domenica, 3 Agosto 2025
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Aeroporto, scontro nel governo. Botta e risposta tra Salvini e Toninelli

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Aeroporto sì, aeroporto no. Alle aperture verso il progetto di espansione di Peretola di Matteo Salvini, ieri in visita a Firenze per il vertice sulla sicurezza in Prefettura e la cena di auguri dei militanti toscani della Lega, risponde il ministro Toninelli, che accusa Salvini di “non conoscere bene il dossier” su Peretola. E, per il collega di governo e di partito Gian Marco Centinaio, “Lo scalo della Toscana è e rimane Pisa”, posizione condivisa dalla commissaria toscana della Lega Susanna Ceccardi. Replica il sindaco Nardella: “Spettacolo deprimente, siamo alla tragedia”.

Salvini: “Aeroporto di Firenze non toglie nulla a nessuno”

“L'Italia ha bisogno di più porti, più aeroporti, magari coordinati l'un l'altro, e penso che l'aeroporto di Firenze non toglierebbe niente a nessuno”, aveva detto il ministro degli interni e vicepresidente del consiglio Matteo Salvini intervistato da Lady Radio alla vigilia della sua giornata fiorentina. “So che ci sono posizioni diverse – aveva aggiunto – ma dal mio punto di vista più si viaggia meglio è. Più sono le opportunità di lavoro, di business e gli spostamenti veloci in aereo, in macchina, in treno e in nave, meglio è”. “È chiaro – aveva ammesso il vicepremier – che c’è una sensibilità diversa tra Lega e 5 Stelle su alcuni temi”.

La replica di Toninelli: “Salvini non conosce il dossier”

Sensibilità diversa che si è subito manifestata nella replica del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli. “È sempre bello dire ‘costruiamo una cosa nuova’, è suggestivo, ma servono 150 milioni, con i soldi dei cittadini la facciamo solo se serve” ha dichiarato all'Adnkronos.

Su Peretola, ha ricordato Toninelli, “è in corso un'analisi costi-benefici. È un aeroporto collegato con Pisa, perché il piano nazionale fatto dall'allora ministro Delrio considera Pisa e Firenze come unico aeroporto” e quindi ogni investimento dovrà essere fatto “in maniera collegata. Sono aeroporti molto remunerativi, a gestione privata, ovvero con un concessionario privato, e in cui lo Stato per questa nuova pista dovrebbe spendere 150 milioni di euro. Sono tanti soldini – rimarca Toninelli – voglio vederci chiaro perché dobbiamo impegnare tanti soldi, quindi aspetto i risultati dell'analisi costi-benefici, e – ha affondato il ministro – penso che Salvini non conosca molto bene il dossier”.

Salvini ribatte: “Parlo di cose che conosco”

Tanto basta a tenere aperto il dibattito all’interno della maggioranza. Pronta la replica di Salvini: “All’amico Toninelli dico che c’è sempre da imparare: il dossier l’ho letto e me lo rileggo, non è un problema. Di solito parlo di cose che conosco” ha risposto direttamente da Firenze, durante la conferenza stampa a margine della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura. “Ritengo – ha aggiunto Salvini – che siano i territori che si devono esprimere: se ci sono già i finanziamenti, sono favorevole a finire quello che si è cominciato, lasciare le cose a metà non serve”.

Le diverse anime dentro la Lega

Stesso governo, stesso partito, ma posizione opposta quella del ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, secondo il quale lo scalo principale della Toscana “è Pisa e rimane Pisa”. Posizione condivisa dalla commissaria toscana della Lega Susanna Ceccardi, che ha ribadito: “La Lega toscana si è sempre espressa per la messa in sicurezza dell’aeroporto di Firenze”.

L’ultima parola, ha replicato Salvini, spetta però al governo: “Se in conferenza dei servizi non si raggiungerà l'unanimità, si esprimerà il consiglio dei ministri”. Il progetto “può essere aggiornato o addirittura migliorato: poi se si deve allungare la pista, farla storta, lo dicano gli ingegneri e i tecnici, io mi occupo di altro”, ha concluso.

Nardella: “Spettacolo deprimente”

Non si è fatta attendere la replica del sindaco di Firenze Dario Nardella, che già nell’intervista a Il Reporter pubblicata ieri aveva chiesto a Salvini una risposta chiara, un sì o un no.

“Non mi sorprende – ha dichiarato ieri Nardella – che Toninelli smentisca Salvini, poi Salvini smentisce Ceccardi, Ceccardi smentisce i viceministri, i viceministri smentiscono i parlamentari. Questo è un governo che come attività centrale ha quello di smentire se stesso”. “Siamo alla commedia, per non dire alla tragedia. Noi andiamo avanti per la nostra strada perché è chiaro che quando un ministro dice una cosa ed un altro ministro, il giorno dopo, dice il contrario, con Toninelli che accusa Salvini di non sapere di cosa sta parlando, noi non possiamo rimanere alla finestra ad assistere a questo spettacolo piuttosto deprimente. E quindi andiamo avanti con i nostri strumenti perché la nuova pista dell’aeroporto va fatta, perché abbiamo bisogno di produrre nuovi posti di lavoro, e perché siamo sicuri di quello che abbiamo fatto fino ad ora”.

E sulla conferenza dei servizi, la cui prossima riunione è fissata per il 29 gennaio 2019, Nardella commenta: “Nessuno può in maniera del tutto discrezionale ed arbitraria bloccare la conferenza dei servizi o deviarne il percorso che è disciplinato da una norma entrata in vigore. Firenze si farà sentire nonostante questo imbarazzante spettacolo al quale ci stanno sottoponendo Salvini e Toninelli, protagonisti di questi due giorni”.

Tramvia: tutti gli orari per Natale e Capodanno

La linea uno della tramvia Scandicci-Firenze-Careggi si prepara per le feste: Sirio non andrà in vacanza e garantirà a tutti i passeggeri viaggi anche durante i giorni rossi del calendario. Il tram circolerà regolarmente a Natale, Santo Stefano e no-stop nella notte tra il 31 dicembre e Capodanno.

Gest, la società che gestisce il servizio, ha fatto scattare il piano straordinario in vista del periodo natalizio. E c'è anche chi ha dedicato una canzone speciale al “Natale in tramvia”, pubblicando un video su social e Youtube. Ma vediamo nel dettaglio gli orari, giorno per giorno.

Il periodo delle feste

A livello generale tra il 25 dicembre 2018 e il 6 gennaio 2019 i tram circoleranno dalle 5 del mattino fino alle 00.30 della notte. Durante questo periodo è prevista una corsa ogni 4 o 5 minuti nei giorni feriali e ogni 7-8 minuti nei festivi. Confermato il prolungamento del servizio fino alle 2 di notte il venerdì e sabato sera, mentre per la notte in cui si festeggia il Capodanno il servizio sarà no-stop.

Tramvia a Natale e a Santo Stefano

Come detto la linea T1 “Leonardo” non si fermerà per il 25 e 26 dicembre 2018, garantendo cose dalle 5 del mattino a mezzanotte e mezzo.

Questi gli orari per la parte centrale delle varie giornate: per la vigilia di Natale la massima frequenza delle corse è prevista tra le ore 7 e le 20 con un tram  ogni 4 minuti e 20 secondi, nel resto delle fasce orarie un convoglio ogni 8 minuti; a Natale il maggior numero di corse è previsto tra le 6.30 e le 20 con un tram ogni 8 minuti (prima e dopo questo orario bisognerà aspettare 12 minuti tra una corsa e l’altra). Il 26 dicembre sono previste tre fasce orarie: 9 minuti di frequenza tra le ore 5.00 e le 9.00 e tra le 20.00 e mezzanotte e mezzo; 6 minuti e mezzo tra le ore 9.00 e le 14.00; 5 minuti nel pomeriggio-sera tra le 14.00 e le 20.00.

Tramvia e Capodanno, orario no-stop

Come di consueto la linea uno rimarrà in funzione per tutta la notte tra il 31 dicembre 2018 e il primo gennaio, in modo da permettere ai fiorentini di spostarsi con il mezzo pubblico per andare a festeggiare il Capodanno 2019.

A partire dalle 20.30 dell’ultimo dell’anno, la tramvia viaggerà senza interruzioni, fino alle 5 del mattino, con una corsa ogni 9 minuti. Poi dalle 5 del mattino del primo gennaio inizierà il servizio consueto con diverse fasce orarie per la frequenza delle corse: 12 minuti di attesa dalle ore 5.00 alle 6.30 e dalle 20.00 a mezzanotte e mezzo; 8 minuti dalle 6.30 alle 20.00.

In tram per Careggi, il 6 gennaio 2019

Servizio garantito anche per l’Epifania, dall’alba alla notte con tre diverse fasce orarie: una corsa ogni 9 minuti dalle ore 5.00 alle 8.00 e dalle 20.30 a mezzanotte e mezzo; una corsa ogni 6 minuti e mezzo dalle ore 9.00 alle 14.00; una corsa ogni 5 minuti dalle 14 alle 20.30.

Tramvia Natale Capodanno 31 dicembre 6 gennaio orari Firenze - Scandicci - Careggi

Sul sito di gest, tutti gli orari della tramvia durante il periodo di Natale.

Il party di Natale è in tramvia, con una canzone

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D’estate in superstrada, a Natale in tramvia: dopo il tormentone web della “Fi-Pi-Li song” che ha collezionato decine di migliaia di click, il trio fiorentino composto da Simone Centineo (che per la precisione è scandiccese), Simone Gaggioli e Daniele Amato ci riprova con una canzone per le feste intitolata appunto “Natale in tramvia”.

Il video, che ha iniziato a comparire sui social e su Youtube, è stato girato tra il centro di Firenze, Careggi e i convogli di Sirio, che per l’occasione sono diventati la location di uno speciale party in carrozza. “Abbiamo messo la musica a palla, proprio come si vede nel video  – dice Simone Centineo – Gest ci ha messo a disposizione un vagone nel deposito di Scandicci. Dopo l’exploit della Fi-Pi-Li song volevamo ideare un progetto simile e allora ci è sembrato giusto continuare sul tema della mobilità, raccontando in modo diverso un luogo quotidiano di Firenze come la tramvia”.

Chi c'è dietro il video di “Natale in tramvia”

I tre amici, un tempo uniti dagli spettacoli di cabaret e che ora collaborano insieme per progetti spot, dopo aver “imboccato” la Fi-Pi-Li (song), stavolta sono saliti sul tram: Simone Centineo ha sviluppato l’idea e il video, Daniele Amato il testo e Simone Gaggioli ha scritto la musica, remixata poi da Lorenzo Piscopo. Per la parte in rap sono stati coinvolti anche Thru, Leonida e Candy Kid.

“Io non sono un cantante – dice Centineo – ma canzoni orecchiabili come queste sono un un buon mezzo comunicativo, che funziona molto sul web”. Quindi dopo l’estate in superstrada e il Natale in tramvia, la Pasqua dove porterà questo trio fiorentino? “Non vogliamo essere ripetitivi – ride Centineo – tutto dipende da quali idee ci verranno in mente e non necessariamente pubblicheremo un pezzo per le prossime feste pasquali, chissà forse la prossima estate”.

Il cesto di Natale dell’ATT alla Coop

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Un’idea regalo gustosa e… solidale. È tornato nei punti vendita Coop.fi il cesto di Natale “firmato” ATT, Associazione Tumori Toscana ATT, e  realizzato in collaborazione con Unicoop Firenze per sostenere il servizio di cure domiciliari gratuite in favore dei malati oncologici.

Negli ultimi cinque anni questa iniziativa ha permesso all’associazione di raccogliere quasi 100mila euro. L’obiettivo 2018 è utilizzare i fondi per formare nuove figure mediche, in modo da far fronte all'aumento delle richieste di assistenza e alla maggiore complessità dei casi.

Come sono i cesti di Natale dell'ATT

I cesti dell’ATT si possono trovare in 3 diverse versioni: quella classica con i migliori prodotti tipici toscani (29,90 euro, di cui 5 a favore dell’associazione); quello “Pranzo di Natale” con tutto l’occorrente per un tradizionale menù del 25 dicembre, dall’antipasto al dolce (39,90 euro di cui 10 a favore dell’ATT); quello con prodotti biologici (32,90 euro di cui 5 a favore dell’ATT).

“Quello che rimane invariato è il significato di questa iniziativa, che coniuga prodotti di alta qualità e del territorio toscano con un’azione solidale che ci permette di curare gratuitamente chi si trova a dover affrontare la malattia”, afferma Giuseppe Spinelli, presidente Associazione Tumori Toscana.

“Unicoop Firenze sostiene il cesto di Natale dell’Associazione Tumori Toscana, che nei nostri punti di vendita ha sempre riscosso grande successo – Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne Unicoop Firenze – la cooperativa è attenta al territorio e alle associazioni che sostengono la solidarietà. Quello con ATT  è un rapporto consolidato che Natale dopo Natale ci ha permesso di raggiungere risultati importanti, soprattutto per i pazienti oncologici”.

I musei civici di Firenze aperti a Natale, Capodanno ed Epifania

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Aperti per le feste. Durante le vacanze di Natale molti musei di Firenze rimangono accessibili e propongono aperture straordinarie per consentire ai tanti turisti (ma anche ai cittadini) di visitare i luoghi d’arte della città.

Vediamo in dettaglio il calendario musei civici, con le aperture previste tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019.

Palazzo Vecchio aperto a Capodanno

Il museo di Palazzo Vecchio farà festa a Natale, quando resterà chiuso. Porte aperte invece dal 26 al 30 dicembre 2018  e dal 2 gennaio fino all’Epifania, sempre con orario prolungato, dalle 9 alle 23. Il 31 dicembre è visitabile dalle 9 alle 19, a Capodanno invece dalle 14 alle 19.

Santa Maria Novella, anche a Natale

Il complesso di Santa Maria Novella è visitabile a Natale dalle ore 13.00 alle 17.30, per Santo Stefano con orario 9-17.30, il 31 dicembre dalle 13.00 alle 15.30, per Capodanno e per l’Epifania dalle 13 alle 17.30.

Negli altri giorni rispettato il normale orario. Dal lunedì al giovedì ore 9-17.30; venerdì ore 11-17.30; sabato e prefestivi religiosi ore 9-17.30; domenica ore 13-17.30.

Museo Novecento

Sempre in piazza Santa Maria Novella, il Museo Novecento è chiuso il 25 dicembre. Per Capodanno apre le porte dalle 14 alle 19. Per gli altri giorni vale l’orario ordinario 11-19.00 e giovedì ore 11-14.00.

Musei civici Firenze aperti per le feste natalizie Palazzo Vecchio Santa Maria Novella Museo Novecento

Gli altri musei civici di Firenze aperti tra Natale, Capodanno e l’Epifania

Il Museo Stefano Bardini è chiuso il 25 dicembre e il primo gennaio. Nel resto dei giorni è aperto venerdì, sabato, domenica e lunedì dalle 11 alle 17. La Cappella Brancacci fa festa a Natale, a Capodanno e il 7 gennaio ed è chiusa anche il martedì. Negli altri giorni è accessibile dalle 10 alle 17.00 (domenica e il 6 gennaio ore 13-17).

Anche la Fondazione Salvatore Romano (biglietto cumulativo con la Cappella Brancacci) non è accessibile il 25 dicembre, il primo gennaio e il 7. Ecco l’orario ordinario: sabato e lunedì ore 10-17.00; domenica ore 13-17. Il Museo del Bigallo è chiuso a Natale e a Capodanno e nelle altre giornate è visitabile solo su prenotazione. Infine il museo del ciclismo Gino Bartali di Ponte a Ema va in “ferie” il 25 dicembre e il primo gennaio, nei giorni restanti è aperto  venerdì e sabato dalle ore 10-13 e domenica ore 10-16.00.

Sul sito del Comune tutte le informazioni sui musei civici di Firenze aperti per Natale, Capodanno e per l’Epifania.

Contributi per ”blindare” le abitazioni, Nardella lancia il fondo casa protetta

Un contributo del Comune alle famiglie fiorentine per rendere più protetta la propria casa, dalle porte blindate ai sistemi di allarme fino alle telecamere di sorveglianza e agli infissi anti-intrusione. È quello che arriverà a Firenze nel 2019: sul piatto ci sono fino a 2mila euro di finanziamento per nucleo familiare. “Per il ‘Fondo casa protetta’ abbiamo messo a bilancio 200mila euro” annuncia il sindaco Dario Nardella , in una lunga intervista a il Reporter.

Sempre sul fronte sicurezza, il primo cittadino attende i 250 agenti di polizia in più promessi dal ministro dell’Interno Matteo Salvini “Verificheremo settimana dopo settimana”, dice Nardella e sull'aeroporto si chiede: “Dobbiamo dare retta a Ceccardi o Salvini?'”. Novità anche sul fronte del piano casa: è in arrivo un accordo con Poste Italiane per creare 78 “alloggi di transizione”, abitazioni temporanee per 18-24 mesi destinate alle famiglie che subiscono uno sfratto. Sarà recuperato uno stabile in abbandono vicino via Canova, a due passi dall’Isolotto.

Sindaco, partiamo dal Fondo casa protetta, da cosa nasce questa idea?

È una risposta concreta contro i furti nelle abitazioni, uno dei reati più odiosi nelle grandi città, una risposta in particolare per quelle fasce di popolazione che hanno la maggiore difficoltà a tutelarsi. Si tratta di un finanziamento che il Comune darà alle famiglie fiorentine con priorità a chi risiede in periferia, agli anziani e alle giovani coppie. Per il 2019 abbiamo stanziato 200mila euro.

Inoltre stiamo siglando un accordo con le associazioni di categoria degli artigiani, Cna e Confartigianato, grazie al quale i professionisti aderenti riserveranno uno sconto speciale alle famiglie, che si aggiungerà al finanziamento del fondo casa protetta. I criteri per accedere al fondo saranno comunicati a gennaio, avranno priorità i residenti nelle periferie e le famiglie a medio-basso reddito. 

Il tema della sicurezza è molto sentito dai cittadini. Cosa sta facendo il Comune?

Ho sempre creduto che la sicurezza sia un diritto fondamentale di tutti i cittadini e che non sia una questione di destra o di sinistra. Abbiamo un piano molto preciso: l’assunzione di 100 nuovi agenti di polizia municipale e l’installazione entro giugno di altre 750 telecamere di videosorveglianza, una nuova illuminazione di tutte le periferie, la riqualificazione urbana, per la quale abbiamo trovato le risorse dopo i tagli del governo, e la  promozione di attività culturali per cerare una comunità più coesa.

Il ministro dell’Interno Salvini ha annunciato che manderà 250 agenti di polizia in più a Firenze. Cosa ne pensa?

Salvini ha risposto alle nostre continue sollecitazioni perché gli organici di forze di polizia previsti nell’area della Città metropolitana di Firenze oggi sono “scoperti” per 250 unità. Finalmente Salvini fa il ministro dell’Interno, vedremo se sarà di parola, verificando settimana dopo settimana. Gli agenti di polizia e i carabinieri già arrivati sul nostro territorio sono il risultato del Patto per la sicurezza che abbiamo siglato con il ministro precedente Minniti.

Se Salvini passerà da zero a 250 io non potrò che essere contento. Firenze viene prima di qualunque lotta politica. Se il mio avversario politico Matteo Salvini fa il ministro e decide di aiutare la mia città, io ne sarò contento.

Quindi non c’è un “derby” con Roma anche su altre questioni, come l’aeroporto?

Da Matteo Salvini, leader di un partito che parla di sviluppo e di crescita, mi aspettavo parole chiare e inequivocabili sulla questione. Purtroppo mi ha deluso, perché ha invece risposto in modo incerto e debole. Fino a pochi mesi fa eravamo vicini al traguardo. Oggi, dopo le dichiarazioni dei ministri grillini e della commissaria della Lega toscana Susanna Ceccardi, sembra che l’aeroporto non lo vogliano più fare. A chi dobbiamo dar retta, a Ceccardi o a Salvini? I gialloverdi usano Firenze per fare battaglia politica ed è inaccettabile. Noi fiorentini siamo stanchi di attendere: Salvini ci dica sì o no.

Passiamo al piano casa di Firenze, a che punto siamo?

Su questo c’è un’importante novità. Stiamo chiudendo la trattativa con Poste italiane per l’acquisizione dell’ex casa albergo di via Chiusi, nel quartiere 4, un grande immobile che venne costruito per i dipendenti postali e che è abbandonato da anni. Lì realizzeremo un complesso di 78 “alloggi di transizione” per tutte quelle famiglie che subiscono uno sfratto.

Invece di trovarsi costrette a entrare nell’illegalità, ad esempio occupando altri immobili, saranno tutelate da parte del Comune con una sistemazione transitoria che li metta in condizione di tornare a camminare con le proprie gambe. Questo è il modo giusto di affrontare l’emergenza abitativa, non il sistema oppressivo che si legge nelle norme del decreto sicurezza.

Ci sono altre misure in vista?

Vogliamo trovare risposte per quella “fascia grigia” delle famiglie che non sono così povere da aver diritto ai servizi sociali gratuiti, ma che non riescono nemmeno ad arrivare alla fine del mese. Devono poter risalire verso la completa autosufficienza economica. Lo si può fare solo avendo la certezza di un posto dignitoso in cui vivere. Stiamo mettendo a punto un piano casa che avrà a disposizione un fondo da 400 milioni di euro, ricavati da contributi di fondazioni bancarie, banche etiche, fondi europei e fondi nazionali. Daremo una soluzione a 8mila famiglie.

E infine quali obiettivi si dà da qui al termine del mandato?

Prima di tutto mettere in funzione la linea 2 della tramvia. Noi abbiamo rispettato i tempi: i lavori dovevano finire il 15 dicembre e così è stato. Il resto lo deve fare la commissione nominata dal ministro delle Infrastrutture Toninelli, decidendo sui tempi dei collaudi.  La commissione non può prendersela troppo comoda di fronte alla priorità di realizzazione di un’opera pubblica di rilevanza regionale come la tramvia.

Il secondo obiettivo è chiudere l’80% dei cantieri che abbiamo in giro per la città. I fiorentini hanno diritto di respirare un po’ dopo tanti sacrifici e tanti interventi che hanno trasformato in meglio Firenze. Infine vogliamo completare il piano di riasfaltature, con 70 chilometri di strade messe a nuovo. Un piano che sta andando a ritmo elevato e dovrà essere completato entro giugno.

“Natale in tramvia”, il nuovo tormentone su youtube

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D’estate in superstrada, a Natale in tramvia: dopo il tormentone web della “Fi-Pi-Li song” che ha collezionato decine di migliaia di click, il trio fiorentino composto da Simone Centineo (che per la precisione è scandiccese), Simone Gaggioli e Daniele Amato ci riprova con una canzone per le feste intitolata appunto “Natale in tramvia”.

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Nardella annuncia il Fondo ”Casa Protetta”

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Dal Comune fondi per sistemi di allarme e porte blindate. ”Messi a bilancio 200mila euro”, annuncia Nardella intervistato da Il Reporter. E a Salvini dice ”Vedremo se rispetterà le promesse sui 250 agenti in più”

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Alla Fortezza da Basso arriva Firenze Home Texstyle

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Torna in grande stile a Firenze la fiera sulle collezioni di biancheria per la casa, tessile per l’arredamento e nautica. Firenze Home TexStyle, organizzata da Firenze Fiera in collaborazione con Acropoli Srl di Bologna, si svolgerà dal 2 al 4 febbraio 2019 alla Fortezza da Basso in contemporanea con la 12° edizione di Immagine Italia & Co., anteprima collezioni intimo – lingerie, promossa e organizzata dalla Camera di Commercio di Pistoia. 
La manifestazione va a colmare un tassello rimasto vuoto in questi ultimi anni (dal 2014) nel panorama fieristico italiano, cioè un evento interamente dedicato all’eccellenza del ‘pianeta’ tessile. Coinvolti tutti i settori del comparto: dalla biancheria alle tovaglie, tende, tappeti, editoria tessile, tessile per la nautica.

I nuovi stili, le ultime tendenze

Una mostra che vuole ripartire alla grande per rispondere alle esigenze sia del mercato italiano che internazionale, ma a misura d’uomo, alla quale sarà infatti riservato il padiglione Cavaniglia. 3.300 metri quadri di forte allure e suggestione con le mura perimetrali del monumento ‘mediceo’ cinquecentesco a vista su un lato dell’edificio.
Uno spazio di grande fascino e supertecnologico, a disposizione delle aziende espositrici che da sabato 2 a lunedì 4 febbraio prossimo presenteranno i mood del momento, i nuovi stili e le ultime tendenze associate ad accostamenti inediti ed originali per un pubblico di buyer, professionisti e operatori di settore sempre più esigenti e a caccia di nuove proposte e suggestioni creative.  
L’intento è quello di mostrare in tutta la sua vitalità ed ampiezza di espressioni il talento italiano e l’artigianalità delle aziende italiane di settore, della quale oggi più che mai abbiamo bisogno per rilanciare l’economia italiana. Con il made in Italy il prodotto italiano viene infatti percepito non solo come prodotto d’eccellenza e di qualità ma anche come simbolo di un insieme di valori tradizionali senza uguali nel resto del mondo.  Il confronto con l’estero è aperto attraverso l’invito rivolto ad aziende internazionali.

Una fiera di riferimento a livello internazionale

L’ambizione è quella di riportare a Firenze la fiera di riferimento su scala nazionale per il tessile declinato su tutti i settori. Ne è convinto Carlo Amadori amministratore unico di Acropoli, partner di Firenze Fiera nella progettazione e commercializzazione dell’evento, che afferma: “Dopo aver progettato ben 78 manifestazioni in Italia, da Abitare il Tempo e Tesori dal Tempo di Verona al Salone dell'arte del Restauro a Ferrara, fino ad AbitaMi, nel settembre 2011 in concomitanza con il Macef e sempre per Fiera Milano, aver collaborato ad HOMI ho compreso quanto mancasse una manifestazione di settore: l’importanza del tessuto in Italia ha fatto sì che mi rendessi conto che bisognava tornare a pensare ad un’unica manifestazione.  La presenza di Immagine Italia in questo panorama, da ormai 13 anni, ha fatto sì che, insieme a Firenze Fiera si tornasse a puntare su un’unica fiera del tessile, ampliando il tema intimo / underwear fino a ricomprendere i settori: Biancheria, Tovaglie, Tende, Reggitende, Tappeti, Editoria Tessile e Nautica”.
“Nasce così Firenze Home TexStyle – conclude Amadori – il nuovo grande evento sul tessile per la casa che mi auguro possa diventare il punto di riferimento per aziende, espositori e buyer per il mondo tessile”.

5 mostre da non perdere al Museo 900

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Il Museo Novecento va incontro ai mesi più freddi dell’anno con una grande offerta per il pubblico: quattro nuovi capitoli di progetti espositivi già avviati e una novità, la mostra che prende casa nello spazio Room, la nuova sala fresca di inaugurazione al piano terra.


“Desidero che questo luogo sia, ogni giorno di più, il tassello mancante nel panorama museale fiorentino – spiega il direttore artistico del Museo, Sergio Risaliti – una vetrina delle splendide collezioni civiche, un “sussidiario” per i bambini e i ragazzi con il quale sensibilizzarsi all’arte, un laboratorio per artisti emergenti e uno spazio riconosciuto nel mondo per le mostre dedicate ai grandi maestri del Novecento”.

 

conferenza stampa museo 900

 

Segnaliamo le 5 mostre da non perdere assolutamente questo inverno.

SOLO. MEDARDO ROSSO

La prima delle cinque nuove mostre, che aprono al pubblico all’unisono il 20 dicembre, è “Solo. Medardo Rosso”, che finalmente torna a Firenze dopo cento anni dall’ultima grande mostra dedicata all’artista. È lui il protagonista di Solo, progetto monografico che dopo Emilio Vedova e Piero Manzoni vede esposte – al secondo piano del Museo – una selezione di lavori dell’artista torinese, il più grande scultore italiano della Modernità.

dal 20 dicembre 2018 al 28 marzo 2019

Medardo Rosso

 

MARIA LAI. L'ANNO ZERO

Il nuovo spazio al piano terra, la sala Room il cui taglio del nastro avviene simbolicamente a pochi giorni dal Natale, ospita invece I “presepi” di Maria Lai in una mostra intitolata “L’anno zero”. Un omaggio a questa protagonista silenziosa dell’arte contemporanea con i suoi presepi in terracotta, pietre, stoffa e legno, uno dei temi più cari all’artista.

dal 20 dicembre 2018 al 28 marzo 2019

maria lai

IL DISEGNO DEL DISEGNO

Undici gli artisti protagonisti de Il disegno del disegno, terza tappa del progetto ideato dal direttore del Museo, Sergio Risaliti, e dedicato alla pratica più antica dell’arte. La mostra, curata da Saretto Cincinelli e allestita nelle sale del primo piano, indaga la pratica e il gesto del disegno a partire dal lavoro di undici artisti maturati a ridosso della fine del Novecento e nei primi anni del XXI secolo (Massimo Bartolini, Emanuele Becheri, Chiara Camoni, Antonio Catelani, Giulia Cenci, Daniela De Lorenzo, Carlo Guaita, Paolo Meoni, Margherita Moscardini, Andrea Santarlasci, Massimiliano Turco). “Una compagine di artisti internazionali che condividono una vicinanza biografica e culturale alla nostra bella regione – spiega Risaliti – e hanno ereditato lo spirito di quell’Accademia delle Arti del Disegno fondata dal Vasari”.

dal 20 dicembre 2018 al 28 febbraio 2019

disegno del disegno

IL TAVOLO DELL'ARCHITETTO. LEONARDO RICCI

Torna anche Paradigma. Il tavolo dell’architetto, progetto ideato da Risaliti in collaborazione con Tommaso Sacchi e curato da Laura Andreini dedicato di volta in volta ad un architetto chiamato a raccontarsi al pubblico attraverso immagini, disegni, progetti o modellini allestiti canonicamente su un tavolo di lavoro, nel loggiato coperto che circonda il chiostro, al piano terra. Dopo Mario Cucinella, Gianluca Peluffo e Benedetta Tagliabue, è la volta di Leonardo Ricci, allievo di Giovanni Michelucci e protagonista della ricostruzione della Firenze post-bellica, che sbarca al Museo Novecento nell’anno in cui si celebrano i 100 anni dalla nascita dell’architetto. I suoi lavori, selezionati grazie alla collaborazione di Giovanni Bartolozzi, Pietro Carafa e Clementina Ricci, saranno visibili al pubblico fino al 28 marzo 2019.

dal 20 dicembre 2018 al 28 marzo 2019

tavolo dell'architetto - leonardi ricci

THE WALL. 1968

Nuova messinscena per The Wall, la grande “mostra verticale” lunga 12 metri che questa volta è un vero e proprio progetto artistico site specific a firma di Matteo Coluccia, giovane artista in resid

enza artistica alla Manifattura Tabacchi di Firenze. Sergio Risaliti e Luca Scarlini hanno collaborato con l’artista all’ideazione del progetto che vede protagonista il 1968, anno di cambiamenti e rivoluzioni, al ritmo di slogan che risuonano nelle celebrazioni del cinquantesimo anniversario.

dal 20 dicembre 2018 al 28 marzo 2019

the wall