Per il momento Rossi è a New York a continuare la riabilitazione, rientrerà in Italia solo nel momento in cui potrà sopportare determinati carichi di allenamento.

Gli infortuni? Al di sotto della media europea

Troppi infortuni? No, secondo i dati dello staff gigliato. “La nostra media infortuni è ben al di sotto di quella europea e inferiore anche a quella degli anni passati. Dobbiamo considerare che abbiamo 33 atleti in rosa che si allenano ogni giorno ad alta intensità e che giocano ogni tre gironi. Il tasso degli infortuni muscolari è molto basso.

Nubifragio in Maremma, due vittime. Strade chiuse e persone evacuate

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Ha causato due vittime il violento nubifragio che si è abbattuto dal pomeriggio di ieri in Maremma, nell’area tra Manciano, Saturnia e Marsiliana, nei comuni di Manciano, Magliano in Toscana e Orbetello. A Marsiliana, Semproniano e Sorano sono stati registrati cumulati fino a 120-130 mm in due ore.

LE VITTIME

Due le vittime in seguito al maltempo: i due corpi sono stati ritrovati in un’auto travolta da un’ondata di piena del torrente Elsa, in località Sgrillozzo, nel comune di Manciano. Segnalati anche disagi negli spostamenti, con varie strade che sono state chiuse. Intorno alle 16.30 – viene spiegato – sono partite le prime unità dei Vigili del fuoco, tutte le forze dell’ordine presenti nel territorio, insieme agli addetti e ai mezzi della Protezione Civile dei Comuni, del Consorzio di Bonifica e della Provincia di Grosseto. I Vigili del Fuoco hanno evacuato con l’elicottero 27 persone.

 Si è anche riunita l’unità di crisi nella sala operativa di piazza Martiri d’Istia a Grosseto per coordinare tutti gli interventi necessari, presieduta dal vicario Luigi Manzo e dal presidente della Provincia Emilio Bonifazi. Il sindaco di Orbetello ha disposto l’evacuazione di 50 nuclei familiari dalle località Polverosa, Priorato, Aunti e Alberone.

BLOCCATI IN AUTO

La bomba d’acqua ha causato anche allagamenti di case e negozi, poderi isolati e auto bloccate sulle strade sommerse dall’esondazione dei corsi d’acqua. Sono intervenuti anche i tecnici del Soccorso alpino e speleologico della Toscana, che su un Pegaso hanno portato in salvo alcune persone rimaste bloccate nelle auto lungo le strade alluvionate, recuperandole con l’uso del verricello dell’elicottero.

“Ha dato fuoco a un dipendente dell’officina”, fermato un cliente

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Un 45enne incensurato di Castelfranco Pian di Scò è stato fermato dai carabinieri di Figline Valdarno nella notte tra lunedì 13 e martedì 14 ottobre per tentato omicidio ai danni di un uomo di 51 anni, dipendente di una carrozzeria.

Il 45enne, secondo le ricostruzioni dell'Arma, avrebbe prima gettato del solvente altamente infiammabile addosso al dipendente dell'officina, per poi dargli fuoco con un accendino procurandogli gravi ustioni. Il movente? Uno scherzo fatto con un accendino e mal gradito dal 45enne.

ustioni sul 35% del corpo

Quest'ultimo non avrebbe gradito il gesto e, indispettito, avrebbe prima gettato un secchio di diluente addosso al lavoratore, poi avrebbe appiccato il fuoco. Il 51enne prima è stato portato all'ospedale di Montevarchi, poi è stato trasferito di urgenza al Centro grandi ustionati di Cesena con ustioni sul 35% del corpo. Il dipendente della carrozzeria, ora fuori pericolo, non appena si è ripreso ha raccontato la sua versione ai carabinieri, i quali hanno avviato alcuni accertamenti.

Da una prima versione dei fatti sarebbe emerso che l'uomo aveva riportato gravi ustioni mentre saldava il serbatoio di un ciclomotore non precedentemente svuotato della benzina contenuta all’interno. Solo successivamente sarebbe venuta fuori la nuova versione dei fatti, riferita dal 51enne.

Il fermo

Dopo alcuni accertamenti, gli uomini dell'arma hanno rintracciato il 45enne, un cliente dell'officina, che si è dichiarato estraneo ai fatti. L'uomo è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per tentato omicidio, ed è stato portato al carcere di Sollicciano.

Torna ”Costante Cambiamento”

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Francia, Germania e Cina. Sono le 3 realtà geografiche più vitali al momento sul fronte delle arti performative contemporanee e proprio su di loro sarà focalizzata l'attenzione in occasione della 18esima edizione del Festival costante cambiamento – Look out.

Il festival, in scena dal 16 al 25 ottobre, festeggerà la maggiore età, con la sua XVII edizione, al teatro Florida di via Pisana, Le Murate e la Chiesa di santa Verdiana. Tra gli ospiti di quest'anno la tedesca Henrietta Horn, il coreografo franco-algerino Faizal Zeghoudi e la danzatrice cinese Ching-Yu Chi.

Gli spettacoli in programma

A inaugurare il festival il 16 ottobre sarà Faizal Zeghoudi. Il coreografo e regista franco-algerino porta al teatro Florida in prima nazionale L'emu de l'horizon, con protagonisti i danzatori Ludovic Atchy-Dalama, Assan Beyeck Rifoe e Alexandre Gbebewloope, che attraverso i loro gesti e il loro ritmo esprimeranno una ricerca sul tema del tempo e dll'identità da cui emerge il percorso di iniziazione di un tuareg. Il 18 ottobre, sempre al Florida, sarà la volta di Henrietta Horn che propone in prima nazionale Rotlicht, una performance di danza contemporanea. Gli spettacoli di Zeghoudi e della Horn sono inseriti nel programma di CoolT, la Settimana della cultura in Toscana.

Il 23 ottobre i proiettori si spostano su Le murate, dove la danzatrice cinese Ching-Yu Chi incanterà il pubblico con i suoi movimenti e le sue coreografie orientali. L'artista cinese farà il bis il 24 e 25 ottobre, questa volta presso la chiesa di Santa Verdiana.

Dalla cina a Copenhagen

Il programma del festival, che oltre alle esibizioni prevede anche molti incontri, sarà ulteriormente arricchito dai progetti Fundamental e Freemuse Copenhagen/Firenze. Il primo è un progetto che coinvolge artisti cinesi che lavoreranno sul tema “arte digitale e coreogradia” attraverso lo studio sul movimento di Ching-Yu Chi. Il secondo, nato nel novembre del 1998 in occasione della 1° Conferenza mondiale su musica e censura tenutasi a Copenahgen, rappresenta un pecorso sui diritti negati agli artisti in alcuni territori del mondo.

la cultura a teatro

L'originalità del “Festival costante cambiamento” sta nel presentare proposte culturali che esprimono il carattere sociale di eventi artistici. Il festival infatti accoglie artisti provenienti da tutto il mondo, con lo scopo di creare, oltre che spettacoli di alto livello, dei legami socio-culturali che permettano di entrare in contatto diretto con le tradizioni di altri paesi.

È un evento in cui si eplorano idee e luoghi, oltre a impegnarsi concretamente nei confronti dell'arte contemporanea e della coreografia internazionale, a sostegno dei diritti contro la censura dell'arte nel Medio Oriente e del Nord Africa. Uno degli obiettivi di questo evento, infatti, è proporre contenuti di arte contemporanea di artisti che stanno spingendo i confini della loro arte in differenti forme, fuori da territori dove esiste la censura, con un approccio socio-antropologico

Eterologa, a Careggi il primo intervento

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Sarà eseguito oggi il primo trattamento di fecondazione eterologa all’Ospedale di Careggi, il primo anche in Italia. E vista l’alta richiesta, gli ambulatori dedicati diventano cinque. Permetteranno di visitare fino a 40 coppie per settimana. Si cercano anche donatori. Intanto la Regione ha deciso: l’eterologa farà parte dei livelli assistenziali di base: basterà pagare il solo ticket.

Il primo caso

Il seme che verrà utilizzato oggi è stato acquisito da un istituto europeo accreditato e autorizzato, in quantità limitata e sufficiente a garantire un massimo di 3-4 trattamenti. Il donatore è stato scelto in base alle caratteristiche fenotipiche (colore della pelle, degli occhi, dei capelli) compatibili con quelle della coppia, la prima a completare il percorso clinico per sottoporsi al trattamento. Ce ne sono altre in attesa. Molte altre, al punto che il servizio ambulatoriale è stato notevolmente ampliato.

Più ambulatori, meno attesa

Gli ambulatori per l’eterologa, diventati cinque, consentiranno di accorciare le liste d’attesa di quasi un anno. Prima dell’ampliamento non c’erano posti disponibili fino ai primi mesi del 2017. Proprio in questi giorni le circa mille coppie che hanno fatto richiesta verranno ricontattate seguendo l’ordine di prenotazione per anticipare il loro appuntamento. La prenotazione delle visite può essere effettuata chiamando il numero 055.7946776 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15.

Donatori cercasi

Prosegue intanto la selezione di donatori. Poche le richieste arrivate finora, considerando anche che agli aspiranti donatori servono 5-6 mesi di controlli medici prima di essere dichiarati idonei. Procedura complessa, di cui d’ora in poi si occuperà la nuova struttura dedicata affidata alla professoressa Elisabetta Coccia. Per i donatori c’è anche un numero dedicato, 055.7948292, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15.

Basta il ticket

La fecondazione eterologa sarà inserita tra i livelli essenziali di assistenza per le donne fino a 43 anni. Ciò significa che ci sarà da pagare un ticket, ma il resto delle spese sarà a carico del servizio sanitario regionale. È quanto stabilito da una delibera della Regione Toscana pubblicata oggi sul bollettino ufficiale.

Nello stesso provvedimento si definiscono anche le modalità di approvvigionamento dei gameti. La novità è che saranno previsti anche l’Egg sharing, la possibilità per la donna che si sottopone al trattamento di donare volontariamente gli ovociti non utilizzati, e il Social freezing, la crioconservazione degli ovociti donati in età giovane per essere utilizzati successivamente.

Ebola: cos’è, come si trasmette e come si combatte / LA SCHEDA

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Febbre molto alta, vomito e diarrea, eruzioni cutanee e emorragie. Sono questi i principali sintomi provocati dal terribile virus dell'Ebola. Dopo il contagio dei primi pazienti in Europa, nel Vecchio continente la fobia sta procedendo anche più spedita del contagio. Il Ministero della Salute ha diffuso una scheda della malattia per spiegare dalla A alla ''zeta'' da dove nasce, come si trasmette e come si contrasta l'Ebola. 


MANIFESTAZIONI CLINICHE

Clinicamente, si tratta di una malattia acuta grave, caratterizzata da comparsa improvvisa di febbre elevata, astenia intensa, dolori articolari e muscolari, inappetenza e mal di stomaco, mal di testa, mal di gola. Questi primi sintomi possono essere seguiti da vomito, diarrea, esantema cutaneo diffuso, iniezione congiuntivale, singhiozzo, tosse, dolore al petto, difficoltà respiratorie o di deglutizione. I fenomeni emorragici, sia cutanei che viscerali, possono comparire in genere al sesto-settimo giorno, soprattutto a carico del tratto gastrointestinale (ematemesi e melena) e dei polmoni. Si accompagnano a petecchie, epistassi, ematuria, emorragie sottocongiuntivali e gengivali, meno-metrorragie. L'infezione da malattia da virus Ebola può essere confermata solo attraverso test virologici. La letalità è compresa tra il 50 e il 90%, nell'epidemia in corso è di poco superiore al 50%.


PERIODO DI INCUBAZIONE

Il periodo di incubazione è mediamente di 8-10 giorni con un range di 2-21 giorni. Al momento non è possibile identificate i pazienti infetti durante il periodo di incubazione (ovvero prima dell'inizio dei sintomi), neanche con i test molecolari.

TRASMISSIONE INTER-UMANA

Inizio e durata della contagiosità: Durante il periodo di incubazione le persone non sono considerate a rischio di trasmettere l'infezione. Il paziente diventa contagioso tramite secrezioni quando comincia a manifestare sintomi, e si mantiene contagioso fino a quando il virus è rilevabile nel sangue. Per questo motivo, per evitare di infettare chiunque altro nella comunità, i pazienti infetti devono essere attentamente monitorati e sottoposti a test virologici prima della dimissione, per garantire che il virus non sia più rilevabile in circolo. L'eliminazione del virus tramite allattamento e per via sessuale può proseguire anche dopo la guarigione clinica. In particolare, la permanenza del virus nello sperma può verificarsi fino a 7 settimane dopo la guarigione e, in casi eccezionali, anche oltre (fino a 12 settimane).

Modalità di trasmissione: Le informazioni scientifiche disponibili, desunte dalle pregresse epidemie di Ebola, evidenziano come il virus Ebola si trasmetta attraverso:
• il contatto diretto (per via cutanea o mucosale) con sangue o altri liquidi/materiali biologici, quali saliva, feci, vomito, sperma, incluse le secrezioni salivari (droplets);
• il contatto indiretto (per via cutanea o mucosale), con oggetti contaminati con sangue o altri liquidi biologici (ad esempio aghi).

Non vi sono evidenze di trasmissione del virus per via aerea. La probabilità di trasmissione del virus cambia nel corso della malattia con l'evolversi delle manifestazioni cliniche. All'inizio, quando è presente solo febbre in assenza di vomito o diarrea o di manifestazioni emorragiche, il rischio di trasmissione è basso; nelle fasi tardive, quando compaiono manifestazioni emorragiche, il rischio è significativamente più elevato e rimane molto alto anche dopo la morte. Per questo motivo, le precauzioni di isolamento raccomandate sono incrementate in relazione alla fase del percorso assistenziale, in ragione della valutazione del rischio (cioè probabilità che il paziente sia stato effettivamente esposto ad un malato di Ebola), stadio e decorso clinico della malattia.

Ebola, la Toscana si prepara all’emergenza

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La Toscana si prepara a fronteggiare l'emergenza Ebola (qui la scheda sul virus). Dopo l'approdo del virus in Europa, la Regione non vuole farsi trovare impreparata nell'eventualità di casi sospetti. A breve entrerà in azione un Nucleo operativo formato da esperti. Intanto nelle Asl si stanno effettuando esercitazioni per preparare gli operatori sanitari, mentre infermieri e medici vengono istruiti sulle linee guida da seguire in caso di necessità. Via anche al censimento dei posti letto nei reparti di malattie infettive. 

EBOLA, LA TOSCANA SI PREPARA ALL'EMERGENZA

Il riferimento è il protocollo messo a punto dal Ministero, con le linee guida per la gestione dei pazienti, la tutela degli operatori sanitari e dei cittadini. La direzione generale dell'assessorato regionale alla salute guidato da Luigi Marroni ha inviato a tutti i direttori generali e sanitari, direttori dei dipartimenti di prevenzione e delle unità operative di malattie infettive una lettera in cui sono indicate tutte le azioni prioritarie che dovranno essere messe in atto e garantite in tutte le strutture del sistema sanitario regionale.

IL VADEMECUM ANTI-CONTAGIO

Tra le raccomandazioni vi sono quelle di trasportare l'eventuale caso sospetto in un ospedale dove sia presente un reparto di malattie infettive, verificare e aggiornare i protocolli, verificare la scorta dei dispositivi di protezione individuale (tute, visiera, mascherina, sovrascarpe, ecc.), formare il personale con esercitazioni e simulazioni.

VIA ALLE SIMULAZIONI NELLE ASL

Alcune Asl hanno già messo in atto la simulazione di casi sospetti, coinvolgendo il personale sanitario e le associazioni di volontariato. E' stato aggiornato il censimento dei posti letto di malattie infettive. Sono stati individuati i laboratori di riferimento per l'esecuzione del test diagnostico di virus Ebola.
E' stato costituito un Nucleo operativo per Ebola, composto da tecnici dell'assessorato, infettivologi, direttori sanitari, medici di famiglia, rianimatori, esperti di sanità pubblica.

FILO DIRETTO CON IL MINISTERO

L'assessorato alla salute sarà in continuo contatto con l'ufficio del Ministero della salute e con l'Ufficioo territoriale di sanità marittima, aerea e di frontiera (Usmaf) e garantisce il costante aggiornamento delle informazioni disponibili.