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Roberta Ragusa, si cerca la verità. E spunta un ”super testimone”

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Si continua a cercare la verità sulla vicenda di Roberta Ragusa, la donna scomparsa dalla sua casa, nel pisano, ormai un anno fa, tra il 13 e il 14 gennaio 2012.

LA MANIFESTAZIONE. Sabato scorso, a Gello, si è tenuta una manifestazione nel nome della donna scomparsa. Una fiaccolata per chiedere di continuare a tenere alta l’attenzione sul caso, per chiedere di arrivare alla verità. Qualle verità che migliaia di persone invocano da ormai oltre un anno, per ora senza risposte.

IL TESTE. Ma presto il caso potrebbe subire una svolta. Gli inquirenti, infatti, avrebbero ascoltato un teste, un “super testimone”, che avrebbe raccontato di aver visto il marito della donna allontanarsi in auto dalla loro abitazione intorno all’una della notte. Della notte della scomparsa di Roberta.

IL RACCONTO. Se la sua testimonianza venisse confermata, si tratterebbe di parole importanti: parole, infatti, che contrasterebbero con quanto raccontato sempre dal marito della donna, ovvero di essere andato a letto e di essersi accorto della scomparsa della moglie soltanto il mattino successivo.

INDAGATO. Il marito, ad ora, resta l’unico indagato per questa vicenda. Vicenda per cui, un anno dopo, si continua a cercare la verità.

Scoperto un falso dentista: condannato e multato

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Niente carte in regola.

I FATTI. Aveva un contratto come odontotecnico in un ambulatorio della Usl nella provincia di Arezzo, ma eseguiva nella struttura pubblica anche interventi come dentista. Denunciato da un paziente, è stato condannato per esercizio abusivo della professione in concorso con la dottoressa che gli ha permesso di eseguire gli interventi.

LA MULTA. Gli episodi su cui hanno indagato i Nas risalgono al 2010. L’uomo è stato condannato a pagare una multa di 400 euro e le salatissime spese processuali di circa 10mila euro.

Brandini Claag Firenze, ritorno alla vittoria

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Torna a vincere la Brandini Claag Firenze che interrompe la striscia di sconfitte e con orgoglio, cuore e grinta riesce a vincere contro Agrigento (72-64) in una gara equilibrata ma interpretata meglio dagli uomini di coach Paolini. In un Mandela Forum gremito dai giovani atleti di Sancat e Pvm, i biancorossi si tolgono di dosso paure ed insicurezze e riescono ad imporre ritmo e gioco alla partita. Firenze sa che deve vincere e parte convinta grazie ai canestri di Casadei e Rabaglietti ma i siciliani rispondono con Mian (che però si carica di falli) e Di Viccaro. Ma quando mancano 2’23” al termine del primo tempino l’arbitro Lo Scalzo deve abbandonare il campo per un leggero malessere (si è poi ripreso seguendo la gara a bordo campo). Circa quindici minuti di interruzione e la gara riprende con l’arbitro Duccio Maschio, anche lui in Dna e presente al Mandela Forum. Alla ripresa del gioco la Brandini Claag continua a realizzare con Spizzichini e Sanna ma subisce Di Viccaro e i suoi canestri riuscendo però a chiudere il primo quarto a +6 (23-17). E la seconda frazione è la fotocopia della prima, viaggiando sui binari dell’assoluto equilibrio con continui botta e risposta delle due formazioni. Firenze riesce comunque a tenere il naso avanti fino a quando Agrigento trova i punti di Di Viccaro e Anello che mandano le squadre a riposo sul 37-36. Dagli spogliatoi sembra rientrata un’altra squadra, tanto che la formazione di Ciani riesce al 26′ a trovare un +5 (37-42) che fa paura ai biancorossi. E’ solo una sbandata perché Giampaoli torna a fare i suoi canestri e dall’angolo piazza una tripla (44-44) che fa respirare gli uomini di Paolini e accende il Mandela. La Brandini Claag sembra voler mettere la freccia, Rabaglietti, Capitanelli freddo in lunetta e Caroldi confezionano un break importante (al 28′ 51-44), ma i siciliani reagiscono e grazie a Moruzzi e Demartini e chiudono a -5 il terzo quarto (53-48). Gli ultimi dieci minuti sono tutti sotto il segno di Firenze. Casadei al 34′ piazza la tripla del +8 (58-50) che sembra annebbiare le speranze di Agrigento. Da lì ancora sei punti consecutivi dei padroni di casa con il Mandela che esplode sull’alley-oop di Capitanelli servito alla perfezione da Magini (al 37′ 66-52). La Brandini Claag amministra, anche se i sei punti consecutivi dei siciliani si fanno sentire, ma riesce ad imporsi, vincendo una gara importante contro un’avversario d’alta classifica come Agrigento. Paolini aveva chiesto di vincere, missione compiuta. Adesso quindici giorni per lavorare alla trasferta di Ferrara, match delicatissimo, del 27 gennaio alle 18. 
BRANDINI CLAAG FIRENZE-MONCADA SOLAR AGRIGENTO 72-64 
Parziali (23-17, 14-19, 16-12, 19-16) 
Brandini Claag Firenze: Giampaoli 3 (1/2 da 3), Capitanelli 10 (3/7 da 2, 8 rimbalzi, 19 valutazione), Caroldi 10 (5/6, 1/2 da 3, 5 assist), Sanna 9, (3/3 da 2, 0/1 da 3, 3/6 liberi, 7 recuperi, 6 falli subiti). Casadei 18 (5/10, 2/4 da 3, 20 valutazione), Magini 2 (1/1, 4 assist), Galmarini ne, Spizzichini 5 (2/7), Rabaglietti 15 (2/5 da 2, 3/5 da 3). Coach Paolini 
Moncada Solar Agrigento: Anello 9 (3/3,1/3), Demartini 5 (1/2, 1/5), Mian 9 (3/6, 1/3), Moruzzi 8 (3/5, 0/3), Di Viccaro 12 (2/3, 1/3), Quarisa 2 (1/4), Chiarastella 7 (2/4, 1/2), De Laurentiis (0/2 da 2), Giovanatto 12 (3/5, 2/6), Brown (0/1, 0/1). Coach Ciani 
Arbitri: Gianguido Vanni Degli Onesti, Alessandro Lo Scalzo (sostituito da Duccio Maschio). 
Tiri: 2pt Firenze 21/39 Agrigento 18/35 3pt 6/13 Firenze 7/26 Agrigento TLiberi 12/18 Firenze 7/7 Agrigento 
Usciti per falli: Mian 
Spettatori: 1200 circa 
Note: Al 7′ l’arbitro Lo Scalzo è stato sostituito per infortunio dal signor Duccio Maschio, arbitro di Dna e presente nell’impianto

2013 da incubo per la Fiorentina. Sconfitta anche a Udine

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Seconda sconfitta consecutiva per la Fiorentina. Un 2013 che, fino ad ora, non ha portato nessun punto alla classifica dei viola. L’Udinese s’impone (3-1) grazie ad un super Di Natale, autore di una doppietta e a qualche pasticcio difensivo dei viola. Montella deve fare a meno di Pizarro e propone Migliaccio e sceglie Tomovic al posto di Roncaglia in difesa. Viviano ancora in panchina con Neto tra i pali che gioca molto al di sotto delle proprie possibilità ed è colpevole sul terzo gol friulano. In avanti la coppia balcanica composta da Jovetic e Ljajic. Più consistente l’attacco di Guidolin con il duo Muriel e Di Natale. 

PRIMO TEMPO – La Fiorentina non morde in avvio di gara. L’assenza di Pizarro si sente molto e sono pochi i palloni giocabili in avanti. Ci provano Cuadrado di testa e poi Borja Valero ma entrambi con scarsi risultati. Nell’Udinese tutti provano a servire Di Natale sicuri che prima o poi Totò la mette dentro. La svolta della gara al 20′ con un cross al centro per Rodriguez che stacca di testa colpendo la palla che prima impatta sulla traversa e poi sulla schiena del estremo difensore friulano e finisce in reteLa sfortuna di Brkic non finisce qui, poco dopo in uscita su Cuadraro, s’infortuna e lascia il posto a Padelli. Proprio prima del riposo l’Udinese pareggia grazie ad un rigore. Durante una mischia in area viene atterrato Domizzi da Migliccio, grandi discussioni ma l’arbitro di linea non ha dubbi e Di Natale realizza senza problemi. E’ l’1-1 col quale si va all’intervallo.

SECONDO TEMPO – Parte con più convinzione la Fiorentina nella ripresa cercando di tornare in vantaggio. E’ Ljajic che si libera sulla linea di fondo e dopo aver quasi messo a sedere Padelli è troppo egoista tentando un conclusione che non ha buon esito. Occasione sprecata e l’Udinese guadagna fiducia. Ennesimo lancio per Di Natale, al 66′,  che scatta sul filo e trafigge, con facilità, Neto con un destro ad incrociare. Il gol cambia, definitivamente, le sorti della gara. Gli uomini di Montella crollano un minuto dopo  su un tiro senza troppe pretese di Muriel (lento e centrale) che Neto non blocca. La sfera rotola inesorabilmente in rete. Un vero e proprio pasticcio dell’estremo difensore viola che dimostra come il brasiliano non dia sicurezza tra i pali, al pari di Viviano. Le due reti spezzano le gambe ai viola. Montella gioca la carta Toni a rilevare un deludente Ljajic ma non cambia niente. I friulani si chiudono e finisce 3-1.

L’ALLENATORE – Deluso e amareggiato Vincenzo Montella che però non rimprovera niente ai suoi ragazzi: “Non devo dire niente alla mia squadra se non fare i complimenti per l’interpretazione e la volontà che ho visto. La voglia di recuperare e andare in vantaggio l’ho vista da subito. Ci voleva cattiveria e voglia di far male – aggiunge il tecnico – e ci è mancata. Poteva essere un primo tempo da sfruttare meglio. Mi dispiace per Neto, così come per Viviano. Mi auguro che non ne succedano più di episodi del genere”.


Concordia, il governo proroga l’emergenza. Legambiente: ”Via subito!”

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Emergenza prorogata.

PROROGA. Il consiglio dei ministri ha prorogato di un anno l’emergenza nazionale per la Costa Concordia, che sarebbe andata a terminare il 31 gennaio 2013. La proroga, si legge nel comunicato diffuso al termine della riunione, ”è necessaria per garantire la buona riuscita delle operazioni complesse di rimozione e trasferimento della nave”.

ANNIVERSARIO. Questa domenica, ovvero il 13 gennaio all’isola del Giglio, si terrà la cerimonia per commemorare le 32 vittime del naufragio della Costa Concordia.

LEGAMBIENTE. Srotolando uno striscione lungo più di 12 metri, con su scritto “Costa DIScordia: via subito!”, gli attivisti di Legambiente hanno manifestato davanti alla Costa Concordia, all’Isola del Giglio, per protestare contro i continui ritardi legati alla rimozione della nave naufragata un anno fa. Con lo striscione l’associazione vuole riportare all’attenzione dell’opinione pubblica i gravi rischi che corre l’ecosistema marino in caso di sversamento o inabissamento della nave. “A distanza di un anno dal naufragio all’Isola del Giglio – afferma Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – e di fronte a una tragedia umana di enormi proporzioni, assistiamo a una continua ed estenuante proroga della conclusione dei lavori previsti per la rimozione della nave. Sono sempre più evidenti le difficoltà nella realizzazione del progetto scelto e i rischi di disastro ambientale aumentano in modo esponenziale”.

Leggi anche: Concordia, cerimonia per ricordare il disastro: ”Impossibile accogliervi tutti” / Isola del Giglio, delfino soccorso vicino alla Concordia

Ponte del Barco, dal 24 gennaio la demolizione

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Ponte del Barco, dal 24 gennaio scatta la demolizione.

IL PONTE. Si è riunito questa mattina il Comitato di vigilanza per l’attuazione dell’accordo per i lavori di adeguamento idraulico del Mugnone, composto da Comune e Provincia di Firenze, Regione Toscana, RFI e Italferr spa. All’ordine del giorno la questione del ponte del Barco, e in particolar modo le modalità e la tempistica con cui ottemperare all’ordinanza di abbattimento del ponte per ragioni di sicurezza idraulica, minimizzando i disagi per la popolazione e per le imprese operanti nella zona.

LA PROROGA. La Provincia di Firenze concederà un’ulteriore proroga del termine entro cui provvedere all’abbattimento del ponte al 2 febbraio. In questi giorni il Comune sta completando la viabilità alternativa al passaggio sul ponte, che potrà essere utilizzata dai mezzi di soccorso e dagli altri soggetti autorizzati. Il ponte verrà quindi chiuso dal 16 al 18 gennaio per completare lo spostamento dei sottoservizi.

LA DEMOLIZIONE. Dal 24 gennaio, poi, partirà l’opera di demolizione. Successivamente, salve le verifiche tecniche in corso sulla fattibilità, nel più breve tempo possibile (3/4 mesi) verrà realizzato un ponte Bailey che sostituisca il ponte abbattuto in attesa del completamento degli adempimenti necessari alla realizzazione del nuovo e definitivo ponte del Barco.

Studente rapinato, preso a pugni e minacciato con un taglierino in centro

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Studente rapinato e picchiato in centro.

LA RAPINA. La scorsa notte la polizia ha arrestato un cittadino marocchino di 32 anni che, poco prima, aveva rapinato in strada uno studente statunitense, cui aveva sottratto lo smartphone. La vittima, un ragazzo di 21 anni, ha raccontato a una volante di essere stato avvicinato da un magrebino che durante un approccio verbale era riuscito a sfilargli il telefonino dalla tasca.

BOTTE E MINACCE. Quando il giovane americano si è reso conto dell’accaduto ha intimato all’altro di restituirgli lo smartphone: di tutta risposta, il ladro lo ha violentemente colpito al volto con una raffica di pugni e, prima di allontanarsi, ha anche tirato fuori dalla tasca un taglierino minacciandolo alla gola.

LA CATTURA. Gli agenti si sono subito messi sulle tracce del rapinatore, che è stato raggiunto da una pattuglia in via dell’Anguillara. Alla vista dei poliziotti il malvivente si è dato alla fuga, inseguito dalle forze dell’ordine. Dopo alcuni metri lo straniero è finito in manette e la polizia ha recuperato la refurtiva, restituendola al legittimo proprietario. Nonostante la testimonianza della vittima, il 32enne marocchino ha tentato di negare le sue responsabilità: ma il ritrovamento del telefono rubato – con il nome dello studente americano riportato sullo schermo – ha fugato ogni dubbio.

Richard Ginori, un corteo per le strade di Sesto Fiorentino

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Una manifestazione per la Richard Ginori.

IL CORTEO. Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uilcem-Uil hanno indetto per venerdì 18 gennaio una manifestazione aperta a tutta la cittadinanza, con un corteo per le strade di Sesto Fiorentino, “proseguendo – viene spiegato – il percorso avviato con la grande e sentita partecipazione alla assemblea cittadina di mercoledì scorso e attraverso i numerosi attestati di solidarietà pervenuti ai lavoratori della Richard Ginori dalle fabbriche della piana e della provincia”.

PARTECIPAZIONE. “La grande solidarietà che la città sta dimostrando ai lavoratori – contionuano le organizzazioni sindacali – ci induce a chiedere a tutti i soggetti della città e della piana, associazioni, istituzioni, cittadini, di partecipare a questo grande momento di orgoglio civile e di mobilitazione per la salvezza della Richard Ginori, per il suo riscatto e per il futuro del lavoro, in questo momento di estrema difficoltà”.

LUNGO LE STRADE. La manifestazione, organizzata per ribadire che “La Ginori deve vivere”, partirà venerdì 18 gennaio: il ritrovo è alle 17 in piazza del Comune, e sarà raggiunto lo stabilimento Ginori attraverso le strade di Sesto.

Leggi anche: Fallimento della Richard Ginori, il fascicolo al vaglio dei magistrati

Borseggiatore in libreria, colto dalla polizia con le mani nel sacco

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Colto con le mani nello zaino… anzi, “nel sacco”.

IL SOSPETTO. Nel primo pomeriggio di ieri, giovedì 10 gennaio, la polizia ha arrestato un cittadino rumeno di 36 anni accusato di un tentato borseggio avvenuto all’interno di una libreria di via Cerretani, nel centro di Firenze. Poco prima dell’episodio, lo straniero aveva attirato l’attenzione degli agenti quando, passando per via Panzani, aveva gettato un portafoglio nuovo in un cestino dei rifiuti. Dopo aver recuperato l’oggetto, i poliziotti in abiti civili hanno seguito il sospetto con discrezione fino a quando è entrato in una libreria.

L’ARRESTO. All’interno del negozio lo hanno sorpreso all’opera. Infatti, dopo essersi avvicinato alle spalle di una ragazza, le ha aperto la cerniera dello zaino che teneva in spalla. Appena la donna si è voltata, l’uomo ha abbassato subito le mani tentando di allontanarsi ma è stato bloccato dai due poliziotti in borghese. L’uomo aveva addosso alcuni dollari in contanti, forse frutto di un altro colpo.

Assistenza psicologica per gli alluvionati di Albinia

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Curare lo stress post-traumatico.

LO SPORTELLO. Apre ad Albinia, il paese grossetano colpito dall’alluvione l’11 novembre scorso, uno sportello di assistenza psicologica. Questo servizio, che sarà in funzione dal 22 gennaio, metterà a disposizione tre psicologhe che riceveranno chi vorrà usufruire del servizio ogni martedì dalle 15,30 alle 18,30.

LE CAUSE. A seguito dei tragici eventi infatti, sono state molte le segnalazioni di bambini, adulti e anziani vittime non solo di sindrome da stress post traumatico, ma anche di disagi psicologici legati all’alluvione.

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