domenica, 18 Maggio 2025
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Dramma in Brasile, ”le discoteche fiorentine sono sicure”

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“Le discoteche fiorentine sono sicure”.

DOPO LA TRAGEDIA. Lo afferma Silb-Fipe Confcommercio Firenze dopo il rogo nel locale di Santa Maria, in Brasile, costato la vita a 232 persone. “Rivolgiamo – viene spiegato – il nostro cordoglio alle famiglie delle vittime dell’incendio nella discoteca in Brasile e condanniamo i gestori del locale qualora dovessero essere confermate le notizie riportate sulla stampa” .

NORME E CONTROLLI. “Per quanto ci riguarda – continua Confcommercio – possiamo affermare con estrema certezza che a Firenze i locali da ballo sono già da anni i più sicuri. Sono infatti tenuti a rispettare una normativa fra le più rigide d’Europa e sono soggetti a controlli severi e frequenti da parte di apposite commissioni di vigilanza sul pubblico spettacolo che ne verificano l’osservanza. Il regolamento prevede l’utilizzo di materiali che devono avere una classificazione vicina allo zero di reazione al fuoco e non è consentito utilizzare oggetti di allestimento quali tendaggi, imbottiture pericolose o rivestimenti, che producano fumi tossici e che abbiano un’incendiabilità tale da determinare situazioni di pericolo”.

LOTTA ALL’ABUSIVISMO. “Per questi motivi – conclude Cofcommercio – possiamo affermare che un fatto come quello avvenuto in Brasile non può assolutamente accadere in una discoteca fiorentina rispettosa delle norme. Continuiamo a ripetere che solo nelle discoteche, dove si rispettano le normative vigenti e lavora personale qualificato, è garantito il divertimento in sicurezza. Il Silb da anni combatte tutte le forme di abusivismo spesso praticate in luoghi suggestivi, ma assolutamente privi dei minimi requisiti di sicurezza”.

La scrittrice Alicia Giménez Bartlett a Firenze

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Gli amanti dei gialli e dei romanzi polizieschi sono avvertiti: Alicia Giménez Bartlett arriva in città.

L’APPUNTAMENTO. L’appuntamento è giovedì 31 gennaio alle 18, quando la scrittrice spagnola sarà all’Ibs bookshop di Firenze (in via dei Cerretani) per presentare il suo nuovo libro, “Gli onori di casa” (Sellerio editore).  Interverrà anche Fulvio Paloscia di Repubblica.

IL LIBRO. Ma di cosa parla il libro? Si tratta di un nuovo caso per l’ispettrice Petra Delicado (personaggio che i fan di Alicia Giménez Bartlett conoscono ormai molto bene), impegnata questa volta, insieme al suo aiutante Fermín Garzón, in una trasferta a Roma.

LA TRAMA. Questa la trama: L’omicidio del signor Siguán è quello che Petra Delicado chiama con fastidio un “caso freddo”. Cinque anni prima, l’affermato imprenditore tessile Adolfo Siguán era stato ucciso nell’appartamentino dove celebrava il suo vizio: le giovanissime prostitute, preferibilmente prese dal marciapiede. Ai tempi, la sentenza era stata sbrigativa: rapina con morto ad opera del protettore della prostituta con la complicità di lei. Ma, adesso, quando l’ispettrice della Policía Nacional con il suo vice Fermín Garzón, riaccende con scetticismo la macchina investigativa, le basta togliere un poco di polvere dalle vecchie carte per rendersi conto di alcune incongruenze. Soprattutto, resta enigmatico l’assassinio dell’assassino. All’inizio Petra e Fermín, battono pigri le piste consuete. Ma un incidente, cruento e spietato, fa capire che c’è qualcuno che segue Petra. E questo qualcuno squarcia improvvisamente lo scenario, legando il delitto all’intricato registro degli affari di Siguán che si scoprono connessi alla criminalità italiana trapiantata nella capitale catalana. E quindi a Roma che prosegue la partita. Ed è in questa specie di Vacanze romane, omaggio dell’autrice a un paese che ama, che tutta la forza comica tipica dei gialli della Giménez-Bartlett, si dispiega. Le sue storie, senza essere tinte di altro colore che non sia il noir, senza attenuare malinconie e frustrazioni dei personaggi, riescono a scatenare umori leggiadri di commedia.

Dal cinema al palco, Thony in concerto

Thony in concerto a Officina Giovani (Prato): la cantautrice aprirà la rassegna musicale “Cose molto particolari”. Conosciuta ai più per essere l’attrice protagonista e l’autrice della colonna sonora dell’ultimo film di Virzì “Tutti i santi giorni”, il prossimo 8 febbraio Thony aprirà la rassegna musicale “Cose molto particolari” a Officina Giovani (ore 22, ingresso 10 euro, prevendite circuito Box Office). Al termine del concerto seguirà Naresh Ran dj set.

L’ARTISTA. Thony ha al suo attivo diversi demo, un contratto editoriale con Sony Publishing Italia e un disco dal titolo “With the Green in My Mouth”, uscito l’anno scorso in free download su Rockit. Alcune tracce di quel lavoro vengono riprese nel nuovo disco “Birds”, sesto nella classifica dei migliori album del 2012 stilata dalla rivista Rolling Stones. Altre tracce sono invece la colonna sonora del film di Paolo Virzì “Tutti i santi giorni”, dove la cantante non si è limita a descrivere con la musica le visioni del regista livornese, ma ha anche ricoperto il ruolo di  protagonista nel lungometraggio che narra la storia d’amore travagliata di due giovani, indecisi sul loro futuro e sulle loro vite. A prescindere dal film, il disco sembra spuntare fuori dagli archivi della tradizione rock-folk americana e non ha nulla da invidiare alle uscite delle blasonate eroine del genere come Cat Power o Joan As A Police Woman, due artiste cui Thony è da sempre stata paragonata. I rimandi non si limitano infatti soltanto al folk intimista femminile, poiché utilizzano anche armonie accompagnate da archi, in questo avvicinandosi alla lezione di Nick Drake, o sonorità più rock (“Sam”), che la sintonizzano con il ricordo dell’indimenticabile Jeff Buckley.

I BIGLIETTI. I biglietti per assistere al concerto sono già disponibili sul circuito Box Office e on line su www.boxol.it. Il concerto è a cura di Fonderia Cultart in collaborazione con le Politiche Giovanili del Comune di Prato. Informazioni su www.portalegiovani.prato.it e www.fonderiacultart.it.

Uffizi, il nuovo look della ”Sala di Michelangelo”

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Il nuovo volto della ”Sala di Michelangelo”. È stato presentato il nuovo allestimento della Sala 35 della Galleria degli Uffizi, detta appunto Sala di Michelangelo, alla presenza di Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi, Maria Vittoria Rimbotti, Presidente degli Amici degli Uffizi.

L’INTERVENTO. L’intervento, visibile al pubblico da martedì 29 gennaio, è stato interamente finanziato dall’Associazione Amici degli Uffizi, con un contributo di 130mila euro. Secondo Cristina Acidini, Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino, “grazie alla consueta, e confermata, generosità degli Amici degli Uffizi, la Galleria può presentare questo momento altissimo della pittura del primo Cinquecento fiorentino in un allestimento innovativo e coinvolgente”. Come commenta Antonio Natali, Direttore degli Uffizi, “la riposata visione d’opere adottata nelle sale ‘rosse’ al primo piano degli Uffizi si conferma e s’avvalora nel vano ampio riservato a Michelangelo e agl’incunaboli proprio della ‘maniera moderna’. Solo una lettura quieta dei dipinti può aiutare la mente e il cuore a comprendere d’essere al cospetto d’un testo che richiede gli stessi tempi d’un brano di poesia”. “È sempre con grande emozione – sottolinea Maria Vittoria Rimbotti, presidente degli Amici degli Uffizi – che assistiamo al compimento di ogni progetto patrocinato dalla nostra Associazione e siamo particolarmente orgogliosi di aver contribuito, grazie al fedele sostegno dei nostri Amici degli Uffizi e dei Friends of the Uffizi Gallery, al completo riassetto di questa Sala: dalla coloritura delle pareti alla ristrutturazione del grande lucernario, dagli impianti di sicurezza alla nuova illuminazione fino all’intervento conservativo del pavimento marmoreo originale”.

LA SALA. La Sala 35 si trova al secondo piano della Galleria degli Uffizi. Le sue pareti rosse, come tutte quelle dedicate al Cinquecento del primo piano, conservano i capi d’opera dipinti a Firenze agli esordi del secolo. Il ‘Tondo Doni’, unica pittura certa di Michelangelo, fondamentale per la nascita di quella ‘maniera’ che Giorgio Vasari chiamò ‘moderna’, occupa il centro della parete di fronte all’accesso. È il vero fulcro di una stanza che è l’emblema del valore innovativo dell’arte fiorentina in quella stagione cruciale. Ai lati del Tondo campeggiano le due tavole dipinte per la camera Borgherini da Francesco Granacci, amico di Michelangelo. Sulle pareti di fianco sono poi esposte le tavole dei maestri che a Firenze diedero vita alle due principali scuole pittoriche d’allora: a sinistra, la Scuola di San Marco, con Fra’ Bartolomeo e Mariotto Albertinelli; a destra, la Scuola dell’Annunziata, con Andrea del Sarto e il ‘compagno’ Franciabigio. Di lato alla porta che immette alla sala stanno infine due quadri ascritti allo spagnolo Alonso Berruguete, eccentrico e lirico artista venuto a Firenze agl’inizi del secolo, che con Michelangelo e Granacci ebbe buona confidenza.

LA STATUA. A far da cardine ai dipinti, al centro della stanza, come novità del nuovo allestimento, è posta la monumentale statua di Arianna, nota ai più col nome di Cleopatra. È proprio con quest’ultimo nome che la menziona il Vasari, quando l’annovera nel gruppo dei marmi ellenistici i quali, a suo giudizio, furono d’un fascino così intenso da condizionare il corso dell’arte, dando avvio, appunto, alla cosiddetta ‘maniera moderna’.

Giorno della Memoria, consegnate le medaglie ai deportati

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Quattordici medaglie d’onore. Sono quelle consegnate in Prefettura, nella ricorrenza del “Giorno della Memoria”, ai deportati della provincia di Firenze nei campi nazisti durante l’ultimo conflitto mondiale.

LE MEDAGLIE. Il riconoscimento, le 14 medaglie d’onore del Presidente della Repubblica, è stato ricevuto personalmente da Giusto Silvestroni, classe 1918,  imprigionato a Herne in Germania dall’8 settembre 1943 al primo maggio 1945. Le altre medaglie, alla memoria, sono state assegnate ai familiari di Giuseppe Biagini, Guido Brontini, Remo Burlon, Franceschino Campioni, Gaetano Comunale, Gino Gabbrielli, Sanzio Gianni, Dino Grazzini, Giuseppe Martelli, Pietro Michelini, Raffaello Pertici, Giuseppe Settefonti e Duilio Tosini.

“PAGINA BUIA”. A conferire le decorazioni è stato il prefetto Luigi Varratta, insieme ai sindaci dei comuni di provenienza degli insigniti (Firenze, Barberino Valdelsa, Certaldo, Empoli, Montelupo Fiorentino, Pontassieve, Scandicci e Vinci). “Siamo qui per ricordare una pagina buia della nostra storia – ha detto il prefetto – nella quale sono accadute atrocità andate al di là di ogni limite della ragione umana. Vicende che ci hanno lasciato un patrimonio etico di enorme valore che appartiene alle società civili e democratiche del nostro tempo e che abbiamo il dovere di conservare. E di tramandare – ha aggiunto – soprattutto ai giovani perché riflettano su quello che è accaduto. Perché si impegnino a combattere le violenze, le intolleranze, le discriminazioni e le indifferenze. Occorre accettare le diversità  e agevolare e valorizzare l’integrazione delle culture, delle etnie e delle religioni. Questo è il senso del giorno della memoria. Le medaglie che oggi consegniamo, come risarcimento morale per le sofferenze patite, sono – ha concluso Varratta – il simbolo della nostra gratitudine e della nostra riconoscenza”.

LA CERIMONIA. Alla cerimonia hanno portato un saluto il vicesindaco di Firenze Dario Nardella e l’assessore provinciale Giovanni Di Fede, mentre Giovanni Buccianti, direttore dell’Osservatorio di Politica Internazionale dell’Università di Siena, ha tracciato una ricostruzione storica dell’Olocausto. In sala, le autorità civili e militari e i rappresentanti fiorentini delle associazioni nazionali degli ex internati e combattenti, partigiani e delle famiglie dei caduti e dei dispersi in guerra. Tra loro anche Alessio Ducci, presidente dell’Aned di Firenze (Associazione nazionale ex deportati), che è intervenuto con un personale commovente ricordo del padre Alberto sopravvissuto al campo di Mauthausen.

Sconfitta amara a Ferrara per la Brandini Claag Firenze Basket

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Se non fosse stato per quel parziale di 10-0 alla fine del terzo quarto, forse la gara sarebbe andata diversamente, invece il racconto è quello di una sconfitta per la Brandini Claag Firenze, che torna da Ferrara a mani vuote. I biancorossi per larghi tratti si sono illusi di poter portare a casa l’incontro supportati da un ispiratissimo Stefano Spizzichini, in un momento in cui Caroldi e compagni erano riusciti a dare una svolta alla gara. Un 42-50 al 27′ che sembrava poter rappresentare un vantaggio che la Brandini Claag fosse in grado di amministrare. Ma sul più bello i ragazzi di coach Paolini cadono nel tunnel della confusione, con scellerate scelte offensive che non portano alla strada del canestro. Ferrara ne approfitta, con la complicità di una coppia arbitrale di gran lunga al di sotto della sufficienza che saliva in cattedra con decisioni unilaterali che mandavano continuamente in lunetta i padroni di casa, bravi ad approfittarne con Cortesi e Gabriele Spizzichini. I biancorossi non demeritano e non giocano male ma i troppi cali di tensione fanno fare a Firenze un passo indietro dopo la vittoria con Agrigento. Adesso la Brandini Claag deve guardarsi le spalle in classifica con le inseguitrici che stanno rimontando. Domenica 3 febbraio ore 18, appuntamento al Mandela Forum dove arriverà Paffoni Omegna. Per i fiorentini un’altra gara da vincere. 
MOBYT FERRARA – BRANDINI CLAAG FIRENZE 73-62 (14-14, 34-33, 50-52) 
Mobyt Ferrara: Cortesi 15, Campiello 9, Circosta 1, G. Spizzichini 6, Ferri 18, Castelletta, Fallucca ne, Brandani ne, Casati 2, Benfatto 22. All. Furlani. 
Brandini Claag Firenze: Rabaglietti 6, Casadei 15, S. Spizzichini 19, Caroldi 8, Giampaoli 5, Sanna 3, Magini, Galmarini, Capitanelli 6, Colombini ne. All. Paolini 
Arbitri: Grigioni di Roma, Triffiletti di Messina 
Usciti per falli: Capitanelli e Sanna 
Spettatori: 800 circa

Viola ko a Catania: un gennaio sempre più nero

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Anche a Catania una Fiorentina a metà: buon gioco ma molto inconcludente in attacco. Il gennaio nero è finito ma la Fiorentina ha perso tanti punti preziosi e anche il Milan ha recuperato tutto lo svantaggio che aveva prima della sosta. Montella, ex di turno, preferisce Ljajic a Toni e sostituisce l’infortunato Pizarro con Migliaccio, in porta c’è ancora Neto largamente colpevole sul gol del pareggio. Jovetic ancora una volta poco incisivo e spesso non coinvolto dalla manovra viola. Un punto in quattro gare per la Fiorentina in questo gennaio assolutamente da dimenticare e che ha portato con sé il dilemma su chi schierare in porta.

PRIMO TEMPO – Parenza sprint da parte di entrambe le squadre ma è il Catania ad avere subito l’occasione per passare in vantaggio. Barrientos verticalizza per Gomez, il cui cross basso trova Alvarez tutto solo davanti a Neto, ma il tiro del giocatore siciliano si perde sul fondo. Nonostante la foga mostrata gli etnei non sfondano e al 22’ sono i viola a trovare il vantaggio con un cross di Pasqual che trova Migliaccio appostato a due passi da Andujar e pronto a mettere in rete di testa. La reazione del Catania tarda ad arrivare e la Fiorentina gestisce il possesso palla in maniera egregia. Al 35’ i rossazzurri protestano per una spinta a Bellusci in area di rigore e, dopo poco, Ljajic ha da ridire con l’arbitro per un contatto con Legrottaglie, ma anche in questo caso Celi lascia correre.

SECONDO TEMPO – Il Catania ci mette solo cinque minuti per agguantare il pareggio. Un innocuo calcio di punizione battuto dalla trequarti da Gomez trova Neto assolutamente impreparato. Il portiere brasiliano esce, imitando malamente Buffon, non riesce a prendere la sfera e Legrottaglie è bravo ad anticiparlo per l’1-1. La Fiorentina cerca di nuovo il vantaggio ma il colpo di testa in tuffo di Cuadrado sbatte sulla traversa dopo aver rimbalzato a terra. La traversa di Andujar torna a tremare due minuti per una bella punizione di Ljajic che scavalca la barriera ma si infrange contro il montante. La reazione del Catania arriva al 60’ quando Barrientos, al termine di un’iniziativa personale, sfiora la porta con una conclusione dal limite. La Fiorentina insiste ed Andujar devia in corner una bella conclusione di Cuadrado che ci riprova al 75’ quando il colombiano fallisce una buona occasione calciando alto. Dopo quattro minuti la svolta: Aquilani protesta e l’arbitro lo espelle. Con la superiorità numerica il Catania acquista coraggio e trova il vantaggio a due minuti dal fischio finale con Castro che con uno stacco di testa batte Neto sfruttando al meglio un cross di Barrientos.

Scossa di terremoto in Garfagnana: avvertita in tutta la Toscana

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Intorno alle 15,50 un forte terremoto è stato avvertito a Firenze e in tutta la Toscana.

“NESSUN DANNO”. Le scosse di terremoto registrate oggi in Toscana non sembrano aver causato danni a cose o persone. Questo il risultato del sopralluogo effettuato dal responsabile della Protezione civile della Regione Toscana, che ha sorvolato le zone dell’epicentro con un elicottero della Polizia di Stato. La Sala operativa della protezione civile è allertata e sta monitorando la situazione, in contatto con tutte le province toscane.

ORE 16,45. Epicentro del sisma a Chiozza (frazione di Castiglione Garfagnana): lo conferma Mario Puppa, presidente della Protezione Civile di Castelnuovo Garfagnana. Gente in strada e tanta paura subito dopo la scossa. “Scuole evacuate senza danni alle persone. Cominciano le verifiche nelle frazioni”: spiega la Protezione Civile di Castelnuovo Garfagnana. Secondo i testimoni, in Garfagnana si è avvertito un forte boato.

FORNERO. A Firenze, in seguito alla scossa, è stata sospesa per alcuni minuti la lezione del ministro Elsa Fornero.

LA SCOSSA. Una scossa di terremoto è stata avvertita a Firenze e in quasi tutta la regione intorno alle 15,50 di questo pomeriggio. La scossa è stata avvertita in molte zone del capoluogo. Su Twitter sono molte le persone che segnalano di aver sentito la scossa, che sarebbe stata piuttosto forte.

IN TOSCANA. La scossa si è avvertita distintamente anche in altre zone della Toscana. Arrivano segnalazioni da varie zone della provincia di Firenze, ma anche da Prato, Pistoia, Lastra a Signa, Marina di Carrara, Torre del Lago, Lucca e Arezzo. Scossa avvertita anche in Garfagnana.

ROSSI. “Scossa di terremoto in Toscana. Sto contattando la protezione civile per le prime verifiche”: queste le parole del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi su Facebook.

PROTEZIONE CIVILE. “Un evento sismico con epicentro nella provincia di Lucca è stato nettamente avvertito dalla popolazione. Le località prossime all’epicentro sono Castiglione Garfagnana, Villa Collemandina, Pieve Fosciana e Fossandora. Sono in corso le verifiche da parte della Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile rispetto ad eventuali danni a persone e/o cose. Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento è stato registrato alle ore 15.48 con magnitudo locale 4.8”: è quanto spiega la Protezione Civile.

Riparte da Firenze il treno della memoria. Per non dimenticare

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Un treno per ricordare.

TRENO DELLA MEMORIA. La Toscana torna ad Auschwitz per l’ottava volta. Riparte da Firenze il Treno della memoria, che dal 27 al 31 gennaio 2013 porterà in Polonia ai campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau 506 studenti delle scuole superiori toscane di 82 istituti diversi accompagnati da 83 insegnanti, 51 studenti universitari e sette rappresentanti del Parlamento regionale degli studenti. Con loro il presidente della Toscana Enrico Rossi ed ex deportati per dare la loro testimonianza: le sorelle Andra e Tatiana Bucci, il partigiano Marcello Martini, il soldato internato Antonio Ceseri, e per la prima volta il regista e scampato al Ghetto di Varsavia Marian Marzynski, col suo docu-film  sulla vita nel ghetto. Anche rappresentanti delle istituzioni, delle comunità ebraiche, delle comunità Rom e di associazioni lgbt.

L’ESPERIENZA. Un’esperienza pilota in Italia e in Europa, un modo diverso per celebrare il 27 gennaio, giorno della liberazione del campo di Auschwitz, quando nel 1945 vi entrarono le truppe sovietiche, designato Giornata internazionale della memoria. Un’iniziativa che ha già portato nelle sue edizioni precedenti quasi 6mila studenti toscani e centinaia di insegnanti, passati tutti attraverso ore di studio e confronto sulla materia. L’obiettivo è sempre raccontare per non dimenticare, ricordare la Shoah non solo come strage di un popolo, quello ebraico, e di tante altri soggetti sociali sgraditi ai nazisti; ma come ammonimento sulla crudeltà e sull’indifferenza umana, in agguato ancora oggi, ascoltando dalle vive parole dei sopravvissuti e  vedendo da vicino per attivare nei giovani  forti anticorpi nei confronti del razzismo e dell’intolleranza.

LA RIBELLIONE. Nel 2013 a tutto questo si aggiunge il tema, non così ben conosciuto, della rivolta, della ribellione nei confronti degli aguzzini. Molti ebrei, specialmente nell’Europa dell’Est, trovarono la forza per dire no e affermare la loro dignità di uomini. In Polonia e in Unione Sovietica rivolte armate scoppiarono in un centinaio di ghetti, fino alla più clamorosa, quella del 1943 nel Ghetto di Varsavia che i nazisti riuscirono a soffocare solo dopo settimane di combattimenti, radendolo letteralmente al suolo dopo aver rastrellato casa per casa. Ma anche i campi di sterminio non furono solo un luogo di annientamento, come ricorda ad esempio Shlomo Venezia nel suo libro su Auschwitz, ma sedi di rivolte armate, ad Auschwitz appunto come prima era successo a Treblinka e Sobibor.

TWITTER. I ragazzi in Polonia, ma anche chi è rimasto in Toscana e partecipa magari ad una delle tante altre iniziative di ricordo in programma, potrà inoltre condividere emozioni e pensieri, ma anche postare foto e video, utilizzando twitter. Basterà aggiungere al messaggio l’hashtag dedicato #trenomemoria2013, così che i tanti cinguetti potranno essere raccolti da tutti e da qualsiasi luogo in un unico grande contenitore virtuale.

Weekend col bel tempo, ma che freddo: temperature sotto lo zero

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Weekend senza ombrello, ma col cappotto.

FREDDO. Quello che ci aspetta, secondo il Lamma, è un fine settimana senza pioggia in Toscana, ma con temperature decisamente fredde. Soprattutto nei valori minimi.

SABATO 26. Sabato 26 gennaio, prevede il Lamma, il cielo sarà sereno o poco nuvoloso Temperature “in calo nei valori minimi con gelate diffuse”. A Firenze la minima prevista è di meno 3 gradi, e le temperature scenderanno sotto lo zero anche in altre città toscane: a Siena, secondo quanto previsto dal Lamma, si raggiungeranno i -5°.

DOMENICA 27. Situazione simile domenica 27, quando il tempo previsto sulla nostra regione è “inizialmente sereno o poco nuvoloso. Dal pomeriggio aumento della nuvolosità a partire dalle zone costiere”. Temperature simili a quelle di sabato, con Firenze che raggiungerà ancora i meno 3 gradi.