venerdì, 19 Settembre 2025
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Mare mosso e vento, le paure dell’isola del Giglio

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E ora all’isola del Giglio si guarda al mare (e al cielo). L’esito delle operazioni di ricerca dei dispersi e di messa in sicurezza della nave incagliata nelle vicinanze della costa dipenderà infatti anche dal meteo della zona, in particolare dallo stato del mare.

IL BOLLETTINO. Il consorzio Lamma, vista l’emergenza, ha attivato un bollettino meteo-marino ad hoc. Questa la situazione del tempo nell’area, secondo il Lamma: “Un campo di alta pressione insiste sull’Europa centro-occidentale, mentre un vortice depressionario con minimo nell’entroterra algerino favorisce un gradiente da est su gran parte del Mediterraneo”.

MARTEDI’ E MERCOLEDI’. Oggi, martedì 17 gennaio, il tempo previsto è “sereno o poco nuvoloso. Vento debole da nord-est, in rotazione a nord-ovest nel pomeriggio con temporanei rinforzi. Mare inizialmente mosso, ma con moto ondoso in attenuazione fino a poco mosso; altezza d’onda tra 0,4 e 0,7 m”. Mercoledì 18 il meteo sarà “sereno o poco nuvoloso. Vento debole da est, nord-est, in rotazione a sud-ovest nel pomeriggio. Mare poco mosso, ma con moto ondoso in attenuazione fino a poco mosso; altezza d’onda tra 0,2 e 0,5 m”.

DA GIOVEDI’. Il mare dovrebbe tornare a farsi più mosso da giovedì 19, quando il tempo previsto nella zona è “poco nuvoloso con temporanei addensamenti. Vento debole variabile, tendente a provenire da sud-ovest con rinforzi tra il pomeriggio e la sera (30-40 km/h). Mare poco mosso, ma con moto ondoso in aumento fino a molto mosso in serata; altezza d’onda intorno a 0,5 m, in aumento fino a 2 m”. Poi, per venerdì, la tendenza è quella di un tempo “parzialmente nuvoloso con venti forti di Maestrale; mare molto mosso”. Miglioramento sabato con cielo poco nuvoloso, venti e moto ondoso in attenuazione.

Il gelo ghiaccia i binari, guasto uno scambio ferroviario

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Sulla linea “convenzionale” Firenze-Arezzo il gelo ha provocato un guasto agli scambi ferroviari e un blocco di due ore alla circolazione, tra le 6.50 e le 8.40. Le temperatura nella zona interessata pare infatti che abbiano toccato i meno 8 gradi.

GELO. Il ghiaccio ha guastato uno scambio ferroviario in località Olmo ad Arezzo e a risentirne sono stati i pendolari che viaggiano quotidianamente sulla linea “convenzionale” Firenze-Arezzo. Sono stati coinvolti una decina di convogli regionali con ritardi dai 15 ai 120 minuti, e un Frecciarossa. Cancellati invece altri due regionali.

LA LINEA. La linea Firenze-Arezzo è definita convenzionale o tradizionale in quanto non è percorsa dai Frecciarossa, che procedono lungo la direttissima. Questa mattina però è stato coinvolto anche uno di questi, che parte alle 7 da Firenze e che, dovendosi fermare ad Arezzo, lascia la direttissima. Il treno ha subito 80 minuti di ritardo.

Nuovo stadio, tra un mese si decide

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Prima il passaggio in consiglio comunale della variante urbanistica sull’area Mercafir, poi la gara di project financing. Dopo anni di ipotesi e incertezze, il prossimo mese potrebbe sbloccare la vicenda del nuovo stadio.

I TEMPI. Ad annunciare l’accelerata è il sindaco Renzi. “Tra qualche settimana – spiega –  sarà portata all’attenzione del consiglio comunale la variante urbanistica per l’area Mercafir. Da lì a far partire il bando per il project financing sarebbe questione di poche settimane”. La spinta, spiega il primo cittadino,  arriva dal decreto “Salva Italia” di  Monti, che in materia di urbanistica velocizza le pratiche relative agli interventi di valorizzazione di aree dismesse.  La Mercafir, dice il sindaco, rientra appunto in questa categoria. Entro fine gennaio così l’iter burocratico dell’operazione Mercafir potrebbe partire.

E I DELLA VALLE? Renzi  si dice “ottimista”. Ma c’è da fare i conti con la società viola. I patron della Fiorentina, Diego e Andrea Della Valle, non si sono ancora pronunciati in via definitiva  sull’idea del Comune di realizzare il nuovo stadio alla Mercafir, una volta tramontata l’ipotesi Cittadella a Castello. “Mi auguro – mette le mani avanti il sindaco –  che questa soluzione sia raccolta da qualcuno, perchè mette insieme lo stadio, un’area destinata agli alberghi e un’altra, piuttosto grande, destinata al commerciale”.

La lotta all’evasione sui banchi di scuola. Il prof è Carlo Monni

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“Questo sistema d’illegalità danneggia soprattutto i giovani, perché ruba il futuro a loro e ai loro figli. Questa piaga dell’evasione fiscale impoverisce lo Stato, lo Stato deve tagliare, e dove taglia? Scuole, università, ricerca, formazione, cultura, insomma tutte quelle risorse che potrebbero permettere un futuro migliore alle giovani generazioni”.

LO SPETTACOLO. Uno spettacolo teatrale, che farà irruzione nei principali istituti duperiori della provincia di Firenze dal 17 gennaio al 10 febbraio, tenta di spiegare ai più giovani come combattere l’evasione fiscalie. Protagonista uno speciale Carlo Monni, che evade dal carcere di Sollicciano e, con il suo bel camicione a strisce e tanto di palla al piede come in un fumetto, si rifugia in una scuola. Ma ecco sopraggiungere un ufficiale in divisa e Carlo, spaventato, chiede aiuto ai ragazzi, nascondendosi tra loro come uno studente ripetente. Andrea è un giovane tenente della Guardia di Finanza venuto in classe per fare un intervento didattico sul Fisco.

LA LEZIONE. La sua lezione è continuamente contrappuntata dai buffi interventi del finto studente Carlo, il quale, invece di confondere la spiegazione, la rende anzi più gustosa e diretta. E così si spazia con leggerezza dall’etimologia del Fisco alla Finanziaria, dalla necessità democratica delle tasse alla mancanza di senso civico, dai luoghi comuni sulle categorie evasive alle ultime frontiere dell’evasione. Ad un certo punto Andrea scopre che Carlo è un evaso e lo costringe a raccontare davanti a tutti i motivi della sua reclusione. Per l’appunto si tratta di una brutta storia d’evasione fiscale.

CARLO MONNI. Ma anche il nostro bravo tenente ha rischiato di finire nella spirale dell’evasione. Vista la reciproca simpatia nata tra i due, Andrea si dimostra disposto a chiudere un occhio sulla presenza di Carlo in classe. Inaspettatamente è proprio Carlo a chiedere di essere ricondotto in cella: nel mondo libero, ormai dominato dall’esecrabile dittatura della televisione, non c’è più posto per la poesia, ma solo per il profitto e il successo. Almeno in cella, con i suoi compagni, può trascorrere lietamente il tempo dilettandosi ad imparare a memoria l’intera “Divina Commedia”, di cui dà un toccante stralcio, declamando per gli studenti l’appassionata storia di Paolo e Francesca.

Dalla massoneria alle banche, le teorie del complotto sulla nave naufragata

La massoneria, le banche, il governo e i progetti per un Nuovo Ordine Mondiale. Ci sarebbe tutto questo dietro il naufragio della nave Costa Concordia, secondo i complottisti di casa nostra. Le teorie del complotto hanno cominciato a diffondersi sul web già il giorno dopo la tragedia per sottolineare le presunte “coincidenze inquietanti” dell’incidente.

ECONOMIA. Come quelle con la difficile situazione economica e politica che sta vivendo l’Europa. “Il nome Concordia – si legge in un messaggio che in queste ore sta girando via email, sui blog e sui social network – fa riferimento all’unità e alla pace fra le nazioni europee. I suoi tredici (numero ricorrente nella simbologia massonica e illuminata) ponti hanno i nomi di altrettanti stati europei (Olanda, Svezia, Belgio, Grecia, Italia, Gran Bretagna, Irlanda, Portogallo, Francia, Germania, Spagna, Austria e Polonia)”. E la nave, fanno notare i teorici del complotto, si è incagliata proprio nel giorno in cui l’agenzia Standard & Poor’s ha abbassato il rating a molti Paesi europei, “affondando” i titoli di Stato di mezza Europa. Conclusione: “affondare la nave dedicata all’Europa per poi affondare l’Europa grazie all’attuale crisi creata a tavolino dalle banche”.

IL GIGLIO. Ancora: la Concordia si è incagliata davanti all’Isola del Giglio e “il giglio è uno dei simboli più utilizzati dai Rosa Croce (potente ordine massonico) per firmare i propri delitti”. E il giorno dopo l’incidente il premier Mario Monti – definito dai complottisti “noto massone e burattino del vero potere” per la sua partecipazione al gruppo Bilderberg e alla commissione Trilaterale – “ha regalato al Papa (altro burattino) un facsimile degli ‘Atlanti nautici’ del 1500 di Francesco Ghisolfo. L’antico codice contiene carte nautiche con le rotte oceaniche verso il nuovo mondo, oltre a quelle più note e battute dell’oriente e del Mediterraneo”.

IL TITANIC E VENERDI’ 13. Ma la lista delle “strane coincidenze” denunciate dai complottisti è lunga. Arriva fino al Titanic, affondato la notte tra il 14 e il 15 aprile 1912, “99 anni e 9 mesi” prima del naufragio della nave della Costa Crociere (che in realtà è avvenuto la notte tra il 13 e il 14 gennaio, ma è un dettaglio…). 999:  “se capovolto – si legge su un blog –  diventa 666, numero della bestia tanto caro ai mondialisti luciferini che aspirano ad un Nuovo Ordine Mondiale (ordine che secondo loro si potrà compiere solo dopo l’innesco di un caos globale)”. Anzi, la dietrologia risale la storia fino ai cavalieri Templari. Perché il Concordia è andato a sbattere sugli scogli venerdì 13, data che fa tremare gli scaramantici. E da dove nasce questa scaramanzia? Dal fatto che – si legge nel messaggio che sta girando nel web – “venerdi 13 ottobre 1307 ci fu l’ ‘epurazione’ da parte degli agenti di Filippo IV di Francia dei Cavalieri templari, che vengono considerati da molti ricercatori i precursori della massoneria”.

IL “MESSAGGIO”. Insomma, il naufragio davanti all’isola del Giglio sarebbe un chiaro messaggio all’Italia e all’Europa da parte dei cospiratori per il Nuovo Ordine Mondiale: presto affonderete tutti. Se l’incidente del Concordia non avesse causato morti e non ci fossero persone tuttora disperse, ci sarebbe quasi da ridere. Come qualcuno sul web ha già iniziato a fare, prendendo in giro i complottisti e confutando punto per punto la loro “strana e inquietante” teoria.

”Concordia 13 gennaio”: nasce su Facebook il gruppo dei superstiti

Il Maggio musicale per le vittime di Fukushima

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Al momento del disastro di Fukushima, si trovavano a Tokyo in tournee. L’angoscia di quella catastrofe – il sisma, lo tsunami, il rischio di una contaminazione nucleare – l’hanno vissuta in prima persona, sulla loro pelle. Oggi, a quasi un anno di distanza dalla tragedia, i musicisti del Maggio musicale fiorentino corrono in sostegno alle vittime del terribile terremoto. I solisti dell’orchestra si esibiranno in 30 concerti di beneficenza, il cui ricavato sarà in parte devoluto alla fondazione Affinis Art Foundation di Tokyo e servirà a ricostruire la città di Sendai, in parte verrà destinato ai bambini dell’ospedale pediatrico Meyer.

L’INIZIATIVA. “Meet the soloist” è il titolo della kermesse di solidarietà, che si aprirà il 30 gennaio con l’esibizione del trio Benucci, Pierini e Severi al conservatorio Cherubini di Firenze (qui si svolgerà la maggior parte dei concerti, che proseguiranno fino a dicembre). A fine anno, verrà inoltre realizzato un cd audio che raccoglierà tutte le performace: anch’esso servirà a finanziare la Affinis Art. L’iniziativa nasce in collaborazione con l’associazione culturale Settima musa, la fondazione del Maggio musicale fiorentino e il Comune di Firenze.

In arrivo film su Machiavelli. Nel cast anche Lisa Simpson / FOTO

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Era il 1513 quando Niccolò Machiavelli scrisse il Principe e per celebrare il cinquecentenario dall’uscita di uno dei testi che hanno scandito la storia del Granducato e non solo il regista fiorentino Lorenzo Raveggi, in arte Lorence Row, ha appena finito di girare “Machiavelli, il principe della politica”, progetto cinematografico ambizioso, il cui soggetto è il frutto di una importante ricerca storica svolta sotto la supervisione della professoressa Zaccaria dell’Archivio di Stato di Firenze.

IL CAST. Un tuffo nel Rinascimento, nell’epoca d’oro di Firenze per rivivere sul grande schermo la vita, le opere, gli amori di Niccolò Machiavelli. Mesi di riprese pronte a girare tra Firenze e provincia, la Tuscia e la Romagna, il Trentino, la Francia, i posti dove la vita di Machiavelli ha avuto i suoi momenti più importanti, per ricreare al meglio l’atmosfera di quell’epoca. Con un cast di attori di assoluta professionalità, a cominciare da Jean Marc Barr, l’attore franco-statunitense protagonista in passato di film come Le Grand Bleu di Luc Besson e uno dei preferiti del regista Lars Von Trier, che lo ha voluto in tanti suoi film come Le Onde del destino e Dancer in the dark, che interpreterà Machiavelli. Oltre a lui, per citarne qualcuno, Andrea Tidona (nel film Papa Giulio II), protagonista di tante famose fiction come il Maresciallo Rocca, La Piovra, Borsellino, e in film come La vita è bella di Benigni e La meglio Gioventù di Giordana; Elisabetta Pellini, anche lei protagonista di tante note fiction della tv come Un Medico in Famiglia per citarne una e film come Un giorno perfetto di Ozpetek; Massimiliano Pazzaglia, più di quaranta fiction alle spalle, da Distretto di Polizia a Don Matteo e film come Il mandolino del capitano Corelli o Jumper; Angelo Maggi (nel film è Francesco Guicciardini), attore di profonda cultura teatrale (Papa Pio XII nella fiction Rai Paolo VI, Un papa nella tempesta, Sapore di mare, fino al recente film per la tv Il Delitto di via Poma) e tra i più importanti doppiatori e direttore di doppiaggio; sua la voce di Bruce Willis (Il sesto senso) e Tom Hanks (Cast Away, The Terminal); Robert Downey Jr (Ironman); Hugh Grant (Notting Hill, Love Actually). E ancora Giorgia Sinicorni (I Cesaroni).

GUARDA LE FOTO DEL BACKSTAGE:

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LISA SIMPSON E IL COMMISSARIO WINCESTER. Nel cast anche l’ultima discendente della casata Strozzi, la principessa Natalia Strozzi nel ruolo della cortigiana fiorentina detta “La Riccia”, preferita di Machiavelli. Grande attenzione nella ricostruzione dei costumi dell’epoca grazie alla maestria della nota sartoria teatrale Antonietta di Firenze. Durante la conferenza stampa abbiamo potuto ascoltare dal vivo anche le voci di Lisa Simpson ed il commissario Winchester del cartone animato de I Simpson, dalle voci dei loro doppiatori italiani, Monica Ward e Angelo Maggi, che sono parte del cast.

Principio di incendio in una scuola materna

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Un principio di incendio si è sviluppato questa mattina, intorno alle 8 in una scuola materna di Foiano della Chiana, nell’aretino. Le maestre hanno dato subito l’allarme ai Pompieri. Nessun ferito.

I SOCCORSI. A provocare l’incendio sarebbe stato un corto circuito di un termoconvertitore. I Vigili del Fuoco di Cortona sono arrivati tempestivamente sul posto. Hanno evacuato la scuola portando i piccoli alunni all’esterno e hanno spento le fiamme.

Orti sociali nel Q4: riaperto il bando per gli aspiranti contadini

Il Quartiere 4 è una delle realtà più rilevanti a livello nazionale in materia di orti sociali: 72 orti a San Lorenzo Greve, 34 a San Bartolo, 275 (divisi in 2 lotti di 120 e 155 unità) all’Argingrosso, per un totale complessivo di 381 unità. Gli orti sono attrezzati di tutto punto, con una serie di servizi di supporto quali impianti irrigui, armadietti personali, pompe e pozzi artesiani.

I REQUISITI. Ma quali sono i requisiti necessari per ottenere l’assegnazione di un orto? Semplice, bisogna avere la residenza nel Q4, aver compiuto 60 anni, essere pensionati, non svolgere alcuna attività professionale né in proprio né per conto terzi e non possedere appezzamenti coltivabili di terreno nel comune di Firenze nè nei comuni limitrofi. Inoltre gli assegnatari non possono commercializzare i prodotti dell’orto né impiegarvi personale salariato. Un’altra prescrizione imprescindibile è quella relativa all’impiego di concimi biologici, mentre è assolutamente vietato l’uso di pesticidi e diserbanti chimici. Specifici orti attrezzati possono inoltre essere assegnati a soggetti residenti nel Quartiere 4 che, pur non in possesso degli altri requisiti elencati, sono segnalati dai servizi sociali, muniti di certificazione di disabilità per gli spazi destinati ad attività di terapia orticolturale oppure scuole di ogni ordine e grado per le finalità didattiche rivolte all’orticoltura.

LE GRADUATORIE. Coloro che sono già in graduatoria non devono ripresentare la domanda che riguarda invece quelli che hanno maturato il diritto nel corso del 2011 (nuovi residenti nel Q.4, persone che nel frattempo hanno compiuto 60 anni) oppure semplicemente quelli che negli anni scorsi non hanno avuto modo di fare la richiesta.