mercoledì, 10 Settembre 2025
Home Blog Pagina 4039

Scontro auto-moto, muore un uomo

Teatro del tragico incidente è stata via Ciseri, dove i due mezzi si sono scontrati per cause su cui la polizia municipale sta cercando di fare luce. Sul posto, subito dopo lo scontro, sono accorsi il 118, i carabinieri e i vigili del fuoco, ma per l’uomo che viaggiava in sella alla moto non c’è stato nulla da fare, ed è morto sul luogo dell’incidente.

La vittima aveva 39 anni. Sulla precisa dinamica dell’incidente, finito in tragedia con la morte del motociclista, stanno cercando di fare luce i vigili urbani.

Le cicogne bianche? On line

Il WWF, la Provincia di Livorno e la famiglia dei marchesi Incisa della Rocchetta, proprietaria dell’area protetta, hanno salutato con entusiasmo questo evento straordinario, dopo più di due secoli di assenza della cicogna dal territorio della Costa degli Etruschi. La coppia, costituita da una femmina proveniente da un centro di riproduzione e da un maschio presumibilmente selvatico, ha mostrato forte legame a questo territorio dove spiccano forme di agricoltura e di allevamento di tipo tradizionale che si sposano mirabilmente con le finalità di conservazione della biodiversità presente nell’Oasi, Zona umida di importanza internazionale (Convenzione di Ramsar) e Zona di Protezione Speciale per la conservazione degli uccelli.

Violando per una volta la legge sulla privacy… il WWF ha visto accolta dalla Provincia di Livorno, Settore Parchi ed Aree Protette, la proposta di monitorare e documentare on-line le fasi riproduttive legate all’allevamento dei pulli di cicogna sino all’involo che si registrerà alla fine di agosto. Coinvolgendo Biodiversità s.a.s., specializzata nel monitoraggio dell’avifauna, lunedì 9 giugno, con il supporto tecnico di ENEL Distribuzione di Cecina, è stata attivata una webcam che documenterà la vita familiare delle cicogne con immagini aggiornate ogni minuto e godibili via internet sui siti www.provincia.livorno.it e www.wwf.it/cicogne.

Inoltre, il giorno 21 giugno sarà organizzata una speciale visita guidata per l’osservazione del nido – la prenotazione è obbligatoria – con partenza alle 17, appuntamento all’inizio del viale dei Cipressi di Bolgheri. Sarà l’occasione per diventare soci del WWF e sostenerne la azioni di conservazione. “Mascotte della settimana dei Parchi 2008 appena trascorsa – spiega Anna Maria Marrocco, assessore ai parchi e aree protette della Provincia di Livorno – la coppia di cicogne bianche mostra i suoi tre cicognini e diventa il simbolo della biodiversità nella nostra Provincia. Con emozione partecipiamo a questo evento ringraziando il WWF e la famiglia Incisa della Rocchetta per la sensibilità e disponibilità dimostrata.”

Con piacere ricordiamo che il marchese Mario Incisa della Rocchetta, nell’atto di affidamento del “suo” Padule di Bolgheri al neonato WWF Italia nel 1967 ebbe a pronunciare: “Quando il padule di Bolgheri ospiterà la Cicogna bianca nidificante, allora questo luogo sarà perfetto…” A 25 anni dalla scomparsa di questo illuminato protezionista e ad un anno dalla scomparsa di sua figlia Orietta, attenta ed ammirata osservatrice della fauna selvatica presente nell’Oasi, questa predizione si è finalmente avverata. L’evento che stiamo documentando è dedicato alla memoria di queste due persone straordinarie innamorate della Natura.

FI: “Chiarezza sul tema stadio”

Chiarezza. Verso il consiglio comunale, i fiorentini ed i tifosi. A chiederla i consiglieri del gruppo di Forza Italia, Bianca Maria Giocoli, Massimo Pieri, Enrico Bosi, Jacopo Bianchi, Marco Stella e Gabriele Toccafondi, che questa mattina, in Palazzo Vecchio, insieme al coordinatore comunale Alessio Bonciani, hanno affrontato “due questioni importanti per il futuro della città”: la “convenzione con Acf Fiorentina per la gestione dello stadio Artemio Franchi e l’ipotesi di realizzare il nuovo impianto di calcio nell’area di Castello”. “Siamo sostenitori e amici della Fiorentina – ha sottolineato la capogruppo Bianca Maria Giocoli – ma anche amministratori pubblici e non vogliamo farci “accecare dal tifo”. Partiamo dalla convenzione per la gestione del Franchi: è un documento che “vola alto” ma che non va nello specifico. Ancora, ad esempio, non conosciamo nei dettagli i progetti relativi ai lavori che farà la società viola e che dovrebbero essere allegati alla convenzione. Poi c’è il capitolo della durata: 12 anni sono troppi, meglio un 6+6 come i normali contratti di locazione che prevedono, allo scadere del sesto anno, un eventuale confronto tra proprietario e locatore. In secondo luogo, nella convenzione non si definisce qual è il deposito cauzionale: è invece essenziale saperlo. Non è un aspetto secondario: la città, nel calcio, ha già dovuto sopportare un fallimento che si è già ripercosso sulla casse comunali. Infine vorrei sottolineare che il Comune è sceso più nei dettagli con altre piccole società che con la Fiorentina”.

“Condividiamo il percorso fatto dalle commissioni comunali competenti – ha sottolineato Massimo Pieri, vicepresidente del consiglio comunale – lo stadio Franchi è un bene pubblico ad alto reddito e ad alti costi. L’articolo 30 della convenzione tra Comune e Fiorentina calcio, quello sulla sua durata è uno dei più importanti: c’è bisogno di un’attenta valutazione. I 12 anni previsti sono forse tanti: questo arco temporale copre due legislature e mezzo e non possiamo tagliare fuori dalla discussione i futuri amministratori di Firenze. Non ci convince nemmeno la clausola che prevede un quadriennio di verifica prima di eventuali modifiche. Inoltre sarebbe opportuna un’audizione in commissione dei rappresentanti della Fiorentina calcio che potrebbero presentare il “piano finanziario e degli investimenti” per la gestione dello stadio. Senza dimenticare i costi che l’amministrazione, attraverso le partecipate Sas, Quadrifoglio e Ataf e vigili urbani in straordinario”.

Quanto all’ipotesi di realizzare lo stadio nuovo a Castello, secondo la capogruppo Bianca Maria Giocoli, “bisogna prima sapere cosa si intende fare del Franchi”. “Non vorremmo – ha aggiunto – che questa ipotesi sia solo una “boutade estiva” e che, una volta approvata la convenzione per la gestione del Franchi, non se ne parli più. Se veramente si vuole realizzare il nuovo impianto di calcio a Castello vanno cambiate le previsioni di quell’area, cosa di non poco conto. Siamo favorevoli al progetto ma ci chiediamo: la famiglia Della Valle ha già un progetto con tanto allegato un conto economico da presentare alla città e quindi al consiglio comunale? Siamo convinti di sì visto che i fratelli Della Valle sono importanti imprenditori che sanno garantire importanti investimenti. Se così allora sarebbe il caso di inserirne un riferimento nella convenzione per il Franchi. In ogni caso vogliamo chiarezza, per non deludere i fiorentini e non illudere i tifosi“.

“Secondo il progetto – ha spiegato Marco Stella – contenuto nella convenzione firmata nel 2005 è previsto che nell’area la proprietà ceda al Comune 101 ettari, dei quali 80 destinati a parco. La stessa convenzione impegna il Comune a non cambiare la destinazione a parco verde pubblico di quei 80 ettari. Dove e come sarà possibile costruire il nuovo stadio a Castello? Ci sembra stana questa frenesia sul nuovo impianto che lascia aperti molti punti interrogativi. Per ora si discute sul niente: chi ha visto il progetto del nuovo stadio? Dove sarà fatto? Quanto costerà? Prima di aprire discussioni su questo argomento vorremmo anche capire quale sarà la sorte del Franchi. Che fine farà? Quale sarà il suo utilizzo?”. “Lo stadio è un attrattore di traffico – ha dichiarato Jacopo Bianchi – lo sanno bene i residenti di Campo Marte ai quali vanno date subito risposte. Questo aspetto non può essere sottovalutato se verrà deciso di realizzare il nuovo stadio a Castello”.

“E’ dalle elezioni amministrative del 1999 – ha ricordato Toccafondi – che abbiamo individuato a Castello l’area dove realizzare il nuovo stadio. Dopo quasi dieci anni si sveglia anche il centrosinistra. Ne prendiamo atto ma ora il sindaco venga in consiglio comunale a spiegare cosa è cambiato. O si tratta dell’ennesima trovata per non parlare di alta velocità , tramvia e sviluppo dell’aeroporto?”. “Siamo favorevoli alla realizzazione di un nuovo stadio e ci va benissimo che si faccia a Castello – ha concluso il coordinatore provinciale Alessio Bonciani – non si capisce però l’atteggiamento della maggioranza e, soprattutto, la concomitanza di questa decisione con la questione del rinnovo della convenzione per la gestione del Franchi. Quella del nuovo stadio è anzitutto una questione politica. L’ipotesi di cambiare nuovamente il progetto di Castello evidenzia ancora un volta che la maggioranza che governa Firenze non ha una visione della città”.

Stadio, consiglieri Pd da Giani

“E’ stato un incontro positivo – hanno sottolineato il capogruppo Alberto Formigli e il consigliere Michele Morrocchi – durante la discussione è emersa la volontà del Pd di procedere, anzitutto, con l’esame della bozza di convenzione preparata dagli uffici comunali con l’obbiettivo di individuare un punto di equilibrio coerente tra la gestione e le necessità di adeguamento della struttura e quindi tra i costi ed i ricavi di tale gestione in modo che si tenga conto sia dei costi diretti che di quegli indiretti legati all’attività che si svolge allo stadio. Poi di dare conto del dibattito apertosi sul nuovo stadio di calcio anche nella stessa convenzione consentendo di mettere nero su bianco il rinnovato impegno di Fiorentina e ammistrazione comunale di ricercare le soluzioni utili alla concretizzazione del progetto. E, infine, di individuare i tempi strettamente necessari a garantire che sia consentito alla Fiorentina di gestire le proprie attività con la struttura aggiornata nell’immediato futuro ed al contempo si programmino gli investimenti futuri in un ottica di interesse comune tra la città e la società e con la certezza delle rispettive responsabilità».

“Inseriamo nella convezione – ha proposto Morrocchi – una clausola per la quale la Fiorentina produca, in tempi brevi, uno studio di fattibilità sul nuovo impianto adatto alle aspirazioni e alle esigenze della società, in cui si descriva le necessità in termini di area, servizi e funzioni connesse all’impianto sportivo oltre al piano economico finanziario che ne garantisca la fattibilità”. “L’amministrazione comunale dovrà nel frattempo – ha aggiunto il capogruppo Formigli – inserire nel piano strutturale la una nuova missione per l’area di Campo di Marte delocalizzando la funzione sportiva legata al calcio. Con questi due atti, il nuovo piano strutturale e lo studio di fattibilità della società, si renderà concreta la volontà della società e dell’amministrazione che potrà, così, con il successivo regolamento urbanistico individuare la più consona delle localizzazioni proprio in funzione delle esigenze espresse. Passeremo dalle chiacchere sui giornali ai fatti”.

“Sulla base di questi atti concreti – hanno proseguito i due consiglieri – potremo definire la durata della convenzione per lo stadio Franchi e ragionare sulla possibile localizzazione del nuovo stadio, dando concretezza a questa proposta. Ciò consentirà finalmente di avviare la riqualificazione dell’area di Campo di Marte e di dotare la città e la società di un impianto all’altezza delle proprie ambizioni”.

Calcio multietnico in città

0

Nel girone A: Camerun, Perù, Giappone e la selezione mista di Portofranco, mentre nel girone B sono inserite: Costa d’Avorio, Honduras, Senegal e la rappresentativa mista di Anelli Mancanti. Il torneo si propone di essere un momento d’incontro e di aggregazione all’insegna dello sport, fra tanti giovani di razze e culture diverse legati dalla comune passione per lo sport.

Un punto di partenza per costruire un futuro diverso, dove il rapporto con l’altro e l’inclusione siano il punto di riferimento di una società sempre più multietnica, in cui lo sport rappresenta un eccezionale veicolo di integrazione, per far cadere pregiudizi e preclusioni a priori. Tutte le sfide si disputeranno sul campo della Floriagafir, in viale Malta 2 a Firenze, fra lo stadio di atletica e il Mandela Forum.

Domenica 8 giugno, si è disputata la prima giornata di gare con questi risultati:
Costa d’Avorio – Senegal 3 – 2
Perù – Portofranco 1 – 1
Camerun – Giappone 1 – 1
Honduras – Anelli Mancanti 1 – 2

Le successive giornate del Torneo Multietnico si disputeranno domenica 15 e domenica 22 giugno, mentre le finali sono in programma domenica 29 giugno, con alle 15 la sfida per il 3° e 4° posto e alle 16,15 quella per il 1° e il 2° posto.

Sciopero dei vigili, eventi a rischio

“Faremo di tutto perché la città non sia messa in ginocchio. Dal punto di vista sindacale, i margini per chiudere la trattativa ci sono. Ma evidentemente le ragioni dello sciopero sono altre, squisitamente politiche“. E’ quanto dichiarano l’assessore alla sicurezza e vivibilità urbana Graziano Cioni e l’assessore all’organizzazione Riccardo Nencini intervenendo sulla vertenza aperta con la Rsu della polizia municipale. “Abbiamo tentato di dialogare con le organizzazioni sindacali della Polizia Municipale, che non hanno evidentemente intenzione di recepire la nostra disponibilità – ha esordito Nencini -. A questo punto come amministrazione siamo molto preoccupati di quello che può succedere in città nel caso in cui i sindacati confermino le modalità di sciopero annunciate”. Ovvero astensione da lavoro e blocco degli straordinari in occasione dell’inaugurazione di Pitti Immagine Uomo (18 giugno), della Notte Bianca (21 giugno) e dei Fochi di San Giovanni (24 giugno).

“Non ci sarebbero infatti le condizioni per garantire un servizio efficiente in tre momenti topici per la vita della città – ha precisato Nencini – . Non è accettabile che una vertenza sindacale sia fatta a spese della città. Le organizzazioni sindacali si devono assumere pienamente la responsabilità di quello che può accedere visto che da parte dell’amministrazione c’è la massima disponibilità a trovare l’accordo, come testimoniato dalle risposte che abbiamo dato alle loro richieste. Anzi, uno sciopero, soprattutto in queste forme, appare assolutamente incomprensibile“. Gli assessori Nencini e Cioni hanno ribadito che “abbiamo risposto con la massima disponibilità alle richieste avanzate dal sindacato in materia di sicurezza, elemento cardine della vertenza. Le risposte sindacali sono state fornite. Se i sindacati insistono con lo sciopero, siamo di fronte a un tentativo politico di forzare la mano. Non possiamo infatti rinunciare alla presenza del corpo di Polizia Municipale né possiamo accettare che i sindacati dettino le scelte all’amministrazione. Spetta agli amministratori – hanno ribadito gli assessori – decidere le linee politiche che poi si concretizzano nei servizi sul territorio, non certo ai sindacati che possono intervenire sulle modalità di organizzazione dei servizi non certo sull’opportunità o meno di effettuarli”. Nello specifico delle richieste, l’assessore Cioni ha ribadito che l’amministrazione ha dato la massima disponibilità alla trattativa a patto di non mettere in discussione i servizi visto che “sono 860 gli appartenenti al corpo di Polizia Municipale assunti per fare il loro lavoro”.

LE RICHIESTE DELLA RSU

Scorrendo le 16 richieste della Rsu e le risposte fornite dal Comune, emerge chiaramente lo sforzo profuso dall’amministrazione per trovare l’accordo. Si inizia dalla prima richiesta dei sindacati, ovvero quella di chiarire il ruolo e le funzioni degli agenti di Polizia Municipale. Richiesta che trova la risposta nella legge 65/86 che definisce chiaramente le competenze. “Non chiediamo ai vigili di fare qualcosa di diverso da quanto prescrive la legge – ha sottolineato l’assessore Cioni – né tantomeno chiediamo di fare mansioni di ordine pubblico o di lotta alla criminalità, competenze che sia per legge spettano alle forze dell’ordine. Chiediamo agli agenti di Polizia Municipale di fare il loro lavoro“. Sulla seconda richiesta, in materia di diritti di informazione, di organizzazione e funzioni del corpo della Polizia Municipale, l’assessore Cioni si limita ad affermare che viene applicato quanto prevede il contratto nazionale di lavoro. Apertura dell’Amministrazione anche per quanto riguarda la terza richiesta, ovvero quella relativa alla coerenza fra la procedura gestionale del corpo e gli accordi sindacali, e per il lavoro notturno, dove a fronte all’istanza di definire il tetto massimo individuale, il Comune garantisce la piena disponibilità “fermo restando – ha specificato l’assessore Cioni – che i servizi vanno salvaguardati”. Via libera dell’Amministrazione anche alla revisione dei servizi essenziali in caso di sciopero, richiesta dai sindacati (sarà presentata una proposta per il confronto con la Rsu).

Per quanto riguarda la sesta rivendicazione (ovvero omogeneizzare al corpo della Polizia Municipale la concessione di particolari permessi personali o familiari di cui l’articolo 19 del contratto nazionale di lavoro), l’Amministrazione risponde che “sarà la direzione organizzazione con una propria circolare a chiarire l’applicazione della normativa a tutto il personale del Comune”. “Non possiamo certamente creare diversità di trattamento tra i 5.000 dipendenti comunali” ha affermato l’assessore Cioni. Passando alla sesta richiesta, quella cioè di “superare i presidi ai varchi della ztl notturna”, l’assessore Cioni ha ribadito “la disponibilità a limitare, ma non di cassare tout court, i presidi fissi ai varchi della ZTL notturna. Altrimenti viene meno la funzione di prevenzione fondamentale oltre a creare rischi maggiori per gli agenti che fanno i controlli e le eventuali multe nell’area vietata”. La proposta dell’Amministrazione specifica poi che spetta “al comando chiarire, in virtù della stagionalità e dei reali comportamenti dei frequentatori, quali sono i varchi da controllare con una costante la valutazione di rischio per gli operatori”. Riguarda i servizi di notte anche la richiesta numero 8, ovvero quella di estendere a tre operatori il servizio di presenza sugli incidenti stradali di notte. Istanza alla quale l’Amministrazione ha risposto che sarà la centrale operativa a “valutare gli interventi per gravità e conseguentemente provvederà all’invio sul luogo di un numero di operatori adeguato a prescindere dal numero dei componenti della pattuglia. Nella seconda parte della notte verranno comunque inviate due pattuglie, tranne nei casi non inquadrabili a rischio”.

La richiesta successiva, quella cioè di interrompere il servizio delle piazze sicure alle 23, è stata pienamente accolta dall’Amministrazione ma, come ha specificato l’assessore Cioni “i controlli dovranno essere garantiti con specifici accordi con le altre forze dell’ordine e, quando serve, con l’ausilio della Polizia Municipale”. Passando al servizio anti abusivismo commerciale, i sindacati hanno chiesto che sia svolto di giorno e di notte con pattuglie di tre operatori. Anche in questo caso l’Amministrazione ha risposto positivamente, spiegando che “il servizio sarà svolto da pattuglie di almeno 3 operatori. Per i servizi non organizzati per tale scopo, che si possono impattare con il problema, si lavorerà per vicinanza di pattuglie, con modalità non rischiose, si dovrà evitare di rincorrere gli abusivi ed evitare il contatto fisico per sequestrare la merce. In ogni caso il funzionario responsabile del servizio è tenuto alla valutazione dei rischi”. La richiesta numero 11 riguarda i controlli nei locali notturni che per i sindacati devono essere fatti in abiti civili e con compiti di monitoraggi, mentre per l’Amministrazione nell’effettuazione di questo servizio i vigili devono “svolgere i compiti propri di questa attività”. “Se trovano situazioni irregolari, devono elevare le contravvenzioni – ha specificato l’assessore Cioni – come rientra nelle loro funzioni”. Continuando con l’istanza numero 12, i sindacati hanno chiesto l’abolizione degli interventi contro la prostituzione, considerati materia di esclusiva competenza delle forze dell’ordine. Di diverso avviso l’Amministrazione, per la quale “interventi quali il contrasto allo sfruttamento siano di esclusiva competenza delle forze dell’ordine, mentre è compito del Comune la tutela del decoro degli agglomerati abitativi, delle scuole e dei luoghi di culto”.

La richiesta successiva riguarda gli sgomberi degli immobili: per i sindacati i vigili devono solo operare la notifica degli sfratti in abiti civili; per l’Amministrazione invece “gli sgomberi di immobili sono effettuati in esecuzione di provvedimenti comunali, là dove esistano problemi di ordine pubblico dovrà essere garantita la presenza attiva delle forze di polizia”. E ancora i sindacati chiedono che gli uffici aperti al pubblico privo di barriere protettive nella stanza sia presente, oltre all’operatore, anche un altro agente. La risposta dell’Amministrazione è che “ovunque vi sia un ufficio aperto al pubblico privo di barriere protettive, dovrà essere presente almeno un altro operatore nella sede”. La penultima istanza riguarda la formazione: se i sindacati chiedono “un’adeguata attività formativa e di aggiornamento del personale per un complessivo di 120 ore annue”, l’Amministrazione assicura la disponibilità ad avviare un confronto di merito per quantità e qualità della formazione, ribadendo che “la formazione e l’aggiornamento del personale devono avere carattere permanente, sia per gli approfondimenti teorici che per quelli pratici, con particolare attenzione alla sicurezza dei lavoratori, ottimizzando a questo scopo le risorse interne”. Infine la questione dei veicoli. I sindacati chiedono mezzi muniti di cellula di sicurezza per il trasporto delle persone fermate, una richiesta cui l’Amministrazione ha già dato risposta positiva, assicurando l’acquisto con le prossime disponibilità di spesa.

L’assessore Nencini ha chiamato quindi la città a far sentire la propria voce, rivolgendosi in primis alle organizzazioni sindacali territoriali che “devono ripensare questa forma di lotta. Non ha senso firmare i patti per lo sviluppo della città e in occasione del più importante evento per la vita economica di Firenze assumere comportamenti tali da metterlo a rischio. Quindi chiederemo ai sindacati di tornare sulla loro decisione ma anche alle categorie economiche, a tutti i soggetti della città di pronunciarsi su questa vicenda, compreso il prefetto di Firenze”. “E comunque – hanno concluso gli assessori Nencini e Cioni – l’Amministrazione comunale non esiterà ad esercitare tutte le pressioni necessarie perché gli effetti delle giornate di sciopero non ricadano sulla città e sui cittadini”.

Terremoto ai vertici dei Consorzi

All’indomani dell’avviso di garanzia ricevuto dalla procura di Montepulciano, Luca Gattavecchi si è autosospeso dalla carica di presidente del Consorzio fino al termine degli accertamenti presso la sua azienda. La decisione, fa sapere un comunicato dell’ente, è stata assunta in accordo con la giunta dell’associazione dei produttori ed è stata contestualmente comunicata al sindaco di Montepulciano. Assume temporaneamente la carica di presidente il vicario, Federico Carletti, titolare dell’azienda Poliziano.

“In tal modo – si fa sapere dal Consorzio – Luca Gattavecchi potrà affrontare con maggiore autonomia, serenità e disponibilità di tempo l’indagine a cui è sottoposto. Inoltre, fin dall’avvio dell’inchiesta, Gattavecchi ha sottolineato la distinzione tra il suo ruolo di presidente – dunque di rappresentante di tutti i produttori – e quello di imprenditore. Con l’autosospensione il rischio di sovrapposizione tra i due ruoli si annulla completamente”.

A Montalcino, invece, l’effetto Zaia ha provocato le dimissioni del presidente Francesco Marone Cinzano, che ha rassegnato l’incarico al cda del Consorzio. “Il Consiglio – si legge in un comunicato – ha preso atto delle dimissioni irrevocabili dalla carica di presidente e consigliere di Francesco Marone Cinzano che lascia il vertice del Consorzio alla luce della considerazione di aver raggiunto gli obiettivi preposti in questo delicato momento della vita del Consorzio, attraverso il mantenimento dell’unità del Consorzio stesso. Il Consiglio plaude ed esprime la propria condivisione per il celere e puntuale intervento del ministro Zaia, che ha insediato un Comitato di garanzia qualificato con l’obiettivo di perseguire i suddetti obiettivi nell’interesse di tutti i produttori del Consorzio e di mantenimento della notorietà e reputazione del marchio Brunello nel mondo.

“Oltre a ciò, il Consiglio ha deciso di convocarsi a breve, presumibilmente entro la fine della prossima settimana, per la nomina del nuovo presidente. Al momento – come previsto dallo statuto del Consorzio stesso – il vicepresidente vicario, Patrizio Cencioni, ha assunto le deleghe di rappresentanza.
“Infine, il Consorzio comunica che per la giornata di domani e di dopodomani, una delegazione del Consorzio stesso incontrerà i funzionari e tecnici dell’Ente americano TTB in merito alla tutela di garanzia per la distribuzione dell’annata 2003 sui mercati Usa”.

Spaghetti di mezzanotte

0

Perché un azzardo? Perché basta poco per cadere nella banalità, parlando di questa pasta che tutti conoscono e sperimentano ogni giorno. Questo “libello” vuole offrire un repertorio ben collaudato di “spaghettate di emergenza”, basato su ricette in versione personale. Preparare un piatto di spaghetti può sembrare molto semplice, ma può anche stupire i commensali piu’ esigenti: gli spaghetti sono una comoda scusa per sbizzarrirsi con la fantasia e vanno consumati in compagnia, meglio se per un incontro galante, appunto a…mezzanotte! Addirittura con un piatto di spaghetti ben cucinato, secondo l’autore, si possono gettare le basi di una solida relazione duratura.
Dopo una breve storia della popolarissima pasta, l’autore indica il decalogo per la cottura, gli ingredienti da tenere sempre in casa, le bevande da abbinare, per poi passare alle (circa 40) ricette che vanno dai semplici cacio e pepe a quelli alla Norma, al nero di seppia, per finire con quelli alle verdure.
Buon appetito a tutti !

Il Premio del Comitato dei Cento 2008

0

 

Onestà , creatività, coraggio e professionalità” questo il motto del Comitato dei Cento, costituitosi nel 1996. Dalla sua costituzione il Comitato ha consegnato molti riconoscimenti ad associazioni, istituzioni e aziende che si sono impegnate con serietà e professionalità in tutti i settori nella vita italiana. L’ ‘I.E.O. Istituto Europeo di Oncologia creato dal professor Umberto Veronesi, un ente di importanza mondiale nella lotta contro le malattie oncologiche, la stessa Accademia dei Georgofili per il suo continuo e costante impegno nella divulgazione del sapere, la Colnago Ernesto & C. S.r.l, produttrice delle biciclette montate da molti campioni del mondo passati e moderni, e questi sono solo alcuni dei soggetti premiati.
Quest’anno i riconoscimenti sono stati conferiti a Angelo Orsoni s.r.l, Museo Poldi Pezzoli, ed alla Protezione civile.
A ciascun premiato è stato consegnato un piatto d’argento creato, realizzato e offerto dalla Ditta Cassetti, su cui sono incise parole come impegno, intelligenza, merito, creatività, responsabilità ed efficienza.
Le attività del Comitato però non si risolvono solamente nella premiazione delle migliori intelligenze, ma l’opera dello stesso Comitato è fondamentale anche nel restauro e tutela del nostro patrimonio artistico. Infatti, nel 2006 per le celebrazioni del 40° anniversario dall’alluvione di Firenze, il Comitato ha sponsorizzato il restauro dei “Codici del Priorista Mariani” conservato presso l’Archivio di stato, mentre nel 2005 è stato restaurato, invece, il gesso di Salvatore Grita “Il voto contro natura”.

Premio Galileo a Ingrid Betancourt

0

Betancourt è stata scelta all’unanimità dal quadrunvirato permanente che costituisce la giuria internazionale del premio: l’attrice greca Irene Papas, il past ministro della cultura francese Jack Lang, la principessa italo-russa Irina Strozzi e Marco Giorgetti, direttore manager a Firenze del Teatro della Pergola. Obiettivo statutario del Premio Galileo è, come noto, la promozione di personalità e istituzioni che si siano distinte nei diversi campi della cultura e della scena mondiale.I nomi dei dieci premiati sono stati annunciati oggi da Marco Giorgetti a nome della giuria, e dall’avvocato Alfonso De Virgiliis, presidente della Fondazione Premio Galileo 2000, organizzatrice dell’evento in collaborazione con il Maggio Musicale Fiorentino e l’Ente Teatrale Italiano (ETI). Alla conferenza stampa ha partecipato anche Maria Anna Franceschini, preside dell’Istituto Statale d’Arte dove si svolgerà la manifestazione. A Ingrid Betancourt è stato assegnato lo speciale Premio Galileo per la Libertà del Pensiero. Gli altri riconoscimenti vanno al direttore d’orchestra americano James Conlon (Una vita per la Musica Giglio d’oro), al giovane compositore canadese Guillame Côtè (Una vita per la Musica Pentagramma d’oro), al regista filosofo francese Claude Lanzmann (per la Cultura ), al presidente di Finmeccanica Pier Francesco Guarguaglini (Premio Leonardo Genio di Uomo), alla stilista Frida Giannini (Premio Leonarda Genio di Donna), all’attrice Lucia Bosè (alla carriera) e alla star del flamenco Sara Baras (Giglio d’oro per la Danza ).La giuria ha inoltre deliberato due speciali Premi Galileo per il presidente del Burkina Faso Blaise Campaore (per l’impegno nella mediazione dei conflitti etnici e sociali) e per la presidente della ONG spagnola Women Together Joana Caparros per la battaglia che conduce nel mondo a sostegno dei diritti delle donne e dell’infanzia. In collaborazione con il Terra di Siena Film Festival è stata infine conferita una speciale targa all’attore e neodeputato Luca Barbareschi per il suo impegno in tutela dei minori.
Tutti i premiati parteciperanno alla cerimonia del 25 giugno con l’ovvia eccezione di Ingrid Betancourt che sarà tuttavia rappresentata dalla figlia Melanie. Barbareschi riceverà il riconoscimento dal presidente dell’Unicef Antonio Sclavi. La manifestazione si terrà nei vasti locali dell’Istituto Statale d’Arte di Porta Romana, gioiello architettonico del primo Novecento, e nelle attigue Scuderie della Pace nell’omonimo parco. Il ricevimento avrà per tema le Arti e mestieri dell’antica Firenze e sarà animato da musicisti, dai ballerini di Padova Danza diretti da Gabriella Furlan e dagli allievi dell’Istituto che accompagneranno gli invitati alla scoperta delle molte tecniche del curriculum di studi.
“Il palmares del Premio Galileo si arricchisce di nomi prestigiosi”, hanno commentato De Virgiliis e Giorgetti, “Vanno ad aggiungersi a un albo d’oro di cui fanno già parte personalità come Shimon Peres, Riccardo Muti, Daniel Barenboim, Zubin Mehta, Roberto Bolle, Claudia Cardinale, Semyon Bychkov e Giuseppe Sinopoli”.