lunedì, 25 Agosto 2025
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Da ”tamarra” a mamma: Snooki fa le prove con un bambolotto

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Snooki, la ”tamarra” a stelle e strisce protagonista del ”Jersey Shore”, sta per diventare mamma. E mentre la pancia cresce Snooki fa le prove con un bambolotto, lasciando senza parole i paparazzi di Jersey City.

IL BAMBOLOTTO. Snooki, l’ex scatenata ”tamarra”, è stata paparazzata a Jersey City mentre passeggiava con un passeggino e un bebè in braccio. Basiti, i paparazzi, si sono chiesti se avesse già partorito. Impossibile. Infatti il bimbo in questione, era solo un bambolotto. Così, messi da parte eccessi e vivacità, Snooki fa le prove per il suo futuro da mamma.

DAL JERSEY SHORE AI PANNOLINI. La vita da ”tamarra” di Snooki sembra lontana un abisso da quella che sta conducendo adesso, tra bambolotti e passeggini finti, e quella che condurrà dopo la nascita del bimbo. Pannolini e biberon prenderanno il posto di cocktail e discoteche. Lasciata alle spalle l’esperienza di Firenze, in cui arrivò con la forza di un ciclone, sembrerebbe anche che l’ex scatenata stia pensando al matrimonio.

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Scrittori di tutto il mondo, unitevi. Ecco la kermesse dedicata ai libri inediti

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L’evento, il primo nel suo genere in Europa, vuole dare voce a tutte le persone che amano scrivere nella più ampia accezione del termine: dai romanzi alle poesie, dalle sceneggiature cinematografiche ai testi teatrali, dalle fiction ai format televisivi, passando per le nuove piattaforme. Ogni anno in Italia vengono realizzati più di 100.000 manoscritti, proposte, idee: una minima parte entra nel circuito editoriale o in quello delle produzioni, l’altra, non trovando sbocchi, rimane il classico “sogno nel cassetto”.

IL PRIMO NEL SUO GENERE. Il Festival dell’Inedito si rivolge a questi talenti inespressi, offrendogli la concreta possibilità di avere un giudizio critico della loro opera e delle loro idee, stilato da un comitato qualificato di lettori, una vetrina, e per i migliori, la pubblicazione del testo con un importante editore o la realizzazione della sceneggiatura o del format da parte di una importante casa di produzione cinematografica o televisiva. L’evento ha preso il via con la messa on line del sito www.festivaldellinedito.it, attraverso il quale, gli aspiranti scrittori, sceneggiatori e autori di format tv potranno inviare i loro testi (fino al 31 maggio) per farli giudicare dal “Comitato lettori”, presieduto dallo scrittore Antonio Scurati e del quale faranno parte, fra gli altri, Carlo d’Amicis, Paola Pascolini, Linda Ferri, Giuseppe Antonelli, Chiara Valerio, tutti solidi professionisti nel campo della narrativa, del cinema, della tv.

LA TRE GIORNI A OTTOBRE. L’evento si concluderà con la tre giorni di festival dedicata all’esposizione e alla selezione finale delle opere che avrà luogo a Firenze il 26, 27, 28 ottobre presso il suggestivo spazio della Stazione Leopolda. Le opere dovranno rientrare nelle seguenti categorie: narrativa in prosa e poesia (romanzi, saggi, fantascienza e fantasy, giallo e noir, cucina, favole e fiabe, sport, raccolta di poesie), nuove piattaforme (racconto in 10.000 battute per tablet e frasi twitter da 140 caratteri), intrattenimento televisivo (format e fiction tv), testi teatrali e sceneggiature cinematografiche.  Tutti i documenti pervenuti al sito saranno letti e visti integralmente e a ognuno sarà garantito un esame con giudizio qualitativo. Gli autori più interessanti saranno poi invitati a partecipare alle tre giornate del Festival dell’Inedito, dove avranno una postazione dedicata per presentare le loro opere al pubblico, agli editori e agli esperti del settore.

I MIGLIORI E LA GIURIA. Al termine del Festival saranno annunciati i “degni di pubblicazione e produzione” e questa selezione dei migliori sarà fatta da Scurati assieme ai membri del “Comitato dei garanti”, del quale fanno parte, al momento, Matteo Renzi, Sindaco di Firenze, l’attore teatrale Luca De Filippo, Nicoletta Maraschio, presidente dell’Accademia della Crusca, Natale Rossi, presidente della Federazione Unitaria Italiana Scrittori, Gaetano Blandini, direttore generale della Siae, Nicola Soderlund, presidente del Consorzio Internazionale tv Sparks Network, e Giovanni Gentile, presidente della Fondazione Florens.

Lancette in avanti di un’ora, scatta l’ora legale

Sta per tornare l’ora legale, il salto in avanti delle lancette degli orologi che toglieranno un’ora di sonno. L’ora solare tornerà domenica 28 ottobre.

L’ORA LEGALE. Si dormirà un’ora in meno ma avremo un’ora di sole in più. Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 torna l’ora legale: alle due del mattino del venticinque marzo, le lancette degli orologi dovranno essere portate un’ora avanti. L’ora solare tornerà in vigore domenica 28 ottobre.

RISPARMIO ENERGETICO. Il motivo per cui è stata introdotta l’ora legale è per avere un risparmio energetico maggiore, sfruttando un’ora in più di sole. Così Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, prevede per i prossimi sette mesi un risparmio complessivo dei consumi di energia elettrica pari a 630,2 milioni di kilowattora. In termini di costi, considerando che un kilowattora costa in media 14,9 centesimi di euro al netto delle imposte, la stima del risparmio economico relativo all’ora legale per il 2012 è pari a circa 95 milioni di euro.

LE ORIGINI. L’introduzione dell’ora legale nasce da un’idea di Benjamin Franklin intorno alla metà del 1700, per motivi di risparmio energetico, ma nessuno gli prestò particolare attenzione in un’epoca in cui l’industrializzazione vedeva le sue prime luci. Due secoli più tardi, andò meglio a William Willet. Nel 1916 la Camera dei Comuni diede il via libera al “British Summer Time”.

IN ITALIA. Anche in Italia l’ora legale fu adottata per la prima volta nel 1916 ma rimase in uso solo fino al 1920. Da allora fu abolita e ripristinata diverse volte tra il 1940 e il 1948 a causa della Seconda Guerra Mondiale. Dal 1966 al 1980 l’ora legale rimaneva in vigore dalla fine di maggio alla fine di settembre. Dal 1981 al 1995 fu deciso di estenderla dall’ultima domenica di marzo all’ultima di settembre. Il regime definitivo, in uso ancora oggi, entrò in vigore nel 1996 quando a livello europeo fu deciso di prolungare ancora la durata dall’ultima domenica di marzo all’ultima di ottobre.

L’ORA LEGALE NEL MONDO. L’ora legale in Australia va al contrario. Resta in vigore, infatti, da ottobre a marzo mentre in Brasile da novembre a febbraio. In Africa e in Asia invece non è una regola molto seguita mentre nell’ex Urss non viene adottata da tutti gli stati. In Giappone invece, per andare incontro alle esigenze degli agricoltori, non esiste alcun meccanismo legale – solare. Nel 2000 è stata abolita alle Fiji e nel 2002 in Mongolia.

”Solliccianino” ecologico, anche in carcere il riciclaggio diventa una virtù

E’ stato firmato il nuovo Protocollo sull’Educazione Ambientale alla Casa Circondariale “Gozzini”, nota come ”Solliccianino”. Un progetto che coinvolge Publiacqua e Quadrifoglio per rendere più ecologico il carcere.

ANCHE IN CARCERE SI RICICLA. Dalle borracce per l’acqua alle tazzine per il caffè durevoli, dalla differenziazione dei rifiuti ad interventi per riqualificare le sponde dei fiumi. Si arricchisce di nuovi progetti legati alle buone pratiche ambientali e nuovi soggetti il protocollo d’intesa sull’Educazione ambientale tra la Casa Circondariale “Mario Gozzini” di Firenze, nota come “Solliccianino” e la Provincia di Firenze. L’esperienza è finalizzata a consentire ai detenuti di acquisire nuove competenze di base per una futura cittadinanza attiva, vivere il periodo di detenzione in contatto con i problemi della società, evitare il distacco e la disaffezione rispetto al proprio ambiente di vita ed al proprio territorio.

NUOVE PARTECIPAZIONI. L’importante elemento di novità della nuova edizione del protocollo, partito nel 2004, è la partecipazione di Quadrifoglio e Publiacqua con i quali verrà portato avanti un progetto articolato finalizzato alla riduzione e differenziazione dei rifiuti all’interno della Casa Circondariale.

L’ACQUA. Per diminuire l’uso abbondante di bottigliette di plastica si è stato scelto di incentivare l’utilizzo dell’acqua erogata dalla rete idrica, previa installazione di filtri nei rubinetti. A tale scopo il progetto prevede l’acquisizione di borracce per l’approvvigionamento personale e l’organizzazione di momenti di informazione e formazione sulle caratteristiche qualitative ed organolettiche dell’acqua erogata dalla rete idrica. Analoga operazione sarà realizzata mediante l’acquisizione di tazzine durevoli per la riduzione bicchierini di plastica utilizzati per il caffè. Publiacqua è impegnata a far fronte all’insieme di queste azioni.

DIFFERENZIAZIONE. Per promuovere la buona pratica della differenziazione dei rifiuti, nel perimetro carcerario, grazie alla collaborazione di Quadrifoglio verranno installati specifici contenitori per separare la carta, la plastica, le lattine, le pile e la frazione organica. È prevista un’azione di formazione che affronti la tematica della differenziazione, con un’attenzione particolare ai rifiuti organici e multi materiali. Tale formazione interesserà sia i detenuti che l’intero personale carcerario.

AMBIENTE. Ulteriore elemento di novità consiste nell’organizzazione di attività all’esterno con interventi attuati da gruppi di detenuti sulle sponde dell’Arno e di altri corpi idrici in collaborazione con il settore Difesa del suolo finalizzati al miglioramento e ripristino ambientale. Un simile intervento era già stato operato in via sperimentale lo scorso luglio, quando un gruppo di detenuti era intervenuto nel giardino pubblico del Lungarno Pecori Giraldi. L’intenzione, in prospettiva, è quella di valutare la possibilità di costruire percorsi di formazione-lavoro nel settore della cura e riqualificazione di aree territoriali di questo genere.

Nuovo blocco del traffico nel pisano, gli operai dicono no alla riforma

A ventiquattro ore di distanza dalle tute blu della Piaggio, anche gli operai della Asso Werke di Fornacette, nel pisano, hanno scioperato.

LO SCIOPERO. Lo sciopero è stato indetto dalle 6 alle 10 dalle Rsu in modo unitario. Lo sciopero di quattro ore che ha coinvolto gli operai della Asso Werke, azienda metalmeccanica di Fornacette, è stato un atto di protesta contro la riforma del mercato del lavoro.

IL CORTEO. Le tute blu della fabbrica, si sono riunite in corteo dando vita ad una manifestazione che ha bloccato la viabilità lungo la statale Tosco – Romagnola a Calcinaia. Durante il corteo, durato un’ora, c’è stato anche un momento di tensione tra alcuni operai e un passante, poi fatto allontanare dalle forze dell’ordine che presidiavano il corteo.

Tiro del Cacio, un modo speciale di gustare il formaggio / FOTO

Il lancio del formaggio è un gioco che era praticato già all’epoca degli antichi Etruschi. A Rignano sull’Arno, la tradizione è stata riportata in vita dall’A.s.d Tiro del Cacio – Torri. Il 24 e il 25 marzo, l’associazione, sarà in Calabria per disputare il Campionato Italiano individuale del lancio del formaggio.

CENNI STORICI. Il gioco del Lancio del Formaggio era praticato già dagli antichi Etruschi. Nella tomba dell’Olimpiade di Tarquinia è raffigurato il cosiddetto discobolo, la cui posizione in realtà è quella tipica di chi stia lanciando una forma di formaggio. Infatti, in origine oggetto del lancio era una forma di formaggio pecorino stagionato, molto duro e resistente, che i pastori lanciavano lungo i tratturi.

A TORRI. Storicamente, sin dall’800, il 26 dicembre Santo Stefano, Patrono di Torri, la popolazione si riuniva per festeggiare il Santo, lanciando delle forme di Toscanello, lungo la strada di Torri. Questa pratica pian piano era andata in disuso ma, grazie al lavoro e all’impegno dell’associazione Tiro del Cacio – Torri, questa tradizione è stata riportata in vita, e addirittura è stata costituita una squadra. E come cita l’associazione sul suo sito ufficiale www.tirodelcacio.it : ”Chi ritiene che il formaggio sia solo un prodotto alimentare non è certamente un Valdarnese. In tutto il Valdarno e in particolar modo a Rignano sull’Arno, c’è un altro modo tutto speciale, e per loro anche più importante, di gustare questo prodotto, prima che finisca sulla tavola: lo si tira lungo una strada lunga trecento metri, facendolo ruzzolare il più possibile, e vince chi riesce a mandarlo più lontano”.

A.S.D. TIRO DEL CACIO – TORRI. L’A.s.d. Tiro del Cacio – Torri già dal 2004 ha iniziato la sua attività riscoprendo un’importante tradizione storico – sportiva come, appunto, il Lancio del Formaggio. Ufficialmente si è però costituita l’8 dicembre del 2007 iscrivendosi al Figest, Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali, e quindi al Coni. Come vuole la tradizione, la disciplina è praticata lungo la strada del borgo di Torri, nel comune di Rignano sull’Arno. (Nella foto a destra Leonardo Brazzini, A.s.d Tiro del Cacio – Torri). Questo fine settimana, sabato 24 e domenica 25, l’associazione di Torri sarà in Calabria, a San Calogero di Vibo Valentia, per partecipare al Campionato Italiano Individuale del lancio del formaggio, dove sono attesi circa 150 atleti provenienti da tutta Italia. Nella gara si scontreranno le categorie dei 20 kg, dei 9 kg, dei 6 kg e dei 3 kg. 

L’ASSOCIAZIONE DURANTE ALCUNE GARE LOCALI.

 

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REGOLE DEL GIOCO. II gioco del lancio della forma di formaggio viene effettuato con forme di formaggio dello stesso peso e dimensioni, diametro e spessore, ed una cordella o fettuccia per effettuare il lancio. Poiché le forme di formaggio sono create con i pesi e misure notevolmente diverse, le gare vengono suddivise per categorie: leggera fino a kg 1,500, media leggera fino a kg 3, media fino a kg 6,500, pesante fino a kg 16 e massima oltre kg 25. Secondo il peso, nell’ambito di ciascuna categoria debbono essere scelte forme uguali che dopo ogni gioco vengono scambiate tra i contendenti: per facilitare il lancio, il lanciatore avvolge intorno alla forma una fettuccia o cordella sia per facilitare la presa sia per imprimere una maggior forza rotativa. II campo di gioco in genere è una strada campestre oppure delle piste in terra battuta. Ogni gara consiste nel lanciare la forma il più lontano possibile con un numero prefissato di lanci. Ogni partita o gara viene disputata in più giochi. per ogni gioco vengono effettuati vari lanci a seguire, si aggiudica il gioco il lanciatore o la squadra che, dopo il numero di lanci prefissato ha percorso la maggior distanza. In caso di rottura della forma durante il gioco, la parte maggiore determina il segno per ripartire con il tiro successivo, mentre i rimanenti pezzi sono a disposizione degli spettatori che seguono la gara per essere subito mangiati. Inoltre è tradizione che il vincitore, in segno di rispetto ed amicizia, al termine della gara oltre a stringere la mano al vinto offre a questo un bicchiere di vino.

LE GARE LOCALI. Come da tradizione, la gara locale viene disputata il 26 dicembre, patrono del piccolo Borgo e da qualche anno l’appuntamento annuale è stato raddoppiato. Anche il 2 giugno, nel giorno della Festa della Repubblica, è possibile assistere al tiro del cacio. La novità di quest’anno invece è l’organizzazione del Campionato Italiano del Lancio della forma di Formaggio a Coppie, affidata proprio all’A.s.d. Tiro del Cacio – Torri. Il 21 e il 22 aprile, le coppie provenienti da tutta Italia, si sfideranno, in quest’occasione, nella strada comunale delle Serre al Pian dell’Isola, nel comune di Rignano sull’Arno.

PARTECIPAZIONI. Negli ultimi anni, l’A.s.d. Tiro del Cacio hanno partecipato anche a delle competizioni ufficiali, come quelle dei Campionati Italiani a Coppie del Lancio del Formaggio, svoltosi il 12-13 aprile 2008 a San Sepolcro, e al Meeting del Formaggio del 18-19 ottobre 2008 a Pontelandolfo (BN), nonché ai Campionati Italiani a Coppie del Lancio del Formaggio ad Alatri (FR) il 28-29 marzo 2009, al Meeting Nazionale del Formaggio il 17-18 ottobre 2009 a Torrevecchia Teatina (CH), al Campinato Individuale del Lancio del Formaggio il 27-28 marzo 2010, e al Campionato a Coppie del Lancio del Formaggio in Garfagnana il 17-18 aprile 2010, dove abbiamo egregiamente rappresentato la nostra Provincia. Adesso, sono in attesa di disputare il Campioonato Italiano Individuale del Lancio del Formaggio a San Calogero a Vibo Valentia e i Campionato Italiano del Lancio del Formaggio a Coppie a Rignano sull’Arno in programma il 21-22 aprile prossimi.

Capodanno, a Firenze si festeggia il 25 marzo

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Non tutti lo ricordano, qualcuno cerca di andare indietro con la memoria e qualcun altro, a vedere gli sbandieratori in piazza della Signoria e il mercato in piazza Santissima Annunziata, si trova catapultato nel bel mezzo di una festa che non sa di preciso quali radici abbia. Per fugare ogni dubbio e raccontare una volta per tutte la genesi di una ricorrenza made in Florence, spieghiamo qual è la genesi del Capodanno fiorentino, che da secoli si festeggia il 25 marzo.

 

LA GENESI DELLA FESTA. La nascita di questa festa – che ha continuato a essere celebrata ufficialmente come il primo giorno dell’anno fino a tempi relativamente recenti e anche a dispetto dell’entrata in vigore del calendario gregoriano nel 1582, che fissava l’inizio dell’anno al primo di gennaio – affonda le radici nella tradizione cattolica della città di Florentia e al suo legame con la vergine Maria, strettissimo fin dall’antichità. Il 25 marzo, infatti, corrisponde alla data della visita dell’arcangelo Gabriele a Maria, che le diede l’annuncio della nascita di Cristo e che quindi corrisponde, in un certo senso, al “concepimento” di Gesù, esattamente nove mesi prima del parto.

LA FESTA IN SANTISSIMA ANNUNZIATA. Ecco svelato l’arcano del Capodanno fiorentino, in occasione del quale, secondo la tradizione, arrivavano in città migliaia di persone dal contado, che si riversavano in piazza Santissima Annunziata, dove si venerava (e i credenti la venerano tutt’oggi) l’immagine dell’Annunciazione nella quale il volto della vergine è stato, secondo la leggenda, dipinto dagli angeli. Probabilmente è questo il motivo per cui, anche a distanza di così tanti anni, si continua ad allestire un mercato nella piazza del centro. La stessa fiera doveva essere approntata già intorno al Trecento con la frutta e la verdura che servivano al sostentamento dei pellegrini, insieme ai fiori, alle candele e agli ex voto che venivano portati all’interno della basilica per celebrare l’occasione speciale.

L’ADATTAMENTO AL CALENDARIO GREGORIANO. La tradizione dettata dal caparbio governo fiorentino andò avanti a lungo, anche a dispetto dell’editto che invitava a seguire l’anno gregoriano, e solo 168 anni più tardi, nel 1750, il granduca Francesco II di Lorena impose ai fiorentini di tarare le proprie abitudini su quelle del resto del mondo, riconoscendo nel primo giorno di gennaio il capodanno ufficiale. La notizia sconvolse la cittadinanza a tal punto che ancora oggi, sotto la Loggia dei Lanzi, è ben visibile una lapide che ricorda il momento del cambiamento. Nonostante ciò, ancora oggi a Firenze il capodanno della città continua a essere celebrato. Magari non tutti lo ricordano, magari non tutti capiscono il perché di trombe, cori e sbandieratori in piazza. Ma Firenze, lei sì che se lo ricorda. Non c’è dubbio.

25 marzo: gli eventi in programma

Tiro del Cacio, un modo speciale di gustare il formaggio

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Il lancio del formaggio è una disciplina che trova le sue origini nel passato. L’A.s.d Tiro del Cacio di Torri ha riscoperto, già dal 2004, un’antica e importante tradizione. Il 24 e il 25 marzo, l’associazione disputerà, in Calabria, il Campionato individuale del lancio del formaggio.

La Fallaci rivive in uno spettacolo alla Pergola

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Monica Guerritore è Oriana Fallaci nell’omaggio ad uno scrittore, come amava definirsi, che non ha mai smesso di interrogare la cronaca della storia contemporanea, con le sue passioni e le sue contraddizioni. Monica Guerritore compie un viaggio a ritroso nella vita straordinaria privata e pubblica di Oriana e della Fallaci, dalla silenziosa e dolente solitudine al fragore e al clamore delle pagine composte e percorse in tutta una vita, da Firenze a Milano, Roma, New York.

LO SPETTACOLO. “Mi chiedete di parlare”, al Teatro della Pergola dal 27 marzo al primo aprile, nasce da un’idea di Emilia Costantini, giornalista del Corriere della Sera, che ha immaginato l’evento per il Festival di Spoleto a cinque anni dalla scomparsa della Fallaci pensando a Monica Guerritore e alla sua personalissima forza interpretativa e al carisma necessario per realizzare il progetto: “una rivisitazione fedele e clamorosamente infedele della celebre giornalista e scrittrice.”

L’IDEA. “E’ così partita una ricerca tra i dettagli della biografia della Fallaci – racconta Emila Costantini – che ha portato a ripercorrere i suoi libri, a investigare sui suoi comportamenti in pubblico e, per quanto possibile, in privato. Monica Guerritore ha infine composto un immenso mosaico di fatti e sensazioni per riflettere su questa figura di ostinata pasionaria e fiera polemista. Un testo assolutamente originale, provocatoriamente dissacrante: il commovente ritratto, reale-irreale, di una combattente. E una messa in scena in cui si svela, in parte, a tratti, quella parte di lei che è rimasta un mistero. Oriana.”

LA PROTAGONISTA. “Entro nell’Enigma Fallaci a tentoni – spiega Monica Guerritore – come entrare in una grande stanza buia illuminandola con una torcia. Ho costruito lo spettacolo “tradendo” la biografia per cercare, facendomi spazio tra i qualunquismi e i luoghi comuni, di accostarmi all’originalità, all’unicità e la forza della grande giornalista e la straordinarietà della donna. Al tempo stesso percepisco la distanza tra Fallaci 1 e Fallaci 2. Donna bellissima. Testimone di libertà e di pace in Vietnam e in Messico, dolcissima poetessa e scrittore di romanzi di battaglia. Poi la malattia, l’improvvisa lucida rabbia contro l’integralismo islamico dopo l’11 settembre e l’avvio di una straordinaria produzione letteraria. Ma Oriana non appare più, lascia il passo al Mito Fallaci e sragionando o forse ragionando e senza freni com’era abituata a fare, lo alimenta.”