domenica, 27 Luglio 2025
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6 maggio, anche scuola e università in piazza

”Il mondo della scuola, dell’università e della ricerca della Toscana è mobilitato per lo sciopero generale della Cgil di venerdì 6 maggio al quale hanno aderito molte associazioni degli studenti”: lo annuncia una nota del sindacato.

STUDENTI E PROFESSORI. ”Studenti e professori, personale tecnico e amministrativo usciranno dalle classi, dai laboratori e dagli uffici, meglio non entreranno – continua la nota – e  si riverseranno in una delle dieci piazze, una per ogni capoluogo di provincia della Toscana, per partecipare alle manifestazioni ed ascoltare i comizi conclusivi”.

IL RILANCIO. ”Insieme agli altri lavoratori e pensionati,  ai disoccupati, ai precari, giovani e meno giovani, faranno sentire  il loro ‘BASTA… PER CAMBIARE’,  per la difesa del lavoro dagli effetti della crisi, dalle scelte depressive del governo e dall’attacco ai diritti e alle tutele, per rilanciare l’occupazione e per un’operazione di ridistribuzione e di uguaglianza del paese. E perché questo avvenga faranno sapere che occorre rilanciare lo sviluppo della qualità per la scuola pubblica, l’università e la ricerca.  Prima ancora diranno, grideranno, che occorre  considerare la cultura come un investimento per la crescita civile, morale ed economica e valorizzare il patrimonio storico, artistico, architettonico e culturale del paese. Insomma l’esatto contrario dei tagli di Tremonti e della controriforma Gelmini”, conclude il sindacato.

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Caccia più ”sicura”

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presentate le giacche salvavita per i cacciatori

La giacca che salva la vita ai cacciatori / FOTO

E’ stata presentata ”Dynafelt”, la giacca salvavita per i cacciatori.

LA NOVITA’. L’alta tecnologia dell’industria tessile pratese ha creato un tessuto ‘corazzato’ di straordinarie prestazioni salvavita. Si chiama appunto Dynafelt, è molto più resistente del kevlar (già 5 volte più resistente dell’acciaio) ed è stato testato con successo, risultando estremamente protettivo anche da cartucce a pallini sparate a distanza ravvicinata. Sarà la grande novità della stagione venatoria 2011 – 2012. Dynafelt è stato presentato oggi nella sede di Confindustria Toscana, da Roberto Fenzi, vice-presidente dell’Unione Industriale di Prato e AD del Gruppo Lenzi, uno dei più importanti del distretto tessile pratese, leader nel settore dei tessuti non convenzionali, al quale si deve la creazione del nuovo tessuto. Con lui l’ingegner Stefano Ricci, responsabile di Lenzitecnologie, il settore del gruppo dove Dynafelt è stato ideato e dove è adesso in produzione.

SCIA DI SANGUE. “Dynafelt – ha ricordato Fenzi – è un feltro speciale ottenuto con la tecnofibra in polietilene Dyneema della società olandese DSM. Essendo soffice e leggero, consente di realizzare specifiche linee di abbigliamento capaci di ridurre drasticamente gli effetti degli incidenti di caccia. Un’innovazione destinata a spezzare la scia di sangue e polemiche, che da sempre funesta il mondo venatorio. In Italia i 22 morti e 74 feriti della stagione di caccia 2010 sono un bilancio terribile, considerando anche il minor numero di cacciatori, oggi poco più di 700 mila contro i circa 2 milioni di anni fa. Avendo assistito alle prove di sparo, il presidente di Federcaccia Gianluca Dall’Olio, impegnato in una fondamentale campagna per la sicurezza, ha voluto Dynafelt alla recente EXA di Brescia, la fiera internazionale delle armi, ospitandolo nello stand della Federazione dove ha suscitato unanime interesse”.

DIMOSTRAZIONE. Avvalendosi di foto e filmati, Ricci ha mostrato i risultati dei test balistici descrivendo così le caratteristiche tecniche di Dynafelt: “La fibra somma un’estrema leggerezza a un altissimo peso molecolare. Ma il segreto sta nella lavorazione, nel metodo detto ‘agugliatura’ che progressivamente intreccia le fibre fino a creare una jungla invalicabile di materiale senza ricorrere a collanti chimici. Il super coefficiente di resistenza al taglio e allo strappo consente tante applicazioni diverse: contro le esplosioni, per giubbotti antiproiettile, blindature di  veicoli e perfino abbigliamento da motociclista”.

 

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TEST. L’efficacia del tessuto è appunto documentata da centinaia di prove di sparo con vari tipi di fucili calibro 12. In particolare, un Breda automatico a canna cilindrica di cm. 62,5, e un Benelli Special 80, canna di cm. 65 e strozzatura a tre stelle. Due anche i tipi di cartuccia: RC Cartridge Camouflage con pallini di piombo 8, e Fiocchi Steel Shot con pallini di acciaio 5. Quanto alle modalità, i campioni di Dynafelt (quadrati di 41 cm di lato spessi 4 mm) sono stati posti ad appena 10 metri dal fucile, su un pannello di plastilina ‘tipo Roma’, lo speciale materiale usato per simulare la densità del corpo umano e misurare l’effetto trauma. A 2 metri dal fucile un cronografo ha inoltre permesso di convalidare soltanto colpi che avessero velocità di almeno 330 metri al secondo (circa 1000 piedi al secondo), ossia cartucce in piena efficienza. Anche in queste condizioni, volutamente al limite, i risultati sono stati positivi. Per ogni colpo, nessuno dei circa 350-400 pallini di piombo della cartuccia ha superato l’ostacolo. Solo un paio di acciaio 5 ce l’hanno fatta. Anche la deformazione della plastilina non è andata oltre i 5 -6 mm, su un massimo normalmente accettato di 40. Ancora meglio i test da 10 metri: non un solo pallino ha forato il feltro e l’effetto trauma è stato ancora più ridotto.

VITTIME. Dynafelt, ha aggiunto Fenzi, “non può certo fermare proiettili di carabina o munizioni a palla, ma può ridurre di molto le vittime dei normali fucili da caccia a munizione spezzata, ossia la grande maggioranza degli incidenti. Imbottiti con questo super feltro, giacche e cappelli sono comodi e confortevoli come i tradizionali giacconi e copricapo. Hanno però un’arma in più: salvano la vita”.

Artigianato artistico ”a rischio”, sarti e mosaicisti si diventa. Gratis

Mestieri in via d’estinzione? Artigianato artistico “a rischio”?

I CORSI. Una risposta arriva da Confartigianato Imprese Firenze, che nei prossimi mesi (e in modo del tutto gratuito) formerà – grazie al contributo della Provincia di Firenze – 18 mosaicisti e sarti, con due appositi corsi riservati a persone disoccupate.

CRISI DI VOCAZIONE. “Un’occasione – spiega Alessandro Vittorio Sorani, amministratore di Confartis, agenzia formativa di Confartigianato, nonché Centro Formativo territoriale della Provincia di Firenze – per contrastare ‘la crisi di vocazioni’ che caratterizza alcuni comparti del settore artigiano e sostenere al contempo l’occupazione. Un modo per opporsi alla diminuzione di appeal che taluni mestieri, tipicamente fiorentini, registrano nei confronti delle nuove generazioni che tendono a considerarli superati, essenzialmente per mancanza di conoscenza visto che si tratta di settori vitali, creativi, aperti all’innovazione e remunerativi”. “Entrambi i corsi – informa Camilla Cauci, responsabile di Confartis ­– prevedono un monte ore (300 per il mosaico, 360 per la sartoria) equamente suddiviso tra teoria e pratica, da effettuarsi nei più prestigiosi laboratori della provincia”.

SELEZIONI. Il corso sul mosaico renderà esperti nelle tecniche di micro-mosaico, mosaico in vetro e commesso fiorentino. Quello sulla sartoria si centrerà su progettazione e lettura dei cartamodelli, cucito a mano e con macchina, rifiniture e riparazioni. A Firenze e provincia sono attualmente attive 47 imprese artigianali nel ramo del mosaico e 225 in quello della sartoria-confezione su misura. Entrambi i corsi prevedono una preselezione. Le lezioni si svolgeranno a Firenze, da settembre 2011. Informazioni ai numeri 055.7326983/4480084.

Un aiuto ai giovani imprenditori. E a chi aspira a diventarlo

Quesi mestieri che nessuno vuol più fareL’esercito dei disoccupati, più di mille al giorno in cerca di lavoroTornano i risciò: cerchi un lavoro? E allora pedalaGiovani e lavoro, “la mia (deprimente) esperienza”Stagisti a Firenze, chi sono e chi li cerca Il tirocinio te lo paga il Comune L’apprendistato? Fallo all’estero

”Nessun problema per il palco della Cgil in piazza Santa Croce”

Piazza Santa Croce, il palco per la manifestazione della Cgil ci sarà.

NESSUNA “RIPICCA”. “Non c’è alcuna intenzione di recare problemi agli organizzatori della manifestazione della Cgil in piazza Santa Croce in programma il prossimo 6 maggio, contrariamente a quanto apparso su alcuni giornali nei quali si è ipotizzata addirittura una ‘ripicca’ del sindaco”: lo ha sssicurato il vicesindaco Dario Nardella.

SICUREZZA. “Anche la soprintendente Marino – ha continuato Nardella – con la quale ho avuto modo di confrontarmi, mi ha riferito di non esservi alcun ostacolo al posizionamento del palco sul lato della basilica. Quindi, a meno di motivi legati alla sicurezza pubblica su cui sono competenti le forze dell’ordine, è confermata l’autorizzazione a concedere piazza Santa Croce con il palco disposto secondo le richieste della Cgil, affinchè la manifestazione si possa svolgere senza intoppi”.

Uno sciopero, dieci manifestazioni: la Toscana si prepara al 6 maggioSciopero generale, bus e treni a rischio. Disagi anche in scuole e Asl

Prostituzione, la ”guerra” di Novoli

Volanti in azione a Novoli contro il fenomeno della prostituzione in strada.

IL BLITZ. E’ di undici lucciole finite in Questura per accertamenti il bilancio del blitz degli agenti delle volanti che lunedì sera, coordinati dal dottor Domenico Balsamo, sono intervenuti nella zona di viale Guidoni, interessata dal fenomeno della prostituzione.

TUTTE STRANIERE. Si tratta di ragazze tutte straniere (9 romene, 1 albanese e 1 russa) di età comprese tra i 19 e i 29 anni. Per la cittadina russa, irregolare in Italia, oltre alla denuncia sono state avviate le procedure di espulsione dal territorio nazionale.

Nel covo degli studenti anarchici: mazze e spranghe per creare il caos / FOTO

Un nucleo di studenti universitari pronto a entrare in azione durante le manifestazioni pubbliche o con raid contro obiettivi sensibili, come sedi di sindacati e consolati. Era questo, secondo la digos di Firenze, il gruppo gruppo anarchico – studentesco “Spazio Liberato 400 colpi”, il cui quartier generale si trovava in un fondo occupato in via del Parione, adesso posto sotto sequestro.

MISURE CAUTELARI. A finire nei guai dopo una maxi operazione della polizia, 22 giovani, tutti tra i 20 e i 30 anni in maggior parte incensurati: secondo gli inquirenti sono i responsabili di numerosi danneggiamenti, imbrattamenti di immobili, resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio e violenza privata. Sono accusati anche di associazione a delinquere: sette di loro sono considerati le menti, gli altri 15 partecipavano soltanto alle azioni.

18 MESI DI BLITZ. Dagli attacchi alle sedi di sindacati e consolati, ai raid contro numerosi bancomat, dai blocchi del traffico e dei treni ai danneggiamenti durante le manifestazioni di piazza contro la riforma Gelmini, fino alla contestazione del sottosegretario Daniela Santanché e agli scontri con le le forze dell’ordine lo scorso novembre lo scorso davanti al polo universitario di Novoli. Sono 72 gli episodi contestati in tutto ai ragazzi, che vanno dal maggio 2009 allo scorso dicembre. Le azioni venivano organizzate a tavolino, durante assemble e poi messe in atto durante manifestazioni pubbliche o con raid notturni.

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INDAGATI E ARRESTATI. 78 in tutto gli indagati. Si tratta di una “compagine anarcoide-studentesca – spiegano gli inquirenti – che è cosa ben diversa dagli anarco-insurrezionalisti”. Cinque giovani si trovano adesso agli arresti domiciliari, tra loro un “veterano” già finito in carcere per fatti analoghi. Per altri 17 è stato deciso l’obbligo di firma. Tra le persone per cui sono state decise le misure cautelari ci sono loro anche alcune ragazze ed esponenti dei collettivi politici di Lettere e Scienze Politiche.

LE ARMI PER I RAID. Durante le perquisizioni nel locale in via del Parione, adesso tornato a disposizione dell’Università, e nelle abitazioni degli indagati sono state rinvenute mazze, tenaglie e spranghe, oltre a vari stencil, delle “maschere” utilizzate per imbrattare i muri. Uno di questi recita “G8 genova, Carlo vive, i morti siete voi”, un altro ancora (in preparazione) riporta l’immagine del sindaco Matteo Renzi, con scritto “Il mostro di Firenze”.

Nel covo degli studenti anarchici: mazze e spranghe per creare il caos

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Un nucleo di studenti universitari pronto a entrare in azione durante le manifestazioni pubbliche o con raid contro obiettivi sensibili. Maxi operazione a Firenze. Le foto del materiale sequestrato. Leggi l’articolo

La Menarini Fiorentina WP chiude la stagione con una seconda sconfitta a Rapallo

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Si conclude con due sconfitte la stagione della Menarini Fiorentina Waterpolo che chiude al terzo posto in classifica e si qualifica per la Coppa Len, l’Europa League della pallanuoto. A fare la differenza è soprattutto il secondo quarto, perso in maniera pesante, con poker di reti della formazione di coach Sinatra. Per il resto, pur prive della squalificata Recupero, le ragazze guidate da Gianni De Magistris mettono in campo poco orgoglio, dimenticando a casa quella determinazione che, comunque, tranne che in questo ultimo atto stagionale, ha sempre contraddistinto la Menarini Fiorentina Waterpolo, in predicato ad inizio anno di fare un campionato di basso profilo, e poi nuovamente protagoniste con il terzo posto in regular season ed una semifinale scudetto.

 

Brutte le cifre di ambo le squadre in superiorità numerica, con le ospiti incapaci di andare a rete in sette occasioni avute, mentre in difesa buona la prova generale in almeno due dei quattro quarti. Davanti al commissario tecnico della Nazionale femminile Fabio Conti, in tribuna della piscina di Camogli, le Menarini gilrs chiudono la stagione, dando appuntamento ad un pronto riscatto fin dal prossimo anno, dove si dovrà e potrà programmare meglio il futuro di una squadra.

“E’stata una partita piena di errori da parte nostra, purtroppo condizionata dal passivo pesante dell’andata – ha spiegato il tecnico della Menarini Fiorentina Waterpolo Gianni De Magistris a fine match – Abbiamo giocato quasi fosse già finito il campionato prima di queste semifinali, non mettendo in acqua quelle che sono le nostre caratteristiche migliori. Peccato perché, al di là del valore di Rapallo, si può dire che i nostri avversari, per demerito nostro, hanno avuto gioco fin troppo facile. Buono l’arbitraggio, così come lo era stato quello del match di andata, ripeto, peccato solo che in acqua la vera Menarini Fiorentina Waterpolo in questa semifinale non si sia vista”.

Jovanotti a Renzi: ”Non ascoltare quei vecchi babbioni” / VIDEO e FOTO

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Fuori programma durante il concerto fiorentino di Jovanotti, il cantante si è rivolto direttamente al sindaco Matteo Renzi, presente tra il pubblico. “Sei giovane, questo è il tuo momento – ha detto Lorenzo Cherubini – non ascoltare quei vecchi babbioni”. Leggi l’articolo e guarda le foto

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