venerdì, 3 Ottobre 2025
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Palazzo Strozzi ancora più bello, terminati i restauri

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Si è concluso da pochi giorni la messa in sicurezza e il restauro della facciata di palazzo Strozzi. I lavori, che sono stati effettuati dai tecnici del servizio belle arti del Comune, erano iniziati il 24 gennaio scorso e sono costati 210mila euro.

INTERVENTI. E’ stato realizzato, in corrispondenza della sala conferenze al terzo piano, un tetto del tipo ventilato che migliorerà le prestazioni climatiche della sala, utilizzando materiali biocompatibili (pannelli in sughero e guaine traspiranti). All’interno della sala conferenze, inoltre, si è proceduto alla messa in sicurezza del pianellato in cotto che presentava varie zone di instabilità.

LA FACCIATA. Per quanto riguarda la facciata, sono stati eliminati tutti gli elementi in fase di distacco, con l’esecuzione di nuove stuccature e successivo consolidamento dell’intero paramento murario. Inoltre è stata restaurata l’ imponente gronda lignea aggettante sul vicolo, compreso il ripristino della colorazione originale.

IN PIU’. Durante l’esecuzione dei lavori, i tecnici hanno riscontrato il pericolo di distacco di intonaco sulla copertura del Palazzo dal lato di via Tornabuoni: gli intonaci ammalorati sono così stati sostituiti d’urgenza e ricostruiti.

Bund, spread e default: il dizionario della crisi

Bund, spread, btp, default. Una valanga di termini oscuri, diventati improvvisamente pane quotidiano di tg e quotidiani. Ecco qui una breve guida per capirci qualche cosa di più.

DEBITO (pubblico)

È il debito dello Stato, che per racimolare soldi mette sul mercato delle obbligazioni (dette anche “bond”), tramite alcune aste periodiche. Il meccanismo, in pratica, è questo: lo Stato promette a chi investe che – se gli presterà dei soldi – riavrà tutto il capitale versato più, alla fine del periodo stabilito, gli interessi. Il punto critico sta qui: più gli interessi sono alti, più lo Stato “ci rimette”.

BTP-BOT-BUND

Sono tutti dei titoli di Stato, tramite cui vengono recuperati fondi da investire. I btp (buoni del tesoro poliennali) e i bot (buoni ordinari del tesoro) sono obbligazioni italiane. I bund invece sono titoli di stato tedeschi e sono il punto di riferimento in  Europa: l’economia della Germania è considerata dagli addetti ai lavori come la più solida del vecchio continente e perciò quella che è più in grado di far fronte ai debiti.

SPREAD

È una sorta di “termometro del rischio”. In base a questo indice viene valutata l’affidabilità finanziaria di un Paese. Più è alto, più gli esperti considerano uno Stato incapace di far fronte ai suoi debiti, più alti saranno gli interessi che verranno pretesi per comprare i titoli. Lo spread si calcola prendendo in considerazione la differenza di rendimento di un titolo di Stato con un titolo di riferimento (in Europa i bund tedeschi, considerati i “più solidi”). Questa differenza è decisa dal mercato.

DEFAULT

Ecco il termine tanto temuto dai mercati finanziari. In soldoni è il “fallimento” dello Stato: un Paese non è più in grado di  far fronte ai suoi debiti e quindi è incapace di rendere i soldi a chi ha investito nei suoi titoli, che di fatto diventano carta straccia.

La crisi ”in soldoni”: cosa sta succedendo?

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La borsa va giù, l’umore pure. I mercati sono sorvegliati speciali, ma la difficoltà di questa crisi economica sta proprio nel capire cosa, in effetti, stia succedendo. A  complicare il tutto, poi, c’è l’oscurità di alcuni termini tecnici e una materia non certo così accessibile alle persone comuni. Per fare un po’ di chiarezza, tra allarmi e previsio-ni catastrofiche, ci siamo rivolti a un esperto in materia: il professor Francesco Giunta, preside della facoltà di Economia dell’Università di Firenze.

TIMORI FONDATI? “Le previsioni non sono affatto rosee – spiega Giunta – fino a oggi ero rimasto cauto davanti ai vari allarmismi, ma adesso la situazione è diventata seria. È come una malattia: si crede sempre che colpisca gli altri, ma quando arriva il nostro turno è un problema”. Una cosa è chiara: altro che nuvole minacciose, la situazione sui mercati è critica e sull’Italia è attesa una bufera che non toccherà solo il mondo finanziario, ma si estenderà anche alla vita quotidiana.

DEBITI SOVRANI. Colpa soprattutto del debito pubblico. Spiegata in soldoni, la questione è più o meno questa: lo Stato ha così tanti debiti da non riuscire a ripagarli. Questo provoca a sua volta un aumento degli interessi sul “vecchio” debito e il conto diventa nel tempo ancora più salato, fino a rischiare di arrivare a un livello insostenibile. Il Paese lavora, crea quel poco di ricchezza che permettono i tempi di magra, e tutto va sprecato nel pagare gli interessi, mentre il super-debito cresce. Un cane che si morde la coda.

SCELTE SBAGLIATE. “Quello italiano è un debito enorme, uno tra i più grandi al mondo – continua Giunta – che non è stato contratto per sviluppare il Paese, bensì per una spesa sfrenata, con un sistema pensionistico che non ha eguali e una sanità dove a tutti è stato garantito per anni più che tutto. Il problema  sta qui: il nostro debito corre più velocemente della nostra economia”.

DEFAULT. Il rischio è quello di un default, eccola qui la parola chiave: in pratica l’Italia rischia il fallimento e chi ha investito in buoni del tesoro, quelli con cui lo Stato racimola denaro da “investire”, di non vedere più il becco di un quattrino. “Si affaccia sempre di più lo spettro di un default controllato – dice Giunta – ossia una  situazione che comporta l’uscita dall’euro e il ritorno a una moneta molto svalutata, per favorire le esportazioni, come era la lira. Ma non illudiamoci: questa situazione  creerà necessariamente dei contraccolpi drammatici sulla sfera sociale, come la disoccupazione e il potere di acquisto sempre minore per le famiglie”.

MANO ALLA PENSIONI. Ma come uscire dal tunnel? Ovviamente nessuno ha una ricetta magica. “Dal mio punto di vista – afferma Giunta – bisogna mettere mano una volta per tutte alle pensioni. È inevitabile l’innalzamento dell’età pensionabile, vista anche l’aspettativa di vita nel nostro Paese. Poi è necessaria una drastica riduzione di spesa, ma sviluppando dei sistemi di controllo. Infine diminuire la pressione fiscale sulla parte produttiva del Paese, per cercare di rimettere in marcia il motore dell’economia”.

Bund, spread e default: il dizionario della crisi

Gli etruschi conquistano l’Olanda con una mostra in 3d / VIDEO

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Visitare una tomba etrusca così come è stata trovata, ammirare il prezioso corredo funebre e tutti i manufatti al suo interno. Tutto questo è possibile grazie alla ricostruzione virtuale in 3d realizzata dall’ Itabc-Cnr ( istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali del consiglio nazionale delle ricerche) e ospitata in due mostre olandesi dedicate alla cultura etrusca: “Richness and Religion at the Etruscans – Princes and Priests” e “Princesses and Goddesses” inaugurate in questi giorni ad Amsterdam e a Leiden.

PER VISITARE LA TOMBA BASTANO I PASSI. “Il pubblico può esplorare la struttura – spiega Eva Pietroni dell’Itabc-Cnr – avvicinarsi agli oggetti ascoltandone la narrazione, sentire il racconto dalla voce dei defunti. Tutto senza usare joystick, mouse, tastiere ma con il solo movimento del corpo, spostandosi sopra una grande mappa della tomba in cui sono indicati i punti sensibili, nello spazio antistante la proiezione di 12 mq”. 

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LA PRINCIPESSA E IL GUERRIERO. La tomba, risalente alla metà del VII secolo a.C., nota per aver restituito manufatti di elevatissimo pregio, fu scoperta dall’arciprete Regolini e dal generale Galassi nel 1836 durante uno scavo nella necropoli del Sorbo a Cerveteri. Formata da più celle, vi erano stati sepolti una principessa ornata da un pettorale in oro, e un uomo incinerato, forse un guerriero.

I MANUFATTI. Si parte dalla struttura esterna, un tumulo monumentale, e attraverso un corridoio (dromos) si arriva nel cuore del sepolcro. Tra i manufatti un calderone con l’holmos che serviva a sorreggerlo, il raro carro funebre e il letto che vi veniva probabilmente posto sopra. Non solo, anche anfore in terracotta, un’urna, un calamaio con lettere incise, spiedi, alari, contenitori e vasellame. Nella cella principale si ha l’impressione di poter toccare la principessa distesa sul letto, che splende per il suo pettorale d’oro appoggiato sulla veste bianca, tra il vasellame d’argento.

 ETRUSCANNING 3D. La ricostruzione virtuale, che ha permesso di riunire il famoso sepolcro con il suo corredo, custodito presso il museo gregoriano etrusco dei musei vaticani, è il primo frutto del progetto europeo “Etruscanning 3D” e nasce dall’evoluzione di quella sviluppata dal Cnr per la scena giottesca “La conferma della Regola” nella Basilica Superiore di Assisi.

Incidente sul lavoro: operaio schiacciato da un braccio meccanico

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E’ stato schiacciato da un braccio meccanico, mentre era in corso lo scarico di un macchinario da tir. E’ morto così Giuseppe Montenera, operaio campano di 44 anni. L’incidente sul lavoro è avvenuto ieri pomeriggio a Pian di Vallico, nel comune di Scarperia, in provincia di Firenze.

MORTE BIANCA. L’uomo era arrivato dalla Campania a Scarperia per consegnare il macchinario. Secondo le ricostruzioni dei carabinieri, durante lo scarico da un tir, il braccio meccanico usato per spostare il materiale si è staccato, travolgendo l’uomo.

INDAGINI. Il mezzo è statosequestrato e il pm ha disposto l’autopsia. In una nota, la Cgil fiorentina manifesta la sua “vicinanza ai familiari del lavoratore” e chiede “agli organi preposti che venga fatta chiarezza piena sulla dinamica dell’infortunio e che siano perseguite eventuali responsabilità. E’ inaccettabile questa strage continua, non si può, non si deve morire per guadagnarsi da vivere”.

Pranoterapeuta dichiara 7mila euro, ma ha casa e auto di lusso

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La guardia di finanza di Firenze ha scoperto un altro evasore fiscale. Si tratta di una donna che vive in provincia di Firenze e che svolge l’attività di “pranoterapeuta”. Infatti dal reddito dichiarato, sembrava strano che si potesse permettere una casa di lusso e un fuoristrada. É da questo contrasto che è scattato il controllo da parte della finanza.

TRE CONTI CORRENTI.  La pranoterapeuta, intestataria di una partita iva accesa con la dicitura “ricerca nel campo delle scienze sociali ed umanistiche”, per le sedute terapeutiche  emetteva alcune ricevute fiscali con la dicitura generica “terapia”. Per verificare il reale giro di denaro incassato dalla donna, sono state attivate indagini finanziarie, che hanno fatto emergegere 3 conti correnti dove transitavano quotidianamente consistenti somme di denaro, in contanti ed assegni.

UNA VITA DA REGINA. Era un regno da 540mila euro, recentemente ristrutturato, il luogo in cui abitava la donna. Proprietaria anche di un fuoristrada del valore di 30 mila euro, sono apparsi alquanto sospetti i redditi, da 5mila a 7mila euro, che negli ultimi anni aveva dichiarato. Il notevole contrasto tra la capacità di spesa e quanto dichiarato al fisco ha quindi fatto scattare approfonditi controlli da parte della Finanza.

L’ATTIVITA’ . L’attività veniva svolta in uno studio e nel tempo ha visto un incremento progressivo delle “prestazioni”. Infatti la sua terapia doveva “alleviare”, secondo quanto riferito dai vari pazienti, i dolori lamentati in varie parte del corpo (ernie del disco, menisco, ecc.). Ma la donna non è conosciuta solamente nell’ambito locale. Diverse persone, provenienti da ogni regione d’Italia, hanno beneficiato delle sue “cure”.

Alluvione in Lunigiana: in arrivo 2 milioni, Rossi nelle zone del disastro

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L’ondata di maltempo sulla zona della Lunigiana, colpita insieme al levante ligure da violenti nubifragi che hanno causato cinque morti, si è al momento attenuata e inizia la conta dei danni. La giunta regionale toscana si riunirà in seduta straordinaria nella tarda mattinata di oggi per dare il via a un primo stanziamento di emergenza: 2 milioni di euro che andranno a favore delle aree alluvionate.

ROSSI AD AULLA. Il presidente della Regione Enrico Rossi, impegnato questa mattina a Roma per un incontro con il commissario europeo per la politica regionale Johannes Hahn, ha preso contatto con il responsabile della protezione civile nazionale Franco Gabrielli e sarà ad Aulla nel pomeriggio per un incontro con le autorità locali e tutti coloro che sono impegnati nelle operazioni di soccorso.

(foto di repertorio)

Brutto tempo e il traffico va in tilt

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Risveglio bagnato per Firenze e il traffico cittadino è andato in tilt questa mattina. Code sui viali di circonvallazione, viale Michelangelo. Caos nella zona di ponte alla Vittoria, viale Petrarca e viale Ariostro dove si sono registrati alcuni micro-incidenti, causati dal maltempo.

TUTTI IN CODA. A seguito delle piogge molti fiorentini sono ricorsi alla macchina e così si sono registrate pesanti conseguenze sulla viabilità cittadina, con incolonnamenti che hanno riguardato in particolare l’area di ponte alla Vittoria e viale Petrarca. Alle 8,30 le code su viale Michelangelo, in direzione di piazza Ferrucci, iniziavano dal piazzale: lunghe attese prima del semaforo di via Marsuppini, come ci segnalano alcuni lettori, con ripercussioni su via Benedetto Fortini. Code in uscita all’uscita dell’A11, tra Sesto Fiorentino e Firenze Peretola, per traffico sulla viabilità ordinaria. Bloccati anche lungarno del Tempio, lungarno Colombo e via lungo l’Affrico.

RENZI. A fare il punto sulla situazione maltempo è, tramite Facebook, anche il sindaco Mattei Renzi che scrive: “Situazione pioggia. Trentacinque mm per adesso ma grazie alle segnalazioni dei cittadini e al lavoro di Publiacqua, Quadrifoglio, Protezione Civile e Polizia Municipale (e alla collaborazione di tantissimi di voi) le cose sono andate meglio del solito. Traffico più o meno come sempre quando piove. Problemi in Firenze sud-viali per una macchina bloccata sui viali”.

Pioggia torrenziale: 9 morti tra Lunigiana e Liguria. Maltempo su Firenze

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Il bilancio continua a salire: sono nove le vittime della violenta ondata di maltempo che si è abbattuta da ieri mattina sul nord della Toscana e sul levante ligure. Adesso la perturbazione si sposta verso sud, toccando anche Firenze.

UN FIUME DI FANGO. Frane, allagamenti, black out elettrici e nelle comunicazioni hanno messo in ginocchio la Lunigiana e lo spezzino, molti i paesi ancora isolati. Sei persone sono morte a Borghetto Vara, paese ligure inondato da acqua e fango, che da questa mattina all’alba è in via di evacuazione. Una donna è morta, travolta dalle acque mentre si trovava nella sua auto, ad Aulla (Massa Carrara) dove è stato recuperato anche il cadavere di un uomo, all’interno di uno scantinato. L’ultimo cadavere trovato dai soccorritori è quello di un volontario a Monterosso, nelle Cinque Terre.

SENZA LUCE E SENZA ACQUA. Sempre ad Aulla sono circa trecento le persone evacuate e ospitate al palasport della cittadina. La strade della zona sono state riaperte per l’accesso ai mezzi di soccorso, anche se alcuni ponti sono pericolanti. Difficile la situazione anche nel resto della Lunigiana: sono circa otto le frazioni isolate, cinque i ponti crollati nell’alto bacino del Magra investito dall’esondazione.

SITUAZIONE METEO. Al momento la perturbazione si sta spostando verso sud. Le piogge interesseranno questa mattina le zone di Firenze (dove il traffico cittadino è andato in tilt), Arezzo, Siena e Grosseto. Un miglioramento è previsto dal pomeriggio. Ieri, secondo i dati del Lamma (il laboratorio meteo della Toscana) sono caduti 350 millimetri di pioggia a Pontremoli, 300 sull’Appennino lucchese e sulle Apuane. Intanto la Regione stanzierà oggi dei primi fondi per l’emergenza, 2 milioni di euro.

Creatività contro cemento: un murales colora il parcheggio

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Un look tutto nuovo per il parcheggio di via Siena a Firenze. Un capannone grigio rivive grazie all’opera dei Bunker 108. Leggi l’articolo

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