mercoledì, 17 Settembre 2025
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Giorno della memoria: il 31 gennaio il viaggio nei luoghi della Shoah

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“Siete la Toscana del futuro, per questo vi lancio due messaggi, due impegni: ragionate sempre con la vostra testa e fate attenzione alle parole malate. Eliminiamo dal nostro lessico termini come vucumprà, badanti, clandestini e extracomunitari e anche quelle parole offensive rivolte agli omosessuali. Parole che non sono adeguate alle persone. Parole che possono insinuarsi nella nostra normalità e farsi veicolo di quel razzismo sottile che dobbiamo invece combattere”. Questo l’invito che il presidente Enrico Rossi ha rivolto stamani agli oltre diecimila giovani presenti al Nelson MandelaForum in occasione del Giorno della Memoria.

SAMB E DIOP. Il giorno della memoria 2012 è dedicato a Samb e Diop, i due senegalesi rimasti uccisi per mano razzista, nella strage di piazza Dalmazia, lo scorso 13 dicembre. “In una giornata come quella di oggi – ha proseguito Rossi – dedicata ai due cittadini senegalesi uccisi a Firenze, vi invito a sostenere la campagna nazionale per i diritti di cittadinanza “L’Italia sono anch’io”. Ci bastano 50mila firme ma se ne raccogliamo 100mila è meglio. La Toscana promuoverà anche una legge di iniziativa regionale e proporrà alle altre Regioni di fare la stessa cosa in modo da sollecitare il Parlamento perché intervenga a favore del riconoscimento della cittadinanza e del diritto al voto a chi nasce nel nostro Paese. In Italia sono più di un milione coloro che aspettano la cittadinanza. E in Toscana ci sono più di 60mila giovani che amano e soffrono come voi, che sono già fratelli d’Italia ma che attendono solo il diritto di essere ufficialmente riconosciuti come tali”.

RICORDARE PER NON DIMENTICARE. Olocausto è una parola che deriva da due parole del greco antico, olos e kaio che vogliono dire: bruciato tutto intero. ”Un significato agghiacciante. Si è trattato di uno sterminio che ha riguardato oltre 6 milioni di ebrei, quasi il doppio dei cittadini della Toscana oggi – continua il presidente Rossi – Uno sterminio di tipo industriale, concepito da una élite ma accettato da tante persone normali che hanno anche collaborato, o non si sono ribellate, perché questa organizzazione perfetta di morte funzionasse. Come è stato possibile? Quale lezione ci lascia la storia perché questo orrore non accada più? Bisogna innanzitutto ascoltare le testimonianze e riflettere”. Rossi lancia un appello ai giovani: ragionare con la propria testa e non cercare scorciatoie. Ognuno è responsabile dei propri atti. Il ricordo dell’Olocausto è importante per non cancellare dalla memoria di tutti noi un così terribile gesto compiuto contro persone innocenti. Ricordare per non dimenticare, per andare oltre il razzismo e sconfiggere i pregiudizi. “Impegniamoci per questo obiettivo di eguaglianza e democrazia – ha concluso Rossi – , per essere protagonisti e pensare con la nostra testa. Perché la civiltà del futuro non sia fatta da razze, ma da una sola razza, la razza umana, in cui siamo tutti uguali e tutti diversi”

IL VIAGGIO DELLA MEMORIA. Dal 1975, ogni anno, la Provincia di Firenze organizza un viaggio dentro la storia che ripercorre, in un lungo e fatico percorso, gli anni di sofferenza e le tragedie che hanno segnato i nostri giorni. L’aereo partirà martedì 31 gennaio dall’aeroporto di Firenze. A bordo, 24 studenti fiorentini diretti ai campi di concentramento di Aushwitz e Birkenau. Insieme ai ragazzi dei sei istituti Buontalenti, Peano, Vasari, Liceo Artistico Porta Romana, Liceo Da Vinci, Liceo Michelangiolo, viaggeranno i professori e l’Assessore all’Istruzione della Provincia di Firenze Giovanni Di Fede. Le visite ai campi sono state precedute da quattro lezioni e quattro laboratori, che hanno portato i ragazzi a cercare di capire cos’ha portato alla trageda della Shoah, ascoltando anche i racconti di chi ha vissuto la tragedia sulla propria pelle. “Il viaggio ha un’importanza fondamentale nel percorso educativo dei ragazzi – sottolinea l’Assessore Di Fede – affinché le atrocità di quegli anni non diventino solo un sbiadito ricordo scolastico. Compito di tutte le Istituzioni Pubbliche è di condividere attivamente la condanna contro tutte le forme di persecuzione, di intolleranza e di discriminazione, e la Provincia di Firenze cerca, attraverso questo viaggio che organizza dal 1975, di trasmettere questo messaggio ai giovani”.

”Schettino ha perso un’ora importante”, la tragedia poteva essere evitata

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”Se il comandante Schettino non avesse perso un’ora preziosa, le cose sarebbero andate diversamente. Si sarebbero potute calare le scialuppe con calma, mettere a loro agio le persone”. Lo ha detto il comandante generale del Corpo delle Capitanerie di porto, Marco Brusco, ascoltato dalla commissione Lavori pubblici del Senato in merito all’incidente della Costa Concordia. Inoltre Schettino è considerato l’unico responsabile, per legge, della tragedia.

UNA TRAGEDIA CHE POTEVA ESSERE EVITATA. Solitamente, il comandante di una nave è colui che individua la rotta migliore da percorrere anche quando si è vicini ad una linea di costa, dove non è vietato navigare, purchè venga salvaguardata la sicurezza della nave e quindi di tutti i passeggeri a bordo. Il comandante generale delle Capitanerie di porto, Marco Brusco ha fatto riferimento anche all’inchino. ”Con tale dizione non ci si riferisce a una manovra particolare prevista o vietata a seconda dei casi ma si fa riferimento ad una tradizione marinaresca non così radicata e frequente, contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di informazione, che consiste nell’effettuare una rotta piuttosto ravvicinata, parallela alla linea di costa, per consentire il cosiddetto saluto dalla nave ma sempre in sicurezza”. Resta ancora da accertare la natura della manovra di recupero. Attraverso le immagini contenute nella scatola nera sarà possibile stabilire se sia stato un atto voluto dal comandante per ‘rimediare’ alla schiocchezza compiuta poco prima o si stata una manovra del tutto casuale. Resta il fatto, come afferma Brusco, ”che questa nave si sia assestata su quegli scogli e a poca distanza terra ferma ha salvato la vita a tante persone”.

IL TRAGICO INCIDENTE. Foschi quindi, scarica nuovamente il comandante della Concordia. E anche se ribadisce che l’inchino quella notte non è stato autorizzato dalla società, non può non ammettere che si tratta di una prassi adottata da tutte le società crocieristiche del mondo. Il 13 gennaio è avvenuto “un tragico incidente che non doveva avvenire e poteva non avvenire”, se il comandante non avesse deciso di ‘accostare’ così vicino all’isola. Una decisione di cui Costa non sapeva nulla. “Quella manovra non era autorizzata. Noi non ne eravamo al corrente, tanto che nel giornalino di bordo era scritto che la nave sarebbe passata a cinque miglia dal Giglio”. Una versione che l’azienda ripete da venerdì notte e che però non torna con i racconti degli stessi ufficiali a bordo.

I RACCONTI. Le versioni non combaciano. Stando alle dichiarazioni rilasciate ai magistrati dal comandante in seconda, Roberto Bosio, fin dalla partenza da Civitavecchia ”la navigazione turistica era programmata” con l’obbiettivo di ”consentire ai passeggeri di ammirare le zone costiere presenti sulla tratta della crociera”. Ma ad averla programma, a questo punto, chi è stato? Il comandante Schettino e i suoi ufficiali, come afferma Foschi o l’equipaggio con la società come afferma Bosio? Ma Foschi, anche dopo queste dichiarazioni, resta fermo sulle sue posizioni. “L’inchino non esiste nella nostra azienda – dice – esiste la navigazione turistica, che è una pratica adottata in tutto il mondo e consentita dalle norme”. In alcuni casi questa navigazione viene “pianificata e l’azienda può anche esserne al corrente”, ma deve essere svolta con “protocolli di sicurezza molto chiari e precisi”.

CLANDESTINI E LAVORO IN NERO. E tornano in ballo anche le accuse di aver imbarcato clandestini sulla nave e di aver favorito il lavoro in nero. “E’ una cosa ignobile e impensabile per una società con una tradizione come la nostra – afferma – i sistemi di controllo della società sono all’avanguardia e siamo l’unica azienda al mondo che volontariamente si è sottoposta alla certificazione di responsabilità sociale”. Inoltre sottolinea ancora una volta e con orgoglio che le operazioni di soccorso sono state svolte dall’equipaggio che era, quindi, “addestrato adeguatamente” e si è “prodigato per prestare i primi soccorsi”. “Se non fossero stati addestrati non avrebbero potuto fare quello che hanno fatto: hanno evacuato in condizioni difficilissime oltre 4mila persone”.

CI VORREBBE UN MIRACOLO. Sono un miracolo potrebbe far trovare delle persone ancora vive a bordo del relitto della Concordia. Le difficoltà e i pericoli per i soccorritori aumentano di ora in ora ma nessuno vuole arrendersi. Primi fra tutti i familiari delle persone ancora disperse. Loro anche oggi sono arrivati sull’Isola del Giglio sperando in qualche novità. Una speranza che al tredicesimo giorno dalla tragedia è riposta solo in un “miracolo”. Parola dura, soprattutto quando ad usarla è il Capo della Protezione civile Franco Gabrielli: “per il tempo trascorso e per le condizioni date pensare di trovare ancora qualcuno in vita oggi sarebbe un miracolo”. Però nessuno vuole rinunciare a pensare “che questo sia possibile” e i soccorsi continueranno. Almeno fino a quando la nave non sarà stata tutta ispezionata, o meglio “non lo saranno tutte le parti che sarà possibile ispezionare” aggiunge Gabrielli. Qualche corpo potrebbe essere trovato solo al momento che “la nave sarà rimessa in asse o smantellata”. Difficile che gli spelosub possano arrivare ai ponti 1 e 2, i primi a finire sotto l’acqua del mare del Giglio, ora nera e putrefatta dentro quella carcassa, dove muoversi è “difficilissimo e rischioso” spiega l’ingegnere dei vigili del fuoco Ennio Aquilino, coordinatore dei soccorsi. Lui è pronto a spingere i suoi uomini al massimo sforzo, ma “senza mettere a rischio la loro vita”.

LO STOP DALL’ASL. Dopo le analisi microbiologiche effettuate dall’Asl di Grosseto, è arrivata la decisione di sospendere le ricerche nelle zone D ed E della nave, due corridoi in cui le ricerche erano già state sospese. Da qualche giorno infatti i sub, quando riemergono dall’acqua, devono sottoporsi a particolari lavaggi. Ma intanto le ricerche proseguono, almeno fino a quando le condizioni meteomarine saranno favorevoli. Di pari passo proseguono anche le operazioni di preparazione per il defueling delle 2.400 tonnellate di carburante. L’operazione dovrebbe iniziare sabato prossimo. Intanto vanno avanti anche le operazioni per togliere i detriti intorno alla Concordia, detriti che ogni tanto emergono dalle parti sommerse e galleggiano in superficie.

Si aggravano le posizioni di Schettino e Costa. La scatola nera non è rotta

Risarcimenti per il naufragio della nave, il parere dell’esperto

Sciopero dei tir: è allarme benzina. Distributori ‘dedicati’ a mezzi soccorso

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Presidi, manifestazioni e proteste. Continua lo sciopero degli autotrasportatori. Il carburante inizia a scarseggiare e per far fronte al disagio, alcuni distributori di Lucca si ‘dedicano’ ai mezzi di soccorso.

LA STAFFETTA. Staffetta e distributori dedicati al rifornimento dei mezzi delle forze dell’ordine e di soccorso. Questa la decisione della prefettura di Lucca d’accordo con le categorie degli esercenti. E’ stata individuata così una serie di distributori con scorte di carburante per le emergenze. In caso di necessità le autocisterne verranno scortate fino ai depositi di Livorno.

PRESIDI. Continuano i presidi degli autotrasportatori per dire no al caro gasolio. Autisti e tir al momento, stanno manifestando lungo la strada di grande comunicazione Firenze – Pisa – Livorno e lungo le autostrade A12 e A11.

Il grande freddo: ma niente neve a bassa quota

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Secondo il Consorzio Lamma, per la giornata di oggi è previsto “sereno in mattinata con locali addensamenti di tipo basso sulla provincia di Massa-Carrara e la costa settentrionale. Dal pomeriggio-sera, intensificazione della nuvolosità a partire dalle province di Massa-Carrara, Lucca, Pisa e Livorno. Non escluse deboli precipitazioni sul nord-ovest della regione. Venti in prevalenza deboli dai quadranti orientali. Mari quasi calmi o poco mossi. Temperature in ulteriore lieve diminuzione nei valori massimi”.

VENERDI’ 27. Per domani è prevista “nuvolosità variabile, con addensamenti più consistenti sulle zone costiere centro-settentrionali, l’Arcipelago a nord dell’Elba e le province di Lucca, Massa-Carrara, Pisa e Livorno dove saranno possibili deboli precipitazioni, nevose oltre i 1100-1200 metri sull’Appennino nord-occidentale. Venti deboli orientali sulle zone interne, di Scirocco sull’Arcipelago con locali rinforzi. Mari poco mossi. Temperature in aumento le minime, più marcato sulle zone nord-occidentali. Stazionarie o in lieve aumento le massime”.

SABATO 28. Nella giornata di sabato il cielo sarà “parzialmente nuvoloso con tendenza ad intensificazione della nuvolosità nel corso della giornata. Addensamenti più consistenti interesseranno le zone di nord-ovest e l’Arcipelago ove saranno possibili precipitazioni, più probabili dal tardo pomeriggio. Possibili deboli nevicate sull’Appennino nord-occidentale oltre i 1000-1100 metri di quota. Venti di Scirocco, deboli sulle zone interne, moderati con locali rinforzi su Arcipelago e litorale. Mari poco mossi con moto ondoso in aumento dalla sera. Temperature stazionarie nei valori massimi. In ulteriore aumento nei valori minimi”.

DOMENICA 29. Nell’ultimo giorno del weekend il cielo sarà molto nuvoloso e saranno possibili ”precipitazioni sull’Arcipelago, le zone costiere meridionali, i crinali settentrionali ed i versanti emiliano-romagnoli dell’Appennino fiorentino ed aretino ove potranno risultare nevose fino a quote collinari”. Venti deboli e moderati con rinforzi sull’Arcipelago. Mari mossi sottocosta e molto mossi al largo. Le temperature minime aumenteranno mentre si abbassano le massime.

Muore nel 2005, ma il figlio incassa la pensione

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La donna è morta nel 2005, sette anni fa. Ma il figlio ha continuato in tutto questo tempo, ad incassare la pensione della madre grazie ad un conto cointestato. Truffa così l’Inpdap per oltre 100 mila euro.

ACCERTAMENTI. I finanzieri di Arezzo a seguito di alcuni accertamenti, hanno scoperto l’irregolarità compiuta dal figlio settantenne della donna deceduta ormai da sette anni. Oltre 100mila euro, la cifra ‘rubata’ all’Inpdap, e percepita per sette anni. L’uomo è stato denunciato per truffa aggravata ai danni dell’Istituto Prevideziale che avvierà una pratica per il recupero della somma che gli è stata sottratta illegalmente.

Un corso per diventare Mary Poppins. E contrastare il lavoro nero

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La crisi economica sarà anche una cosa da grandi ma l’assessorato all’educazione ha deciso di ‘curarla’ pensando ai più piccoli. E con un duplice obiettivo: offrire alle famiglie l’opportunità di potersi avvalere di baby sitter ‘certificate’ e ‘qualificate’ e combattere il lavoro nero.

BABYSITTER SI DIVENTA. E’ partito mercoledì 25, con la cerimonia inaugurale nel Salone dei Duecento di Palazzo Vecchio, il progetto ‘Indovina chi viene a casa: la/il baby sitter’. Si tratta di un corso (con 159 partecipanti) finalizzato all’inserimento di nuovo personale qualificato nell’elenco comunale baby sitter per bambini della fascia di età 0/3 anni che sarà poi a disposizione di tutte le famiglie residenti nel Comune di Firenze che desiderano avvalersi del servizio domiciliare e che ne faranno richiesta. Da parte sua l’amministrazione pagherà i contributi previdenziali alle famiglie che si avvarranno delle baby sitter.

L’ASSESSORE. «Con questo progetto – ha spiegato l’assessore Di Giorgi – l’amministrazione comunale intende ampliare ulteriormente la rete delle opportunità proposte ai bambini e alle loro famiglie creando così un sistema integrato e differenziato di servizi rivolti alla prima infanzia. Tale servizio si propone di offrire a coloro che sono interessati la possibilità di avvalersi di baby sitter iscritte in un apposito elenco predisposto e tenuto dal Comune. L’elenco è a disposizione di tutte quelle famiglie che desiderano avvalersi del servizio e che contattano personalmente gli educatori/trici iscritti».

IL CORSO. Il corso si articolerà in 30 ore di lezione su temi relativi alla prima infanzia ed alla relazione con le famiglie e comprenderà, al suo termine, una valutazione finale di verifica il cui superamento consentirà il conseguimento dell’attestato di idoneità e la relativa iscrizione all’elenco comunale baby sitter per bambini e bambine della fascia di età 0/3 anni.

Puccini e Santamaria: il bacio furtivo dei due (neo) fidanzatini

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Ritorno di fiamma per Vittoria Puccini e Claudio Santamaria. La bella fiorentina è stata paparazzata in compagnia dell’attore per le strade di Roma. I due si sarebbero concessi una serata al cinema e una passeggiata romantica mano nella mano prima si salutarsi con un bacio appassionato. Naufragata definitivamente quindi la storia con Alessandro Preziosi (dal quale la Puccini ha avuto due figli)?

VITTORIA E ALESSANDRO. Non è ancora certo, però a giudicare dal fatto che l’attore avellinese è stato avvistato di recente con una donna in atteggiementi molto confidenziali e vista la tranquillità con cui Vittoria trascorre il suo tempo in compagnia del bel Santamaria, sembrerebbe proprio di sì. Evidentemente il tentativo di riavvicinamente che c’era stato alla fine dell’anno non è andato a buon fine. Notizia che farà felice gli appassionati di gossip e affini.

Anteprima del Carnevale a Viareggio. Con le giarrettiere al peperoncino

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Giarrettiere a base di peperoncini, questa la curiosa idea che sta alla base di quello che ormai è diventato un appuntamento fisso del carnevale viareggino, ovvero “Giarrettiera Piccante”, serata di gala al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio dove il peperoncino diventa, grazie alla fantasia e alla femminilità delle concorrenti, l’elemento base di audaci e spiritose giarrettiere da sfilata.

BENVENUTO CARNEVALE. Ma anche serata di Carnevale con l’invito ai partecipanti a venire in Maschera ed un premio per le maschere più belle. L’appuntamento è fissato per il 4 Febbraio, giorno dell’apertura ufficiale del Carnevale 2012. A fare da sottofondo musicale, alcune arie d’opera interpretate con maestria da alcuni degli artisti del Festival Puccini di Torre del Lago che faranno da preludio alla sfilata durante la quale le partecipanti mostreranno le loro giarrettiere a base di peperoncini.

IL GOTHA DEL PEPERONCINO. A presentare la serata Andrea Montaresi, mentre a curare la colonna sonora ci sarà il duo Sami e Samo. Oltre ai soci residenti e ai turisti arriveranno da tutta Italia gli accademici del peperoncino. Dalla Calabria parteciperà il presidente nazionale Enzo Monaco. Per le concorrenti della Giarrettiera, della maschera singola (o di coppia) e al miglior gruppo mascherato sono pronti tanti premi.

Il Catalogo dell’amore in scena alla Pergola. Con Isabella Ferrari

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Fino al 29 gennaio Ennio Fantastichini e Isabella Ferrari sono al Teatro della Pergola con la Il Catalogo, spettacolo che ha la regia firmata da Valerio Binasco. Una commedia delicata e divertente, il cui tema narrativo è di quelli molto cari al teatro e al romanzo tardo novecentesco: l’impossibile incontro tra un uomo e una donna.

LO SPETTACOLO. Tanto più fatale, quanto più imprevedibile. Per salvarsi dall’impossibile amore, i personaggi si aggrappano in modo quasi ossessivo alla verosimiglianza dei dialoghi e delle situazioni, ma solo per approdare a un’atmosfera di intimità senza scampo, e tuttavia leggera e primordiale, dove la realtà si rivela per quella che è: una specie di prigione dell’anima. Da quel momento in poi, Il Catalogo, sembra un sogno. Sembra uno di quei film meravigliosi di certa Nouvelle Vague, che si accanivano a scoprire l’assurdo delle storie d’amore, e di quell’assurdo finivano per innamorarsi e farci innamorare.

LA TRAMA. Jean-Jacques, giovane avvocato in carriera, noto Don Giovanni della Parigi bene, conduce una vita da scapolo esemplare, perfettamente organizzata tra ufficio, serate mondane e nottate con donne sempre diverse. Ha però un difetto: non ha memoria, ed è perciò costretto a catalogare in un album tutte le sue conquiste. Un giorno piomba a casa sua Suzanne, una giovane donna alla ricerca di un certo Philippe. La donna è stanca e, senza troppi preamboli, decide di installarsi a casa di Jean-Jacques sconvolgendo così l‟ordine maniacale del suo monolocale e della sua vita. Si tratta di un tragicomico incontro-scontro di universi paralleli e apparentemente estranei.

Si aggravano le posizioni di Schettino e Costa. La scatola nera non è rotta

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L’UDIENZA. Il gip del tribunale di Grosseto Valeria Montesarchio ha convocato le parti per la prima udienza dell’incidente probatorio richiesto dalla Procura di Grosseto. L’udienza è fissata per il prossimo 3 marzo al Teatro Moderno di Grosseto. L’avviso della data della prima udienza è stato notificato anche a tutti i passeggeri della Costa Concordia e a tutti i membri dell’equipaggio. L’avviso del gip riporta i nominativi di tutte le parte offese. Gli indagati sono il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino e il suo vice Ciro Ambrosio. Le parti offese invece, le 4.228 persone di decine di nazionalità o loro rappresentanti, che erano a bordo della nave il 13 gennaio scorso al momento del naufragio. Partecipano come parti offese anche la Compagnia Costa e il Codacons.

IL PUNTO SULL’INCHIESTA. Questa mattina si è tenuto a Grosseto un incontro tra il procuratore capo Francesco Verusio e il procuratore generale della Toscana Beniamino Deidda, per fare il punto sull’inchiesta. Le posizioni della Costa Crociere e del comandante, si starebbero aggravando a seguito delle intercettazioni ambientali di Schettino, degli interrogatori degli ufficiali e del personale di bordo. Pesano soprattutto le dichiarazioni di Schettino intercettato nella caserma dei carabinieri. ”Quando la nave si è inclinata, ho preso e sono sceso”, in cui ammetterebbe quindi l’abbandono della Concordia. Sarebbero sempre state le dichiarazioni di Schettino e di altri ufficiali ad aggravare la posizione della Costa Crociere: in tanti ribadiscono che l’inchino all’Isola del Giglio era stato pianificato e voluto dall’armatore per ragioni pubblicitarie.

TUTTI CONTRO COSTA CROCIERE. Ed è proprio sulla questione legata all’inchino che punterà la difesa di Schettino che ribadisce sia stato costretto a subire la decisione presa da Costa crociere. Lunedì scorso anche il procuratore generale Deidda aveva puntato il dito contro i vertici della Costa. Aveva infatti parlato di ”problemi e incredibili leggerezze compiute a livello di sicurezza e di organizzazione”, affermando anche che ”il datore di lavoro e’ garante e responsabile, occorre spingere lo sguardo sulle scelte fatte dall’armatore”.

LA SCATOLA NERA. Secondo quanto scoperto dagli esperti la scatola nera non sarebbe rotta. Fu proprio Schettino ad aver dichiarato che lo strumento non registrava da quindici giorni. Ad essere fuori uso pare sia solo il back-up del sistema vdr e quindi, la registrazione di bordo non avrebbe subito danni. I dati contenuti nella scatola nera sono determinanti e rilevanti ai fini dell’incidente probatorio e dell’inchiesta.

LA DIFESA DI SCHETTINO. L’avvocato Leporatti, difensore del comandante Schettino, chiede, in una domanda di riesame al tribunale, che siano sospesi gli arresti domiciliari.”Insussistenza di pericolo concreto di recidivanza e, quindi, dell’esigenza cautelare posta a base dell’applicazione della misura degli arresti domiciliari”.