sabato, 10 Maggio 2025
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Sisma, i restauratori toscani ”adottano” la basilica di San Biagio a Cento

I restauratori toscani sono pronti ad ”adottare” la basilica di San Biagio a Cento danneggiata dal sisma che nel mese di maggio a colpito l’Emilia.

I RESTAURATORI. Prosegue l’impegno dei restauratori della Cna Toscana per offrire il proprio apporto professionale e solidaristico per la quantificazione dei danni e la messa in sicurezza delle opere e dei beni culturali danneggiati dal sisma che nel mese scorso, ha colpito l’Emilia Romagna. Cna Toscana ha inviato questa mattina, ai colleghi emiliani e alle autorità preposte alla messa in sicurezza dei ben culturali danneggiati dal terremoto, un primo elenco di restauratori toscani pronti a far parte di squadre di pronto intervento per valutare la stima dei danni e intervenire sui beni artistici per salvaguardare i beni preziosi.

LA LISTA. E’ stata inviata stamni una prima lista composta da dieci nominativi di restauratori toscani, capeggiata da Andrea Fedeli d Firenze, Presidente Cna Artistico e Tradizionale Toscana. Ne fanno parte sei donne con un’età media inferiore ai cinquanta anni. Tutti i restauratori che fanno parte della lista sono specializzati in affresco, dipinti murali e materiali lapidei, ma non mancano gli esperti in restauro dei materiali lignei, di ceramiche e stucco, di pietre dure, di tessuti, di cuoio per poltrone e sedie.

LA BASILICA DI SAN BIAGIO A CENTO. I restauratori della Cna Toscana, pur sapendo che la decisione spetta alle Soprintendenze locali e alla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna, hanno comunque manifestato ai colleghi emiliani la disponibilità immediata ad ”adottare” il restauro della basilica di San Biagio a Cento nel ferrarese, in via Ugo Bassi, un bene culturale datato 1045. La chiesa danneggiata dal sisma è ricca di opere d’arte di Guercino, Provenzali, Cesi e Gennari. San Biagio è anche, insieme a San Michele, uno dei due patroni delle terre del Centese.

Caso Ragusa, ”Roberta è nel cimitero?”

Resta avvolto nel mistero il caso della scomparsa di Roberta Ragusa.

IL CIMITERO. Terra mossa e strani movimenti hanno insospettito molti di coloro che hanno testimoniato sul caso Ragusa, fino ad indicare il cimitero di Gello come luogo in cui potrebbe essere stato sepolto il cadavere di Roberta, scomparsa più di cinque mesi fa dalla sua abitazione. In attesa che le ricerche riprendano e che si arrivi ad una svolta concreta, le amiche di Roberta sono state riunite dalla criminologa Imma Giuliani e dallo psicologo Fabrizio Mignacca, per fare il punto della situazione, per arrivare a delineare un quadro dal quale potesse essere estratto il profilo psicologico di Roberta. E così è stato creato un dossier sul caso consegnato in procura lo scorso 12 giugno.

LE INDAGINI. Nel corso di questi cinque mesi, molto è stato detto e fatto sul caso Ragusa, ma sono stati ottenuti pochi risultati concreti. Nei primi giorni della scomparsa, le ricerche si sono svolte intensamente, poi si sono affievolite e poi riprese nuovamente, concentrandosi nei terreni dei Logli, nel pozzo di casa e nei campi del paese. Ma di Roberta, nemmeno l’ombra. Varie testimonianze sono apparse e svanite nel nulla, proprio come Roberta, quella notte. Segnalazioni da ogni dove, persino dall’America, dalla lontana Miami. Ma mai, questi avvistamenti, si sono rivelati reali. Non era lei, la donna segnalata dalla Liguria alla costa d’Oltreoceano. E poi quegli indumenti abbandonati a Montaione, quella Panda verde in cui sembrava fosse salita in una notte gelida di gennaio. No. Non era lei. E allora, dov’è? Dov’è Roberta Ragusa? Ormai, da molti mesi, la pista dell’allontanamento volontario, è stata abbandonata per lasciare spazio alla triste ipotesi di omicidio volontario. Ma a questo punto, dopo cinque mesi, anche coloro che la amano, si sono arresi e chiedono a gran voce di ritrovarne il corpo. In fin dei conti, non chiedono l’impossibile. Solo che ci vorrà del tempo, continuando a sperare che le carte delle indagini, non finiscano chiuse in uno scatolone da depositare su uno scaffale di qualche archivio, insieme a molti altri tristi casi irrisolti.

LA MANIFESTAZIONE. E proprio alla manifestazione organizzata da Cinzia Guidi, amica e vicina di casa della scomparsa, le centinaia di persone riunite in corteo, hanno chiesto a gran voce, la verità accompagnata ad un altra speranza, quella di mantenere alta l’attenzione sul caso, una speranza che si spegne ogni volta che il silenzio torna a cadere su questa ennesima vicenda misteriosa.

Nuovi indizi: Tre telefonate tra il marito e l’amante nella notte della scomparsa

Benigni a Renzi: ”Quando sarai premier il sindaco lo faccio io”

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Roberto Benigni è stato insignito ufficialmente della cittadinanza onoraria di Firenze. Alla cerimonia in Palazzo Vecchio, in pieno stile ”benignesco”, non sono mancate battute e risate.

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Cittadinanza onoraria a Benigni

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Roberto Benigni è stato insignito ufficialmente della cittadinanza onoraria di Firenze. La cerimonia si è tenuta nel Salone dei Cinquecento. L’attore e regista toscano è già cittadino onorario dal 1999.

Ugnano: il Parco degli animali compie un anno e fa festa

Il Parco degli animali compie un anno e festeggia con una mattinata in allegria aperta a tutti i fiorentini, in particolare ai bambini e alle famiglie. Domenica 17 giugno il canile rifugio di Ugnano, inaugurato dodici mesi fa dal sindaco Renzi, resterà aperto al pubblico dalle 9 alle 12,30 e questa sarà l’occasione per visitare questo nuovo e accogliente luogo della città, pieno di verde e di attività, e soprattutto per conoscere i suoi fantastici ospiti, che saranno pronti ad esibirsi in esercizi di conduzione, a ricevere coccole e magari a trovare una famiglia che li adotti.

BILANCIO POSITIVO. Tutto questo insieme agli operatori del Comune, ai volontari dell’Enpa, ai veterinari della Asl e ai rappresentanti delle cooperative sociali Archimede e Samarcanda che lavorano al canile. Saranno inoltre illustrate nuove tecniche ecosostenibili per la lotta alle zanzare, come l’uso delle ovitrappole e l’introduzione nella vasche delle gambusie, piccoli pesci che mangiano le larve. Il bilancio, per il canile di via del Pantanino, è molto positivo. “In questo periodo sono arrivati 128 cani e attualmente ne ospitiamo 54 – spiega l’assessore all’ambiente Caterina Biti – 58 sono stati adottati e 17 restituiti ai legittimi proprietari; ricordo, infatti, che il Parco, nella sua funzione di canile rifugio, oltre agli animali senza padrone accoglie in via temporanea anche cani di persone in situazioni di difficoltà”.

LE VISITE DEI BAMBINI E NON SOLO. Il canile in un anno è stato visitato da 920 persone, e a maggio sono iniziate le visite delle classi; le prime sono state 4 classi della scuola elementare di Ugnano e da settembre riprenderanno le visite che il canile e il vivaio sono state messi nei percorsi dell’assessorato all’Educazione “Le chiavi della Città”. Da gennaio ad oggi, ovvero da quando è attiva la convenzione con l’Enpa, si sono anche alternati 39 volontari per circa 660 ore complessive. “Ogni giorno vengono distribuiti circa 25-30 kg di cibo. Tutti i cani sono stati regolarmente vaccinati e testati per le più comuni malattie infettive e parassitarie.

ADOTTATI ANCHE I CANI “ALLUVIONATI”. Da dicembre 2011 è anche attiva una convenzione con il Comune di Scandicci per i cani che provengono da quel territorio; ne sono arrivati 14 ed 8 sono stati adottati. Il parco ha anche accolto 7 animali del canile di Mulazzo, sommerso dall’acqua nell’alluvione della Lunigiana: di questi, 6 ne sono stati adottati.  Nell’occasione l’assessore Biti ha reso noti i dati dell’anagrafe canina che nel Comune di Firenze conta 29.660 cani e ha lanciato un allarme contro il fenomeno dei bocconi avvelenati.

Rave sull’Appennino: sequestrate droga e armi bianche

Hashish, marjiuana, lsd, cocaina e eroina, oltre ad alcune armi bianche come pugnali e un machete.

IL SEQUESTRO. Questo è quello che hanno trovato e sequestrato  i carabinieri in mezzo ad un bosco sull’Appennino tosco-romagnolo, nei pressi di Sambuca Pistoiese, dove era in corso un rave.

AL RAVE DA TOSCANA E EMILIA. Durante il party, che non era stato autorizzato, sono state perquisite 200 persone e denunciati tre giovani residenti in provincia di Firenze per detenzione e spaccio di sostanze illecite. Al rave erano presenti molti giovani arrivati da diverse zone della Toscana e della provincia di Bologna.

Truffatori di anziani messi in fuga con una chiamata alla polizia

Due truffatori di anziani sono stati messi in fuga da una 73enne. E’ bastata una telefonata al 113 per spaventare i malviventi.

LA TRUFFA. Un uomo e una donna, nella tarda mattinata di ieri, hanno agganciato per strada un uomo, mentre faceva la spesa e riuscendo ad entrare in casa sua con la scusa di un aumento della pensione. Una volta nell’abitazione, in via Unione Sovietica, hanno chiesto di poter visionare alcuni documenti per integrare la pratica.

LA FUGA. La moglie dell’uomo, una 73enne, che appena quattro mesi fa era riuscita a scampare ad un analogo raggiro, ha subito capito che c’era qualcosa che non andava. Quando si è ritrovata la malvivente in camera da letto, dove si era recata per prendere i documenti, ha chiamato il 113 mettendo in fuga in due truffatori.

Coppia di pisani salvati in Gran Bretagna, erano bloccati sugli scogli

 

Una coppia di Pisa rimasta bloccata sugli scogli di una spiaggia del Devon, in Gran Bretagna, a causa della marea che saliva.

L’ALLARME. Una coppia originaria di Pisa era rimasta bloccata sugli scogli di una spiaggia del Devon in Gran Bretagna, a causa della marea che saliva. I soccorsi sono arrivati dopo che i due hanno telefonato ad una farmacia per chiedere aiuto.

LA FARMACIA. La coppia, non conoscendo il numero da chiamare in Gran Bretagna per le emergenze, hanno telefonato ad una farmacia che avevano visitato qualche giorno prima a Minehead, nel Somerset, il cui numero era riportato su uno scontrino. A causa del loro inglese tentennante, la farmacista ha pensato che si trattasse di uno scherzo. Successivamente, ha realizzato che erano in reale pericolo e ha allertato la guardia costiera che ha tratto in salvo la coppia e il loro cane.

Sub muore mentre fa immersioni in mare, i bagnanti chiamano i soccorsi

Un giovane sub di 22 anni è morto questa mattina nel mare di Antignano mentre stava facendo immersioni.

IL SUB. Un 22enne è morto questa mattina mentre faceva immersioni nel mare di Antignano a Livorno, davanti la spiaggia libera del ”Sale”. Non vedendolo più risalire, i bagnanti hanno lanciato l’allarme.

I SOCCORSI. Immediato l’intervento del 118 e dei vigili del fuoco che, insieme alla capitaneria di porto, hanno potuto recuperare il corpo, ormai privo di vita, e portarlo a riva.

Prandelli, il ”mago di Orz” rischia grosso

Una situazione difficile, in cui nessuno o quasi si sarebbe aspettato di trovarsi e che apre mille diversi scenari.

IL “BISCOTTO”. Diciamolo, la possibilità di passare il turno per l’Italia di Prandelli c’è ancora: “biscotto” a parte, se gli azzurri batteranno la già eliminata Irlanda del Trap le chance di qualificarsi come seconda del girone sono buone. Ma – dopo due pareggi consecutivi, entrambi per 1-1 – l’eliminazione al primo turno dagli Europei non è poi più così impossibile.

AMAREZZA. Se il pari con la Spagna aveva lasciato spazio all’ottimismo in casa azzurri, il sentimento che regna dopo l’altro 1-1 con la Croazia è molto meno felice. “Non sono arrabbiato, ma ovviamente sono amareggiato”, aveva detto ieri Prandelli dopo la partita. Come dargli torto. Tante, troppe occasioni buttate via nel primo tempo e una seconda frazione non all’altezza: troppo, per non lasciare quantomeno amarezza.

IRLANDA. Ora gli azzurri si butteranno a capofitto nella preparazione della gara con l’Irlanda, ma con la spiacevole consapevolezza di non essere più del tutto artefici del proprio destino. L’appuntamento è lunedì prossimo alle 20,45, quando si giocheranno in contemporanea Italia-Irlanda e Spagna-Croazia.

LIPPI. E se l’Italia non dovesse farcela? Per il calcio italiano sarebbe un altro duro colpo dopo l’eliminazione (ancor più clamorosa, visti gli avversari di allora e quelli di oggi) al primo turno anche agli ultimi Mondiali, quelli giocati due anni fa in Sudafrica. Eliminazione che sancì il divorzio tra Marcello Lippi e la nazionale. Cosa succederà, si chiedono in molti, se l’Italia di Prandelli dovesse fare la stessa fine? Difficile dirlo. Il suo cammino da ct era cominciato molto bene, con una brillante qualificazione a questi Europei. Europei iniziati però nel modo più difficile, con la scandalo delle scommesse e il blitz a Coverciano.

SCENARI. In teoria, sulla panchina azzurra non dovrebbero esserci cambi nemmeno in caso di eliminazione al primo turno. Dopo tutto siamo all’inizio di un percorso, con una squadra rinnovata e ringiovanita, e un bilancio vero si potrà tracciare solo al termine dei Mondiali, nel 2014. Ma si sa, nel calcio più delle parole e delle intenzioni contano i risultati. Se poi qualcuno ricorda le parole pronunciate non troppo tempo fa dallo stesso Prandelli (“mi manca il lavoro sul campo di tutti i giorni”, era stato in sintesi il suo pensiero), gli scenari che possono delinearsi non sono poi così definiti.