domenica, 28 Settembre 2025
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Aids, cento nuovi casi l’anno in Toscana

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In Toscana cento nuovi casi all’anno, ma in progressivo calo: sono questi i numeri dell’Aids nella nostra regione, alla vigilia del 1° dicembre, giorno in cui si celebra la giornata ondiale contro l’Aids.

I CASI. Secondo i dati del Registro regionale Aids affidato all’Osservatorio di epidemiologia dell’Ars, dal 1981 al 31 dicembre dello scorso anno sono stati 4.023 i casi di Aids di residenti in Toscana.

IN DIMINUZIONE. La buona notizia è che dal 1995, così come a livello nazionale, anche nella nostra regione si registra una progressiva diminuzione: nell’ultimo decennio sono circa cento i nuovi casi l’anno. Sempre al 31 dicembre 2010, i malati viventi in Toscana sono 1.489.

TRASMISSIONE. Per quanto invece riguarda le modalità di trasmissione di questa malattia, diversamente dagli inizi la principale causa è riconducibile alle vie sessuali, specialmente in rapporti eterosessuali.

Approfondisci la notizia: Giornata mondiale dell’Aids: le iniziative

In mille per l’addio ai frati morti in Tanzania

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C’erano più di mille persone, questa mattina, ai funerali dei frati cappuccini morti alcuni giorni fa in Tanzania.

IL FUNERALE. L’ultimo saluto ai tre religiosi Luciano Baffigi, Corrado Trivelli e Silverio Ghelli, morti in un incidente stradale insieme al volontario Andrea Ferri mentre si trovavano in missione in Tanzania, è stato dato questa mattina nella basilica di Santa Croce, alla presenza di una folla di persone.

BETORI. “Questi tre fratelli hanno consumato le loro vite per il Vangelo e si sono riuniti al Signore in un atto estremo di servizio”: sono state queste le parole usate dall’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori.

Tanzania, muoiono tre frati e un volontario

Carta e code addio, le multe sbarcano on line

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E anche le multe sbarcano sul web.

ON LINE. E’ tutto pronto in Prefettura per l’avvio del nuovo servizio telematico che permetterà a chi ha preso una multa di seguire la sua pratica online. Una rivoluzione organizzativa sul fronte delle infrazioni al codice della strada, che cambierà la comunicazione tra le istituzioni e renderà più semplice e trasparente per il cittadino seguire l’iter della sua pratica. Se poi l’utente dispone di una casella di posta certificata (Pec) e della firma digitale potrà persino presentare online l’eventuale ricorso.

IL SISTEMA. Si tratta – spiega la Prefettura di Firenze – di un nuovo sistema messo a punto dai servizi informatici del Ministero dell’Interno, che ora sbarca anche a Firenze. Sono già una trentina le prefetture collegate a questo nuovo portale denominato SAN.A. (SANzioni Amministrative) che consente la gestione online di tutti i procedimenti connessi alle violazioni al codice della strada. Lo scopo è quello di rendere più efficiente il servizio, velocizzare le procedure, ridurre l’uso della carta e consentire all’utente di verificare, dal proprio computer e in ogni momento, a che punto è la contravvenzione nel pieno rispetto della privacy.

STOP ALLE CODE. Si potrà sapere in tempo reale quali provvedimenti sono stati adottati, se è stata fissata un’audizione, scaricare documenti e file. Inoltre, ogni volta che gli uffici apporteranno una modifica alla sua posizione, potrà essere avvisato da un sms. Tutto questo collegandosi al sito http://sana.interno.it. Quindi più trasparenza e meno burocrazia. E soprattutto niente più code agli sportelli e un uso fortemente ridotto della carta. Il sistema prevede infatti che gli organi che accertano un’infrazione –  polizia, carabinieri, guardia di finanza, corpo forestale dello Stato e vigili urbani – inseriscano dati e documenti scannerizzati nel portale dal quale per via telematica arrivano alla Prefettura. Il progetto SAN.A., permette così di creare “fascicoli informatici”, realizzando in pieno uno degli obiettivi fissati dal Codice dell’Amministrazione Digitale: “dematerializzare” tutti i procedimenti, ovvero fare sempre meno uso della carta, avvalendosi delle tecnologie informatiche.

TEMPI. Quando si parte? Il sistema è pronto e il suo funzionamento è stato illustrato ieri in Prefettura dagli esperti del Ministero dell’Interno giunti da Roma. Per entrare in fase operativa occorre a questo punto solo la sottoscrizione con i Comuni della provincia dei protocolli d’intesa per definire gli aspetti tecnologici di collegamento.

Natale, i consigli salva-alberello: no a quelli finti, sì al made in Italy

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Con l’avvicinarsi delle feste inizia l’invasione degli alberelli: quelli veri, ma importati dai paesi del nord Europa e gli alberi di plastica provenienti in maggior parte dalla Cina. Ma la patria degli abeti italiani è in Toscana.

TERRA DI ABETI. Il granducato, oltre a essere la casa delle stelle di Natale (5 milioni di esemplari prodotti tra Pescia e Viareggio), è anche la capitale degli alberelli. La mecca si trova nell’aretino e nel pistoiese: solo nel Casentino e in una piccola parte della Valtiberina si coltivano infatti oltre un milione e mezzo di piante mentre quelle commercializzate sono, secondo le stime più recenti, circa 390mila per un volume di affari di 2 milioni e mezzo di euro.

DAI 10 AI 500 EURO. Così la Coldiretti invita a scegliere per le prossime feste alberi naturali, made in Italy, meglio ancora se made in Toscana. Quest’anno i prezzi, secondo l’associazione agricola, saranno sostanzialmente stabili e cambieranno a seconda della varietà, della presenza o meno del vaso e dell’altezza. Si va dai 10-30 euro dell’abete più piccolo, fino ai 500 euro per le piante di grandi dimensioni.

CONSIGLI. Per evitare fregature e aiutare il consumatore nell’acquisto dell’albero, la principale organizzazione agricola toscana ha stilato una serie di regole.

Prima è, meglio è. Acquistare l’alberello con qualche giorno di anticipo in modo di dare modo alla pianta di adattarsi al nuovo ambiente e distendere bene i rami, precedentemente imprigionati dalla rete per il trasporto.

Metro in mano. Misurare accuratamente l’altezza del soffitto di casa, per non trovarsi con un albero troppo alto. All’aperto gli albeti sembrano molto più piccoli.

L’etichetta, una garanzia. Al momento dell’acquisto certificare la presenza dell’etichetta con l’indicazione dell’azienda di produzione e l’iscrizione al registro fitosanitario;

L’imperfezione è naturale. Non andare alla ricerca di un albero perfetto perché ogni esemplare tende ad avere un lato meno ricco di rami nella parte cresciuta verso nord.

Gli aghi. Tutte le conifere tendono a perdere gli aghi nella parte interna dei rami ma ciò non significa che l’albero sia vecchio e in ogni caso, per evitare di sporcare macchine e case, chiedere al vivaista di scuotere l’albero per far cadere gli aghi secchi.

Luogo luminoso. Sistemare l’albero in un luogo luminoso, fresco, lontano da fonti di calore, come stufe e termosifoni e al riparo da correnti d’aria, come porte e finestre al riparo da eventuali forti folate di vento.

No a ”chili” di addobbi. Evitare addobbi pesanti, il rischio è quello di spezzare i rami.

Banditi i fiocchi finti. Non spruzzare neve sintetica e spray colorati perché l’albero è vivo e respira.

Pollice verde. Mantenere la terra umida ma non eccessivamente bagnata, anche con l’utilizzo di un nebulizzatore, in assenza di fili elettrici.

Traffico: prima viale Rosselli bloccato, poi un incidente a Firenze sud

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Traffico in tilt, da una parte all’altra della città: nelle prime ore della mattinata viale fratelli Rosselli è rimasto bloccato per un macchinario in panne, mentre più tardi circolazione nel caos nella zona di Firenze sud a causa di un incidente.

FIRENZE SUD. In quest’ultimo caso sono rimasti coinvolti un autobus Ataf della linea 3 e un’auto. Lo scontro è avvenuto all’incrocio tra via Datini e via Traversari, nei pressi del supermercato Coop di Gavinana. Limitati i danni alla vettura e al bus, mentre al momento non sono segnalati feriti gravi. A seguito dell’incidente si sono formate code, lunghe attese anche alle fermate dell’autobus. Nella stessa zona, in passato, si erano registrati incidenti analoghi (guarda le immagini e leggi l’articolo).

VIALE FRATELLI ROSSELLI. Altro blocco della circolazione questa mattina dall’altra parte di Firenze, in viale fratelli Rosselli. La direttrice Isolotto – viali è andata in tilt a causa di una macchina fresatrice in panne, in mezzo a un incrocio. Il mezzo pesante era stato impiegato per la riasfaltatura notturna del viale.

Nei guai i furbetti delle fotocopie, sequestrati duemila testi

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A tutti gli abituè dei libri scolastici a basso costo, o meglio fotocopiati, attenzione: la multa e il carcere sono dietro l’angolo. È quello che è accaduto a 13 copisterie e librerie, che si trovano vicino allle varie facoltà universitarie di Firenze. Un blitz della guardia di finanza ha sequestrato quasi 2mila testi per un valore totale di 80 mila euro, insieme a 11 fotocopiatrici e una macchina per la rilegatura.

OPERAZIONE “IPPOCRATE”. Le fiamme gialle hanno denunciato due persone, un 76enne residente in via Baracca e un 58enne residente a Bagno a Ripoli. Questo è il risultato dell’operazione denominata “Ippocrate”, eseguita dal nucleo di polizia tributaria di Firenze, insieme ai funzionari della Siae, per verificare casi di riproduzioni di opere in violazione del diritto d’autore. I testi riprodotti venivano venduti ad un prezzo inferiore, circa il 50 per cento in meno rispetto a quello di copertina, che andava da 60 euro fino ad un massimo di 200 euro.

LA PENA. L’accusa contestata è “riproduzione abusiva di opere o parti di opere scientifiche o didattiche”. I due titolari denunciati rischiano una pena che prevede la reclusione da un minimo di sei mesi fino ad un massimo di quattro anni, oltre a una multa che può arrivare fino a 15 mila euro. In questi casi è prevista anche una sanzione amministrativa legata al valore commerciale dell’opera riprodotta, che può essere pari al doppio del valore di vendita.

SI PUO’ FOTOCOPIARE MA… L’attuale normativa prevede la possibilità di fotocopiare opere protette solo “per uso personale” e nel limite massimo del 15 per cento di ciascun volume o fascicolo di periodico. Per uso personale si intende per propri scopi di lettura, studio, consultazione.

Ingerisce la droga e si sente male

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Per non farsi scoprire ha pensato bene di ingerire la cocaina, ma è finito in ospedale. Protagonista un giovane marocchino fermato dai carabinieri nella notte tra lunedì e martedì.

IL FERMO. Lo straniero era stato bloccato dai militari su segnalazione di un addetto alla sicurezza di una discoteca, che lo aveva visto tentare di rubare un portafoglio a un cliente. Il marocchino, privo di documenti, ha fornito false generalità, tentando di spacciarsi per minorenne.

OSPEDALE. Portato in caserma ha accusato un malore. I carabinieri lo hanno così trasportato in ospedale, dove i medici gli hanno diagnosticato un’intossicazione da cocaina. Non è in pericolo di vita.

Buchi nel Vasari per spiare Leonardo

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La caccia all’opera fantasma di Leonardo da Vinci continua, grazie a una sonda inserita dietro l’affresco di Vasari. Ma non mancano le polemiche. Leggi l’articolo Immagini: David Yoder, Shannon Jensen/National Geographic

Battaglia di Anghiari: buchi nel Vasari per spiare Leonardo / FOTO

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La caccia all’opera fantasma di Leonardo da Vinci continua, grazie a una sonda inserita dietro l’affresco di Vasari. Ma non mancano le polemiche.

SONDA. Ieri, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, sono riprese le ricerche affidate al National Geographic, affiancato dagli esperti “nostrani” dell’Opificio delle pietre dure. La scorsa estate le analisi effettuate con uno speciale radar hanno rilevato un’intercapedine dietro l’affresco di Vasari che si trova attualmente sulla parete. Adesso si entra nella seconda fase, quella più delicata.

LE ANALISI. In due distaccamenti del muro, due fessure grandi circa 7 millimetri, è stata inserita una sonda endoscopica, dotata di una microtelecamera. Gli esperti hanno così iniziato a spiare cosa si trova dietro la “Battaglia di Marciano della Chiana” di Giorgio Vasari.

IL PASSO INDIETRO. Adesso si valuterà se effettuare alcuni “buchi”. Queste analisi invasive dividono però gli studiosi, tant’è che ieri uno dei principali esperti di restauro dell’Opificio delle Pietre Dure, Cecilia Frosinini, ha rinunciato all’incarico di seguire la fase finale, rifiutandosi di coordinare la “bucatura” della parete.

L’IPOTESI. L’intera operazione è stata autorizzata dal ministero dei Beni culturali ed è svolta sotto tutela della soprintendenza e con l’affiancamento tecnico dell’Opificio delle Pietre Dure. Secondo gli studi di Maurizio Seracini, uno dei massimi esperti della “Battaglia di Aghiari”, l’opera di Leonardo sarebbe stata salvata da Vasari, a cui fu affidata la riorganizzazione di Palazzo Vecchio.

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Immagini: David Yoder/National Geographic, Shannon Jensen/National Geographic

Bilancino a secco, scende di 2 centimetri al giorno

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Una siccità così grave Bilancino non l’aveva mai vissuta. L’invaso si è dimezzato nell’ultimo anno. E le conseguenze si vedono a colpo d’occhio. Leggi l’articolo

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