martedì, 19 Agosto 2025
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Rissa in ex scuola occupata

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La lite sarebbe scoppiata per futili motivi ma la rissa non è stata altrettanto banale: quando i carabinieri e i volontari del 118 sono giunti sul posto hanno trovato una vetrata in frantumi e i tre sanguinanti.

Li hanno così trasportati al pronto soccorso dove la prognosi è stata per i due più gravi di trenta giorni, mentre per il terzo, dieci giorni per ferite da taglio al volto e alle mani. Tutti e tre sono anche stati denunciati dai carabinieri.

C’erano una volta i buoni pasto

Il caro vita incide sempre di più: su tutto e su tutti. E si ripercuote anche sui buoni pasto. Se un tempo con uno di questi era possibile coprire un pranzo fuori casa, oggi quest’operazione si rivela una vera impresa. I prezzi di primo, secondo e contorno nei ristoranti e nei bar sono fioriti e il valore dei buoni pasto non li ha seguiti. Così il popolo dei lavoratori si trova sempre più spesso a dover tirar fuori il portafoglio per far fronte ad un valore del ticket non sufficiente. 

I buoni pasto hanno un valore che si aggira per lo più sui 5 euro (5,16 o 5,29), in alcuni casi questo sale a 6,20 euro per arrivare anche ai 7 e ai 10 euro, ma non sono rari i casi in cui l’azienda consegna al lavoratore ticket di 4,75 euro, che mediamente, bastano a coprire solo metà pasto.

“Pranzare con un buono pasto, almeno che uno non prenda un panino e una bottiglietta d’acqua, è difficile – dice Costantino, che lavora per una ditta di costruzioni stradali –A me spetta un ticket di 4,75 euro con il quale è difficile fare un pasto completo. Il buono è un piccolo aiuto”.

Ma anche a chi spetta un ticket di valore superiore riuscire a coprire un pasto completo resta difficile. “L’accordo ministeriale prevede un buono pranzo del valore di 7 euro – dice Tamara, impiegata statale –se mangio panini riesco a rientrarci, ma già con un primo, acqua e caffè spesso mi trovo ad aggiungere qualche euro. Dati i rincari degli ultimi tempi il valore dei ticket è sempre più insufficiente”.

Lo scopo per cui i buoni pasto nascono (quello di sostituire la funzione del servizio mensa dove non è presente per i lavoratori con turni di servizio di almeno otto ore) viene assolto sempre meno. Un numero sempre maggiore di dipendenti si affida anche a vecchie scappatoie, come portarsi il pranzo da casa e consumarlo direttamente in ufficio.

In questo modo i ticket risparmiati vengono usati in un’unica volta in modo da coprire per intero un pasto. Ma non manca chi con i buoni serbati paga la spesa al supermercato: Conad e il Centro Supermercati si sono, infatti, aperti a questa forma di pagamento. Ma a lamentarsi della situazione non sono solo i lavoratori che beneficiano del buono pasto.

Gli stessi esercizi che accettano i ticket protestano per le condizioni di contratto a cui sono costretti. Su ogni buoni pasto, infatti, la società emettitrice recupera dagli esercizi un tasso che varia dal 7 al 10% sul valore dello stesso ticket. Il risultato è che su un buono di 5,16 euro il gestore di un bar ne incassa 4,64.

Per noi accettare i buoni è conveniente solo perché all’ora di pranzo su settanta persone che vengono, cinquanta li usano – dice Ombretta, proprietaria di un bar in via Madonna della Tosse – ma per le spese di contratto e i tassi su ogni ticket non è certo vantaggioso”. Più duri i proprietari di un alimentari di via della Colonna: “E’ un ladrocinio quello dei buoni pasto, che va a ledere i commercianti e in alcuni casi può incidere anche sui prezzi. Si tengono solo perché tante persone li utilizzano”.

Torna Cioccolosità

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Tre giorni del cioccolato nel contesto della Rete di Terra Madre Toscana e nella prospettiva della creazione di una Rete internazionale di piccoli produttori di cacao e artigiani del cioccolato. Insieme a maestri artigiani toscani e a quelli provenienti da altre regioni italiane, accomunati dalla stessa filosofia produttiva e dalla rigorosa scelta qualitativa, saranno presenti artigiani di una regione europea e prodotti di Presidi Slow Food anche del Sud del Mondo.

Accanto all’esposizione, degustazione e vendita dei prodotti della migliore produzione di qualità del cioccolato, ma anche di caffè e dei vini presentati dall’Enoteca Italiana, all’interno della  seicentesca Fattoria Medicea di Monsummano, lo stand associativo di Slow Food e lo stand della Fondazione Slow Food per la biodiversità, dove sarà presentato il nuovo Presidio Slow Food del cacao della Chontalpa; ci saranno iniziative rivolte a bambini ed adulti, alla scoperta delle origini del cioccolato, alla sua storia, ai problemi legati alla difesa della biodiversità e dei piccoli produttori di cacao.

Fiorentina WP ai quarti di Champion’s Cup

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Un solo rammarico, non aver ottenuto la testa della classifica, a favore del Kinef Kirishi che ha vinto il girone grazie alla migliore differenza reti, e quindi il dover affrontare nei quarti di finale (31 gennaio o 1° febbraio l’andata, 7 o 8 marzo il ritorno) una delle squadre che ha vinto gli altri gironi. Ma la difficile trasferta russa, tutto sommato, è stata più che positiva per la squadra di Gianni De Magistris. Al di là delle difficoltà per raggiungere la meta le ragazze fiorentine hanno pareggiato, recuperando una partita nata male, contro il Kinef Kirishi, hanno vinto contestando l’arbitraggio fin troppo “casalingo” contro le padroni di casa dell’Uralochka Zlatoust e si sono imposte con scioltezza contro le tedesche nell’ultima gara di questo girone preliminare. Contro il Bochum è stata Mercedes Stieber la vera mattatrice. A fianco di De Magistris come vice allenatrice in campionato, goleador in coppa ed autrice di una cinquina nell’ultima gara. Doppiette per Biancardi, Casanova, Dravucz e Lapi a conferma di come questa squadra abbia più di un’alternativa in attacco.

“Tutto bene – commenta De Magistris – mentre si appresta a tornare in Italia anche perché siamo andati subito avanti 2-0 poi, abbiamo controllato e, ad inizio del terzo periodo eravamo avanti 7-3 a quel punto non abbiamo più avuto problemi. Arbitraggio corretto, a differenza di quanto subito nella seconda gara contro l’Uralochka. La direzione di gara ha veramente condizionato il risultato ed anche per questo che non abbiamo vinto il girone”. Nei quarti, sfida ad eliminazione diretta, la Fiorentina dovrà affrontare o le greche del Vouliagmeni o le ungheresi dell’Honved cercando di evitare, e ci si augura che il sorteggio lo faccia, il derby fratricida contro l’Orizzonte Catania. Le etnee, a parte la Fiorentina, si dovrebbero ritrovare in sorte o le olandesi del Het Ravijin Nijverdal o le greche del Glyfada. Escluso, ed è evidente, una sfida contro il Sabadell arrivato secondo proprio dietro le siciliane.

Viola ancora a Marbella, il Lecce ne approfitta

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Grazie a due gol fotocopia di Giacomazzi e Castillo, entrambi viziati da presunti fuorigioco (soprattutto il secondo), il Lecce espugna il Franchi che era rimasto inviolato per tutto il girone d’andata. Sorride Beretta, l’Al Pacino di Puglia, che torna a sperare nelle zone basse della classifica. Non si da pace Prandelli che ha visto una squadra poco concreta, raggiunta in classifica dal Genoa e che perde contatto con la zona di vertice.

Ed il futuro non promette niente di buono. Due trasferte: l’ultima d’andata a San Siro contro il Milan e la prima del girone di ritorno a Torino contro la Juventus molto probabilmente senza Adrian Mutu, uscito in avvio di ripresa per una lussazione al gomito sinistro, quello già operato in passato. Un interrogativo in più per una Fiorentina che recrimina per i due gol subiti e per una difesa nettamente al di sotto della sufficienza. Vero che Prandelli ha dovuto fare ancora a meno di Dainelli ed ha posizionato Kroldrup al centro, accanto a Gamberini, con Comotto e Vargas agli estremi ma la difesa viola si è fatta trovare impreparata troppe volte e qualche pecca è affiorata anche a centrocampo con Kuzmanovic e Donadel in sofferenza davanti all’estro e alla velocità di Vives e Caserta.

Unica consolazione il gol di testa, con un bell’assist di Santana, del momentaneo pareggio di Felipe Melo. Poi, nel finale, anche l’epulsione di Osvaldo. L’ultima sconfitta al Franchi risaliva a quasi un anno fa (3 febbraio 2008, 1-0 per il Milan). E proprio il Milan di Beckam, come detto, ospiterà sabato 17 alle 20.30 la Fiorentina.

“La Fiorentina – ha ufficializzato la società – comunica che il calciatore Adrian Mutu ha subito una lussazione al gomito, già precedentemente infortunato, in occasione di uno scontro di gioco con il portiere ed un difensore del Lecce. Ridotta la lussazione sul terreno di gioco, persiste la lassità della capsula articolare. Domani il consulto con il professor Bufalini permetterà di meglio definire le modalità ed i tempi di recupero, che comunque saranno inferiori all’infortunio precedente (quattro settimane). Nel corso della partita – conclude la nota – Sebastien Frey ha accusato una sintomatologia dolorosa al compartimento esterno del ginocchio che verrà meglio valutata nei prossimi giorni”.

Prandelli, infine: “Sui due gol siamo stati ingenui, anche se forse il secondo era in fuorigioco. Abbiamo cercato di trovare spazi contro una squadra che si chiudeva bene – ha aggiunto l’allenatore della Fiorentina – e ci siamo sbilanciati. Il Lecce ha fatto una buona gara. Siamo riusciti a recuperare ma poi ci siamo innervositi, giocando un calcio frenetico e prevedibile. E poi alcuni ragazzi hanno accusato qualche problema, e questo ha aumentato le nostre difficoltà”. Poi due battute sull’infortunio di Mutu che potrebbe anche alterare il mercato della Fiorentina. Perchè il KO del romeno potrebbe costringere i viola a trattenere in Toscana Pazzini. “La situazione di Mutu potrebbe far rivedere i nostri piani sul mercato, è vero. Se i giocatori sono convinti di poter diventare importanti anche con pochi spazi – ha spiegato Prandelli – possono restare, altrimenti è meglio mandarli altrove”.

Rari maschile vince e convince

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16-8 il finale (parziali: 4-2; 3-0; 5-2; 4-4) e prestazione maiuscola per tutta la squadra di Dusan Popovic. Ci sarà da lavorare ancora molto per raggiungere, almeno, quell’ottavo posto che vale i play off scudetto ma il tassello posto contro i laziali è importante. La squadra è in netta crescita, e lo avevamo visto anche il giorno della Befana a Napoli contro il Posillipo, occorre ora maggiore continuità. Florentia sempre avanti e Latina che chiude i primi due tempi sotto per 7-2 dopo aver sprecato l’inverosimile in superiorità numerica e dopo aver preso due legni sul 4-2 per la Rari, con gli ex di turno Caliogna ed Ercolano, che potevano rimettere in carreggiata la squadra di Nando Pesci.

La Rari, invece, sbaglia poco e, non solo controlla molto bene la partita ma si concede anche azioni da manuale con Pagani autore di un poker e con Sottani, Radu e Stritof: tutti e tre autori di una tripletta. Doppietta anche per un ritrovato Georgescu e per il giovane Gobbi. Caliogna, Ercolano, tesserato Rari ma in prestito al Latina e Jelenic i migliori per i laziali. “Stiamo abbastanza bene – conferma a fine gara capitan Bruschini – e dopo la buona prestazione di martedì abbiamo colto questa importante vittoria. Subiamo ancora troppe espulsioni. Dobbiamo migliorare da questo punto di vista”.

Esame Trapani per la SmartHouse

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Al termine del girone d’andata la classifica del campionato ha determinato, in un certo senso, le avversarie con cui la squadra fiorentina, attualmente all’ultimo posto, si giocherà la volata salvezza: salvo sorprese dovrebbero essere Matera e Molfetta gli obiettivi da raggiungere, e superare, per la formazione biancorossa. Sfumata la vittoria nei minuti finali contro Barcellona la squadra di Lambruschi cercherà di incamerare due punti contro quella Banca Nuova Trapani già sconfitta, in maniera abbastanza sorprendente, nella prima giornata di campionato.

Curioso il ruolino di marcia della squadra siciliana che, finora, ha ottenuto più vittorie in trasferta (4) rispetto a quelle casalinghe (3), rimanendo comunque una delle più autorevoli contendenti fra le alte zone della graduatoria. Palla a due al Mandela Forum di Firenze domenica 11 gennaio alle ore 18.00.

La battaglia della Fiorentina WP

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Tuona da Zlatoust Gianni De Magistris che ha colto un importantissimo successo con la Fiorentina Waterpolo contro le padroni di casa dell’Uralochka, 14-12 (parziali 3-4, 3-4, 3-4, 3-2), nella seconda giornata dei preliminari di Champion’s Cup ma non nasconde l’amarezza per un arbitraggio fin troppo “casalingo” che ha falsato completamente la gara.

“Basta dire che ci sono stati fischiati quattro rigori contro, ben 18 espulsioni ed abbiamo chiuso senza la Dravucz, la Colaiocco ed altre e, addirittura, un gol regalato alle avversarie. Qualcosa di mai visto – prosegue De Magistris – con un arbitro portoghese che ci ha sempre fischiato contro e l’ungherese, e questo mi ha sorpreso, che è andato dietro alle decisioni dell’altro direttore di gara. Comunque, l’importante era vincere e ce l’abbiamo fatta”. Bravissima Elisa Casanova autrice di ben cinque reti e vera mattatrice del match. La Fiorentina ha giocato con la Stieber ancora in non perfette condizioni fisiche e con Fagioli e Biancardi ancora non al 100%. Nell’altra partita Kinef Kirishi-Bochum 14-9 per una classifica che vede quindi Fiorentina WP e Kinef Kirishi con 4 punti, Bochum 3 e la squadra di casa dell’Uralochka a quota zero. Oggi l’ultima giornata con la sfida decisiva tra Fiorentina e Bochum.

“Dobbiamo vincere per poter essere sicuri di essere primi nel girone e dobbiamo dare un occhio anche alle reti perché ci giochiamo il primato col Kirishi. Se giochiamo come sappiamo fare – chiosa De Magistris – non c’è storia. Non dobbiamo aver paura delle tedesche ma, dopo quanto ho visto, sono preoccupato per la direzione arbitrale. Spero che tutto vada bene. Se un arbitraggio come quello subito contro l’Uralochka fosse successo nel calcio le televisioni ne avrebbero parlato per una settimana. Ma qua siamo sugli Urali e la pallanuoto ha la visibilità che tutti sanno”.

L’uomo dandy a Pitti

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Tom Browne è lo stilista americano, ospite speciale di Pitti dal 13 al 16 gennaio alla Fortezza da Basso di Firenze, che rompe gli schemi e proporne una nuova raffinatezza, un mix di tessuti di qualità e linee audaci. Ma c’é invece chi pensa alla praticità, a spostarsi in città in motorino per andare in ufficio, indossando pantaloni confortevoli, come gli Acquascooter di Metrico, realizzati con l’innovativo waxed cotton, water prof al 100% e traspirante. Sulla testa, non manca il casco: Fashion Helmet lo propone in materiali innovativi e grafiche sartoriali come le righe regimental e i pois. Il nuovo guardaroba è anche contrassegnato dalla ricerca ecocompatibile. Così Dockers San Francisco punta sul kaki, il tessuto inventato dagli inglesi in India 150 anni fa, che oggi sembra una valida alternativa al denim, e dà vita a una collezione che s’ispira alle uniformi militari, rendendo omaggio ai più celebri amanti del kaki: Paul Newman, Steve McQueen o i Kennedy in vacanza nel Maine.

Militar-chic anche da Latitudine45 con i doppiopetto dell’uniforme invernale della Marina Russa in panno di cachemire, chiusi da bottoni-gioiello con logo d’oro. Brema lancia invece la giacca in cachemire peso piuma e il piumino downproof, targato Core, senza sacco-piuma, ovvero dal peso inconsistente di 30 denari. Da LuisaviaRoma arrivano infine i jeans Seal Kay in tela giapponese kurabo, ovvero cotone coltivato biologicamente, con bottoni in cocco e logo ricamato. Ai piedi, si portano scarpe Fratelli Rossetti con cuciture ‘in carne’, cioé sottopelle, colorate con tinture vegetali che evitano il cromo, in vitello, antilope o nappa trattata con grasso, per accrescere l’effetto vintage: un tempo il vero signore, prima di mettere le scarpe nuove le faceva calzare al cameriere.

Prandelli: “siamo carichi”

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Il tecnico di Orzinuovi è sicuro di trovare un Lecce pericoloso: “tre settimane di riposo sono tante, bisogna capire che tipo di lavoro è stato fatto dagli altri. Qualche sorpresa potrebbe esserci. Dal nostro punto di vista siamo carichi; loro hanno delle armi che possono farci male”.

Particolare attenzione Prandelli la rivolge all’ex del Panathinaikos, Dimitri Papadopoulos: “è un giocatore molto molto rapido e pericoloso. Dovremmo disputare una gara buona con determinazione e attenzione”.

Non si aspetta invece niente dal mercato in entrata, ma si complimenta con il suo gruppo per la serietà dimostrata in questo delicato periodo: “sono stati molto bravi, non è semplice leggere sui giornali di certe cose. Questo non vale solo per Pazzini, ma anche per tutto gli altri”.

Indisponibile per la partita di domani sarà capitan Dainelli; da valutare le condizioni di Almiron.

L’ultimo pensiero il Mister lo rivolge alle vittime dell’incidente di Via Pistoiese: “il pensiero va alle famiglie con la consapevolezza che si debba porre molta più attenzione alla sicurezza stradale“.