martedì, 30 Settembre 2025
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Camion perde bombole di gas, sfondato il vetro di un’auto: paura sull’Autopalio

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Incidente e tanta paura sulla Firenze-Siena.

L’INCIDENTE. All’altezza di san Casciano, in direzione di Firenze, si è verificato un incidente che ha coinvolto due mezzi pesanti e un’auto. La superstrada è stata chiusa, con uscita obbligatoria a San Casciano Sud, deviazione sulla strada regionale 2 “Cassia” e rientro allo svincolo di San Casciano Nord.

BOMBOLE DI GAS. In seguito all’incidente, sull’asfalto è caduto un carico di bombole di gas gpl, che uno dei camion coinvolti stava trasportando. E proprio una di queste bombole è andata a finire andata dentro l’abitacolo della vettura coinvolta nel sinistro, sfondando il vetro anteriore, sfiorando la conducente, che è rimasta ferita, e finendo al posto del passeggero, che era vuoto.

SOCCORSI. Sul posto sono intervenuti la polizia stradale e i vigili del fuoco, che hanno messo in sicurezza le bombole e rimosso i mezzi coinvolti nell’incidente.

Maltempo, per l’isola d’Elba arrivano cinque milioni di euro

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Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha incontrato oggi al palazzo comunale di Marina di Campo, insieme al capo della protezione civile regionale Maria Sargentini, i sindaci di Campo nell’Elba, Vanno Segnini, di Marciana, Anna Bulgaresi, e di Marciana Marina, Andrea Ciumei. ”Abbiamo stanziato 5 milioni di euro per l’isola d’Elba, oltre ai 500mila euro gia messi a disposizione”, ha annunciato Rossi durante l’incontro. 

IL FINANZIAMENTO. Rossi ha fatto il punto della situazione dopo l’ alluvione che ha devastato l’isola d’Elba: “Abbiamo stanziato 5 milioni di euro per l’isola d’Elba, oltre ai 500mila euro già messi a disposizione per finanziare gli interventi urgenti, rimediare ai dissesti idrogeologici, ripristinare la funzionalità idraulica dei corsi d’acqua, sistemare ponti e ripulire gli argini. I primi rilievi ci dicono che tra le urgenze e le attività di ripristino e di messa in sicurezza servirebbero non meno di 15 milioni” 

IL PUNTO SUGLI INTERVENTI. La Regione lavorerà insieme ai Comuni e agli operatori locali perché siano realizzate in tempi rapidi le opere necessarie. Gli interventi di “somma urgenza”, viene spiegato, sono: l’eliminazione del fango, la riapertura delle strade interrotte e la ripulitura dei torrenti. I finanziamenti serviranno anche a rimediare ai dissesti idrogeologici, ripristinare la funzionalità idraulica dei corsi d’acqua, sistemare ponti e ripulire gli argini.

AIUTI ALLE IMPRESE. Per far ripartire tutte le attività in tempi tali da non compromettere l’avvio della prossima stagione turistica, domani all’Elba arriveranno gli addetti di Fidi Toscana, che incontreranno le banche e le associazioni di categoria per presentare gli interventi con i quali le imprese possono avere accesso alla liquidità, con le garanzie dell’80 per cento sui prestiti che l’impresa inizierà a restituire a partire dal secondo anno, mentre la Regione si farà carico degli intessi del primo anno.

VISITA AGLI ELBANI. Il presidente Rossi ha anche visitato i volontari e i cittadini che fanno base al campo allestito dietro il comune, in via Fucini, e poi si è recato a Procchio per un ulteriore sopralluogo. “Posso comprendere – ha detto Rossi – l’angoscia che l’alluvione ha suscitato in tutti gli elbani. Tutto si può dire: che c’è ancora molto da fare, che c’è tanto da ricostruire e anche da vigilare per il futuro. Tuttavia il rispetto, l’ammirazione e la gratitudine che provo per tutti coloro che hanno lavorato e continuano a lavorare all’Elba per aiutarla a risollevarsi impongono di riconoscere la verità”.

Un autunno a secco: allarme rosso per Bilancino

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L’Arno ha sempre più sete: fino ad oggi la pioggia è caduta con il contagocce, mentre per i prossimi giorni non si prevedono precipitazioni degne di nota. Anche l’invaso di Bilancino inizia a svuotarsi. ”Siamo al livello limite” avverte Gaia Checcucci, segretario generale dell’Autorità di bacino dell’Arno, dopo la riunione della “cabina di regia” che vigila sul fiume.

LIMITARE GLI SPRECHI. Complici le poche precipitazioni, l’invaso che disseta Firenze è infatti arrivato a un livello critico. La quantità d’acqua si è dimezzata rispetto alla capienza totale: attualmente ci sono 35 milioni di metri cubi, contro i 69 che possono essere contenuti dall’invaso. Il lago è sceso a quota 8 metri in verticale. “Stiamo monitorando costantemente la situazione – spiega Gaia Checcucci – al momento è sotto controllo, ma è necessario porre molta attenzione, limitando al massimo gli sprechi, con consumi oculati. Altrimenti rischiamo di rimanere con poca acqua”.

A SECCO. Il 2011 è stato un annus horribilis per quanto riguarda la siccità. Da sessant’anni a questa parte non è mai piovuto così poco sul bacino dell’Arno. “C’è una sofferenza per la disponibilità della risorsa idrica – prosegue Gaia Checcucci – oggi abbiamo deciso nuove misure per regolare in modo diverso i rilasci che garantiscono il deflusso minimo vitale del fiume”. In pratica si chiude di più il ”rubinetto” di Bilancino per conservare qualche goccia, lasciando sgorgare quel minimo di acqua che garantisce la vita dell’ecosistema lungo il corso dei fiumi.

POCHE PIOGGE. “Esiste un rischio siccità che stiamo cercando di limitare, ma trovare la quadra, quando la coperta è corta, è molto difficile – continua – quest’anno abbiamo potuto garantire i consumi potabili, nonostante le poche piogge, perché Bilancino era pieno. Il 2010 è stato infatti un anno piovoso. Attualmente la situazione è diversa: arriviamo da un periodo molto siccitoso e le prospettive non sono rosee. L’appello quindi è non sprecare acqua”.

Le lingue? Si imparano nel tempo (e al costo) di un aperitivo

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Imparare una lingua straniera non è mai stato così semplice e, sopratutto, a costo zero. O meglio, al costo è di una bevuta.

CASA DELLA CREATIVITA’. E’ l’iniziativa che la Casa della Creatività, in piazza di Santa Maria Maggiore a Firenze, ha lanciato in occasione del’European Month of Languages. Ogni martedì dalle 19 in poi, per tutto il mese di novembre, si terrà una lezione di lingua, seguita subito dopo da un uno scambio culturale. 

APERITANDEM. La struttura è molto semplice. Dalle 19 alle 20 ci sarà la lezione di lingua,  gratuita e tenuta da studenti Erasmus che vivono a Firenze per motivi di studio. Subito dopo, dalle 20 in poi, accompagnati da un buffet a tema, si potrà dialogare in lingua straniera, conoscendo anche nuove persone. Il prezzo della serata è di 6 euro.

L’INIZIATIVA. Nata da un progetto voluto dal Consiglio europeo per incentivare e favorire l’apprendimento delle lingue in Italia e incoraggiare gli scambi culturali, l’iniziativa durerà fino al 6 dicembre ed è composta da quattro incontri: 15 Novembre, Spagna; 22 Novembre, Francia; 29 Novembre, Germania; 6 Dicembre, Portogallo.

SPAGNA BY NIGHT. La prima ad aprire le danze sarà dunque la Spagna. Dopo la lezione di spagnolo a cura di un’insegnante madrelingua, seguirà l’aperitivo, accompagnato da un concerto del gruppo spagnolo “Los tereros di Toledo”. E’ rigorosamente richiesto il dress code. A chi indosserà abiti spagnoleggianti o un capo o un trucco che ricordi la cultura spagnola sarà infatti offerto un aperitivo in premio.

Alluvione del ’66: ”Aiutateci a far luce sulla morte del babbo”

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Casentinese, Mario Maggi lavorava a Firenze e anche il 4 novembre del ’66 si trovava là. Le figlie, Lina e Laura, dopo 45 anni, cercano ancora di far luce sulla morte del padre, che non risulta fra le 35 vittime dell’alluvione.

LE RICERCHE. In tutto questo tempo hanno tentato di avere qualche notizia, sia dal collega che si trovava con il babbo, sia dall’Ospedale di San Giovanni di Dio, senza ricevere risposta. Hanno provato anche a scrivere a un noto quotidiano fiorentino, ma anche qui niente, così hanno pensato di rivolgersi alla ”Associazione Firenze Promuove” e al suo presidente, il giornalista Franco Mariani, che si occupa di ricordare l’alluvione e soprattutto i 17 morti della città e i 18 della provincia, tra cui però non figura il signor Maggi.

IL RACCONTO DRAMMATICO. A disposizione di Lina e Laura, l’associazione ha organizzato una conferenza stampa per fargli lanciare un appello. Le donne raccontano così la loro drammatica esperienza: ”Il 4 novembre 1966 è stata una data che ha cambiato e sconvolto la nostra famiglia, nostro padre è stata una delle vittime di quell’alluvione. Aveva 44 anni e lavorava con un’ impresa edile a Pratolino, doveva rientrare in Casentino la sera del 3 ma, vista l’impetuosità delle piogge, rimandò il rientro. Partì quindi la mattina del venerdì da Pratolino con un collega. Lungo la via Bolognese però c’era tanto fango per una frana e il camion perse il controllo e cappottò sottostrada. Pare che l’autista rimase nella cabina mentre il babbo sbalzò fuori. Nessuno ci ha mai detto dove il corpo fu recuperato. Di certo non accanto al camion ribaltato, perché quando il giorno dopo riuscirono a sollevarlo, sotto non trovarono nessun corpo. L’autista, ricoverato in ospedale, chiedeva dell’amico e alcuni parenti lo cercavano in tutti gli ospedali, senza riuscire a trovarlo. Poi la sera della domenica si è cominciato a cercare tra i morti e il babbo è stato ritrovato nell’obitorio del S. Giovanni di Dio (allora in zona Borgognissanti) tra i morti senza nome e ancora completamente ricoperto di fango. Quindi dove il corpo finì, dove fu ritrovato, chi lo ritrovò, come arrivò all’Ospedale in pieno centro alluvionato, accanto all’Arno? ”.

L’INCOGNITA. Sono questi gli interrogativi su cui Lina e Laura hanno cercato di far luce in tutti questi anni, e che ancora adesso sembrano non trovare risposta. L’associazione ha contattato la direzione sanitaria dell’Ospedale di San Giovanni Di Dio e, da un riscontro, è risultato che “Il sig. Maggi non è presente fra i ricoveri. Può essere stato portato al Pronto Soccorso del San Giovanni di Dio e risultare quindi dai registri di pronto Soccorso. Se il sig. Maggi fu portato direttamente all’obitorio, non penso rintracciabile alcuna informazione”.

LE VITTIME MOLTE DI PIU’. Secondo quanto raccontato dalla signora Lina, il loro zio materno Vittorio, che riconobbe all’Obitorio la salma del babbo, parlò di tanti cadaveri. Questa testimonianza confermerebbe quanto dichiarato dal Cardinale Silvano Piovanelli lo scorso 4 novembre alle santa messa per il 45° anniversario dell’Alluvione: “Ci fu un prete – disse il porporato – che chiamato a benedire le salme gli sembrarono tante di più di quelle che ricordiamo oggi. Noi vogliamo ricordarle, noi preghiamo per loro, per le loro famiglie, per quanti hanno portato il peso di quella situazione tristissima, perché è vero che è colpita una persona, ma quante altre persone ne risentono, ne sono ferite, ne portano per tanto tempo il peso e la preoccupazione”.

Rapina la banca con trincetto e occhiali, 50mila euro il bottino

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Armato di trincetto, ieri mattina un uomo ha messo a segno una rapina in una filiale della Cassa di Risparmio, in via degli Artisti, a Firenze.

IL BOTTINO. Il bottino è stato quantificato in circa 50mila euro. Al momento del colpo, nell’istituto erano presenti solo il cassiere e un altro dipendente, che non si è accorto di nulla poiché si trovava negli uffici. 

L’ACCADUTO. Secondo quanto riferito dalla polizia, il rapinatore, che ha agito col volto parzialmente coperto da un paio di occhiali da sole, è entrato nell’istituto poco dopo mezzogiorno. Prima ha finto di parlare al cellulare, poi ha estratto un trincetto dalla tasca e si è avvicinato al cassiere, intimandogli di aprire i cassetti e di consegnargli tutto il denaro sistemandolo dentro una busta di plastica.

LA FUGA. Una volta appropriatosi del bottino, un busta con circa 50mila euro in contanti, ha chiuso il dipendente nel bagno della banca e poi si è dato alla fuga. Sempre in base a quanto ricostruito l’uomo, che secondo la testimonianza resa dal cassiere parlava con accento italiano, sarebbe fuggito a piedi in direzione di piazzale Donatello. Le indagini sono tutt’ora in corso da parte della polizia.

Entra al ristorante e rompe piatti e bicchieri

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Entrato già completamente ubriaco in un ristorante e, dopo essersi seduto a un tavolo, ha rovesciato a terra le pietanze, rotto piatti e bicchieri, ferendo anche un altro cliente colpito da alcune schegge di vetro.

L’EPISODIO. E’ successo ieri sera dopo la mezzanotte in un locale di piazza San Firenze: protagonista dell’episodio un albanese di 31 anni, irregolare in Italia. La situazione è stata riportata alla normalità dopo l’intervento della polizia e e del 118, che ha accompagnato l’uomo in ospedale, considerate le sue condizioni fisiche visibilmente alterate.

LA DENUNCIA. Sottoposto a fermo per identificazione perché privo di documenti, lo straniero (sanzionato per ubriachezza) è stato denunciato per danneggiamento e lesioni oltre che per la violazione degli obblighi sul soggiorno.

ABUSO DI ALCOL. E sempre l’abuso di alcol, nel tardo pomeriggio di ieri, è costato una sanzione da 100 euro a due stranieri, sorpresi in stato di ebbrezza in via Maso Finiguerra dai poliziotti di quartiere.

Nimj Festival: il Giappone sbarca in città

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Non solo manga, sushi e samurai: il Nimj XIII Festival giapponese offre molto di più. Tra modernità e tradizione, un evento diverso dalle solite manifestazioni dedicate al Giappone.

PICCOLO ANGOLO D’ORIENTE. Gettare un ponte culturale, economico e sociale tra Firenze e il Giappone, offrire uno sguardo più ampio delle tradizioni dell’arte e della cultura underground nipponica, proporre curiosità e spettacoli legati allo stato insulare del Sol Levante. Sono questi gli intenti di Nimj Festival, l’evento di livello internazionale che dal 16 al 18 dicembre trasformerà la Fortezza da Basso in un piccolo angolo d’Oriente.

POP E TRADIZIONI. Tanti e diversi gli eventi che animeranno la tre giorni del Nimj Festival: dalla presentazione in anteprima delle prime tre puntate di Metal Samurai, un telefilm ambientato in una Tokio del passato che sposta lo sguardo all’occidente contemporaneo con numerosi riferimenti all’Heavy Metal, a un tuffo nel passato con la mostra fotografica di Isashi Itoh. Un’esposizione incentrata sulla storia di alcune di quelle ragazze che durante il periodo Edo (1603 – 1868) venivano vendute dai contadini meno abbienti alle case di piacere.

TIMBRI D’IDENTITA’. Gli Inkan o Hanko sono timbri tradizionali fatti a mano, ognuno è un pezzo unico ed è per questo che in Giappone si può sostituire la firma con il proprio Hanko personale. Al festival sarà presente il maestro Mochizuki Nobuyuki, conosciuto come Zuifuu che con i suoi attrezzi da lavoro e realizzerà per i visitatori dei piccoli timbri, oltre a tenere due brevi e interessanti seminari sulla calligrafia e l’arte dell’incisione.

DANZE TIPICHE. Spazio anche per la danza e il teatro. A esibirsi in spettacoli scenografici ed emozionanti ispirati alle tradizioni e alle varie forme di teatro giapponesi ci saranno i Manjushaka, una compagnia di danzatori che con il loro stile, chiamato in giapponese taishu geno e ideato per il popolo e per la strada, intende “regalare un bouquet di fiori spirituale” agli spettatori.

Agguato in Curia, dimesso don Paolo

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Don Paolo Brogi, il sacerdote che il 4 novembre scorso è stato gravemente ferito da un colpo di pistola mentre era insieme all’arivescovo Giuseppe Betori (leggi l’articolo), è stato dimesso stamani dall’ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze. Finita la degenza in ospedale, don Brogi dovrà ora affrontare una lunga convalescenza.

L’INTERVENTO. Il segretario dell’arcivescovo venne sottoposto a un intervento chirurgico all’addome nelle ore successive all’agguato. Da fonti mediche viene riferito che dovrà essere effettuata un secondo operazione per estrargli l’ogiva di un proiettile calibro 7,65.

INDAGINI. Ancora sconosciuta l’identità dell’aggressore che ha fatto fuoco. “Si può pensare a tutto, ma valutando modalità e tempi al momento non ci sembra plausibile pensare a una cosa organizzata o strutturata”. Lo ha detto il procuratore di Firenze Giuseppe Quattrocchi parlando dell’agguato. Quattrocchi ha spiegato che al momento “ogni ipotesi sarebbe abusiva”. L’ipotesi di reato è tentato omicidio. Alla luce dei primi risultati investigativi in procura si spiega che “si predilige la pista dello squilibrato”.

Agguato in Curia, ecco gli identikit / GUARDA

Fiorentina-Milan, conto alla rovescia. Raccolta fondi per Aulla

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Il campionato scalda i motori.

NAZIONALI. Questa sera la Nazionale di Cesare Prandelli affronta in amichevole l’Uruguay (dopo la vittoria di venerdì scorso contro la Polonia), mentre nel fine settimana torna la Serie A, ferma lo scorso weekend proprio per la parentesi delle nazionali.

L’ESORDIO DI ROSSI. E per la Fiorentina quella in programma sabato sera (ore 20,45) al Franchi contro il Milan sarà una partita speciale: si tratta infatti del debuto sulla panchina viola per Delio Rossi, succeduto a Mihajlovic dopo la sconfitta di Verona. Per l’ex tecnico di Palermo e Lazio un esordio sicuramente non facile, ma di grande fascino, in un Franchi che si preannuncia pieno  dopo il ritrovato entusiasmo dei tifosi, dovuto proprio all’arrivo del nuovo allenatore, già dimostrato sabato scorso nell’amichevole con la Rondinella.

RACCOLTA FONDI. E nel corso di Fiorentina-Milan ci sarà soazio anche per la solidarietà. “In occasione dell’incontro Fiorentina – Milan in programma al Franchi sabato prossimo – annuncia una nota pubblicata sul sito ufficiale della società gigliata – i volontari della Croce Rossa Italiana aiuteranno il Comune di Aulla a raccogliere fondi destinati agli abitanti colpiti dalla tremenda alluvione del 25 ottobre scorso”.

Complimenti Delio: la prima cosa ben fatta è Greta! / FOTO