giovedì, 18 Settembre 2025
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I soccorsi arrivano dal cielo / VIDEO

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Non solo via mare, si tenta il tutto per tutto nella lotta contro il tempo per la nave naufragata: i vigili del fuoco arrivano anche con l’elicottero.

CORSA CONTRO IL TEMPO. Le operazioni di soccorso per cercare i dispersi e per mettere l’imbarcazione in sicurezza, in vista di un peggioramento della situazione meteo e del mare, non conoscono pause. Ecco il video dell’arrivo in elicottero dei vigili del fuoco, in cui si vede la nave dall’alto.

IL VIDEO DEI VIGILI DEL FUOCO:

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Costa, lunga attesa per la rimozione del relitto. Tempi minori per il carburante

Tanque addio, ecco Amauri

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Amauri è ormai un giocatore della Fiorentina.

AMAURI. Manca soltanto l’ufficialità (che comunque potrebbe arrivare a brevissimo), ma a meno di clamorosi colpi di scena è l’attaccante proveniente dalla Juventus la punta scelta dalla Fiorentina per rimpiazzare l’ormai genoano Gilardino. Rossi, così, avrà il centravanti che chiedeva, la cui assenza si è fatta sentire in queste partite, come dimostrato soprattutto dalla gara persa contro il Lecce.

SILVA. In attesa dell’ufficialità dell’acquisto di Amauri, intanto ne è arivata un’altra: quella della partenza (a titolo definitivo) del Tanque Silva. “ACF Fiorentina comunica di aver ceduto, a titolo definitivo, le prestazioni sportive del calciatore Santiago Silva al Boca Juniors”, si legge sul sito ufficiale del club gigliato.

CERCI. E un altro giocatore viola che potrebbe seguire le orme di Silva e Gilardino (in quest’ultimo caso approdando proprio nella stessa squadra) è Alessio Cerci, che potrebbe finire al Genoa. Forse, però, questo matrimonio sarà rimandato all’estate.

Aulla, esplode metanodotto. Dieci feriti, 5 case distrutte

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Dieci feriti, di cui due in gravi condizioni, e cinque case crollate. E’ il bilancio dell’esplosione di una conduttura di gas metano, avvenuta nel pomeriggio a Tresana, a pochi chilometri da Aulla, in Lunigiana.

L’INCIDENTE. Secondo la prima ricostruzione dei vigli del fuoco, l’esplosione sarebbe stata provocata dal braccio meccanico di un escavatore che stava svolgendo un’operazione di manutenzione ordinaria del metanodotto (appartenente alla Snam Rete Gas). Una tubatura si sarebbe sganciata innescando la fiammata che ha investito  tre dei 5 operai addetti ai lavori: le  condizioni di due di loro adesso sono gravi, uno in particolare presenterebbe ustioni sull’80% del corpo.

I FERITI. Altre otto persone sono rimaste ferite in maniera meno preoccupante. Gli operai sono stati ricoverati al centro grandi ustionati di Genova. Gli altri feriti sono stati invece trasportati all’ospedale di Pontremoli. Cinque invece le case circostanti crollate. L’esplosione ha provocato un cratere di 20 metri di diametro e oltre 7 di profondità. Le fiamme, alte 200 metri, sono arrivate fino all’autostrada A15.

COMUNI SENZA GAS? Snam Rete Gas sta cercando di attivare un servizio di rifornimento del gas alternativo, per evitare che le case di Podenzana, Aulla, Licciana Nardi e Fivizzano, restino senza metano.

Da San Vincenzo a Miami: anche gli Usa vogliono il ”Marinaio” di Talani

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Anche Miami vuole il suo Marinaio. ll porto di Miami ha infatti invitato l’artista Giampaolo Talani a progettare un colossale “Marinaio” in bronzo di circa 18 metri (nella foto il rendering) da collocarsi sulla punta a mare che separa i due rami, commerciale e turistico, del porto statunitense.

GEMELLAGGIO. Il direttore del porto statunitense, Bill Johnson, ha preso spunto dal “Marinaio” di Talani, l’opera in bronzo di 7 metri che accoglie i naviganti all’ingresso del porto di San Vincenzo (Livorno). D’altronde, il “Marinaio” di Talani è già un’icona importante per Miami: è stato infatti scelto quale simbolo del gemellaggio tra il porto di Livorno e quello di Miami in occasione dei festeggiamenti dell’anno Vespucciano. L’importantissimo legame sarà ufficializzato il 25 gennaio con una cerimonia esclusiva nel porto statunitense nel corso della quale le autorità portuali di Livorno e Giampaolo Talani recheranno in dono alle autorità americane un esemplare alto 1 metro e mezzo del “Marinaio”.

GRANDI OPERE. Il porto di Miami è, per traffico, il primo approdo turistico e l’undicesimo scalo commerciale mondiale, e per questa realtà colossale è stato chiesto a Talani di presentare il suo progetto a fine gennaio. Si tratta di una sfida molto impegnativa per l’artista toscano che, da sempre, ammette di essere particolarmente attratto dalle grandi opere, sia in pittura sia in scultura: basti pensare, oltre al “Marinaio” di San Vincenzo, agli 80 metri quadri dell’affresco “Partenze” creato per la stazione ferroviaria di Santa Maria Novella di Firenze.

Giglio, Schettino è ai domiciliari. Ricerche ferme per mare mosso/ FOTO

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Di nuovo sospese tutte le operazioni di ricerca e soccorso attorno alla Concordia, naufragata venerdì scorso davanti all’Isola del Giglio. La sospensione è stata decisa a seguito di un nuovo movimento della nave, rendendo difficile e pericoloso il lavoro dei soccorritori. Per giovedì è previsto un peggioramento della condizioni climatiche con venti di libeccio in arrivo dalle Bocche di Bonifacio che potrebbero sollevare onde alte fino a 1 metro, 1 metro e mezzo. I Vigili del Fuoco però hanno lavorato durante la scorsa notte, nella parte emersa del gigante del mare. Intanto Schettino, dopo tre ore di interrogatorio e dopo cinque ore di attesa ha ottenuto gli arresti domiciliari. Adesso si trova nella sua casa di Meta del Sorrento. Ieri sera, la prefettura di Grosseto, ha diffuso la lista dei 29 dispersi, dalla quale vanno tolti però i nomi delle ultime vittime ritrovate.

LA DECISIONE DEL GIP. Il comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, dopo tre ore di interrogatorio e cinque ore di attesa, ha ottenuto gli arresti domiciliari, venendo così scarcerato. Fino a ieri sembrava che sarebbe stato confermato il fermo e l’accusa di omicidio plurimo colposo, naufragio e abbandono della nave. Adesso Schettino si trova nella sua abitazione di Meta di Sorrento, arrivato questa mattina scortato da carabinieri e polizia. Con lui anche la moglie e il fratello. Ad attenderlo invece, una folla di fotografi e cineoperatori.

L’INTERROGATORIO. In udienza ha risposto a tutte le domande del giudice Valeria Montesarchio e dei quattro pm presenti in aula. ”Ero io al comando” della nave quando ha impattato gli scogli, e ”sempre io ho manovrato in emergenza salvando centinaia, migliaia di persone”, ha detto difendendosi dalle accuse. Ha inoltre detto ai magistrati di “non aver abbandonato la nave” e di esser stato impossibilitato a risalire a bordo a causa della forte inclinazione della Concordia. ”La nave dopo l’urto con lo scoglio ha avuto uno sbandamento di 90 gradi. Non potevo risalire sopra”. Ha anche dato spiegazioni sulla scelta della rotta, che ha fatto impattare al Concordia lo scoglio de Le Scole, davanti al Giglio: ”L’abbiamo trovato davanti sul percorso di navigazione”.

LA DIFESA E LE PERPLESSITA’. Schettino ad ogni accusa ha risposto e si è difeso. Poi in serata il suo difensore Bruno Leporatti ha riferito ai giornalisti che ”Non si puo’ mandare in carcere una persona solo perche’ lo chiede l’opinione pubblica che ti considera colpevole” come a sottolineare che non esiste alcun pericolo di fuga e che il carcere non è giustificabile. D’altro lato per, il procuratore capo Verusio ha espresso le sue perplessità a riguardo della decisione presa dal gip ”Non capisco – ha detto dopo aver appreso della mancata convalida del fermo e della scarcerazione – il provvedimento del gip. Sono curioso di leggere le motivazioni, domani insieme agli altri colleghi ne prenderemo atto”. ”C’e’ da capire – ha aggiunto Verusio – perche’ il gip da un lato non ha convalidato il fermo ritenendo che non ce ne fossero gli estremi, mentre dall’altro ha applicato comunque una misura cautelare, quella dei domiciliari. Domani (oggi, ndr) faremo le nostre valutazioni”.

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LE INDAGINI. Le indagini proseguono, mentre il numero dei morti recuperati fino ad resta fermo a 11 e l’elenco dei dispersi non è stato ‘sfoltito’. Schettino verrà anche sottoposto ad esami tossicologici, i prelievi dei capelli e parti di unghie sono già stati fatti, anche se a distanza di quattro giorni, sarà difficile capire se era sotto gli effetti dell’alcool al momento dell’impatto. Ieri ha parlato anche la moglie di Schettino, Fabiola “Sentiamo il dovere di respingere con forza qualsiasi tentativo di delegittimazione della sua figura, invitando a comprendere la sua tragedia ed il suo dramma umano. Molti dei particolari pubblicati, relativi al comportamento del comandante Schettino, sono da verificare”, questo è quanto si legge nel comunicato.

Concordia, salgono a 11 le vittime. Recuperata anche la scatola nera

Cariche esplosive e sommozzatori sulla nave: IL VIDEOCONCORDIA, I VIDEO: 123

Samb e Diop: sarà dedicato a loro il ”giorno della memoria 2012”

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Anche quest’anno la Toscana per il giorno della memoria rinnova il suo impegno contro l’intolleranza, il razzismo, l’odio etnico e le discriminazioni. E anche quest’anno ci saranno “I treni della memoria”, dando ancora una volta la possibilità agli studenti di visitare da vicino i luoghi dell’Olocausto.

ATTENZIONE E VIGILANZA. “E’ la realtà stessa ad imporci questa attenzione e questa vigilanza – ha affermato stamani il presidente Enrico Rossi presentando il programma insieme a Ugo Caffaz, storico organizzatore di questa iniziativa unica in Italia per la sua ampiezza e complessità – In Europa e non solo cresce l’adesione a movimenti dichiaratamente nazisti e xenofobi. In Italia episodi terribili come l’uccisione a Firenze dei due venditori senegalesi, Mor Diop e Modou Samb, o come il tentato “pogrom” al campo nomadi di Torino, ci obbligano a prendere atto della preoccupante diffusione, nel nostro paese, del virus razzista. Ci costringe a prendere coscienza che negli ultimi anni qualcosa è accaduto come sotto pelle. Un fiume sotterraneo sta riempiendo un poco alla volta, ma sempre più di frequente, gli spazi sociali della convivenza, le maniere di pensare, i linguaggi, i comportamenti, le pratiche istituzionali”.

TOSCANA ANTI-RAZZISTA. Rossi aggiunge anche che la Toscana è da sempre in prima fila nella difesa dei diritti, da quelli dei più forti fino a quelli dei più deboli. Non sta ferma, risponde di fronte a casi di razzismo e odio etnico. Come nel caso della richiesta di concessione della cittadinanza italiana ai cittadini senegalesi rimasti feriti nel massacro di piazza Dalmazia dello scorso dicembre, quando Samb e Diop persero la vita da una mano razzista.

IL CONTRIBUTO TOSCANO. La Toscana contribuisce alla battaglia contro l’odio etnico alternando ai Treni della Memoria le iniziative annuali nella speranza che anche l’Italia, come la Germania, faccia i conti con il proprio passato che non è del tutto limpido sulle tematiche del razzismo. “Siamo gli unici che ricordano i 50 anni dal processo Eichmann; e scopriamo che a molti questo nome non dice niente – ha aggiunto Caffaz – E’ così, in questa ignoranza, che il male può ricrescere in noi, spesso in tutta la sua sconvolgente banalità”.

NON UN GIORNO, MA UNA SETTIMANA DELLA MEMORIA. Dal 23 al 27 gennaio, a cinquant’anni dal processo ad Adolf Eichmann, uno dei maggiori responsabili operativi dello sterminio degli ebrei nella Germania nazista, una mostra, un convegno internazionale, un meeting degli studenti, un ciclo di lezioni nelle scuole insieme a circa 200 in iniziative disseminate in tutta la regione, aiuteranno a capire e riconoscere i meccanismi che stanno alla radice del male, ad individuare i modi per prevenirli combatterli per invitare a riflettere sulle forme contemporanee di razzismo e di costruzione sociale del male .

L’OBBIETTIVO DELLA REGIONE. L’obiettivo della Regione, che ha collaborato con le Province toscane, il Comune di Firenze e il Museo della Deportazione e della Resistenza di Prato, è combattere un male d’oggi, quel male “banale” che muta nel tempo le attività della mente, fino a determinare l’accadere di eventi individuali e collettivi funesti come la tragica uccisione a Firenze dei giovani senegalesi. E proprio a Samb e Diop sarà dedicato l’incontro del 26 gennaio al Mandela Forum intitolato “Noi figli di Eichmann?”, dove si ritroveranno 8 mila studenti toscani per ascoltare le voci di chi ha visto e subito il male, le voci di chi ha trovato il coraggio umano e civile di dire no, di opporsi alle situazioni di ingiusitizia e di oppressione dei diritti umani.

GLI OSPITI. Porteranno la loro testimonianza nomi di grande prestigio, a partire dallo scrittore israeliano Abraham Yehoshua e dalla scrittrice Helga Scheider, figlia abbandonata dalla madre aguzzina delle SS. Accanto a loro le presenze di sopravvissuti alla tragedia dei lager che negli anni hanno instaurato un rapporto strettissimo con la Toscana: le sorelle Andra e Tatiana Bucci, Bruno Shlomo Venezia (unico sopravvissuto italiano al lavoro nei Sonderkommando, le squadre dei forni crematori), Marcello Martini, Antonio Ceseri. E infine Andrea Bartali, figlio del campione di ciclismo che salvò numerosi ebrei ricercati, e Padre Lapsley, pastore anglicano perseguitato in Sudafrica per la sua battaglia contro la politica dell’Apartheid.

ALTRE INIZIATIVE. L’appuntamento al Mandela sarà preceduto il 23 gennaio allo Spazio Suc alle Murate, dall’all’inaugurazione della mostra “Il processo, Adolf Eichmann a giudizio. 1961-2011” e nel pomeriggio dal seminario “A cinquant’anni dal processo Eichmann”, all’auditorium di San’Apollonia. Il 24 e il 25 gennaio si terrà invece il convegno internazionale “Shoah, modernità e male politico” sempre all’auditorium di Sant’Apollonia. Il 27 invece sarà consegnato il diploma di perfezionamento Honoris Causa a Abraham Yehoshua da parte della Scuola Normale Superiore a Pisa. Continueranno poi il ciclo di undici conferenze sparse in tutta la regione partite lo scorso dicembre e che si concluderanno tra febbraio e merzo.

Piazza Dalmazia: un mese dalla strage. Una targa per non dimenticare/FOTOUna statua per Mor e Modou. Disegnata dagli studenti

Pulizia strade settimanale addio: lo spazzamento notturno una volta al mese

Annunciata dal sindaco Matteo Renzi quella che è stata ribattezzata una “rivoluzione Copernicana” e che riguarda non solo cambiamenti dei servizi di raccolta e spazzamento notturno delle strade fiorentine, ma anche il nuovo piano illuminazione e il rifacimento di alcune delle principali strade del centro. La decisione di fissare lo spostamento delle auto per la pulizia non una volta alla settimana ma una al mese riguarderà tutta la città: il provvedimento sarà uguale ovunque. Questa “rivoluzione” inizia nel 2012 per completarsi, e andare a regime, nel 2013. 

RIFIUTI. L’area sulla quale si pone l’attenzione per la raccolta rifiuti  è quella del centro storico, dove sono previsti trenta nuovi punti di raccolta con cassonetti interrati, inclusa la zona del castrum dove si fa la raccolta porta a porta. “Un’operazione che va ad aggiungersi ai 15 interventi già effettuati ad oggi, che hanno portato a un aumento della raccolta differenziata, arrivando in queste zone  al 57% mentre nel resto della città è al 44%, oltre all’eliminazione di 240 dei vecchi cassonetti”, ha dichiarato Renzi.

PULIZIA STRADE. La novità che però, probabilmente, interesserà maggiormente i fiorentini, presentata oggi a Palazzo  Vecchio dal sindaco, riguarda i 209 chilometri di spazzamento notturno battuti per il 40% dalla Sweepy Jet e che in questa rivoluzione saranno ampliati fino ad arrivare al 70%: verrà abbandonata la modalità di pulizia settimanale per lasciare spazio alla pulizia mensile delle strade con mezzo tradizionale: prevista un’integrazione attraverso l’utilizzo della macchina Sweepy Jet in orari in cui non darà problemi al traffico. “Abbandonando le ordinanze settimanali per quelle mensili – ha detto il sindaco Renzi – vogliamo andare incontro ai cittadini per i quali è un vero e proprio incubo il fatto di dover spostare la macchina una, due o anche quattro volte a settimana”. ”Avevamo già eliminato le ganasce e la rimozione forzata – ha aggiunto – resta ovviamente la multa per chi non sposta la macchina”.

ILLUMINAZIONE E MANTO STRADALE. A questa riorganizzazione di raccolta rifiuti e pulizia strade si accompagnerà un nuovo piano di illuminazione e un nuovo manto stradale per le vie principali del centro storico. Le strade interessate saranno: via Tornabuoni, via Cerretani, via Martelli, via Panzani, lungarno Acciaiuoli, via delle Oche e via delle Terme.

SEMAFORI E TRAFFICO. Renzi ha anche ricordato che la prima fase di sperimentazione della nuova centrale semaforica ha portato ottimi risultati per quanto riguarda la viabilità sui viali di circonvallazione: “Grazie al lavoro coordinato con la polizia municipale, si è potuta semplificare fortemente la questione traffico nelle zone critiche della città, e la dimostrazione pratica l’abbiamo avuta durante i giorni di Pitti Uomo: il 2012 è stato il primo anno dove non abbiamo avuto code chilometriche di traffico e segnalazioni di ingorghi”, ha concluso Renzi.

Arriva l’influenza, tenete al caldo i bimbi

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Complici le temperature polari, l’influenza sta mettendo a letto tutto il Paese. E nelle prossime settimane sarà più aggressiva che mai.  I più colpiti saranno i bambini, specie quelli nella fascia pediatrica da zero a quattro anni.

A LETTO 1 ITALIANO SU 5. Il numero di casi di influenza stimati in Italia nella settimana dal 9 al 15 gennaio è pari a 232mila. Da ottobre, febbre e raffreddore hanno colpito un italiano su 5 (quasi 1,3 milioni i casi stimati). Lo rivela l’ultimo bollettino della rete Influnet, che annuncia per questa settimana l’ascesa della curva epidermica, dopo una lieve flessione in parte dovuta alla chiusura delle scuole nel periodo delle feste.

OCCHIO AI PARGOLI. Il livello di incidenza totale è pari a 3,83 casi per mille assistiti. Le classi d’età più colpite saranno quelle pediatriche, riferisce il rapporto Influnet. Nella fascia 0 – 4 anni l’incidenza è infatti di 8,30 casi per mille assistiti, nei bimbi da 5 a 14 anni si scende a 4,47 per mille, dai 15 ai 64 anni a 3,74 e tra gli over 65 si cala a 2,13 casi per mille. In Toscana il livello medio di incidenza ha superato la soglia del 2 per mille nell’ultima settimana.

Carnevale in fiamme: a fuoco un carro di cartapesta

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Mancano poco più di due settimane dall’inizio del carnevale di Viareggio, previsto per il prossimo cinque febbraio. Questa mattina però, un incendio è divampato all’interno di un hanger dove vengono realizzati i carri. Le fiamme hanno danneggiato una costruzione di cartapesta.

IL CARRO IN FIAMME. “Lo stratega – La politica dello struzzo” di Iacopo Allegrucci è il carro andato in fumo, per fortuna bruciato solo a metà. La sfortuna vuole invece che ad essere andata a fuoco sia proprio la parte principale dell’opera. Nel carro è rappresentato un gigantesco struzzo che simboleggia l’italiano medio che affronta la crisi mettendo la testa sotto la sabbia. La parte danneggiata è quella sinistra del pennuto.

LA CORSA CONTRO IL TEMPO. La parata dei carri avrà inizio il prossimo 5 febbraio. Lo sfortunato Iacopo Allegrucci, autore dell’opera, dovrà rimediare in così poco tempo al danno causato dall’incendio scaturito quasi sicuramente da una scintilla durante una saldatura.

Scuola di polizia al gelo, aspiranti agenti all’esame con guanti e cappello

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Esame difficile quello che ieri è stato sostenuto a Firenze da 150 aspiranti poliziotti. Oltre al test e alle domande, a dare del filo da torcere è stata la temperatura glaciale dell’aula, scesa a 4 gradi. Così, ai futuri agenti non è restato altro che munirsi di sciarpa, guanti e cappellone di lana, prima di scrivere le risposte.

LA DENUNCIA DEL SIULP. A denunciarlo è il Siulp, il sindacato unitario dei lavoratori di polizia. “Per combattere il gelo dei locali, 150 poliziotti  arrivati da tutta la regione hanno dovuto indossare per tutto il tempo cappotto, sciarpa e cappello”, spiega il segretario fiorentino del Siulp Riccardo Ficozzi. L’esame si è svolto nelle aule de ‘Il Magnifico’, alla periferia Nord di Firenze, che ospita la polizia di stato. ”In alcuni locali di quella struttura – afferma Ficozzi – le temperature oscillano dai 4 ai 10 gradi”. Condizione climatica che i dipendenti avevano già segnalato al questore nei giorni scorsi. ”Ma evidentemente, per i vertici della polizia di stato di questa provincia – continua Ficozzi – i poliziotti sono numeri di matricola e non donne e uomini”. Il Siulp promette battaglia e annuncia “iniziative durissime” di protesta. Quanto agli aspiranti agenti, l’augurio che il loro voto sia più alto della temperatura dell’aula..