lunedì, 29 Settembre 2025
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Baby gang di Gavinana, arrestato il ”capo”: è un 16enne

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E’ stato arrestato dai carabinieri il 16enne ritenuto il “leader” di una vera e propria baby gang che, secondo i militari, si era formata nel quartiere di Gavinana.

LA RAPINA. Il minorenne è stato tratto in arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale dei minori Firenze, dai carabinieri della Stazione di Bagno a Ripoli con i colleghi della Stazione di Ricorboli. Il 16enne è ritenuto l’autore di una rapina avvenuta lo scorso giugno ai danni di un altro minorenne, minacciato con un coltello a serramanico puntatogli all’addome per portargli via gli occhiali da sole che quest’ultimo aveva sulla fronte.

BABY GANG. Il giovane arrestato è un quasi diciassettenne, cittadino italiano di origini albanese, già noto ai militari dell’Arma per altri simili episodi che lo avevano visto protagonista, in particolare per reati di ricettazione, furto, e lesioni personali e – spiegano i carabinieri – da un po’ di tempo era a capo di una vera e propria baby gang nata nella zona di Gavinana. Proprio insieme ai coetanei, cui si era diventato il leader, avrebbe compiuto bravate e scorribande, fino alla rapina per cui è stato tratto in arresto.

INDAGINI DIFFICILI. Le indagini dei carabinieri, finalizzate a risalire all’autore di quegli episodi, non sono state certo semplici, soprattutto perché il più delle volte le vittime non intendevano denunciare gli episodi di cui erano parte lesa, per timore di ritorsioni o per la volontà di non rovinare la vita di un ragazzo. Nonostante queste difficoltà, dopo aver accertato le responsabilità del 16enne, è stata chiesta nei suoi confronti l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare che è stata poi emessa martedì 15 novembre e immediatamente eseguita.

LA MINACCIA. Al momento dell’arresto il minorenne è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico con una lama di 18 centimetri, presumibilmente – spiegano i carabinieri – lo stesso utilizzato per la rapina di giugno. Il 16enne ha minacciato i carabinieri giurando che, non appena tornato in libertà, avrebbe bruciato le loro auto.

Etruschi 3D e Longobardi su iPad sbarcano ad ArcheoVirtual / FOTO

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Addentrarsi in un sepolcro ancora intatto, ammirare nel dettaglio reperti straordinari o concedersi un bagno rilassante nelle acque termali di 2mila anni fa? Niente di più facile, almeno virtualmente.

ARCHEOVIRTUAL. Sono queste le ultime frontiere della ricerca tecnologica applicata all’archeologia, in mostra a Paestum dal 17 al 20 novembre nella sezione “ArcheoVirtual” della ormai celebre e attesa edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico.

ETRUSCHI PROTAGONISTI. Tra i tanti progetti internazionali (Spagna, Germania, Grecia, ecc.), decisamente dominante risulta la presenza delle innovazioni virtuali dedicate agli Etruschi e alla loro storia. Gli appassionati della materia potranno dunque cominciare a smettere di desiderare improbabili macchine del tempo: grazie, ad esempio, a un’applicazione interattiva in realtà aumentata come AR-Etruschi, sarà possibile “stringere fra le mani” la perfetta replica virtuale di un reperto archeologico e apprezzarne dettagli millimetrici, quasi impercettibili nella realtà. Il reperto 3D può inoltre essere visualizzato, con un procedimento semplicissimo, anche sullo schermo del proprio cellulare.

SEPOLCRI PRINCIPESCHI. Niente telecomandi, mouse o tastiere, invece, per chi vorrà addentrarsi in una tomba risalente al VII secolo a. C. completa di corredo funebre, come quella ricostruita dal Cnr-Itabc all’interno del progetto Etruscanning 3D (leggi l’articolo), già protagonista di due importanti mostre olandesi dedicate alla cultura di questo antico popolo (GUARDA IL VIDEO).

ARCHEOLOGIA “OPEN-SOURCE”. Basteranno solo i propri piedi, e i movimenti del proprio corpo, anche a chi deciderà di avventurarsi fra le rovine dell’area archeologica di Montegrotto Terme. Il progetto Aquae Patavinae VR, realizzato dal Cnr-Itabc in collaborazione con l’Università di Padova, consente all’utente di esplorare liberamente le stanze della lussuosa Villa di via Neroniana, i seggestivi ambienti del complesso termale o del teatro, anche da casa: il progetto, un esempio importante di archeologia virtuale “open-source”, può funzionare con schermi touch e web-cam, ma anche solo con il semplice browser (vai al sito).

LONGOBARDI “TABLET”. Naturalmente, all’esposizione ArcheoVirtual 2011 – curata sempre dal Virtual Heritage Lab dell’Itabc del Cnr con la direzione di Sofia Pescarin – non potevano mancare soluzioni a portata di iPad. Fra gli altri, si segnala il progetto “Longobardi su iPad” (realizzato da due giovani ricercatori in collaborazione con il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto), un sistema sperimentale che permette di visualizzare comodamente sul proprio tablet e ad altissima risoluzione anche i più minuscoli reperti conservati nei musei, e interagire con essi.

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Per informazioni, visita il sito www.borsaturismo.com

Botte fuori dal ring durante l’incontro Bundu-Petrucci: sei denunce

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Rissa tra tifosi al Mandela Forum durante l’incontro di boxe tra Bundu e Petrucci: sei denunciati da parte della Digos. Si tratta di tre romani e tre fiorentini.

LA RISSA. I sei tifosi sono stati denunciati perché protagonisti di una rissa avvenuta sugli spalti subito dopo l’inizio dell’incontro di boxe svoltosi lo scorso 4 novembre al Mandela Forum fra il fiorentino Bundu e il romano Petrucci. Al seguito del pugile romano erano arrivati al Mandela Forum una ventina di supporter legati alle tifoserie di Roma e Lazio.

TAFFERUGLI. Dopo uno scambio di cori offensivi tra tifosi fiorentini e romani, alcuni di questi sono passati alle vie di fatto, dando vita a un breve ma violento tafferuglio sulle gradinate dell’impianto, risolto solo grazie all’intervento degli agenti del Reparto Mobile. I poliziotti della Squadra Tifoseria hanno fermato un 37enne romano che, pochi istanti prima, aveva colpito con un calcio un addetto alla sicurezza, facendolo scivolare per alcuni gradini senza riportare fortunatamente conseguenze serie. Per il tifoso romano, che ha opposto anche resistenza agli agenti rifiutandosi di farsi identificare, è scattata la denuncia per violenza agli addetti ai controlli nei luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive e resistenza e rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale.

DENUNCE. I successivi accertamenti della Digos fiorentina, sulla base anche dei filmati realizzati dalla Polizia Scientifica, hanno poi permesso di individuare altri cinque responsabili dei tafferugli: due romani e tre fiorentini, tutti già conosciuti per precedenti da stadio e legati al mondo ultras. I cinque sono stati denunciati per rissa con l’avvio del procedimento per il Daspo. Sono in corso ulteriori accertamenti, in collaborazione con la Digos di Roma, per risalire, tramite i filmati, all’identità di altri soggetti romani coinvolti nei tafferugli.

L’incontro: Bundu è campione europeo di boxe / FOTO

Impiegato ricattato: ”Pagami o mando le nostre foto a tua moglie”

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Non ce l’ha fatta più, e tra la mortificazione e l’imbarazzo ha raccontato tutto alla polizia. Così, un impiegato fiorentino, che si era cacciato in una brutta storia, ha fatto arrestare un cittadino marocchino.

LA RELAZIONE. Tra i due era nata una ”simpatia” che, col passare tempo, si era tramutata in una relazione. Un legame corrisposto solo in apparenza, però, poiché il giovane marocchino, ogni mese, faceva all’impiegato numerose richieste di denaro, poi diventate più avanti pretese estorsive. La prima, di settemila euro, giustificata dal giovane per necessità familiari; una seconda, di circa seimila euro, motivata dal fatto che, avendo trovato un lavoro a Roma, gli occorrevano soldi per pagare i primi sei mesi d’affitto. E così – racconta la polizia, cui l’impiegato, esausto, si è a un certo punto rivolto – fino a quando queste asfissianti pretese non si sono tradotte in vere e proprie minacce: “Se non vuoi che mando le foto a tua moglie ed alle tue figlie devi darmi almeno cinquemila euro”.

MINACCE. Questo il tenore delle frequenti richieste fatte all’impiegato che, nel giro di sei mesi, aveva sborsato quasi tredicimila euro. All’ennesima rivendicazione, l’uomo era riuscito a recuperare circa seimila euro da una finanziaria, proprio per evitare che la sua relazione venisse pubblicizzata. Ma il giovane magrebino non si era fermato qui, e i ricatti continuavano: “Tutti vedranno quelle foto su un sito internet…”, minacciava, riferendosi ad alcune immagini dei due, conservate dall’estorsore.

IL BLITZ. L’impiegato, allora, ha deciso di raccontare tutto alla polizia. Per pagare il silenzio del marocchino avrebbe dovuto versare ancora altri duecento euro, gli ultimi risparmi rimastigli. D’accordo con gli agenti del Commissariato di San Giovanni, diretti dal dottor Giuseppe Solimene, ieri mattina è scattato il blitz in un monolocale preso in affitto dalla vittima per lo straniero. Quest’ultimo, appena intascato il denaro, è finito in manette.

Allarme inquinamento: ”Meno riscaldamento e tutti in autobus”

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Inquinamento in città, Palazzo Vecchio invita a “comportarsi bene” e rispettare le norme.

POLVERI SOTTILI. Come ogni anno,infatti, con l’arrivo della stagione fredda diminuisce la circolazione atmosferica e si accendono i riscaldamenti delle case e negli ambienti di lavoro: fattori questi che determinano una progressiva concentrazione delle cosiddette polveri sottili nell’aria. Per questo, l’amministrazione comunale invita tutti i cittadini a rispettare le norme contro l’inquinamento atmosferico.

SFORAMENTI. Fino ad oggi, dall’inizio dell’anno i valori della concentrazione nell’aria del Pm10 sono stati superati per 24 volte: “Ora dobbiamo impegnarci tutti per evitare il più possibile che in novembre e dicembre si verifichino ulteriori superamenti – spiegano dalla Direzione Ambiente – con la conseguente necessità di emanare gli ulteriori provvedimenti restrittivi, in particolare della circolazione veicolare, previsti dalle leggi in vigore”.

COSA (NON) FARE. Per impedire il più possibile l’immissione di questi inquinanti nell’aria della nostra città, già dal febbraio scorso è stata emessa una disposizione che impedisce o limita alcune attività e che l’amministrazione invita a rispettare. Tra queste norme, ricorda Palazzo Vecchio, l’invito a limitare l’uso dei mezzi privati ed ad usare i mezzi pubblici; l’obbligo di ridurre le ore di funzionamento degli impianti di riscaldamento, che possono rimanere accesi al massimo per otto ore giornaliere; la riduzione della temperatura impostata, che è di max 17° per edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili e di max 18° per abitazioni, uffici, esercizi commerciali e servizi (esclusi ospedali, cliniche, case di cura e di ricovero, scuole e asili); divieto di accesso e transito dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 nella Ztl per ciclomotori a 2 tempi, motocicli a 2 tempi, auto a benzina Euro 1, diesel Euro 2 ed Euro 3, diesel Euro 1 per il trasporto merci (deroghe per chi viaggia a gas, forze dell’ordine, auto con tre persone a bordo, invalidi).

ROGHI. Sempre per limitare le polveri sottili, aggiunge la nota di Palazzo Vecchio – è in vigore l’ordinanza che prevede il divieto di bruciare residui vegetali all’aperto (foglie, frasche e potature) dal 1° ottobre fino al 31 marzo di ogni anno.

Cocaina tra l’argilla, arrestato un imprenditore toscano

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Un imprenditore di Carrara, di 44 anni, è stato arrestato nei giorni scorsi a Minsk, in Bielorussia, dove si trovava per motivi di lavoro. L’uomo, insieme ad altri individui, era il destinatario di un ingente quantità di cocaina, precedentemente mescolata a un carico di argilla proveniente dal Perù.

LA CATTURA. L’arresto, eseguito dai carabinieri del Ros di Livorno, è stato chiesto dalle autorità peruviane perché l’uomo era il destinatario di un carico di bentonite sodica (argilla per l’impermeabilizzazione di scavi e gallerie) mescolata a cocaina. I carabinieri hanno rintracciato non solo lui, ma anche altre persone.

IL GRUPPO. Nel gruppo individuato dai carabinieri, composto da persone residenti nelle province di La Spezia e Massa Carrara, un ruolo importante, secondo gli investigatori, era rivestito da A.D., 50 anni, residente a Sarzana, in provincia di La Spezia, che grazie ai trascorsi di vita sudamericani gestiva i rapporti con i trafficanti colombiani mettendo a punto in Italia le operazioni logistiche necessarie a ricevere lo stupefacente. Quest’ultimo, insieme a M.R., 62 anni, abitante alla Spezia, nell’ambito della stessa indagine erano stati arrestati alla Spezia il 30 marzo 2010 per cessioni di cocaina proveniente dal Sudamerica, episodio per cui sono a processo nella città ligure.

La Gelmini non c’è più? Studenti in piazza lo stesso. Anche in Toscana

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La Gelmini non è più ministro? Poco importa, almeno agli studenti.

ANCORA IN PIAZZA. Che domani tornano in piazza in tutta Italia, per chiedere qualche garanzia in più per il loro futuro. Nonostante il cambio di governo, giovedì 17 novembre, nella giornata internazionale del diritto allo studio, sono in programa manifestazioni studentesche in tutta Italia.

LA PROTESTA. A spingere gli studenti in piazza non solo le decisioni del precedente governo, ma anche il tema delle borse di studio e le preoccupazioni per il futuro.

LE MANIFESTAZIONI IN TOSCANA. In Toscana sono previste manifestazioni in quattro città: oltre che a Firenze, gli studenti scenderanno in piazza a Siena, Pisa e Livorno. Nel capoluogo l’appuntamento è, come al solito, in piazza San Marco, alle 9. Stesso orario anche nelle altre città toscane: a Siena ritrovo in piazza delle Poste, a Pisa in piazza Sant’Antonio e a Livorno in piazza Cavour.

I fratelli Guicciardini, tra Gf e pittura

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Al via oggi l’inaugurazione della rassegna “Live Art” nell’enoteca “La nicchia dell’artista”, dove sarà possibile vedere le opere di Francesca Guicciardini, celebre artista nonché sorella di quel Leone Guicciardini protagonista del Grande Fratello 2011. 

LA MOSTRA. Le opere racchiuse in “Utopia”, titolo della mostra, rappresentano la visione di Francesca Guicciardini, artigiana fiorentina che, con ironia e delicatezza, si serve della rivisitazione della grafica anni ’50 per rispondere alla domanda, banale ed enorme, esistenziale e quotidiana: “Come stai?”. Una domanda che può spiazzare, se rivestita di senso. Ma la risposta, o le risposte, sono comunque e sempre una possibilità di guardare con sincerità in faccia il presente, e vivere altrettanto sinceramente la bugia che ci fa andare avanti.  

CHI E’ FRANCESCA? Prima di tutto un’artista, premiata nel 2010 con la targa dell’Osservatorio dei Mestieri d’Arte come eccellenza artigiana di Firenze. Poi sorella di quell’ormai famoso concorrente del Grande Fratello 2011, Leone. Ultimo ma non ultimo, nobildonna, anche se di lei dice: “Mia madre appartiene ad un’ altra generazione, si è sposata a 19 anni, a 32 aveva tre figli, girava in tailleur e filo di perle e riceveva ambasciatori in una bella casa con i portacenere sui tavolinetti da fumo. Io ho 32 anni, un lavoro di artigiana, poche sicurezze e un enorme punto interrogativo sulla testa. Gli obbiettivi sono diversi, le aspettative sono diverse e i nostri ‘sogni utopici’ sono decisamente diversi”. E conclude: “L’utopia è riuscire a rimanere fedeli a se stessi, nonostante tutto”. 

INFO. Ogni mostra ha la durata di quattro settimane e l’orario di apertura è dalle 16 alle 23. “La nicchia dell’artista” si trova in via De’ Serragli, 113r.

Per saperne di più: Un nobile ”fancazzista” al Gf 12: Leone Guicciardini, da FirenzeGrande Fratello: il conte tra i belloni della casa, silurato l’altro fiorentino

Adolescenti e sesso, al centro Italia boom di chiamate all’help line

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Adolescenti e sesso, tanta paura e ancor più ignoranza. E’ quanto emerge dalle quasi undicimila richieste all’help line attivata dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (Sigo) nel 2007, un numero verde e un servizio e-mail con un esperto a disposizione nel sito www.sceglitu.it. Dalla ricerca viene fuori che restare incinta è una roulette russa per le adolescenti italiane: dopo ogni rapporto sessuale una su due (47%) teme una gravidanza indesiderata, solo una su 10 (11%) si preoccupa invece di un’eventuale malattia. Ma continuano a non proteggersi, ben il 37% affronta la prima volta senza alcuna precauzione, un terzo (31%) ignora i metodi contraccettivi e il 20% sceglie il coito interrotto.

LA PROPOSTA. E oggi, in un convegno nazionale a Roma, Sigo ha lanciato una proposta per migliorare il livello di informazione: “Dobbiamo offrire più occasioni di contatto con gli specialisti: vanno aumentati gli spazi giovani – afferma il presidente, professor Nicola Surico -. Con grande senso di responsabilità stiamo lavorando per la riconversione delle strutture ginecologiche che effettuano meno di 500 parti l’anno, inadeguate ai bisogni. Con la stessa forza chiediamo alle Istituzioni di destinare parte di queste risorse umane ed economiche a potenziare i servizi per gli adolescenti, in ospedale e sul territorio: meno della metà dei consultori vi dedica alcune ore settimanali. La SIGO è disponibile a offrire il proprio contributo: in questi anni con ‘Scegli Tu’ abbiamo prodotto un patrimonio di strumenti che siamo pronti a mettere al servizio dell’intero Paese”.

GIOVANI E GIOVANISSIME. Chi chiede aiuto all’help line ha in media 16 anni (ma ben il 14% è under 15), vive al centro-nord ed è spesso smarrita: “Molte domande indicano che non c’è un adeguato colloquio con il ginecologo, l’ignoranza è abissale – conferma il professor Emilio Arisi, responsabile del progetto educazionale – soprattutto riguardo alle più elementari nozioni di biologia e fisiologia. Da se sia possibile rimanere incinta senza eiaculazione a infiniti dubbi sul petting, al ‘mistero’ del ciclo mestruale. Questo non impedisce alle teenager di avere una vita sessuale precocissima, esponendole a notevoli pericoli sul fronte della salute e ad ansia e stress a ogni rapporto”. “Dati internazionali indicano come l’incremento di comportamenti a rischio riguardi più le femmine dei maschi – continua la professoressa Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia e Ostetricia del San Raffaele Resnati di Milano -, dati che valgono anche per l’Italia dove è in aumento il numero delle giovani fumatrici (il 13% inizia prima dei 15 anni), di chi beve alcol fuori pasto (14,6% delle under 17) e di chi contrae malattie sessualmente trasmissibili (le donne sono più a rischio con il 60% dei casi, insieme ai giovani dai 15 ai 24 anni che registrano il 75% del totale). Anche le strategie di intervento vanno modificate perché le ragazze sono più influenzate dal modello familiare: ad esempio il 7,7% di chi ha iniziato a fumare dice di aver preso esempio dai genitori, contro il 2,8% dei ragazzi. Per questo riteniamo indispensabile aprire un filo diretto con le madri e con i padri, cui è rivolta un’apposita sezione del sito e per cui abbiamo pensato una guida (Educazione sessuale – tutto quello che dovete sapere se avete un figlio adolescente, Giunti editore) disponibile in libreria”.

CONTRACCETTIVI. I dati sull’utilizzo dei contraccettivi in Italia indicano uno scarso uso della pillola (16,2%) ma anche del preservativo (picco negativo nel 2010 con 94.824.000 confezioni vendute). “Stiamo collaborando con le Istituzioni ad un’iniziativa per sensibilizzare le giovani su come preservare la salute riproduttiva – afferma Surico – presto presenteremo opuscoli dedicati che affrontano in dettaglio i singoli fattori di rischio, dal sovrappeso al fumo”. L’educazione sessuale infatti, secondo la SIGO, deve rientrare in un quadro ben più ampio di educazione alla salute. “Lo sport, ad esempio, rappresenta uno straordinario fattore protettivo per propensione ai rapporti, frequenza, sesso precoce, numero di partner, utilizzo di contraccettivi, gravidanze indesiderate – spiega la Graziottin -. L’intervento di prevenzione deve essere sempre più ‘personalizzato’. Basti pensare al ruolo della famiglia: chi cresce in una non ‘tradizionale’ (ricostituita o mono-genitoriale) può presentare rispetto a chi vive con papà e mamma biologici maggior possibilità di sviluppare comportamenti a rischio (fumo, binge drinking), stili di vita poco salutari (sedentarietà, dieta ricca di grassi e zuccheri) e problemi psicologici. Dobbiamo quindi tarare il nostro intervento considerando che mutano i contesti sociali e che questo si riflette in maniera diretta sugli adolescenti”. “Con ‘Scegli tu’ abbiamo esplorato varie strade e linguaggi per raggiungere i giovanissimi – conclude Surico – ora chiediamo alle Istituzioni di essere sempre più al nostro fianco. Il medico rappresenta un supporto indispensabile ma i risultati si raggiungono solo se vi è una collaborazione attiva di tutti gli attori del sistema formativo”.

Pd: a rischio le piccole imprese, nuove soluzioni

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Oggi la presentazione di una delle iniziative del Partito Democratico toscano che farà tappa venerdì 18 novembre a Empoli, per presentare la conferenza regionale sul “lavoro autonomo, micro e piccola impresa”. “E’ necessaria l’allenza con i produttori per far fronte alla crisi”, afferma Vittorio Bugli, capogruppo Pd in consiglio regionale.

SITUAZIONE ATTUALE. Alla conferenza indetta questa mattina erano presenti Andrea Manciulli, segretario regionale del Pd, Vittorio Bugli, capogruppo Pd in consoglio regionale, Ivan Ferrucci, responsabile economia e lavoro dei democratici toscani e la segretaria del Pd empolese Brenda Barnini. “Piccole e piccolissime imprese, insieme ai distretti industriali, sono la peculiarità del nostro sistema economico. Oggi in Toscana, come in tutta Italia, la crisi colpisce soprattutto queste realtà e la chiusura di una ditta significa mettere in crisi interi gruppi familiari”, ha commentato Manciulli. La conferenza regionale di venerdì si unisce a quella nazionale che si svolgerà a Monza il 26 novembre ed è quindi “l’occasione per parlare delle particolari condizioni che stanno attraversando i distretti e le tante piccole realtà imprenditoriali in Toscana”, ha concluso Ferrucci. 

POSSIBILI INTERVENTI. Vittorio Bugli ha poi sottolineato che, per affrontare la crisi, è necessario un patto sociale con i produttori. “In questi ultimi mesi – continua – abbiamo specificato la nostra filosofia d’intervento: un ruolo attivo e collaborativo della Regione Toscana per favorire i processi di innovazione e rafforzamento sui mercati internazionali. Anche sul fronte del commercio e della micro-impresa stiamo per approvare alcune riforme”.