mercoledì, 17 Settembre 2025
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Ferito un manifestante mentre tentava di fermare un tir

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Un manifestante romeno di 30 anni stava cerando di convincere un camionista polacco a fermarsi ma è caduto e si è ferito. E’ successo a Livorno durante le proteste degli autotrasportatori.

LE PROTESTE. L’incidente è avvenuto sulla strada che collega Livorno al porto. A Carrara, i tir che presidiano da tre giorni il porto, hanno sfilato oggi in un corteo da Marina di Carrara a Montignoso suonando il clacson ed esponendo striscioni con scritto ”no al caro gasolio”.

La sosta ”selvaggia” ha vita breve, da febbraio raffica di multe

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Spesso, il caos sui viali, viene creato da coloro che amano parcheggiare la propria auto in doppia fila. Ma da febbraio la sosta ‘selvaggia’ avrà vita breve. In arrivo un nuovo sistema che consentirà ai vigili di multare i furbetti.

NUOVA TECNICA. ”Da febbraio, la polizia municipale avrà delle ‘macchinine’, con computer e telecamere, che gireranno per la città. A chi lascia la macchina in doppia fila sui viali verrà fatta la foto e quindi sarà multato”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Matteo Renzi a Radio Toscana spiegando inoltre che è ”un meccanismo per disincentivare chi scorrettamente crea problemi al traffico. E’ una cosa che farà qualcuno contento mentre altri si arrabbieranno, ma non è accettabile continuare con questo menefreghismo che porta a multe per divieto di sosta”.

Trova portafogli ”pieno” di soldi e lo restituisce al proprietario

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In un momento di crisi come questo che stiamo vivendo, un’istruttrice di fitness, che lavora in una piscina, ha compiuto un gesto d’onestà. Mentre camminava in via Matteo Civitali a Lucca ha trovato per terra un portafogli con dentro 2.300 euro e lo ha subito consegnato alla polizia.

IL PROPRIETARIO. Il portafogli apparteneva ad un giovane operaio di 23 anni che doveva utilizzare il denaro per effettuare dei pagamenti. Il ragazzo è stato molto felice e allo stesso tempo si è detto sorpreso dal gesto d’onestà compiuto dalla ragazza in un momento molto difficile per tutti.

Il Nord Italia trema, potrebbero verificarsi altre scosse nelle prossime ore

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Pochi minuti dopo le 9 di questa mattina una scossa di terremoto ha fatto tremare il Nord Italia. L’epicentro, con magnitudo 4.9 Richter, è stato registrato nella pianura padana, in provincia di Reggio Emilia. Secondo quanto accertato i comuni più vicini all’epicentro sono Boretto, Brescello, Campegine, Gattatico, Castelnovo di Sotto e Poviglio. Nelle zone più vicine all’epicentro sono caduti alcuni calcinacci dagli edifici e la rete telefonica è rimasta intasata per alcuni minuti. Avvertita una nuova scossa intorno alle 9.24 nella stessa zona e con stesso magnitudo. Registrata scossa anche nelle province di Reggio Emilia e Parma con magnitudo 2.4. Trema il Nord, Milano, Torino anche parte della Toscana, scuole evacuate a Viareggio, Camaiore, Pietrasanta, Stazzema e Seravezza a scopo precauzionale.

TOSCANA E LIGURIA. Trema anche il centro. La scossa di terremoto di questa mattina, con epicentro fra Mantova e Parma ad una profondità di 10 km, è stata avvertita nei piani alti delle case di Firenze, nel Mugello,nell’empolese e nella Toscana nord-occidentale, nelle province di Pisa, Massa Carrara e Lucca. In Versilia è stato avvertito distintamente. Evacuate scuole a scopo precauzionale a Viareggio, Camaiore, Pietrasanta, Stazzema e Seravezza. La decisione è stata presa dopo le scosse di terremoto avvertite stamattina. Alcune strutture hanno deciso di chiudere anche nei comuni di Barga e Bagni di Lucca. La segnalazione è arrivata dalla Sala Operativa Unificata Permanente della Protezione civile regionale. al momento non si registrano danni a cose o persone. La sala operativa provinciale sta effettuando le verifiche nel proprio territorio ma al momento non si segnalano danni a cose o persone. Attimi di paura anche in tutte le province liguri dove per precauzione sono stati evacuati molti edifici, tra cui anche gli uffici genovesi della Regione al nono e undicesimo piano dove ha sede il dipartimento di sviluppo economico. Non sono stati registrati danni a cose o persone.

SITUAZIONE AL NORD. Il terremoto si è fatto sentire nitidamente anche a Milano quando, alle 9.10 la scossa ha fatto tremare i piani alti di alcuni palazzi. Una scossa durata una decina di secondi. Molte le telefonate al 118 per avere informazioni, ma non c’è stata nessuna richiesta di soccorso. Anche i centralini dei Vigili del Fuoco sono stati presi d’assalto, ma non sono stati registrati danni evidenti. A Milano però sono state evacuate alcune scuole per precauzione, i ragazzi e i bambini degli istituti interessati, sono stati fatti rientrare poco dopo. Intervenuta anche la Polizia, in alcuni casi, per aiutare gli insegnati nelle operazioni di evacuazione e di rientro. Le unità operative dei vigili del fuoco milanesi sono “allertate e pronte per intervenire in caso di necessità”. Lo ha comunicato il Comando dei VV.FF. del capoluogo lombardo. Registrata anche a Lodi una scossa che ha fatto tremare e ondeggiare per alcuni minuti i lampadari delle case. Probabilmente la scossa, fa parte dello sciame sismico che ha interessato varie province del Nord Italia. Avvertito anche in Trentino Alto Adige, in provincia di Bolzano molti cittadini hanno chiamato preoccupati i pompieri. Anche in Valle D’Aosta è stata avvertita una scossa ma nessun danno anche in questo caso. Sempre dopo le 9 una scossa è stata registrata anche nel veronese e nel padovano. Questa mattina nessun danno o ferito, ma a Verona già poco prima dell’una della notte scorsa, una scossa con magnitudo 4.2 gradi Richter, ha provocato qualche crepa sui muri degli edifici a Parona e la caduta di alcuni pezzi d’intonaco della chiesa di Sant’Ambrogio di Valpolicella.

 

Tornano gli Angeli del Bello in Santo Spirito

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Domani 26 gennaio 2012 dalle ore 14.30 alle ore 17, gli Angeli del Bello saranno in piazza Santo Spirito per ripulire i cartelli turistici da scritte e affissioni abusive.

GLI ANGELI DEL BELLO. Ormai i cartelli turistici di piazza Santo Spirito sono del tutto, o quasi, illeggibili. Per riportare ‘alla luce’ le informazioni che riportano, interverranno gli Angeli del Bello, una ventina circa di volontari che domani pomeriggio rimuoveranno le scritte e le affissioni non autorizzate. I volontari si sono organizzati per restituire bellezza ad un altro angolo di Firenze dopo il successo dell’intervento sul ponte San Niccolò.

L’APPUNTAMENTO. L’appuntamento è alle 14.30 davanti alla chiesa in piazza Santo Spirito dove, il coordinatore dei volontari, indirizzerà il gruppo verso i punti dove ha riscontrato le maggiori criticità. Certi come sempre che bastano azioni piccole e semplici per rendere migliore un luogo.

Schettino, la nave si inclina ‘ho preso e sono sceso’

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Schettino ha abbandonato la Concordia quando le cose hanno iniziato a mettersi male. Quando la nave, da dritta com’era, ha iniziato ad inclinarsi. Lo squarcio su un fianco. L’acqua inizia a entrare. Si inclina e Schettino fugge. Fugge su uno scoglio lasciando i suoi passeggeri e il suo equipaggio a bordo del relitto. Ecco l’intercettazione dei carabinieri.

SCHETTINO INTERCETTATO. “Quando ho capito che la nave si stava inclinando, ho preso e sono sceso”. Queste sono le parole di Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia, che sono state trascritte in alcune conversazioni telefoniche intercettate dai carabinieri di Orbetello dove il comandante si trovava il pomeriggio di sabato 14, a meno di 24 ore dal naufragio della nave. In quel momento non c’era un numero preciso di dispersi o vittime, ma il bilancio era certamente negativo. Schettino commenta con il suo interlocutore, un certo ‘Albert’, che non e’ in grado di dire se quanto accaduto possa definirla un’imprudenza, “ma comunque nei limiti della mia consapevolezza. Lo squarcio e’ stato immenso, stava uno spuntone di roccia, poi tutto quello che e’ successo da quel momento in poi l’ho fatto nel massimo della mia professionalità e questo potrebbe alleviare o quanto meno dare l’illusione di stare in pace con la coscienza”.

LA FUGA. La trascrizione dell’intercettazione riporta che Schettino e’ tornato indietro per prendere la radio, poi è andato sul ponte e quando ha visto che la nave si inclinava si e’ recato sul ponte all’aperto per vedere se la Concordia “si aggiustasse in mezzo agli scogli”, ha chiamato con il cellulare per non perdere la linea. E “poi quando ho capito che la nave si stava inclinando, ho preso e sono sceso”. Poi dice all’interlocutore che adesso il suo tenore di vita cambia in quanto si trova – come scritto sul documento – con la testa sotto e con le gambe all’aria senza sapere nulla.

PRESSIONI. Ma dall’intercettazione salta fuori anche il ‘giallo’ legato all’inchino. Pare che Schettino abbia subito delle pressioni perché la nave della Costa Crociere passasse a ridosso dell’Isola del Giglio. “Fabrizio (e’ uno dei suoi interlocutori durante le telefonate intercettate dai carabinieri, ndr), qualcun altro al posto mio non sarebbe stato così benevolo a passare lì sotto, perché mi hanno rotto il cazzo. Passa, passa di la’, passa di la’, la secca c’era ma non era segnalata dagli strumenti che avevo e ci sono passato….e va bene non bisogna credere mai una realtà, meno che la notizia….no io so solo che alla fine forse mi sono reso conto ed ho cercato di evitare conseguenze più grandi di quelle che era successo, poi alla fine non ce l’ho fatta a liberarmi, cioè, va bene…Fabrì per dar retta al manager, passa da lì, passa da lì…Fabrì in quel momento non vorresti togliere la spina (secondo l’autore della trascrizione andrebbe letto come ‘mentre tutto accadeva’, ndr), e’ normale…”. E quindi la considerazione “non ci voglio andare più sulla nave, perché so io che non voglio più, cambio vita, perché non la vedo tanto bene”. Quindi, da questa trascrizione, pare che Schettino abbia subito forti pressioni per effettuare l’inchino.

L’IMPOSIZIONE DELL’INCHINO. In un’altra intercettazione Schettino riceve una telefonata e chiama ‘comandante’ il suo interlocutore, lo mette a conoscenza che si trova a Orbetello e gli riferisce che la compagnia Costa gli ha messo a disposizione l’avvocato e si informa se e’ il caso di avere due avvocati per la vicenda. Successivamente Schettino chiama un’altra persona di nome Pietro che, al momento, era già a corrente della situazione e gli chiede se secondo lui Costa ha tutti gli interessi a dire… (frase non completata, ndr). “Pie’ che ti devo dire, mi ha rotto il cazzo; andiamo a salutare il Giglio, andiamo a salutare il Giglio… Stava uno scoglio lì sporgente e non l’abbiamo visto e ci siamo andati su. Quello che a me mi fa onore é che abbiamo salvato tutti quanti tranne questi qua” (riferendosi alle vittime di cui era stato messo al corrente, ndr) “che se non l’avessi fatto…”. E ancora: “mi sono fidato della carta nautica e del Palombi che mi ha chiamato”. Non è chiaro se Schettino si riferisse a una persona con cognome Palombi oppure forse al famoso comandante in pensione Palombo, di cui si è tanto parlato in questa vicenda dei cosiddetti ‘inchini’. Al Maurizio in questione spiega che sono passati vicino al Giglio per una navigazione turistica e che purtroppo c’era uno spuntone che non credeva che non fosse segnalato. E’ passato ad una distanza 100 metri e non era la prima volta che si avvicinava così tanto. Inoltre dice che si é reso conto di quello che stata succedendo ed ha messo tutti in salvo. A suo parere se non avesse operato secondo le procedure, con tutti i passeggeri che c’erano a bordo se non avesse fatto la mossa giusta non si sarebbe salvato nessuno, sarebbero morti tutti. Schettino comunque si autoaccusa dicendo che non doveva avvicinarsi così tanto e non doveva uscire dalla navigazione. Se ne doveva “sbattere i co…ni” ma siccome “ci sono sempre ‘sti benedetti con me a bordo’… ‘Saluta a questo, ‘Saluta a quello, Saluta cosi’, ed ecco qua”.

LO SCOGLIO ‘NON SEGNALATO’. Infine c’è l’intercettazione dove con un certo Paolo, il comandante della Costa Concordia parla dell’intervista televisiva (la prima e unica, ndr) di quel sabato pomeriggio in cui dice che ha rispettato il protocollo che gli ha dato l’azienda. Poi il comandante chiede a Paolo se gli risulta quello spuntone a 7 metri sulla carta nautica e che lui era a 028 (la rotta, ndr). E c’è anche l’intercettazione del colloquio tra Schettino e il primo ufficiale, Ciro Ambrosio, nella stessa stanza della caserma. I due parlano di gradi della rotta, Schettino si chiede come sia stato possibile prendere lo scoglio. Il primo ufficiale gli dice che quello contro cui la nave è finita “non era uno scoglio elevato che si vedeva a occhio nudo” ma “qualcosa di sommerso che non si vedeva, non c’era niente sotto, non si vedeva niente”. Al che Schettino aggiunge “è quello che dico io”. Ambrosio rileva poi che “non c’era nulla da scansare, è la poppa che ha preso qualcosa di sommerso” che non è segnalato. Infine, in un’altra intercettazione telefonica ecco Schettino dire all’interlocutore di nome Albert “tutti i venerdì passava a cena, adesso perché hanno rotto il cazzo, salutiamo a Palombi, salutiamo ‘o vent’, ed ecco qua adesso ho pagato tutto quello che si sa”.

Da Firenze nuovi voli per Parigi, Madrid e Barcellona

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Dal 25 marzo si potrà partire da Firenze per raggiungere direttamente Parigi, Madrid e Barcellona. Le nuove rotte, annunciate dalla compagnia aerea Vueling e dall’aeroporto di Firenze, sono disponibili ad una tariffa lancio a partire da 39,99 euro tutto incluso. Saranno disponibili circa 180.000 posti per tutto il 2012.

LA DECISIONE. I nuovi voli sono stati annunciati ieri presso Palazzo Strozzi durante l’incontro tra Massimo Di Perna, Country Manager di Vueling, e l’Ing. Biagio Marinò, Amministratore Delegato di Aeroporto di Firenze. Per Di Perna “Firenze è importante nel piano di espansione di Vueling in Italia: la compagnia aerea è infatti già presente in altre 8 città italiane, coprendo gran parte del territorio nazionale”. “La collaborazione tra il nostro aeroporto e Vueling è motivo di grande soddisfazione –dichiara l’Ing. Marinò – soprattutto in un momento non facile per il settore aeronautico e per la situazione economica generale”.

LE NUOVE ROTTE. Il volo Firenze-Barcellona sarà operativo con AirBus 319 tutti i giorni a partire dal 25 marzo, con un’offerta totale di quasi 90.000 posti. Madrid potrà essere raggiunta 3 giorni a settimana, martedì, giovedì e sabato con un’offerta di 39.000 posti per il 2012. I passeggeri con destinazione Parigi Orly avranno invece a disposizione oltre 50.000 posti e 4 voli settimanali fissate per il lunedì, mercoledì, venerdì e sabato.

TICKET E ORARI. Il volo Firenze – Barcellona partirà alle 21.20 e alle 22.55 il lunedì, mercoledì, venerdì e domenica e alle 22.25 e alle 23.55 il martedì, giovedì e sabato. La tratta inversa è prevista invece tutti i giorni alle 14.30 e alle 16.10. Per Madrid si potrà partire alle 16.50 e alle 19.05 il martedì, giovedì e sabato. Il volo di ritorno è previsto negli stessi giorni con orari 19.40 e 21.45. La tratta Firenze – Parigi Orly è fissata per il lunedì, mercoledì, venerdì e domenica con partenza alle 16.50 e 18.25. Il ritorno negli stessi giorni alle 19.05 e alle 20.40. I biglietti aerei sono già disponibili sul sito www.vueling.com, nelle agenzie di viaggio, chiamando il centro prenotazioni al numero 899.399.888 e attraverso le nuove apps per iPhone ed Android.

Jovanotti, slitta ancora la data di Trieste dell’Ora Tour

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Dopo la scomparsa di Francesco Pinna, operaio 20enne morto durante il montaggio del palco di Trieste lo scorso 12 dicembre, il tour di Jovanotti fu sospeso e rimandato al 2 febbraio. Sarebbe ripartito proprio da Trieste per concludere a Roma con le date del 28 e 29 febbraio, passando anche da Livorno.

TRIESTE. Ma ieri è stato annunciato un nuovo slittamento della data triestina. Il PalaTrieste non ospiterà il cantante toscano il prossimo 2 febbraio. “Il nuovo posticipo – spiega la Azalea Promotion – deriva dalle problematiche relative alla messa in sicurezza delle strutture emerse negli ultimi giorni”. La data verrà recuperata il 2 marzo e chiuderà il ‘leg’ del 2012 della tournee di Jovanotti.

ORA TOUR. Il tour ripartirà quindi da Bologna il prossimo 4 febbraio, il 6 febbraio sarà a Taranto, l’8 e il 9 ad Acireale, l’11 a Caserta. E poi: 13 e 14 febbraio Livorno; 16 febbraio Modena; 18 febbraio Padova; 21 febbraio Rimini; 23 febbraio Ancona; 25 febbraio Torino; 28 e 29 febbraio Roma. Info su www.tridentmanagement.it.

LIVORNO. Ricordiamo che per quanto riguarda la Toscana, a Livorno il concerto è stato spostato a lunedì 13 febbraio (che sostituisce la data del 18 dicembre) e martedì 14 febbraio (che sostituisce il concerto del 19 dicembre). I vecchi ticket sono validi per le nuove date (quelli del 18 dicembre per il 13 febbraio; quelli del 19 dicembre per il 14 febbraio senza possibilità di variare il giorno) e non vanno cambiati.

Schettino all’asciutto sugli scogli, parla il comandante in seconda

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Dimitrios Christidis avrebbe assunto l’incarico di secondo comandante della Concordia il 14 gennaio, il giorno dopo il naufragio, all’arrivo nel porto di Savona. La sera dell’incidente era un comune passeggero della nave. Ha dichiarato che mentre questa affondava, Schettino era all’asciutto sugli scogli.

A NUOTO VERSO GLI SCOGLI. Dimitrios Christidis ha partecipato con gli altri membri dell’equipaggio alle operazioni di soccorso, fino a quando si è gettato in mare a causa dell’inclinazione della nave. Una volta in acqua ha raggiunto a nuoto la scogliera dove ha trovato il comandante Francesco Schettino, “perfettamente asciutto a differenza di me che ho raggiunto a nuoto la scogliera ed ho cercato di aiutare i naufraghi a salire sugli scogli stessi”. Christidis è stato sentito come testimone lo scorso sabato 14 gennaio.

L’IMPATTO ‘RACCONTATO’ DA DIMITRIOS. Al momento dell’impatto Christidis era nella sua cabina “a guardare la trasmissione Zelig”: ad un tratto, afferma, “ho percepito un’accostata rapida, dopodiché un sussulto come se la nave stesse vibrando e virando allo stesso tempo. Poi ho notato che la nave iniziava leggermente ad inclinarsi… Mi sono precipitato fuori dalla mia cabina iniziando a correre nel corridoio per recarmi immediatamente verso la sala comando”. Qui c’era Schettino “oltre a qualche altra persona di cui non ho adesso memoria”, al quale Christidis chiede cosa stesse accadendo: “mi ha risposto che sicuramente la nave si era incagliata sul basso fondale”. A questo punto il secondo comandante afferma di essere sceso in sala macchine insieme ad altri ufficiali. Qui “continuava a salire il livello dell’acqua” ed ha informato, telefonicamente, della situazione la sala comando, dove poi è tornato.

ABBANDONARE LA NAVE. Dimitrios continua, “In accordo con il comandante” l’ufficiale è poi sceso al ponte 4 per “mettere in atto i suoi ordini per l’abbandono della nave. Sino a che ho avuto il tempo di approntare le lance e farvi salire i passeggeri sono rimasto sul ponte della nave”, quando poi il ponte ha cominciato ad immergersi “e non c’era più tempo di approntare le zattere ho spronato e spinto tutti i passeggeri a tuffarsi in acqua per raggiungere la scogliera. Pur non avendo il giubbotto salvagente anche io mi sono tuffato in acqua ed ho aiutato i naufraghi ad arrivare a terra aiutato anche da altri colleghi. Raggiunta anch’io la scogliera … ho visto che c’era già il comandante della nave che stava guardando la stessa che continuava ad inclinarsi. Ho chiesto quali erano le sue intenzioni, ricevendo la risposta di mandare via i passeggeri in quanto lui sarebbe rimasto sul posto per poter controllare la situazione… Il comandante non si presentava bagnato e stava parlando al telefono con la società”.

L’INTERVENTO DEI CARABINIERI. Christidis ricorda che “dopo poco sono intervenuti anche dei carabinieri in nostro soccorso che avevano suggerito al comandante più volte di lasciare il luogo e raggiungere la base di accoglienza. Il comandante è voluto rimanere sul posto ed allora ho deciso di restare anch’io con lui cercando di convincerlo ad andar via in quanto non aveva senso restare sugli scogli”. I due hanno poi lasciato la scogliera su di “un’imbarcazione arancione con a bordo due personaggi con dei caschi arancioni che ci hanno invitato in maniera molto energica a salire con loro per portarci non so dove”. Invece Schettino “ha chiesto di portarlo a vedere la nave con il gommone. L’equipaggio acconsentiva ma veniva redarguito per radio di andare in porto in osservanza degli ordini ricevuti”. Una volta raggiunto il porto Schettino e l’ufficiale si sono separati e da quel momento Christidis non sa più dove si andato il comandante.

E Amauri fu: l’attaccante è viola a titolo definitivo

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Il suo arrivo era dato per certo ormai da giorni, ieri è arrivata anche l’ufficialità: la Fiorentina ha il suo nuovo centravanti, Amauri Carvalho de Oliveira.

AMAURI. “ACF Fiorentina comunica di aver acquisito dalla FC Juventus, a titolo definitivo , le prestazioni sportive dell’attaccante Amauri Carvalho de Oliveira”: questo l’annuncio, pubblicato sul sito internet della società viola, con cui è stato ufficialmente comunicata l’acquisizione della punta, che sarà presentata oggi.

CENTROCAMPO. Il dopo Gilardino, insomma, è finalmente iniziato, dopo le difficoltà mostrate in zona gol dalla squadra nelle ultime partite (eccezion fatta per quella di Novara). Ma Corvino non potrà (ancora) riposarsi: il mercato prosegue fino alla fine del mese, e Rossi vuole anche un centrocampista. Con il Genoa prosegue il dialogo per lo scambio Constant-Cerci: quest’ultimo è ormai a un passo dal lasciare Firenze, città con cui il feeling non è mai (reciprocamente) scattato, mentre il centrocampista rossoblù sembra ormai chiuso dagli ultimi acquisti fatti da Preziosi, e l’affare potrebbe dunque andare in porto. Non si dovesse fare, le “armi di riserva” per la Fiorentina si chiamano Palombo e Bacinovic.

IL RITORNO DI BAGGIO. Intanto, ieri c’è stato un gradito, graditissimo ritorno agli ex “campini”, ormai centro sportivo viola: quello del Divin Cidino Roberto Baggio. Insieme ai tecnici del corso allenatori di Coverciano, tra cui molti ex giocatori, Baggio ha seguito l’allenamento dei viola. Dando la sua “benedizione” all’affare Amauri: “Ha voglia di riscatto, potrà fare bene”, questo il Baggio-pensiero. ed è quello che si augurano anche i tifosi.