sabato, 9 Agosto 2025
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Il macellaio-poeta rinviato a giudizio

Il macellaio-poeta finisce a giudizio. Si tratta di Dario Cecchini, che è stato rinviato a giudizio per falso.

L’ACCUSA. Per quale motivo? Secondo l’accusa, il macellaio-poeta avrebbe ampliato il suo ristorante in un’area del comune di Greve destinata al verde. Area che sempre secondo l’accusa sarebbe stata comprata da Cecchini a tale scopo.

COMUNE. Insieme a lui, sono finiti a processo anche alcuni dirigenti e tecnici del comune di Greve in Chianti.

L’AVVOCATO. Ma, dopo il rinvio a giudizio, l’avvocato di Cecchini spiega che per quell’area il macellaio ”è già stato assolto una volta e lo sarà di nuovo”.

A Radicondoli uno dei fondatori dei Litfiba

Continuano gli appuntamenti importanti durante il Festival di Radicondoli all’interno del programma che prevede spettacoli di musica e parole dal tema Geografie dell’anima. Giovedì 2 agosto saranno presenti Renato Carpentieri, attore e regista italiano, e Antonio Aiazzi, uno dei fondatori dei Litfiba.

RENATO CARPENTIERI. Il regista mette in scena alle Scuderie alle 21 l’opera “Tutta una vita”, uno studio su “L’Enciclopedia dei morti” di Danilo Kis. Si tenta di raccontare la storia di tutte quelle persone che non vengono inserite in nessun’altra enciclopedia ufficiale, tra le quali il narratore trova anche la storia di suo padre. Si scopre così come anche la più insignificante delle vite può entrare in contatto con i luoghi, con gli oggetti, con gli altri e con la Storia che ognuno di noi contribuisce a costruire.

ANTONIO AIAZZI. Alle 22.30 alla Pieve vecchia della Madonna sempre inserito all’interno del Festival debutta “Colours: Immagini Sonore e Suoni Immaginari”, un progetto nato dalla collaborazione fra il musicista Antonio Aiazzi e Luigi Rinaldelli, fotografo industriale e pubblicitario, e Micaela Rostan, fotografa e scenografa. I tre professionisti presenteranno in prima assoluta in versione live i loro tre studi (“Sfumature in rgb”, “Blu” e “Macchine”) con i quali uniscono delle improvvisazioni sonore a delle sequenze fotografiche, in maniera tale che l’unione di queste modifichi la percezione di entrambe.

INFORMAZIONI. Il Festival andrà avanti fino al 5 agosto. Per informazioni: Punto Informazioni Turistiche Radicondoli, telefono 0577 790800.

Nascondeva droga nelle scarpe, fermato spacciatore marocchino

Nascondeva le dosi di droga nelle scarpe, pronte per essere spacciate ai suoi clienti.

LA SMERCIO. La polizia ha fermato un marocchino di 24 anni mentre vendeva due dosi di hashish a un italiano.

L’APPOSTAMENTO. Lo smercio è stato scoperto grazie all’appostamento dei poliziotti che, nel cuore della notte, si sono nascosti in un parco e hanno notato che lo spacciatore tirava fuori qualcosa dai calzini.

Ricucci la scelse per sposare Anna Falchi: ora la villa è di un magnate russo

Stefano Ricucci l’aveva acquistata per trasformarla nel simbolo del suo successo e nella torre d’avorio dove vivere insieme alla mogliettina, fresca fresca di matrimonio, Anna Falchi.

LA VILLA: DA FELTRINELLI A RICUCCI. Questo succedeva nel 2005 quando l’immobiliarista era all’apice del suo successo e ben lungi dagli scandali che lo hanno coinvolto con i “furbetti del quartierino”. Oggi quella villa, svela il quotidiano Il Tirreno, che prima era di proprietà della più discreta famiglia Feltrinelli, è stata venduta ad un magnate russo, uno degli uomini più ricchi al mondo (105esimo nella classifica di Forbes), molto amico di Putin.

L’ACQUIRENTE. Si chiama German Khan, ha cinquant’anni e detiene uno dei patrimoni più ingenti del globo, a cui si va a sommare la villa dell’Argentario, 1900 metri quadrati su più livelli tra Punta Lividonia e Cala Grande, nella parte di Argentario che si guarda il Giglio (relitto della Corsta Concordia compreso). 18 milioni di euro, questo il prezzo a cui se l’è aggiudicata all’asta, con un discreto risparmio visto e considerato che al primo incanto era stata valutata 27, poi 24, poi 21 e infine 18. Quasi la metà di quello che aveva speso Ricucci, ben 34 milioni di euro.

Furto in casa Antognoni, rubate anche le medaglie di Spagna ’82

I ladri non guardano in faccia nessuno, nemmeno Capitan Antognoni.

IL FURTO. Nella notte tra sabato e domenica la casa fiorentina dell’ex campione di calcio è stata visitata dai malviventi. Sono stati portati via orologi, trofei e gioielli per un valore complessivo di circa 200mila euro.

LE MEDAGLIE. Tra gli oggetti trafugati anche le medaglie che lo storico numero 10 della Fiorentina e della nazionale aveva conquistato sul campo del Mondiale dell’82. I ladri hanno approfittato dell’assenza per ferie di Antognoni per compiere il furto. E’ stato l’ex attaccante a dare l’allarme una volta rientrato a casa dalle vacanze.

Via Brunelleschi: trovano resti romani nell’area scelta per i cassonetti interrati

Stavano scavando per posizionare dei cassonetti interrati in via Brunelleschi quando degli operai si sono imbattuti nei resti di mura e di una sepoltura di epoca romana.

STOP AI LAVORI. Subito interrotti gli interventi con la pala meccanica e sul posto sono intevenuti alcuni archeologi della soprintendenza che stanno provvedendo allo scavo manuale.

CASSONETTI SPOSTATI. “Chiederemo lo spostamento della sede di interramento dei cassonetti qualche decina di metri più in là”, ha spiegato Carlotta Cianferoni, della Soprintendenza archeologica.

Viviano su Twitter: ”Finalmente nella mia Viola”

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E’ talmente contento, il giocatore tifoso, e twitta le sue foto con il volto trionfante.

LA FOTO. Emiliano Viviano, fresco fresco di contratto con la Fiorentina si fa fotografare nello spogliatoio Viola e inserisce orgoglioso lo scatto tra le immagini del suo profilo pubblico.

IL TWEET. E solo qualche giorno fa per gridare a tutti il suo entusiasmo, sul popolare social network, cinguettava: “Finalmente posso indossare la maglia della “mia” Viola! E’ stata una lunga attesa, ma ora sono felice! Grazie a tutti… #Forzaviola”.  

Il Brindellone? D’ora in poi sarà visibile tutto l’anno

Una grande porta a vetri per consentire al Brindellone di mettersi in mostra tutto l’anno.

BRINDELLONE IN MOSTRA. E’ quella realizzata all’hangar di via Il Prato dove è ospitato il ”carro del fuoco”, che ogni anno, in occasione della Pasqua, arriva al Duomo per il tradizionale volo della Colombina. La nuova vetrata è stata realizzata dietro il portone in legno: durante il giorno la parte più bassa del portone verrà aperta e dalla vetrata, alta circa tre metri, i passanti potranno vedere il carro tutto l’anno e non più solo il giorno di Pasqua.

NEW LOOK. L’intero hangar si è rifatto il look: oltre alla vetrata, sono stati restaurati il portone della rimessa e gli intonaci interni, e si sono consolidati i solai. Operazioni costate in totale 75mila euro e inaugurate stamani dal sindaco Matteo Renzi.

SOSTA E AREA PEDONALE. La riqualificazione dell’area di via Il Prato ha riguardato anche la parte viaria. Sono stati riorganizzati gli spazi della sosta e della mobilità ed è stato creato un nuovo spazio pedonale sul lato del palazzo Corsini. Quest’ultimo è stato realizzato con una pavimentazione ”morbida” che ricorda cromaticamente le antiche pavimentazioni in terra battuta, sul modello di piazza Pitti. Sono stati poi collocati lampioni in stile e piccole alberature di biancospino ornamentale, oltre a panchine. Il costo complessivo dell’intervento ammonta a circa 540 mila euro, di cui 100 mila di privati.

Tenta il trucco dello specchietto, denunciato ventenne siciliano

E’ un trucco vecchio, quello dello specchietto, ma c’è ancora chi abbocca e di conseguenza c’è anche chi lo mette in scena.

LANCIA IL SASSO. E’ successo a Sesto Fiorentino, dove un ventenne originario di Siracusa ha tentato di abbindolare un automobilista facendogli credere di aver rotto, urtandolo, lo specchietto della sua auto. Il giovane avrebbe prima lanciato un sasso contro l’altra auto per far rumore, e poi chiesto il risarcimento mostrando i danni (evidentemente già presenti) sulla propria automobile.

FERMATO E DENUNCIATO. Ma l’altro non ha creduto alla storiella ed è cominciata un’accesa discussione che ha attirato l’attenzione dei passanti e di una volante della polizia, che passava di lì e aveva visto i due parlare animatamente. All’arrivo degli agenti il giovane è scappato via ma è stato raggiunto poco lontano e denunciato per tentata truffa.

Due milioni di tasse non pagate: Gdf denuncia imprenditore edile

Ricavi non dichiarati per oltre 5 milioni di euro e Iva e Irap non versate per più di un milione.

 

IL CONTROLLO. Questo quanto è emerso da un controllo delle fiamme gialle di Castelfiorentino in una società a responsabilità limitata della Valdelsa. La società aveva come attività principale quella di costruzione di edifici privati e complessi residenziali e turistici nell’Empolese Valdelsa e nel Grossetano.

VILLA E MACCHINONI. In due anni la società non ha versato nelle casse dello Stato tributi per oltre 2,5 milioni di euro. Le indagini sono partite a seguito di un controllo incrociato richiesto da un altro reparto del corpo che stava svolgendo accertamenti su un fornitore dell’impresa. Alto il tenore di vita dell’imprenditore. Viveva in una villetta indipendente di recente costruzione ed era solito spostarsi a bordo di autovetture di grossa cilindrata.

LA DENUNCIA. L’imprenditore è stato denunciato e rischia una pena della reclusione che va da un minimo di un anno ad un massimo di tre anni.