- Pubblicità -
Contro il Lecce s’è visto subito che a questa squadra manca un attaccante. Delio Rossi fa quel che può con la rosa a disposizione. A centrocampo viene bocciato a metà gara Salifu e, dopo poco, Ljajic in attacco. Montolivo regge solo un tempo e svanisce nella ripresa. Lazzari e Cerci entrati in corsa sono evanescenti. Jovetic ci prova ma non riesce mai ad impensierire i due portieri che si sono alternati a difendere la rete dei salentini: Benassi e Julio Sergio. Squadra svogliata, con poche idee e punita da un rigore di Di Michele (sempre a segno nelle due sfide della scorsa stagione) generosamente concesso dall’arbitro Calvarese che ha così sanzionato un brutto fallo di Natali, uscito anzitempo dal campo per infortunio. La contestazione finale dei tifosi, circa 700, è continuata per gran parte della serata. Una delegazione è stata poi ricevuta dal Vice presidente esecutivo della società Mario Cognini.
PRIMO TEMPO. Avvio di gara avara di emozioni. Fiorentina che sbaglia anche i passaggi più semplici. Gli uomini di Serse Cosmi si difendono bene ed impensieriscono, in un paio d’occasioni, Boruc. Cuadrado è una spina nel fianco per la Fiorentina. I viola chiudono la prima parte della gara con due incursioni pericolose. Un tiro di Montolivo ed un’azione di Ljajic scattato sul filo del fuorigioco. L’attaccante si trova di fronte a Benassi ma inciampa su se stesso e la sfera termina sul fondo. Il Lecce risponde con Olivera. La conclusione viene messa in angolo da Boruc.
SECONDO TEMPO. La ripresa vede ancora protagonista il Lecce con Olivera che al 6′ si porta davanti al portiere viola ma non riesce a concludere. Dall’occasione persa nasce un contropiede della Fiorentina ma Ljajic perde, ancora una volta, l’occasione per segnare con Benassi che para. L’estremo difensore del Lecce rimane a terra e, dopo i primi soccorsi, viene sostituito da Julio Sergio. La Fiorentina è spenta. Gli uomini di Serse Cosmi puntano al colpaccio. Al 20′ Di Michele realizza il rigore conquistato da Muriel, messo a terra da un ingenuo Pasqual, con una conclusione centrale. Tutti si aspettano l’assalto finale viola ma ma, in verità, sono solo due le occasioni degne di nota e che potevano portare al pareggio. In entrambi i casi è protagonista Jovetic. Prima il montenegrino ci prova da posizione defilata, Julio Sergio mette in angolo. Poi, un tiro dal limite dell’area che Julio Sergio blocca in due tempi: ci fosse stato un attaccante di rapina in area poteva venir fuori un gol. A dieci minuti dalla fine scoppia la contestazione e la paura, di dover rischiare fino alla fine per non retrocedere.
Sconsolato Delio Rossi: “Questa partita poteva essere una svolta per il nostro campionato. La società – ha continuato il tecnico – è al corrente che la squadra ha bisogno di rinforzi, anche se questo non c’entra niente con la partita di oggi. Questo sarà un campionato difficile. Dispiace per il risultato, che se fosse stato positivo ci avrebbe aperto altre prospettive. Chiedo scusa alla gente di Firenze perché potevamo e dovevamo fare meglio. Lo svantaggio non giustifica una prestazione sotto tono. Sono convinto che qualcuno arriverà dal mercato, ma non bisogna pensare che saranno i salvatori della patria. Ora bisogna rimboccarci le maniche e lavorare, perché non si può giocare così”.
- Pubblicità -