martedì, 5 Agosto 2025
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Un milione capi abbigliamento falsi, maxi-sequestro a Prato

I finanzieri hanno così scoperto un enorme polo specializzato nell’importazione e nella commercializzazione di prodotti tessili e di abbigliamento spacciati per “made in Italy”. I capi già confezionati ed il tessuto, infatti, erano stati importati dalla Cina al di fuori di tutte le norme in materia di sicurezza e tutela dell’origine del prodotto e privi di qualunque indicazione obbligatoria sulla composizione e la provenienza. Un imprenditore cinese quarantenne è stato denunciato con l’accusa di vendita con indicazioni fallaci.

La Toscana al World Expo di Shanghai

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La Toscana ha investito 1.7 mln di Euro per 6 mesi di iniziative, per giungere ad un partenariato stabile tra Toscana e Cina. Alla presentazione è intervenuto il Console Generale della RPC. Uno stand di 190 mq al secondo piano del padiglione Italia sarà caratterizzato da una videoinstallazione sul tema delle energie rinnovabili e dello sviluppo sostenibile.
Le nuove tecnologie ecosostenibili rappresentano una delle tematiche proposte dalla Regione Toscana. La Regione infatti si dimostra molto sensibile a questo argomento soprattutto relativamente all’industria tessile e conciaria, due settori molto forti dell’economia toscana, i quali utilizzano per le proprie attività oli minerali e di sintesi e i tensioattivi provocando notevoli problemi per la qualità dell’aria e delle acque superficiali del Pratese e del distretto di Santa Croce.
Per limitare gli effetti nocivi di questi prodotti chimici, negli ultimi anni, sono stati individuati nuovi oli e tensioattivi di origine vegetale caratterizzati da un’elevata biodegradabilità, da una bassa tossicità nei confronti dell’uomo e da ottime proprietà lubrificanti. Anche per quanto riguarda il riciclo dei liquidi industriali sono stati introdotti nuovi impianti di smaltimento, il tutto nell’ottica di una produzione industriale ecosostenibile.
La Regione Toscana può vantare il primato di essere ad oggi l’unica realtà in cui hanno sede impianti per lo sfruttamento geotermico italiano. L’intero potenziale geotermico nazionale è infatti situato in Toscana e interessa 3 delle 10 Province: Pisa, Siena e Grosseto.
I giacimenti naturali di vapore in Toscana producono ogni anno oltre 4 miliardi di chilowattora di elettricità nelle sole centrali toscane di Larderello e di Montieri. In tempi di scarsità e caro-petrolio la geotermia si presenta pertanto come un’opzione energetica rinnovabile a cui non poter rinunciare.
La Toscana si presenta come una Regione proiettata nel futuro e approda su Shanghai con un elemento tecnologico che richiama un “disco volante”.
L’area espositiva è stata strutturata in modo da creare un percorso obbligatorio in cui il visitatore possa interagire, attraverso l’impiego dei cinque sensi, con le due realtà virtuali dell’inquinamento e della depurazione dell’ambiente. Lo stand è realizzato su una piattaforma ellittica ed è composto da due tunnel: nel primo, tramite la proiezione di filmati e la riproduzione degli odori e dei fumi industriali, saranno rappresentati i danni ambientali che l’uomo sta provocando con un uso distorto degli impianti, mentre nel secondo si propone un ambiente pulito, salubre e incontaminato attraverso la proiezione di immagini di territorio limpido e la diffusione di essenze di erba e fiori, tipici della campagna toscana.

Terremoto in Cile, aiuti concreti dalla Toscana

Oltre a loro, alla riunione parteciperanno diverse ong operanti nell’area.

Si tratta del primo risultato dell’iniziativa assunta dal presidente della Regione che il 3 marzo scorso aveva scritto una lettera al sindaco di Vina del Mar e al governatore della Regione di Valparaiso, offrendo la solidarietà e la disponibilità della Toscana a fornire aiuti concreti nei modi e nei tempi ritenuti utili dalle due amministrazioni cilene con cui la Regione ha da tempo attivato degli importanti progetti di cooperazione.

Alla lettera del presidente ha risposto nei giorni scorsi l’ambasciatore cileno in Italia, che ha sottolineato l’importante approfondimento dei rapporti tra la Toscana e il Valparaiso, determinato dai progetti di cooperazione avviati. Nella lettera dell’ambasciatore viene accolta “con grande stima e considerazione” l’offerta della Toscana e viene chiesto di valutare i possibili aiuti immediati per far fronte ad alcune delle necessità più urgenti a beneficio delle persone colpite dal sisma. E’ quanto avverrà nell’incontro di domani.

Giornata mondiale dell’acqua, dalla Toscana al mondo

“L’accesso all’acqua – dichiara D’Angelis – è un diritto umano fondamentale, condizione indispensabile per il godimento di altri diritti: alla vita, al rispetto della dignità umana, alla salute, al cibo e alla sicurezza alimentare, ad un alloggio adeguato, all’istruzione, ad un ambiente sano, alla pace”.

Da tempo Publiacqua, attraverso Water Right Foundation, garantisce risorse, sia economiche che di competenze tecniche e formative, verso i Paesi del Sud del Mondo, grazie alla decisione assunta nel dicembre 2002 dai Sindaci di devolvere un centesimo di euro per metro cubo di acqua consumato.

“Abbiamo finanziato progetti di cooperazione decentrata in diverse aree del mondo – continua il presidente di Publiacqua – in Senegal, Angola, Tanzania, Yucatan, Brasile, Mali, Vietnam, Saharawi, Argentina, Eritrea. Questo impegno verrà presentato il 22 marzo e continuerà con nuove iniziative”.

A Palazzo Vecchio sabato si parla l’esperanto

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“Cento anni di esperanto in Italia: per relazioni tra i popoli più giuste e più pacifiche”, questo il titolo dell’iniziativa, che si terrà dalle 9 alle 14, con ingresso libero. Tra avanguardia e tradizione, il convegno tratterà di “idee, immagini e parole all’alba del Novecento”, fino ai risultati di un’inchiesta sulle lingue straniere nel linguaggio dei giovani fino a uno sguardo sulle prospettive future dell’esperanto, guardando ai secondi cento anni della lingua in Italia.

Oltre ai saluti del sindaco di Firenze, del presidente del consiglio comunale e di altre autorità cittadine, il convegno vedrà la partecipazione del professor Renato Corsetti, presidente della Federazione Esperantista Italiana, e gli interventi dei professori Massimo Rizzardini e Paolo Valore (Università di Milano), Federico Gobbo (Università dell’Insubria), Nicola Minnaja (Comitato Allarme Lingua) e Fabio Bettani (Gioventù Esperantista Italiana).

“Nonostante i molti luoghi comuni che circondano l’esperanto – ha dichiarato nella conferenza stampa di presentazione del convegno il professor Corsetti – questa lingua è in continua espansione nel mondo, ed ha ricevuto nuovo impulso, negli ultimi anni, grazie a internet. Tantissimi giovani, semplicemente digitando “esperanto” e avviando una ricerca, trovano molti corsi che è possibile seguire attraverso la rete, e acquisiscono così i primi rudimenti della lingua, nata alla fine dell’800 come strumento linguistico comune a tutti gli europei”.

E sui biglietti Ataf arrivano gli ologrammi

Gli abbonamenti di aprile hanno già lo speciale dispositivo che si aggiunge alle altre misure adottate dall’azienda di trasporti pubblica fiorentina per contrastare la produzione di biglietti falsi (utilizzo di carta filigranata e di elementi fluorescenti, impiego di inchiostro  “sensibile” per la stampa delle sezioni su cui è effettuata la convalida).

L’ologramma verrà inserito progressivamente anche su tutti gli altri titoli di viaggio.

Rivoluzione tram, parte 2. Domenica cambiano i bus

I cambiamenti interessano 15 le linee di autobus: 1, 5, 6, 9, 15, 16, 26, 27, 44, 46, 50, 72, 73, 77-78 (ex linea 1). Il tram diventa la spina dorsale del sistema di trasporto dell’intera area: i mezzi su gomma garantiranno collegamenti comodi con la rete tranviaria, senza sovrapposizioni, e un servizio efficiente per i quartieri che si trovano lungo il percorso del tram.

La nuova rete sarà quindi strutturata “a nodi”, ovvero punti di interscambio tra bus diversi e tra bus e tranvia. La riorganizzazione prevede di limitare gli  attraversamenti della sede tranviaria da parte dei mezzi su gomma, per rendere più scorrevole la circolazione.

Dal 21 marzo il servizio offerto dai bus sarà esteso a 18 ore al giorno, con un aumento delle corse rispetto al livello di servizio attuale.

Con il nuovo assetto della rete di trasporto pubblico sarà più semplice raggiungere  i principali punti di interesse, sia nel comune di Firenze sia nel Comune di Scandicci.

Dal primo giorno di primavera la tramvia circolerà dalle 5.15 alle 24.30, con una corsa ogni 4 minuti. In arrivo anche le maniglie (ne sono state acquistate 700, costo 5mila euro), mentre è già partito il processo di attivazione delle macchinette emettitrici di biglietti. Le prime due già funzionanti si trovano in corrispondenza delle fermate Resistenza e De Andrè.

Grazie all’integrazione tariffaria, con i biglietti e abbonamenti Ataf&Li-nea è possibile utilizzare: tutti i mezzi ATAF & Li-nea,  la linea T1 della tranvia, i mezzi del trasporto extraurbano di Autolinee Mugello Valdisieve e di Autolinee Chianti Valdarno,  i servizi ferroviari Trenitalia di 2° classe compresi nel territorio comunale di Firenze.

Cantieri, la prossima settimana si lavora di notte

Numerosi i cantieri programmati in fase notturna per il risanamento delle strade cittadine, a partire da lunedì prossimo, 22 marzo.

VIALE LAVAGNINI. Si inizia con viale Spartaco Lavagnini che, da lunedì 22 a sabato 27 marzo, sarà riasfaltato nel tratto compreso tra la Fortezza e via Santa Caterina d’Alessandria (lato Procura della Repubblica). L’intervento, in programma dalle 21 alle 6, comporterà restringimenti di carreggiata nei tratti di volta in volta interessati.

VIALE BELFIORE. Nelle notti tra sabato 27 e lunedì 29 marzo (orario 21-6) si procederà alla riasfaltatura dell’intersezione tra viale Belfiore e viale Redi. Previsti restringimenti di carreggiata.

VIALE GRAMSCI. La settimana successiva sarà la volta di viale Gramsci. Da lunedì 29 marzo a sabato 3 aprile saranno effettuati i lavori di risanamento nella direttrice piazzale Donatello-piazza Beccaria. Previsto anche un intervento su un tratto deteriorato dell’altra semicarreggiata. Anche in questo caso i lavori saranno effettuati di notte, dalle 20.30 alle 6, con restringimenti di carreggiata.

VIA DELLA SCALA. Lavori notturni anche in via della Scala. Da lunedì 6 a sabato 10 aprile sarà effettuato il risanamento del tratto compreso fra via Orti Oricellari e piazza Santa Maria Novella. La strada sarà chiusa al traffico dalle 20.30 alle 5.30.

VIA SIMONE MARTINI. Si lavorerà invece nelle ore diurne in via Simone Martini. Questi lavori, che inizieranno lunedì 12 aprile andranno avanti per dodici giorni con restringimenti di carreggiata. Identica procedura anche per via Scipione Ammirato. Anche in questo caso i lavori saranno effettuati di giorno con l’istituzione di sensi unici e dureranno sei giorni.

LUNGARNI COLOMBO, TEMPIO, MORO. Sarà infine effettuata di notte anche la riasfaltatura nei lungarni Colombo, del Tempio e Aldo Moro. Per questi interventi, ancora deve ancora essere definita con esattezza la data di avvio, che comunque dovrebbe essere nel mese di aprile.

Smog, riscaldamenti al minimo e circolazione limitata

Se la situazione dello smog non dovesse migliorare, anche la previsione, da lunedì, di un blocco più consistente ed esteso. E’ quanto prevede un’ordinanza che entrerà in vigore domani.

I LIMITI. Secondo le rilevazione di Arpat, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale, ieri la centralina di Ponte alle Mosse ha segnato un valore medio giornaliero del pm10 pari a 67 microgrammi per metro cubo, mentre il valore limite è di 50 microgrammi per metro cubo. Il Comune ha subito deciso di intervenire, data anche la recente legge regionale sul tema che indica agli enti locali una serie di misure possibili da adottare per ridurre i rischi di superamento della concentrazione media giornaliera del pm10.

TERMOSIFONI AL MINIMO. L’ordinanza firmata oggi, dispone di non tenere acceso il riscaldamento per più di otto ore al giorno e di ridurre la temperatura impostata: massimo 17 gradi per gli edifici adibiti ad attività industriali e artigianali, massimo 18 per gli altri edifici. Sono esclusi gli impianti istallati negli edifici adibiti a ospedali, cliniche, case di cura, luoghi di ricovero o cura di minori o anziani, scuole e asili. Oltre al riscaldamento, il Comune invita anche a usare meno l’auto a vantaggio dei mezzi pubblici, dagli autobus alla tramvia al treno.

DIVIETI DI CIRCOLAZIONE IN VISTA. Se la situazione dell’inquinamento non migliorerà, da sabato, oltre ai provvedimenti in vigore da domani, ci sarà una limitazione dell’accesso e della circolazione in ztl per i veicoli più inquinanti dalle 08.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Lo stop riguarderà i ciclomotori a 2 tempi a 2 e 3 ruote, i motocicli a 2 tempi, le auto euro 1 se a benzina o euro 2 e 3 se diesel, e per i veicoli merci diesel euro 1.

Se ancora ci dovessero essere sforamenti di polveri sottili, le misure diventeranno ancora più stringenti: a partire da lunedì 22 marzo gli stessi tipi di veicoli non potranno circolare, negli stessi orari, non solo in ztl ma in tutto il centro abitato di Firenze e del Galluzzo. Sono escluse alcune strade di accesso e uscita da Firenze, come il viadotto dell’Indiano, viale Europa, via Aretina, via Sestese, via Pratese (l’elenco completo nel testo dell’ordinanza allegato).

CHI PUO’ VIAGGIARE. Sono esclusi dai divieti di transito, tra gli altri, i veicoli delle forze dell’ordine, della protezione civile, degli invalidi, dei medici, delle aziende che effettuano riparazioni urgenti sui servizi essenziali, i veicoli a metano, gpl o bifuel, le vetture con almeno 3 persone a bordo che viaggiano verso la stessa destinazione (elenco completo delle deroghe nel testo dell’ordinanza allegato). Se le rilevazioni dell’Arpat segnaleranno un miglioramento dei livelli di inquinamento, l’ordinanza sarà revocata.

Scoperta una scuola privata in nero a Empoli

RETTE DA 1000 A 2300 EURO. Le rette, a seconda del tipo di preparazione scolastica (geometra, ragioneria, liceo) variavano da 1.150 a 2.300 euro. Quarantotto i docenti, assunti in parte con contratti a progetto, in parte con contratto di lavoro subordinato. Per 26 di loro l’istituto non ha contabilizzato alcun compenso. Tra loro anche alcuni professionisti (ingegneri, avvocati e architetti) che, oltre la loro attività in studi privati, insegnavano ricevendo compensi, senza fattura.

PROF A NERO. In questo modo, la scuola non versava la ritenuta d’acconto da operare al momento del pagamento dei compensi ed i professionisti non dichiaravano i compensi. La posizione dei vari professionisti/docenti è al vaglio per le omesse fatturazione dei compensi. Dal 2007 la scuola tra ricavi e costi non ha fatto transitare in contabilità oltre 500mila euro.