venerdì, 19 Settembre 2025
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Non solo sole, con lui c’è anche il gelo: è allerta ghiaccio

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E’ tornato il sole sulla Toscana e con lui anche il freddo. Le temperature sono in calo e toccheranno punte di -8 gradi, soprattutto nelle zone del Valdarno. Scatta così l’allerta ghiaccio fino a mercoledì 18. Si registreranno forti gelate in pianura e ghiacciate sulle strade. Raccomandata infatti massima attenzione alla guida anche per la possibilità di qualche foschia o locale banco di nebbia nel fondovalle dell’interno. Viene ricordato di proteggere dal gelo i contatori dell’acqua per prevenire il rischio di rotture.

LUNEDI’ 16. Per la giornata di oggi il cielo sarà “nuvoloso sulle zone centro meridionali con addensamenti più consistenti lungo la fascia costiera e sull’Arcipelago meridionale (tra Isola del Giglio e Isola d’Elba) dove saranno possibili piogge sparse, generalmente di debole intensità, al più moderata. In prevalenza sereno sulle zone settentrionali e orientali della regione – come riporta il consorzio Lamma – Dal pomeriggio, nuvolosità in aumento anche sui versanti orientali dell’Appennino aretino e fiorentino (Val Tiberina e Alto Mugello), che potrà dar luogo a brevi e deboli nevicate fino a quote di fondovalle. Venti deboli nell’interno e moderati o tesi lungo la fascia costiera e sull’arcipelago. I mari saranno poco mossi sottocosta e mossi al largo. Temperature in ulteriore lieve diminuzione”.

MARTEDI’ 17. Per la giornata di domani è previsto dal Lamma cielo “sereno o poco nuvoloso, salvo temporanei e residui addensamenti nel corso delle prime ore del mattino tra l’Argentario e l’Isola del Giglio. Tendenza dal pomeriggio sera ad aumento della nuvolosità di tipo basso sulle province di Massa-Carrara, Lucca e Pisa. Venti deboli da est nord-est nell’interno, temporaneamente moderati in mattinata sull’Arcipelago. Tendenza dalla sera a disporsi dai quadranti occidentali lungo la costa settentrionale. Mari calmi o poco mossi sottocosta, mossi al largo specie sull’Arcipelago meridionale. Temperature minime in ulteriore diminuzione, specie in pianura, con estese e forti gelate (valori fino a -6, -8 gradi sul Valdarno) massime pressoché stazionarie o in ulteriore lieve diminuzione”.

MERCOLEDI’ 18. Mercoledì il tempo sarà “inizialmente sereno o poco nuvoloso ma con tendenza a rapido aumento della nuvolosità a partire dalla costa. Non si esclude la possibilità di deboli piogge sul nord ovest della regione, più probabili a ridosso dei rilievi appenninici settentrionali e delle Apuane. Poco o parzialmente nuvoloso sulle zone meridionali. Venti deboli, inizialmente orientali, tendenti a divenire occidentali e a rinforzare in serata fino a venti tesi su Arcipelago, crinali appenninici e sottovento all’Appennino fiorentino ed aretino. Mari calmi o poco mossi, temporaneamente mossi in mattinata a sud dell’Elba. Temperature minime in lieve aumento sulle zone settentrionali e a quote collinari, stazionarie altrove con ancora estese gelate nei fondovalle dell’interno per effetto dell’inversione termica. Massime stazionarie o in lieve aumento”.

Concordia, riprendono le ricerche. Nuova sospensione nella notte/VIDEO

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LA NAVE SI MUOVE. A causa del cambiamento delle condizioni del mare, la nave si è spostata, scivolando di 9 centimetri sulla verticale e 1,5 in orizzontale e dopo una sopspensione forzata durata alcune ore, durante la quale sono stati evacuati i sub dei vigili del fuoco e le capitanerie, le operazioni di soccorso sono riprese, ma una nuova interruzione è prevista nelle ore notturne. Lo scivolamento della Concordia potrebbe causare un incidente ambientale. Inoltre si complicano ulteriormente le ricerche dei dispersi che potrebbero essere al momento intrappolati in qualche cabina della nave.

LA SESTA VITTIMA. Trovata un’altra vittima della Concordia. Si tratta di uomo, un passeggero, il cui cadavere è stato ritrovato del secondo corridoio con addosso ancora il giubbotto salvagente. Sale così a sei il numero delle vittime, mentre scendono a 16 i dispersi, tra di loro una bambina di 5 anni che viaggiava con il padre e la compagna.

LE RICERCHE. Sospesi i soccorsi e le ricerche a causa del temuto cambiamento del tempo. Intanto sull’isola sono operativi insieme ai sommozzatori dei Vigili del Fuoco, gruppi di speleosub dei Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) e della Fias (Federazione italiana attivita’ subacquea) che utilizzano attrezzature avanzate per la ricerca mirata di dispersi, grazie anche al possesso della mappatura della nave. Sono arrivati anche 9 cani dell’unità cinofila toscana dei Vigili del Fuoco addetti al ritrovamento di persone disperse.

GUARDA LE RIPRESE AEREE DEI VIGILI DEL FUOCO:

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IL CAPITANO. Fermato il capitano della nave, Francesco Schettino, 52enne campano, in carcere con le accuse di omicidio colposo plurimo e abbandono della nave. Secondo gli inquirenti il comandante, dopo aver fatto una manovra maldestra per “permettere ai passeggeri di far salutare gli isolani”, avrebbe abbandonato la nave intorno a mezzanotte e mezzo, quando c’erano ancora molte persone da aiutare e da portare in salvo. Un membro dell’equipaggio, ha dichiarato che la causa dell’incidente sarebbe da ricondurre ad ‘una bravata’: “guarda la tua isola”, avrebbe detto Francesco Schettino, comandante della Concordia, a un maitre del Giglio.

LA SCATOLA NERA. La scatola nera racconta che la nave si è incagliata alle 21.58. Alle 22.10 l’equipaggio comunica alla capitaneria di porto di avere un problema al generatore ma non parla di urti o secche. L’allarme vero e proprio scatta alle 22.30, molto in ritardo, come messo in rilievo dai pm di Grosseto che indagano sulla sciagura. Schettino invece sottolinea ancora ”la correttezza della manovra” e dice di aver puntato sul Giglio ”per evitare il naufragio in mare aperto”. La sua posizione peggiora così ulteriormente e la compagnia di navigazione prende le distanze da Schettino.

AMBIENTE. “Il rischio ambientale per l’Isola del Giglio è altissimo. L’obiettivo è di evitare che il carburante esca dalla nave: stiamo lavorando su questo. L’intervento è urgente, abbiamo fretta”. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini parlando del rischio ambientale dovuto al naufragio della Costa Concordia. L’area interessata dal possibile rischio ambientale “dipende dalle correnti: sicuramente l’Isola del Giglio, probabilmente l’intero arcipelago, forse la costa. Dipende da come si muove il mare”. Visti i cambiamenti delle correnti e l’ingrossarsi del mare, il rischio di inquinamento ambientale sta aumentando.

LA DINAMICA. La Concordia affonda come il Titanic ad un secolo di distanza. Un altro gigante del mare è stato abbattuto per quello che sembra un errore umano. Resta il fatto che uno scoglio ha provocato uno squarcio nella chiglia della nave lungo 70 metri. Quando la nave ha cominciato ad inclinarsi, alcuni dei passeggeri, presi dal panico, si sono tuffati in acqua, alcuni hanno riportato fratture, contusioni e principi di assideramento. Un errore che ha come risultato una gravissima tragedia per la Concordia dove, alla partenza, si contavano a bordo 4234 persone tra equipaggio e passeggeri.

Giglio, trovati altri due cadaveri. Il bilancio delle vittime sale a cinque

Sconfitta pesante per la Brandini-Claag

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Una sconfitta non preventivata per i ragazzi fiorentini. Un risultato che lascia tanta delusione nelle file biancorosse, soprattutto perché arrivato negli ultimi 10 secondi, dopo una partita passata a condurre fino a 3 minuti dalla fine. Volendo dare per forza una spiegazione a questo risultato si può dire che parte della gara è stata condizionata dall’arbitraggio. Tuttavia non si può scaricare sulla conduzione di Volpe e Cilento tutta la responsabilità della partita. Firenze ha giocato bene, ma ha anche evidenziato scarsa lucidità nei momenti più importanti del match. Nell’ultimo quarto, poi, Chiumenti ha messo in campo tutto il suo talento, andando sempre a canestro. Punti che hanno consentito all’Assigeco di conquistare una vittoria inaspettata, almeno fino a poco tempo prima. Certo, se Bellina avesse fatto 2 su 2 dalla lunetta, a 18 secondi dal termine, magari la partita avrebbe avuto un finale diverso. Ma i “se” i “ma” lasciano il tempo che trovano. I fatti sono altri. E parlano di una Brandini-Claag che nonostante la prova complessivamente positiva, non è stata in grado di ‘ammazzare’ il risultato quando ne ha avuto l’opportunità. Adesso rimangono sono delle riflessioni da fare, in vista soprattutto del prossimo impegno a Recanati.

LA PARTITA – Parte bene Casalpusterlengo con Prandin, Casagrande e Chiumenti. Poi Capitanelli spezza l’assolo bianco-azzurro e ripristina la parità. Firenze va poi in vantaggio con Scodavolpe e mette alle strette l’Assigeco. La squadra di Lottici reagisce e piazza una bomba con Loschi e tre liberi con Contento e Biligha. Firenze regge bene il colpo e chiude comunque in vantaggio, grazie ai canestri di Monaldi e Scodavolpe (14-12). Nel secondo tempino continua a regnare la parità. Firenze rimane in vantaggio con Monaldi, Amici e Bellina, ma Casalpusterlengo risponde colpo su colpo grazie alle iniziative di Contento, Prandin e Loschi. Un testa a testa che prosegue fino all’intervallo (31-30). Nella ripresa il minibreak di Casalpusterlengo mette alle strette la Brandini-Claag, che si trova costretta ad inseguire. Monaldi infila una bomba e ristabilisce la parità (36-36) ma l’Assigeco può beneficiare di altri punti che la fanno tornare in vantaggio (38-40). I ragazzi di Paolini tuttavia non demordono e riescono a tornare in parità. Poi la bomba di Bellina porta i biancorossi a +3, ma Casalpusterlengo risponde con Loschi. A meno di quattro minuti dalla fine del terzo quarto il risultato è fermo sul 43-43. Firenze continua ad attaccare e torna in vantaggio ma gli ospiti possono beneficiare di una serie di falli – alcuni dei quali molto dubbi – che li tengono in partita fino alla fine. La Brandini-Claag, alla fine, ha uno scatto vincente che le consente d’incrementare il vantaggio e chiudere il terzo tempo sul 57-52. Nel finale accade l’inimmaginabile. La partita procede spedita sui binari di una sostanziale parità, poi Firenze trova un buon vantaggio e si ritrova a 2’ 34’’ sul risultato di 67-61. Casalpusterlengo torna avanti ad un minuto e poco più riaprendo tutti i giochi. Firenze trova una bomba con Giampaolie torna davanti, poi Chiumenti ristabilisce la parità. Con 18 secondi da giocare Firenze si trova con due liberi da tirare. Bellina insacca solo il secondo, condannando i biancorossi ad un finale da brividi. Casalpusterlengo gestisce il tempo residuo alla perfezione, trovando un canestro con Chiumenti che chiude di fatto i giochi. Mancano 2 secondi alla fine. Troppo pochi per raddrizzare la gara. Finisce 72-73 e per la Brandini-Claag è una sconfitta che brucia moltissimo.

I TABELLINI

BRANDINI-CLAAG FIRENZE 72
ASSIGECO CASALPUSTERLENGO 73

PARZIALI: 14-12, 31-30, 57-52

BRANDINI-CLAAG: Giampaoli 11, Capitanelli 12, Sanna 2, Rabaglietti, Fabiani, Monaldi 12, Spizzichini 6, Scodavolpe 8, Amici 9, Bellina 12

All. Paolini

CASALPUSTERLENGO: Venuto, Chiumenti 14, Ricci 7, Castelli 5, Contento 16, Loschi 10, Casagrande 4, Ferri, Prandin 14, Biligha 3

All. Lottici

ARBITRI: Vincenzo Volpe di La Spezia e Dario Cilento di Napoli

TIRI LIBERI: BRANDINI-CLAAG 21/28 – ASSIGECO 14/17
TIRI DA 2: BRANDINI-CLAAG 15/36 – ASSIGECO 19/32
TIRI DA 3: BRANDINI-CLAAG 7/18 – ASSIGECO 7/24
RIMBALZI: BRANDINI-CLAAG 27 – ASSIGECO 27

Derby rosa all’Azzurra Bisonte San Casciano

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Il cuore certe volte non basta. L’atteso derby inizia con tanta emozione nel volto delle nostre ragazze e finisce con una sconfitta che non puo’ e deve far male. Coach Biagi cerca nei time-out di scuotere le nostre ragazze che sembrano contratte ma non basta. San Casciano risponde con un gioco molto pulito. Vannini distribuisce bene soprattutto a Fidanzi e Biccheri (brava in attacco e difesa) e al centro con Giovanelli. Lentamente il Valdarno si scuote grazie soprattutto a capitan Ranieri, Ambrosi e Agresti. Le giocatrici esperte danno la carica e dopo un pesante break 11 a 5 per Il Bisonte, il match si gioca punto a punto, Mancuso schiaccia bene il 18 a 13. Il set viene chiuso da una straordinaria Biccheri anche in battuta che consente a San Casciano di chiudere il punto con Fidanzi con una bellissima diagonale da posto 4, 25 – 15. Si puo’ fare di più e meglio, Barbara Biagi dispensa ancora consigli.

Il Valdarno deve giocare più col coltello tra i denti. Cercasi Puccini. Puccini che  risponde presente immediatamente con un bellissimo attacco dalla seconda linea. Inizia la partita con un set di ritardo. Con grinta, cuore e tanta determinazione passiamo a condurre 6 a 4. Tutta la squadra è presente. Il Valdarno cambia ritmo alla partita. Ma San Casciano continua a non sbagliare nulla. Il derby diventa bellissimo, combattuto giocato punto a punto. La nostra Ranieri e Vannini sono protagoniste di grandi alzate ma nel momento più bello esce fuori il muro di Guerrini che stoppa molti attacchi nerocelesti. A meta set arriva un altro break, 13 a 8 costruito soprattutto da Biccheri-Guerrini. Ne Il Bisonte tutto funziona, siamo nuovamente ‘sotto shock’. Ma non molliamo ancora Puccini ci riporta sotto 14 a 11. Quando le ragazze di Barbara Biagi si avvicinano il Bisonte accelera: ancora Biccheri, Guerrini e Fidanzi fanno valere la maggior esperienza e anche questo parziale si spegne lentamente,  25 – 15. Terzo parziale che inizia come il secondo tanta grinta da parte delle nostre ragazze. Mancuso con un bel lungo linea porta il Valdarno sul 3 a 2. Poi Bianchini con 2 battute molto-molto fortunate (tutte e due sul nastro) porta avanti nuovamente Il Bisonte. La fortuna non è dalla nostra parte, niente Dea Bendata come settima giocatrice. Lottiamo, ci crediamo ma nei momenti cardine degli errori gratuiti spianano la strada alla corsa de Il Bisonte. Poi i centimetri  di Biccheri fanno ancora una volta differenza, nonostante la buona prova della nostra Agresti. Finisce con un triplo 25 – 15. Loro perfette, noi abbiamo giocato bene solo a tratti. Troppo poco per impensierire questa Bisonte. Andrà meglio il ritorno!

SERIE B1 FEMMINILE Girone C
Undicesima giornata girone d’andata Il BISONTE SAN CASCIANO – VALDARNO VOLLEY
3 – 0 (25/15, 25/15, 25/15)
 
Il Bisonte San Casciano: Rubini (l), Bianchini 15, Fidanzi 13, Bellini n.e., Giovannelli 10, Peluso n.e., Savelli, Vannini 4, Biccheri, Guerrini 7, Tarantino n.e.. All. Bertini 2° All. Biagi.
 
Valdarno Volley: Gineprini n.e., Ranieri, Ambrosi 3, Miola 2, Degli Innocenti n.e., Agresti, Puccini 5, Mancuso 9, Simoni n.e, Rondini n.e, Tani 4. All Biagi. 2° All. Nigi

Fiorentina sconfitta e contestata

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Contro il Lecce s’è visto subito che a questa squadra manca un attaccante. Delio Rossi fa quel che può con la rosa a disposizione. A centrocampo viene bocciato a metà gara Salifu e, dopo poco, Ljajic in attacco. Montolivo regge solo un tempo e svanisce nella ripresa. Lazzari e Cerci entrati in corsa sono evanescenti. Jovetic ci prova ma non riesce mai ad impensierire i due portieri che si sono alternati a difendere la rete dei salentini: Benassi e Julio Sergio. Squadra svogliata, con poche idee e punita da un rigore di Di Michele (sempre a segno nelle due sfide della scorsa stagione) generosamente concesso dall’arbitro Calvarese che ha così sanzionato un brutto fallo di Natali, uscito anzitempo dal campo per infortunio. La contestazione finale dei tifosi, circa 700, è continuata per gran parte della serata. Una delegazione è stata poi ricevuta dal Vice presidente esecutivo della società Mario Cognini.
PRIMO TEMPO. Avvio di gara avara di emozioni. Fiorentina che sbaglia anche i passaggi più semplici. Gli uomini di Serse Cosmi si difendono bene ed impensieriscono, in un paio d’occasioni, Boruc. Cuadrado è una spina nel fianco per la Fiorentina. I viola chiudono la prima parte della gara con due incursioni pericolose. Un tiro di Montolivo ed un’azione di Ljajic scattato sul filo del fuorigioco. L’attaccante si trova di fronte a Benassi ma inciampa su se stesso e la sfera termina sul fondo. Il Lecce risponde con Olivera. La conclusione viene messa in angolo da Boruc.
SECONDO TEMPO. La ripresa vede ancora protagonista il Lecce con Olivera che al 6′ si porta davanti al portiere viola ma non riesce a concludere. Dall’occasione persa nasce un contropiede della Fiorentina ma Ljajic perde, ancora una volta, l’occasione per segnare con Benassi che para. L’estremo difensore del Lecce rimane a terra e, dopo i primi soccorsi, viene sostituito da Julio Sergio. La Fiorentina è spenta. Gli uomini di Serse Cosmi puntano al colpaccio. Al 20′ Di Michele realizza il rigore conquistato da Muriel, messo a terra da un ingenuo Pasqual, con una conclusione centrale. Tutti si aspettano l’assalto finale viola ma ma, in verità, sono solo due le occasioni degne di nota e che potevano portare al pareggio. In entrambi i casi è protagonista Jovetic. Prima il montenegrino ci prova da posizione defilata, Julio Sergio mette in angolo. Poi, un tiro dal limite dell’area che Julio Sergio blocca in due tempi: ci fosse stato un attaccante di rapina in area poteva venir fuori un gol. A dieci minuti dalla fine scoppia la contestazione e la paura, di dover rischiare fino alla fine per non retrocedere.
Sconsolato Delio Rossi: “Questa partita poteva essere una svolta per il nostro campionato. La società – ha continuato il tecnico –  è al corrente che la squadra ha bisogno di rinforzi, anche se questo non c’entra niente con la partita di oggi. Questo sarà un campionato difficile. Dispiace per il risultato, che se fosse stato positivo ci avrebbe aperto altre prospettive. Chiedo scusa alla gente di Firenze perché potevamo e dovevamo fare meglio. Lo svantaggio non giustifica una prestazione sotto tono. Sono convinto che qualcuno arriverà dal mercato, ma non bisogna pensare che saranno i salvatori della patria. Ora bisogna rimboccarci le maniche e lavorare, perché non si può giocare così”.

Torna alla vittoria l’Olimpia

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Dopo la sconfitta nel turno precedente in casa del Turris l’Olimpia è tornata nuovamente alla vittoria fra le mura amiche del PalaMattioli. La squadra ospite, l’Immobiliare Belfiore di Ponsacco, ha subito un netto 3-0 e ha lasciato l’intera posta ai fiorentini, nonostante un disperato tentativo di resistere nel terzo set, perso di misura 25-23.
Prosperi ha schierato una formazione un po’ diversa dal solito causa le assenze dell’opposto Galiulo e del centrale Gristina, comunque ben sostituiti da Grossi (opposto) e dai centrali Bigi e Cafaggi.
Nei primi due set la differenza tecnica fra le due compagini è risultata netta: i padroni di casa  se li sono aggiudicati lasciando agli ospiti solo 13 punti nel primo e 16 nel secondo.
Nel terzo parziale la squadra di Ponsacco è stata a lungo in testa, ma, raggiunta sul 20 pari, ha nuovamente ceduto permettendo ai fiorentini di chiudere velocemente set e incontro.
L’Olimpia ha dimostrato grande sicurezza in tutti i fondamentali (6 battute punto, 9 muri vincenti, 37 attacchi positivi). Ancora una volta il più efficace in attacco è stato l’esperto Sguazzini, ma anche i giovani Grossi e Carminati hanno avuto un ottimo rendimento così come i centrali Diouf, Bigi e Cafaggi. Buona come al solito la prestazione del libero Vigilucci, sia in ricezione che in difesa.

G.S. OLIMPIA PO.LI.RI – IMMOBILIARE BELFIORE 3-0
(25-13//25-16//25-23)

OLIMPIA: Bigi (5) – Cafaggi (4) – Carminati (7) – Cavallucci – Degli Innocenti (K) – Diouf (8) -Grossi (10) – Pianigiani (4)- Sguazzini (15) – Simonelli – Vigilucci (L)
1° All. Prosperi Turri Andrea   – 2° All.  Controne Gaetano
IMMOBILIARE BELFIORE: Cannelli – Colli (K) – Ferretti – Grasso – Mazzei – Meini – Raguso – Sartini Francesco – Sartini Michele – Tomei – Sartini F. (L)
All. Ciara Fabrizio

Buon pareggio tra Primadonna Firenze e Mozzanica

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Inizia nel migliore dei modi il pomeriggio per la formazione viola in vantaggio dopo appena un minuto di gioco grazie al colpo di testa di Brutti servita dalla corsia di sinistra da Ferrati. Il Firenze cerca di controllare il vantaggio attraverso un buon possesso palla, ma con il passare dei minuti il Mozzanica cresce sul piano del gioco sfiorando con Tarenzi il possibile pareggio, ma il colpo di testa da distanza ravvicinata dell’attaccante lombarda trova la risposta dell’attenta Leoni.

Al 16′ su una azione di contropiede il Mozzanica va in gol con Tarenzi con un pregevole lob che scavalca il portiere viola in uscita. Dopo il pareggio ospite la gara perde un po’ di vivacità, ed entrambe le squadre fanno fatica a presentarsi con decisione in fase d’attacco. E’ però il Primadonna ad avere il controllo del gioco, ma sul piano delle occasioni è ancora il Mozzanica a farsi minacciosa con Tarenzi. Al 37′ il Firenze potrebbe riportarsi in vantaggio, Salvatori Rinaldi vede l’inserimento di Ferrati ma al momento del tiro la giovane centrocampista viola trova il deciso intervento di Gritti che di piede sventa il pericolo. Il primo tempo si chiude con il risultato di uno a uno.

Nella ripresa il Firenze ha subito una buona occasione con Brutti ma il tiro della giocatrice gigliata viene deviato in corner dal provvidenziale intervento di Nasuti.

Al quarto d’ora ci prova Orlandi dal limite dell’area, conclusione troppo centrale. Al 63′ si vede anche il Mozzanica con la neo entrata Spinelli ma il tiro della giocatrice ospite è da dimenticare. Al 70′ affondo di Guagni, palla al centro per Salvatori Rinaldi che per poco non ci arriva. Il Mozzanica nella parte finale di gara cresce e spreca ancora con Tarenzi la palla del possibile vantaggio, grazie allo splendido intervento di Leoni. Nel finale più Mozzanica che Firenze, Bernardi ci prova con un diagonale dal vertice destro, ma la palla supera abbondantemente la traversa.

Un pareggio giusto, contro un avversario ostico. Un punto che rimette il Firenze in corsa, dopo le sconfitte con Torres e Tavagnacco e che mantiene il morale della squadra alto in vista della gara di sabato prossimo contro il Riviera di Romagna.

Primadonna Firenze – Mozzanica: 1-1

Primadonna Firenze: Leoni, Benucci, Guagni, Spina, Linari, Bruno, Ferrati, Orlandi, Baldi(22’st Parrini), Brutti, Salvatori Rinaldi(43’st Borghesi). A disp: Valgimigli, Adami, Binazzi, Casile, Corsiani. All: Nicoli

Mozzanica: Gritti, Bernardi, Tonani, Nasuti, Sampietro, Locatelli, Fumagalli(30st’ Rota), Mauri, Terenzi, Scarpellini(16′ Spinelli),Piccinno(19st’ Perini). A disp: Cavagna, Dossi, Franzosi, Trezzi. All: Fracassetti
Arbitro: Santi di Prato
Reti: 1′ Brutti, 16′ Tarenzi

Giglio, trovati altri due cadaveri. Il bilancio delle vittime sale a cinque

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Trovati altri due cadaveri in mare, il bilancio delle vittime della tragedia consumata nel tratto di mare davanti all’Isola del Giglio arriva a cinque. Scende invece a 17 il numero delle persone che mancano all’appello, nella notte tra sabato e domenica salvati anche una coppia di sud coreani in viaggio di nozze che erano rimsati intrappolati nella loro cabina e il commissario di bordo, Manrico Giampedroni, che ha aiutato molte persone a mettersi in salvo prima di rompersi una gamba e rimanere immobilizzato nel ristorante sul terzo ponte. “Non ho mai smesso di sperare”, ha detto il commissario al momento del savataggio.

I NUMERI. Tutta l’isola del Giglio si sta mobilitando per rendere il più efficienti possibili i lavori, dopo la tragedia che ha colpito la Corcordia, nave della flotta Costa Crociere con a bordo 4234 persone (tra i quali 56 bambini con meno di 6 anni) che venerdì notte è naufragata a poche centinaia di metri dall’isola del Giglio. Al momento le vittime accertate della tragedia sarebbero 3.

LA SVOLTA NEL POMERIGGIO. Fermato il capitano della nave, Francesco Schettino, 52enne campano, attualmente in carcere con le accuse di omicidio colposo plurimo e abbandono della nave. Secondo gli inquirenti il comandante, dopo aver fatto una manovra maldestra per “permettere ai passeggeri di far salutare gli isolani”, avrebbe abbandonato la nave intorno a mezzanotte e mezzo, quando c’erano ancora molte persone da aiutare e da portare in salvo.

I PASSEGGERI. Un fulmine a ciel sereno nella tranquillità della piccola isola dell’arcipelago toscano, che ieri sera ha vissuto dal vivo questa scena surreale, una enorme nave che colava a picco a due passi dal porticciolo. Urla, grida, tanta paura, ma una “Grande efficienza da parte dell’equipaggio”, assicurano alcuni dei passeggeri, dopo i primi soccorsi. “Tutti, anche il resto della ciurma, ha mantenuto la calma”, spiegano. Uno scoglio, questo secondo le prime ricostruzioni dell’accaduto, è stato la causa del naufragio.

LA DINAMICA. Uno scoglio che ha provocato uno squarcio nella chiglia della nave lungo 70 metri, come un novello Titanic, a un secolo di distanza. Ancora la dinamica non è chiara, potrebbe trattarsi di un errore umano ma potrebbero anche essere state delle macchine in avaria. Quando la nave ha cominciato ad inclinarsi, alcuni dei passeggeri, presi dal panico, si sono tuffati in acqua, alcuni hanno riportato fratture, contusioni e principi di assideramento ed è probabilmente allo stesso modo che hanno trovato la morte i tre che riportavano chiari segni di annegamento.

LO SCOGLIO NON ERA SEGNALATO. Secondo la dichiarazione rilasciata al TgCom dal comandante Francesco Schettino “Navigamo sotto costa, per navigazione turistica – spiega il capitano alle telecamere -. Lo scoglio non era segnalato. Dalle carte sembrava ci fosse acqua a sufficienza sotto di noi. Oltre cento metri dagli scosci, non dovevamo avere questo impatto”.

LEGAMEBIENTE. All’indomani della tragedia consumata all’isola del Giglio, l’associazione ambientalista chiede che vengano svuotati immediatamente i serbatoi della nave da crociera, per evitare un disastro ambientale. Legambiente, che esprime solidarietà alle vittime della tragedia, si augura anche che vengano immediatamente presi provvedimenti tali da evitare un ulteriore disastro.

Aeroporto Firenze sconfitto dalle Fiamme Oro

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“Il Firenze c’è”. Nell’anticipo della prima giornata di ritorno del campionato di Serie A1, l’Aeroporto Firenze sembra aver lasciato alle spalle i brutti momenti delle ultime partite e ha lanciato quel messaggio di rivincita che tutti aspettavano. Per di più lo ha fatto nella sua veste migliore: imbottito di quei giovani di talento cresciuti nel proprio vivaio pronti a dare l’anima per i colori biancorossi. I tecnici gigliati Ghelardi e Sordini per affrontare la corazzata Fiamme Oro chiedono velocità e pressione difensiva e la linea verde gigliata ha ben risposto alle consegne date. Unico neo della giornata: la sconfitta.La quarta consecutiva, ma un 16 a 17 più che onorevole contro una squadra totalmente professionistica. Peccato per la poca lucidità in alcune occasioni che, visto il punteggio finale, sono risultate decisive per l’esito della partita: quando a inizio gara per fallo di reazione ci si è fatti girare contro un calcio a favore, quando si è mancato di un soffio un piazzato e quando si è rimediato un giallo che poteva essere evitato.

Nasce da una touche la meta del XV di Valsecchi nei primi minuti di gioco, realizzata su mischia avanzante dal pilone Gasparini. L’Aeroporto Firenze reagisce bene e le belle ripartenze degli avanti insieme all’ottimo gioco di rimessa delle sue veloci linee arretrate impensieriscono non poco gli avversari che non riescono mai ad esprimere un gioco organico sotto la pressione asfissiante dei gigliati. Firenze varia bene il gioco con i suoi reparti (ottima la mediana Billot – Di Francescantonio) e riesce a rimanere attaccata al risultato capitalizzando con Billot i piazzati che le Fiamme Oro in affanno concedono. Bravi anche nelle scelte di gioco quando si deve sostenere l’inferiorità numerica per il giallo a Vella. Si chiude il primo tempo in vantaggio per il terzo piazzato di Billot (9-7).

Di nuovo le Fiamme Oro subito in vantaggio nei primi minuti del secondo tempo su piazzato di Benetti. La partita cala di ritmo e si concentra più sul gioco di mischia dove l’Aeroporto Firenze riesce bene con la difesa a contenere gli avversari. Senza episodi particolari si arriva al 25° nell’unica occasione della partita in cui la squadra cremisi dimostra di meritare il primato in classifica. La meta di De Gaspari realizzata su ennesima fase di gioco trova i fiorentini scoperti in fase difensiva e porta le Fiamme Oro a superare il break di differenza. La meta di Santi negli ultimi minuti del match segna la reazione dei biancorossi che chiudono in attacco la partita conquistando il punto bonus per differenza punti.

Soddisfatto il presidente Giacomo Lucibello: “Una bella reazione dei nostri ragazzi. A prescindere dal risultato, oggi abbiamo dimostrato passione e attaccamento ai nostri colori, e come la nostra storia ci insegna, abbiamo dato del nostro meglio difronte all’esame più difficile. Sento che questo messaggio è stato colto anche dai nostri sostenitori e questo contribuirà ancora di più a superare il momento di difficoltà che stavamo passando. Il fatto che questa prova d’orgoglio sia venuta con l’importante contributo di tanti atleti giovani e provenienti dal nostro vivaio mi fa ben sperare per il prosieguo della stagione e per il futuro del nostro progetto di crescita.”  

Tommaso Di Francescantonio, classe ’91, mediano di mischia: “Oggi è stato come un secondo esordio per me: la mia prima partita da mediano di mischia dal primo minuto. Sono molto soddisfatto per la responsabilità che mi è stata data. Sono contento anche per la prestazione di rivalsa della squadra rispetto alle ultime due, tre partite nelle quali non ci si era espressi al cento per cento e magari senza il cuore che abbiamo messo oggi in campo. La squadra oggi aveva voglia di vincere.”

“Personalmente ho avuto un grandissimo aiuto dai miei compagni, che considero fantastici. Non mi sono mai trovato così bene in squadra e stare a fianco di giocatori come Santi, Ippolito e tutti gli altri è per me una grande soddisfazione. Nell’ultimo periodo, – conclude Di Francescantonio – abbiamo avuto qualche difficoltà, ma adesso anche in allenamento abbiamo preso il ritmo giusto, si vede la differenza. Anche con tutti questi nuovi innesti che abbiamo avuto quest’anno ci stiamo iniziando a capire. Sono contento, stiamo andando molto molto meglio.”

AEROPORTO FIRENZE – FIAMME ORO  16-17 (9-7)

AEROPORTO FIRENZE RUGBY: Menon, Genua, Rios, Meyer, Bastiani (37′ s.t. Nava), Billot, Di Francescantonio, Ippolito, Santi, Fortunati Rossi  (25′ s.t. Parri), Soldi, Vella, Bianco (28′ s.t. Purbrook), Ferraro (10′ p.t. Fanelli), Chiostrini
A disp.: Passaleva, Borsi, Morace
All.: Ghelardi – Sordini

FIAMME ORO: Sapuppo, De Gaspari, Forcucci, Massaro (17′ s.t. Rosa), Andreucci (17′ s.t. Mariani), Benetti, Martinelli, Vedrani, Zitelli, Favaro, Cazzola, Riedi, Pettinari (5′ s.t. Cocivera), Viceré, Gasparini (5′ s.t. Cerqua)
A disp.: Moscarda, Maestri, Boarato, Di Stefano
All.: Valsecchi

Arbitro: Vivarini (Padova)
Giudici di linea: Laurenti, Armavivi

Marcatori: p.t.: 5′ mt  Gasparini tr Benetti (0-7); 9′ cp Billot (3-7); 13′ cp Billot (6-7); 40′ cp Billot (9-7); s.t.: 2′ cp Benetti (9-10); 25′ mt De Gaspari tr Benetti (9-17); 40′ mt Santi tr Billot (16-17).

Note: 29′ p.t. c. giallo Vella – Spettatori 700

Serie A – Girone A – XII giornata – 15.01.2012 – ore 14.30

Aeroporto Firenze Rugby – Fiamme Oro Roma 16 – 17 (1-4)
Udine Rugby F.C. –  – ASD Rugby Lyons Piacenza 08 – 11 (1-4)
Pro Recco Rugby – M-Three Am. R. San Donà 12 – 18 (1-4)
Livorno Rugby ssd – R. Banco di Brescia  19 – 32 (0-5)
Franklin & Marshall CUS Verona – Rugby Grande Milano 43 – 08 (5-0)
Donelli Modena Rugby – Accademia Nazionale Tirrenia 18 – 13 (4-1)

Classifica:
Fiamme Oro Roma punti 51; Amatori San Donà punti 44; Lyons Piacenza punti 42; Modena punti 37; Udine punti 34; Accademia Nazionale Tirrenia e Pro Recco punti 32; Aeroporto Firenze Rugby punti 31; Rugby Brescia punti 27; Cus Verona punti 18; Grande Rugby Milano punti 7; Livorno Rugby punti 5.

Prossimo Turno domenica 22 gennaio 2012
Lyons Piacenza – Livorno; Amatori San Donà – Rugby Udine; Rugby Brescia – Pro Recco; Grande Milano – Aeroporto Firenze Rugby; Accademia Nazionale Tirrenia – Cus Verona; Fiamme Oro Roma – Modena.

Buon 125° anno Canottieri “Firenze”

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Sale sul palco Maurizio Clerici, componente di quello storico due senza di stampo biancorosso che alle Olimpiadi di Melbourne del 1956 si fermò in semifinale. Ricorda il compagno Alvaro Banchi, il loro mentore Bruno Bianchi, e piange. Di loro restano immagini ingiallite e un ricordo indelebile. Sale sul palco Filippo Soffici. Viso e ciuffo sono quelli di sempre, quelli felici dell’oro iridato Junior in singolo a Milano nel 1988 e del bronzo olimpico sul quattro di coppia a Barcellona nel 1992. La sua cavalcata in singolo viene riproposta per intero sul maxischermo allestito nel maestoso Salone de’Cinquecento, in Palazzo Vecchio, tra l’ammirazione e l’emozione dei presenti. Maurizio e Filippo sono insieme sul palco. Si abbracciano. Sono la storia olimpica della Società Canottieri “Firenze”, e questi sono i momenti più emozionanti della grande festa allestita dal circolo remiero del Ponte Vecchio per le premiazioni non solo del 2011, ma soprattutto della sua storia, tenutasi sabato 14 gennaio.

La storia di un club che nel 2011 ha festeggiato 125 anni, e che li ha voluti ripercorrere alla grande tra immagini, ricordi e le parole dei protagonisti di una storia infinita.

Dunque via, con la voce storica del canottaggio in Toscana, Franco Morabito, a far da Caronte nei meandri dei successi biancorossi, al cospetto di personalità come il sindaco di Firenze Matteo Renzi, socio del circolo per altro, del suo vice nonché assessore allo sport Dario Nardella, del presidente della “Firenze” notaio Massimo Cavallina Semplici, del presidente del CONI regionale Paolo Ignesti, di quello provinciale fiorentino Eugenio Giani e, in rappresentanza della Federazione Italiana Canottaggio, il vicepresidente Stefano Comellini.

La cerimonia non ha lasciato nulla al caso. Sotto i riflettori sono passati infatti tutti, ma proprio tutti coloro che hanno dato qualcosa alla Canottieri “Firenze” per rendere ancor più grande la sua storia. Come i soci con oltre 50 anni di associazione al circolo. Come i presidenti del passato. Come i campioni del mondo. Come le società gemellate. Come le grandi glorie, oltre cinquanta atleti che nel corso degli anni hanno portato in azzurro i colori bianco-rossi. Come gli atleti del dragon boat dominante in Italia e nel Mondo da dieci anni a questa parte.

Senza dimenticare chi purtroppo non poteva essere presente, come Francesco Fossi, la stella cresciuta e affermatasi sulle acque dell’Arno e oggi, da membro delle Fiamme Gialle, in preparazione per i Giochi di Londra, sulle orme di Banchi, Clerici e Soffici. O come Filippo Giannini, campione del Mondo Junior nel 1988 (la stessa rassegna iridata dove Soffici trionfò sul singolo) a capovoga del quattro senza; quando il maxischermo mostra il filmato della gara, i soci della Canottieri si emozionano ancora come 20 anni fa, quando a 300 metri dall’arrivo la barca di Filippo era fuori dal giro delle medaglie, nel quale poi rientrò con prepotenza fino all’oro grazie ad un rush finale epico condotto dall’atleta fiorentino.

Su tutti poi, ovviamente, loro, squadra agonistica e staff tecnico guidato da Luigi De Lucia, ovvero coloro che oggi continuano a sudare e faticare per far sì che il nome della Società Canottieri “Firenze” sia sempre e comunque sinonimo di blasone, tradizione e vittorie.

Come è stato nel 2011: undici titoli italiani, due atleti oro iridato Junior e uno bronzo iridato Junior, quattro atleti campioni d’Europa Junior, il quarto posto su oltre 190 sodalizi in Coppa Montù, la classifica a punti riservata all’attività agonistica da Senior a Ragazzi, il secondo su oltre 160 club nel Trofeo D’Aloja, graduatoria a punti riservata ai più piccoli, gli Allievi ed i Cadetti.

Una festa in grande, come doveva essere. E come si spera sarà ancora in futuro. 125 anni dopo tutto non sono poi tanti, se si ha fame di nuovi successi.