sabato, 28 Giugno 2025
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Taglio del nastro per la nuova via Martelli

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Tra gli eventi per la celebrazione di San Lorenzo, co-patrono della città, anche l’inaugurazione della via. Il sindaco Renzi:  “Il rifacimento di via Martelli fa sì che il centro torni ad essere un salotto”.

Calcioscommesse, 10 mesi di squalifica a Conte. Il Grosseto in Lega Pro

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Dieci mesi di qualifica per Antonio Conte.

LA SENTENZA. E’ la sentenza della commissione disciplinare della Federcalcio. Il tecnico della Juventus è condannato nell’ambito del processo sul calcioscommesse per fatti risalenti al periodo in cui guidava la panchina del Siena.

LO STOP. Conte dovrà fermarsi per dieci mesi. Cinque in meno rispetto alla richiesta del procuratore federale, che aveva chiesto per lui una squalifica di un anno e tre mesi. 

LA CONDANNA.  L’allenatore è stato condannato per omessa denuncia in merito alle partite Novara – Siena e Albinoleffe – Siena del maggio 2011. Per lui è stata riconosciuta l’aggravante a causa della qualifica di allenatore rivestita. Otto mesi di addio ai campi anche per il suo vice, Angelo Alessio. L’unico spiraglio per i due sta ora nella sentenza di appello. 

PEPE E BONUCCI. Assolti invece dalla disciplinare Leonardo Bonucci e Simone Pepe: per i due la procura federale aveva rispettivamente  chiesto 3 anni e mezzo e e un anno di stop. 

GROSSETO IN LEGA PRO. Esluso dalla Serie B il Grosseto, retrocesso con il Lecce in Lega Pro. Per i presidenti delle due squadre si aggiunge l’inibizione per cinque anni. 

Leggi anche Calcioscommesse, chiesti 15 mesi per Conte. La rabbia della JuventusSiena penalizzato di 6 punti. Grande attesa per ConteConte, la Commissione Disciplinare ”boccia” il patteggiamento

Slot machine a Mondobimbo: ”Nessuna autorizzazione da Palazzo Vecchio”

Sulle slot machine non autorizzate segnalate al parco giochi ‘Mondobimbo’ al Parterre, Palazzo vecchio respinge le accuse: “Dal Comune nessuna autorizzazione”.

IL FATTO. Alcune mamme nei giorni scorsi avevano segnalato la presenza di slot machine per bambini nel parco giochi ‘Mondobimbo’, al Parterre. La polizia municipale allora è immediatamente intervenuta ed ha avviato gli accertamenti. Si è scoperto che l’attività non era autorizzata dal Comune.

LE NUOVE PRESCRIZIONI. Dopo questo episodio, per evitare che una cosa simile si ripeta, Palazzo Vecchio ha reso esplicite alcune regole che tutti gli spazi ludici dovranno rispettare da qui in avanti: “È fatto divieto di utilizzare messaggi atti ad incentivare l’uso dei giochi d’azzardo o che facciano richiamo in qualsiasi modo all’azzardo e/o alla fortuna; è fatto altresì divieto di installare giochi basati su azzardo e/o fortuna; nonché giochi che possano incentivare la partecipazione ad un accesso irresponsabile a forme di gioco e intrattenimento che prevedono vincite in denaro nonché agevolare lo sviluppo di forme di dipendenza”. 

IL VICESINDACO. Il vicesindaco Dario Nardella sulla vicenda ha detto: “Firenze è un città amica dei bambini  e ricordo che siamo stati i primi in Italia ad introdurre un regolamento molto restrittivo per le sale giochi di competenza comunale: la tutela dei soggetti più vulnerabili era proprio uno dei nostri obiettivi principali. Tant’è che molte città hanno preso per modello il nostro lavoro. Ora abbiamo ulteriormente specificato nelle autorizzazioni di spettacolo viaggiante in essere queste prescrizioni, perché nessun operatore abbia alibi per andare oltre ciò per cui è autorizzato”.

Rimuoveva l’amianto dal tetto, precipita e muore sul colpo

 

Greve in Chianti, un operaio cade dal tetto di un capannone muore sul colpo. Stava lavorando di notte per rimuovere lastre di amianto.

IL FATTO. Stava lavorando di notte per una ditta specializzata nella rimozione dell’amianto  e bonificava il tetto di una fabbrica di Greve in Chianti che produce oggetti in cotto. È caduto dal tetto, precipitando per sei metri  ed è morto sul colpo. Protagonista di questa tragica vicenda è un marocchino, di 20-30 anni, che dai primi accertamenti sembra lavorasse regolarmente per l’azienda. Risulta inoltre che la ditta avesse correttamente segnalato alla Asl l’operazione di rimozione.

I CONTROLLI. Sono adesso in corso le indagini condotte dai carabinieri e dalla Asl per conoscere i motivi per cui per svolgere quel lavoro erano state scelte le ore notturne e per accertarsi se l’uomo indossasse l’imbracatura nel momento della caduta. Il cantiere adesso è sotto sequestro.

Roberta Ragusa, ”non si può andare avanti senza notizie”

Un altro giorno in attesa di ricevere notizie. Un altro giorno di attese, speranze ma, anche, di delusione. E sfiducia.

STANCHEZZA. Comincia ad affiorare la stanchezza tra coloro che, dal giorno della scomparsa di Roberta Ragusa, continuano a cercarla, a cercare di scoprire qualcosa sul destino della donna, a provare a tenere alta l’attenzione sul caso, perché non finisca nel dimenticatoio.

I GRUPPI. Per questo motivo sui social network continuano a essere attivissimi i gruppi nati per non far calare il silenzio sulla vicenda di Roberta Ragusa. Gruppi i cui iscritti si scambiano le (spesso poche) informazioni e le ultime novità sul misterioso caso, si fanno coraggio, si invitano a vicenda a non mollare, perché tutto, in questa vicenda, può essere importante. Qualsiasi particolare, qualsiasi spunto. Gruppi che gioiscono quando arrivano novità dalle indagini, quando vengono battute nuove piste, quando si tentano nuove strade per trovare una donna che sembra letteralmente scomparsa da gennaio.

SFOGHI. Ma ora, come detto, c’è anche chi comincia a mostrare segni di stanchezza. Così, nonostante continui a esserci chi sprona gli altri, chi li invita a non mollare, a tenere viva l’attenzione, gli sfoghi non mancano. “Non si può andare avanti senza notizie”, si lascia andare qualcuno. Senza cioè qualcosa, anche una minima cosa, in grado di tenere alto l’entusiasmo.

LA RICERCA. “Non si muove nulla”, commenta sfiduciato qualcun altro. E ancora: “Quanto è brutto essere impotenti”. Insomma, la ricerca – spesso in silenzio e senza troppe notizie – di Roberta Ragusa per qualcuno inizia a farsi dura. Tra pochissimi giorni saranno sette mesi esatti dalla sua scomparsa, avvenuta nella notte tra il 13 e il 14 gennaio. E in molti allora auspicano che almeno in quell’occasione qualcosa di nuovo trapeli dalle indagini, qualcosa in grado di ridare entusiasmo e nuove forze a una disperata ricerca che si sta faticosamente trascinando nel tempo. Tanto, troppo tempo.

Adesca minore con deficit mentale, arrestato

Adesca un ragazzo con un deficit mentale e lo convince ad avere rapporti sessuali con lui in cambio di qualche spicciolo per le sigarette. L’uomo, un cinquantanovenne di Pontedera, è stato arrestato.

IL FATTO. L’uomo ha conosciuto il ragazzo nel maggio scorso, durante una passeggiata nel centro cittadino. I due hanno iniziato a scambiarsi delle chiacchiere e sono entrati sempre più in confidenza. Fino al punto che l’uomo ha chiesto all’adolescente, un giovane straniero con deficit mentale, di avere rapporti sessuali con lui in cambio di pochi euro o regali economici e chincaglierie. 

L’ARRESTO. Le indagini sono iniziate dopo la denuncia presentata dai genitori del ragazzo, insospettiti dal cambiamento del suo umore. La polizia ha arrestato l’uomo con l’accusa di induzione alla prostituzione di un minore. Le manette sono scattate in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare del gip di Firenze Paola Belsito. Durante le indagini i poliziotti avrebbero accertato almeno due incontri sessuali, uno dei quali avvenuto nel bagno di un bar.

Boom dei centri estivi, 3.700 gli iscritti

Tremilasettecento bambini hanno partecipato quest’anno ai centri estivi del Comune. Dal 20 agosto l’ultimo turno.

I DATI. Numerosi i partecipanti alle attività estive organizzate dall’assessorato all’educazione. Due terzi dei bambini ha frequentato per due turni di quindici giorni ma stanno aumentando quelli che si iscrivono ad un solo turno. Il 20% delle famiglie ha utilizzato la nuova procedura dell’iscrizione online. “Un servizio utile – ha sottolineato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi – soprattutto in un anno nel quale tante famiglie, a causa della crisi, hanno rinunciato alle vacanze e per il quale abbiamo investito circa un milione e 300mila euro”. Dopo la pausa di ferragosto, i centri estivi si concluderanno con l’ultimo turno dal 20 agosto fino a fine mese.

LE ATTIVITÀ  PROPOSTE. “Le attività – ha spiegato l’assessore Di Giorgi – variano secondo i turni e secondo le età, in modo che i ragazzi non si annoino anche se frequentano più di un turno. Per i più piccoli sono state privilegiate le ambientazioni fantastiche, con personaggi che hanno fatto vivere ai bambini vere e proprie avventure in mondi magici e misteriosi”. Alla scuola dell’infanzia Rossini, ad esempio, è stata inventa la figura del folletto Anguria che lasciava ogni giorno i suoi messaggi in giardino creando sempre occasioni diverse. Alla Don Minzoni, invece, i bambini hanno imparato ad utilizzare il materiale riciclato grazie al tema ‘Ricrea a colori’. I bambini hanno raccolto fiori, foglie e legnetti per i collages, piantando semi di crescione in bottiglie di plastica, visitando vitellini, pulcini oche e asinelli in fattoria.Per i più grandi invece sono state organizzate gite al parco di Vincigliata, al parco di Cavriglia e al parco dei Renai. Altri hanno avuto l’occasione di viaggiare su una carrozza dei pionieri a Serpiolle o di tirare con l’arco o andare in canoa al lago di Vicchio. Altri ancora hanno visitato le mostre di Palazzo Strozzi. C’è chi ha fatto orientering nel bosco, chi ha visitato il parco preistorico di Peccioli, chi il museo archeologico di Artimino. Numerose anche le attività sportive e creative. 

BAMBINI DISABILI. “La presenza di bambini disabili – ha rilevato l’assessore all’educazione – è rimasta più o meno costante e anche quest’anno in alcuni casi siamo riusciti a consentire anche la frequenza di tre turni a bambino, pur considerando che il sostegno garantito all’handicap prevede un educatore dedicato, per cui risulta molto costoso. Abbiamo comunque voluto dare un supporto importante alle famiglie di questi bambini che durante l’estate sono in difficoltà in quanto in molti centri estivi privati non è prevista la presenza di educatori destinati a questo tipo di servizio”.

GLI EDUCATORI. L’assessore ha tenuto poi a ringraziare tutti i giovani delle associazioni didattico-culturali che hanno permesso che i centri estivi si potessero realizzare. “Anche quest’anno – ha ricordato – la selezione per la scelta dei soggetti ai quali affidare il servizio è stata molto rigida, si è basata su una gara di appalto che ci ha consentito sia di individuare operatori di grande professionalità, testimoniata dai loro curricula e della loro esperienza pregressa, che di scegliere la migliore programmazione delle attività nelle scuole dei vari Quartieri”.“Anche quest’estate pensiamo di essere riusciti a portare un po’ di sollievo alle famiglie e di serenità, ed opportunità, ai bambini”, ha concluso l’assessore Di Giorgi.

Nuovo incendio a San Rossore. Fiamme anche a Calenzano: A1 invasa dal fumo

Nuovi incendi nella zona della Bufalina al Parco di san Rossore. Dopo il rogo di mercoledì, stamani sono bruciati duecentocinquanta metri quadri. In mattinata va in fiamme anche un bosco di Calenzano. Ore di paura sull’autostrada A1, invasa dal fumo. Ma l’azione dei vigili del fuoco ha riportato la situazione alla normalità.

L’INCENDIO. Sono scoppiati questa mattina due incendi nel parco di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli. Hanno interessato rovi e sottobosco. Il primo è divampato in un’area di circa duecento metri quadrati, mentre il secondo in un’area di cinquanta. Efficiente e rapido il pronto intervento antincendi che è stato pianificato dopo gli incidenti precedenti dei giorni scorsi.

I CONTROLLI. Ieri sera il prefetto Tagliente,  Marco Frezza, comandante provinciale dei vigili del fuoco, Anna Fadda, comandante provinciale del corpo forestale, e il direttore del parco, Sergio Paglialunga hanno fatto un sopralluogo per verificare i danni causati dall’incendio dell’8 agosto nella zona della Bufalina.

CALENZANO E A1. Stamani rogo anche in un bosco nei pressi di Calenzano. Il fumo ha invaso le corsie della vicina autostrada A1 provocando una coda di tre chilometri e rallentamenti, oltre a tanta paura. Il pronto intervento dei vigili del fuoco ha riportato la situazione alla normalità nel giro di alcune ore.

Cosa era successo: Incendio doloso a San Rossore, il parco va a fuocoIncendi: ”Doloso uno su tre”

Ecomafia, la mano dei Casalesi si allunga in Toscana

La mano dei Casalesi si allunga sempre di più in Toscana. I suoi tentacoli minacciano l’ambiente della regione, insinuandosi con attività illecite nei settori del cemento, dei rifiuti e della ristorazione.  A lanciare l’allarme è Legambiente, sulla base della relazione annuale sulle ecomafie stesa dalla Direzione nazionale antimafia e presentata al festival di Festambiente, in corso a Rispescia.

BOOM DI REATI.  I crimini contro l’ambiente sono in forte aumento in tutta la regione. Tanto da collocare la Toscana in settima posizione in Italia per numero di reati: se ne consumano almeno sei di media ogni giorno, per un totale di  2.187 infrazioni accertate ogni anno. E’ boom, inoltre, di  persone denunciate e arrestate (1.951, +8 rispetto lo scorso anno) e di sequestri (678, +9% rispetto lo scorso anno).

I SETTORI. Cemento, rifiuti e ristorazione i settori in cui l’attività criminale si concentra maggiormente. Per le illegalità ambientali nel ciclo del cemento  la maglia nera va alla Provincia di Lucca  con 117 infrazioni, raddoppiate rispetto allo scorso anno, 119 persone denunciate e 12 sequestri. Per i rifiuti la provincia di Firenze è in testa con 87 infrazioni accertate (erano 68 lo scorso anno), 116 persone denunciate o arrestate  e 20 sequestri.

LA LONGA MANUS DEI CASALESI. Dietro ai numeri si cela l’infiltrazione sempre più massiccia delle organizzazioni criminali, in particolare dei clan dei Casalesi. L’ultima relazione annuale della Direzione nazionale antimafia fotografa un’attività della camorra in crescita “nel riciclaggio di denaro in varie parti della Toscana” a partire da settori d’investimento come “l’edilizia, ristoranti e alberghi e  scommesse clandestine”. 

Il cane non smette di abbaiare, finisce in rissa tra condomini

 Il cane non la smette di abbaiare e tra due coppie di vicini inizia il duello. Volano calci e pugni e i quattro finiscono dritti in ospedale. 

IL LITIGIO. E’ accaduto a Pietrasanta, in provincia di Lucca. Il cane di una delle due coppie stava abbaiando da un po’ in giardino. È bastato questo per surriscaldare i vicini e per far scoppiare la rissa. Dietro il litigio erano nascoste anche vecchie questioni in sospeso. Dalle parole però si è ben presto passati ai fatti e i quattro hanno iniziato a tirarsi pugni e calci.

LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA. Per far calmare i condomini è stato necessario l’intervento dei carabinieri. Tutti e quattro sono rimasti feriti e sono servite le cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale Versilia. Ad avere la peggio è stata la coppia più anziana, sui cinquant’anni: i coniugi guariranno completamente solo tra una ventina di giorni.