mercoledì, 14 Maggio 2025
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Nuova illuminazione per Sant’Ambrogio

Un “vestito di luce”, fatto su misura per rischiarare durante la notte la facciata della chiesa di  Sant’Ambrogio. Lo storico edificio ha un nuovo impianto di illuminazione, progettato e realizzato da Silfi spa, società che gestisce tra le altre cose la rete di lampioni, i semafori, le telecamere di videosorveglianza e la fibra ottica di Firenze.

Sono stati installati 20 apparecchi led a basso consumo energetico che consentono di illuminare 250 metri quadrai di superficie, anche con soluzioni studiate ad hoc, come le luci pensate per le finestre monofore, riducendo al minimo l'impatto di questi dispositivi sulla facciata.

Tecnologia e arte per Sant'Ambrogio

“Con questo intervento Firenze vede arricchirsi ancora la sua illuminazione monumentale a led, combinando sensibilità artistica e tecnologie all’avanguardia, il tutto grazie all’altissimo know how delle maestranze e dei progettisti di Silfi, che permettono alla città di essere considerata un punto di riferimento europeo sul tema”, spiega il presidente di Silfi spa Matteo Casanovi. L'impianto è stato inaugurato in occasione di F-light, Firenze Light Festival.

Nei giorni scorsi, il 9 dicembre, è stato inaugurato anche il nuovo impianto di illuminazione delle pensiline esterne del mercato di piazza Ghiberti, poco lontano, con l'obiettivo di aumentare vivibilità e sicurezza in tutta la zona anche dopo il calar del sole. Prima ancora è stata realizzata l’illuminazione artistica della Sinagoga, tutt'ora l’intervento illuminotecnico monumentale più spettacolare e visibile degli ultimi anni.

La chiesa dell’Isolotto compie 60 anni

All’inizio era una chiesa solo per metà. “Seguivamo messa di fronte a un tendone, che ci separava dalla parte non finita: mancava ancora l’abside”, ricorda chi l’ha vista nascere dal nulla, quando ancora da queste parti le case erano una manciata e tutto intorno esistevano campi e poco più.

La chiesa dell’Isolotto, prima “cattedrale” in quel “deserto” alla periferia di Firenze, compie 60 anni il 22 dicembre e festeggia l’anniversario della consacrazione la stessa sera con un concerto-spettacolo dei vari gruppi che animano la parrocchia, dal teatro alla musica.

La storia della chiesa dell'Isolotto

La nascita della parrocchia del quartiere precedette l’edificio di culto: fu istituita nel 1955, un anno dopo la consegna dei primi alloggi popolari, e trovò una casa temporanea nell’oratorio della Madonna
delle Querce
, cappella quattrocentesca in via Palazzo dei Diavoli che presto si rivelò troppo piccola per la nascente comunità del rione.

I lavori per la nuova chiesa, intitolata alla Beata Vergine Maria Madre delle Grazie, erano già iniziati nel 1952 ma ci vollero cinque anni per vederne una parziale conclusione (qui qualche scatto dell'Isolotto sessant'anni fa). E a guardare bene, qualcosa manca tuttora: il campanile. Previsto nei disegni originali dell’architetto Guido Morozzi, non è stato mai costruito. Al suo posto attraverso grandi megafoni risuonano ancora oggi le campane virtuali dell’Isolotto.

Il “prete ribelle”

Ma la chiesa è diventata famosa anche per uno “scisma” in riva all’Arno, finendo sulle prime pagine dei giornali. La scintilla, che innescò una stagione di messe in piazza richiamando fedeli anche  all’estero e la nascita delle prime comunità cristiane di base indipendenti dal Vaticano, fu la cacciata nel 1968 del primo parroco, don Enzo Mazzi, in aperto contrasto con la Curia. Il “prete ribelle”, ben prima del Concilio Vaticano II, tradusse la liturgia dal latino all’italiano e iniziò a dir messa rivolto al popolo e non guardando l’altare, come era d’uso a quei tempi, dando il via a una “rivoluzione”.

F-Light 2017, il festival della luce

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Da Ponte Vecchio illuminato per le feste, alle torri “vestite di colori”. Anche quest’anno F-light, Firenze Light Festival, regala sorprese ai fiorentini e ai turisti con tante installazioni luminose che animano fino al 7 gennaio il centro cittadino: in tutto sono 15 i luoghi coinvolti con video-mapping, proiezioni, giochi di luce, installazioni artistiche, attività educative e incontri.

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Cosa fare a Firenze per festeggiare il Capodanno 2018

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Cosa fare per Capodanno a Firenze? Il 2018 è vicino e come ogni anno il dilemma è lo stesso: dove andare la notte del 31 dicembre? Sono tanti gli eventi previsti in città per festeggiare l'arrivo di San Silvestro, dai concerti in piazza, al teatro, passando dai party in discoteca, fino alle proposte più diverse, come sul ghiaccio o al circo. Cerchiamo di darvi una mano.

Per iniziare un’informazione di servizio: per chi vorrà spostarsi con i mezzi pubblici, in particolare verso il centro cittadino, Sirio viaggerà tutta la notte no-stop (trovate i dettagli nel nostro articolo dedicato agli orari della tramvia per il 31 dicembre e Capodanno).

Open air: In piazza con il concerto di Capodanno

Anche quest’anno il concertone di Firenze è ospitato al piazzale Michelangelo con un tris di nomi (Ermal Meta, Morgan e Raphael Gualazzi), ma altri 4 luoghi della città saranno animati da iniziative e musica. In piazza della Signoria arriva la musica classica con il concerto diretto dal maestro Giuseppe Lanzetta, in piazza Santissima Annunziata installazioni sonore e luminose, marching band in stile New Orleans in Oltrarno, mentre più in periferia, in piazza Bartali a Gavinana, iniziative per famiglie e laboratori per bambini già dal pomeriggio. Il tutto a ingresso gratuito. Per un approfondimento vi rimandiamo al nostro articolo sul Capodanno in piazza a Firenze

A portata di tramvia segnaliamo anche il Capodanno in piazza di Scandicci, che per il countdown verso il 2018 quest’anno trasforma piazza della Resistenza in una balera contemporanea con gli Extraliscio, band che rivisita in chiave moderna il liscio, con contaminazioni musicali più diverse. Ad aprire la serata, dalle 22 in poi, la band fiorentina Amarcord, nota anche per aver suonato al concertone del primo maggio a Roma.

Tra gli ospiti speciali degli Extraliscio anche Ermanno Giovanardi, ex frontman La Crus, e Giuseppe Peveri, in arte Dente, tra i più apprezzati cantautori contemporanei.

Comodo: Capodanno nei teatri di Firenze o al cinema

Per stare più comodi ci sono le poltroncine dei teatri che per la notte più lunga dell’anno portano sul palco proposte più leggere, per passare il 31 dicembre in allegria, con commedie brillanti, recital ironici, famosi musical. E in quasi tutti i casi, alla scoccare di mezzanotte, il cast brinderà e festeggerà insieme agli spettatori.

Vasta la scelta di spettacoli teatrali: il Teatro Verdi per aspettare Capodanno propone il musical Grease, il Puccini il comico Paolo Migone. E ancora Drusilla Foer al Niccolini, Mariti e Mogli con Monica Guerritore e Francesca Reggiani alla Pergola, La briscola in cinque al Teatro di Rifredi. E ci sono ancora tanti altri spettacoli, che trovate tutti nel nostro approfondimento sul Capodanno 208 nei teatri di Firenze.

Altra classica opzione per l’ultima notte dell’anno è il cinema. Tra le tante sale segnaliamo la serata speciale dell'Odeon di piazza Strozzi, che domenica 31 dicembre ha in cartellone il film Wonder (versione originale con sottotitoli in italiano) con Julia Roberts e Owen Wilson: la proiezione inizia alle 21.45 e a mezzanotte si festeggia in sala con spumante e panettone (costo del film più spumante e panettone: 16 euro).

Spettacolare: Capodanno 2018 al circo

Per aspettare il Capodanno 2018 serata speciale di circo al Visarno. All’inizio di dicembre, all’ippodromo è arrivato il tendone del Cirque Reckless: niente belve feroci, ma al loro posto un grande spettacolo con acrobati, giocolieri, clown, equilibristi. In tutto 40 artisti provenienti dal Cirque du Soleil e dal Festival del Circo di Montecarlo.

Per il 31 dicembre è previsto un pacchetto speciale che comprende cocktail di benvenuto, show, cena a buffet, brindisi di mezzanotte insieme al cast e a seguire party con musica e dj set (biglietti da 78 euro in su). Qui trovate il nostro articolo sulla tappa fiorentina del Cirque Reckless.

Capodanno Firenze 2018 eventi: piazza, concerti, cinema, discoteche, circo, cenone - Cirque Reckless

Sui pattini: 31 dicembre on ice

Anche il Firenze Winter Park festeggia il Capodanno, con un cenone al Rifugio, il ristorante ricavato in una caratteristica “baita di alta montagna”, e ingresso alla pista di pattinaggio sul ghiaccio dalle ore 21 fino alle 2 di notte,  compreso il brindisi di mezzanotte accompagnato dal panettone. Questi i prezzi: cenone 40 euro (25 euro per gli under 12) più, per chi prenota, ingresso alla pista di pattinaggio 15 euro (10 euro i bimbi sotto un metro e 10 di altezza); l’ingresso solo alla pista con brindisi e panettone costa 20 euro (15 per i bambini sotto i 110 cm).

A tavola: l’evoluzione del cenone di San Silvestro

Per un cenone di Capodanno fuori dalle righe, la Buoneria, all’ingresso del parco delle Cascine, offre due opzioni: dentro cena di San Silvestro a 90 euro (50 per gli under 12) con animazione per grandi e piccini; fuori la formula low cost con tanti truck food e la musica anni ’70 e ’80 di Radio Mitology (ingresso gratuito).

Il primo piano del Mercato Centrale di San Lorenzo, con tutte le sue botteghe, il 31 dicembre rimane aperto fino alle 2 di notte, mentre il Ristorante Tosca e la Pizzeria Sud offrono il cenone con menù dedicato (solo su prenotazione). Cena in musica poi all’Hard Rock Cafe di Firenze con Last Minute Dirty Band, dj Sonic e un menù speciale con prenotazione obbligatoria che prevede aperitivo, tris di antipasti, primo piatto, secondi piatti intervallati da un fresco sorbetto, dessert.

Per una fine anno dal sapore più orientale One Night in Brijing Fusion Bar & Restaurant, il nuovo ristorante del Sol Levante che di recente ha aperto i battenti alla Rotonda dei Barbetti in via il Prato offre un menù di Capodanno  con minestra di ravioli, sashimi, pomodorini in agrodolce, gnocchi di riso saltati con astice, pollo saltato con lenticchie, bistecca con contorno, dolci e spumanti (115 euro a persona esclusi vini).

In pista: i party delle discoteche per il Capodanno 2018 di Firenze

Tante le proposte tra i locali e nelle discoteche per fare festa il 31 dicembre. Iniziamo dall’Obihall dove il Capodanno 2018 è tutto all’insegna della musica anni ’90 con Hot Shot 90 in da house, dalle 22.30 fino alle 5 del mattino (l'ingresso costa 25 euro più diritti di prevendita). La novità è anche il cenone a partire dalle ore 21 (90 euro con accesso alla festa).

La musica elettronica fa ballare poi la Palazzina Reale della Stazione Santa Maria Novella, dove arriva il Capodanno 2018 del progetto fiorentino Lattexplus, dalle 23 alle 6 del mattino (dai 25 euro in su) che per chi vuole è preceduto anche dal cenone.

All’Otel il 31 dicembre si balla con il party Vintage Ibiza e il dj Sebastian Gamboa, preceduto da cena-spettacolo (due opzioni:servita o a buffet), al Tenax invece la New Year’s Eve Party Marathon porta alla console una squadra di tutto rispetto con Apollonia (Dan Ghenacia, Dyed Soundorom, Shonky), Marco Faraone, Alex Neri, Gabry Fasano, Philipp & Cole, Matteo Gatti, Geørge & Vith.

In centro 3 storici disco club creano un team per la notte più òunga dell'anno, offrendo uno “speciale Capodanno in tour”, che permette di muoversi tra Twenty-one, Blue Velvet e Bamboo dalle 23 alle 5 con una consumazione in ogni locale (costo: 40 euro).

Gran galà di Capodanno  allo Yab con cenone e dalle ore 23.45 discoteca fino all’alba con musica dagli anni ’70 ad oggi, special party al Full Up con Emiliano Chellini dj, infine due piste con tanta musica infine allo Space Club.

Se Babbo Natale viaggia in sella alla moto

Più di cento Babbi Natale hanno invaso la città in sella alle loro moto. Sono gli amici della Classic Special Firenze, l’organizzazione no-profit che accomuna uomini e donne di tutte le età uniti dalla passione per le motociclette, la buona compagnia e con “il vizio della beneficienza”, come si legge dalla loro pagina Facebook.

Domenica 18 dicembre si sono dati appuntamento in piazza Santissima Annunziata per una vera e propria di catena alimentare: schierati con i loro vestiti rossi e le barbe bianche hanno consegnato pacchi di pasta, conserve, barattoli, lattine, bibite, biscotti, latte e quant’altro alla Mensa dei Poveri della Caritas che si trova sotto i portici della loggia dei Servi di Maria di fronte all’Istituto degli Innocenti.

Un flash mob davvero suggestivo che ha richiamato la curiosità di molti fiorentini e turisti di passaggio. Il folto gruppo è poi rimontato in sella alle moto rombanti diretti alla Helios Onlus di via della Rondinella e poi al Parco degli Animali di Sesto Fiorentino.

Caveman al Puccini di Firenze (con lo sconto)

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Il 27 gennaio 2018 al Teatro Puccini di Firenze andrà in scena Caveman – L’uomo delle caverne, l’esilarante spettacolo che dal 2014 riempie i teatri di tutta Italia ed è arrivato ormai all’11esima replica nella nostra città, grazie al passaparola.

Uno studio umoristico su fatti e misfatti della vita di coppia, dall’età della pietra ad oggi, viene raccontato con eleganza e ritmo incalzante dall’artista poliedrico e alfiere dei family show, Maurizio Colombi, con la regia di Teo Teocoli.

Caveman, la replica 2018 della spettacolo

Il format nasce oltreoceano dal geniale testo di Rob Becker, il monologo più longevo nella storia di Broadway. Esportato in 30 paesi, viene riadattato per il pubblico italiano dallo stesso Colombi. La sua versione vince nel 2012 il Best Caveman World e si afferma come la migliore interpretazione nel mondo, dalla quale prenderanno spunto numerose trasposizioni estere.

Una band sul palco e la forte impronta ironica con la quale viene affrontato l’atavico tema della battaglia fra uomo e donna rendono questo one man show molto coinvolgente. “il pubblico fiorentino partecipa in maniera incredibile”, racconta Maurizio Colombi, attore, cantante lirico, regista e interprete di numerose commedie di prosa, da Rapunzel a We Will Rock You, il musical dei Queen.

Nonostante in questo spettacolo si rida dall’inizio alla fine, Colombi, tiene a sottolineare che, leggendo tra le righe, il testo nasconde in realtà un messaggio. “L’uomo e la donna sono due creature con valori diversi e lontani, ma quando sono uniti creano un legame che è più forte dei due individui stessi”.

E lo sconto al Puccini

I lettori de Il Reporter hanno una possibilità in più per assistere all'undicesima replica di Caveman: i fiorentini che hanno ricevuto il mensile direttamente a casa, troveranno all'interno un coupon che dà diritto a 5 euro di sconto per chi consegna questo “buono-Reporter” alle casse del Teatro Puccini, del Teatro Verdi, dell'Obihall o presso il Box Office di via delle Vecchie Carceri.

Raccontare le feste con una foto

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E così è arrivato Natale, con il suo carico di tradizioni e consuetudini. Ma anche con una profonda trasformazione delle atmosfere, dalle nostre case alla nostra città. Un momento in cui possiamo raccontare con le nostre fotografie storie che in nessun altro periodo dell’anno ci è permesso.

La foto natalizia (e non solo)

Natale è innanzitutto luci, riflessi e colori; le strade, le vetrine, il nostro salotto si riempiono di tutto questo. Se è vero (come è vero) che fotografia significa disegnare con la luce non perdiamo l’occasione: primi piani di addobbi natalizi con sfondi di brillanti lucine, pacchetti regalo e nastri argentati, luminare stradali; basta farsi trasportare dalla nostra fantasia per ottenere “la foto natalizia”.

Ma il Natale può essere l’occasione anche per raccontare delle storie per immagini. Alcuni esempi? Appostatevi in una delle vie più frequentate del centro, magari un sabato pomeriggio. Troverete una miriade di situazioni: gli occhi incantati dei bambini, le signore cariche di pacchetti, fattorini che corrono per le consegne. Anche la gente davanti alle vetrine può essere un buono spunto per una storia natalizia, la commessa travestita da renna, il ragazzo con il cappello rosso di Babbo Natale.

Fuori e dentro casa

Non dimentichiamoci però che Natale è anche una festa privata, quindi gettiamo un occhio a quel che succede in casa nostra: la preparazione di un piatto speciale può essere una buona occasione
per la foto natalizia
; non perderei nemmeno la possibilità di costruire un reportage sull’allestimento dell’albero di Natale o del presepe, soprattutto in presenza di bambini piccoli o gatti…

I consigli

Veniamo ad alcuni consigli: non siate timidi! se vedete qualcosa che vi sembra interessante scattate, meglio scegliere una foto tra tante che rimpiangere proprio quella che non avete fatto; esplorate il vostro soggetto, cambiando posizione di ripresa in modo da trovare il suo lato migliore; siate pronti a scattare, sempre! Un atteggiamento, una espressione dura un attimo e poi è persa per sempre: dovete esserci.

Infine ricordate che qualunque sia il nostro soggetto nelle foto deve esserci un chiaro riferimento al Natale, altrimenti che foto natalizia è? A proposito: buona luce natalizia a tutti!

Ripartono a gennaio i workshop di fotografia del cibo Click4Food organizzati da Paolo Matteoni e Chiara Brandi, con un viaggio nelle cucine del mondo. Sconti speciali per i lettori del Reporter. Info e prenotazioni: [email protected]

Firenze si veste a festa

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Per il Natale Firenze si veste a festa: luci per le strade, alberelli luccicanti, colorati addobbi. Abbiamo fatto un tour con il naso all'insù per scovare lungo le strade le migliori luminarie,

Foto di Vincenzo D'Angelo

Babbonatalata in Santissima Annunziata

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In piazza Santissima Annunziata a Firenze sono arrivati i motociclisti della Classic Special Firenze per la seconda edizione della Babbonatalata: un flash mob solidale per consegnare alimenti alla mensa della Caritas

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E Firenze quale regalo vorrebbe?

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Natale, tempo di bilanci, richieste, regali ed inevitabili delusioni. Perché il regalo ricevuto non è mai quello sperato, ma magari ci sia avvicina. Ma non se sei un fiorentino: se sei un fiorentino il regalo sperato non sarà MAI quello voluto. Mai. E’ una questione di dna, ci s’ha la polemiha facile e , a volte, anche un po’ gratuita. Ma ci garba così.

Un tram chiamato desiderio

Tra i tanti regali che un fiorentino potrebbe chiedere, c’è il completamento delle linee 2 e 3 della tramvia che – stando a quanto affermato in più occasioni da esponenti dell’amministrazione – proprio il prossimo anno dovrebbero andare a rimpiazzare quei due giganteschi cantieri che hanno reso la vita impossibile agli abitanti del quartiere 5 (i più colpiti) e non solo.

Averle entrambe entro la fine del prossimo anno sarebbe davvero un bel pensierino, anche perché ci permetterebbe di raggiungere facilmente un luogo scevro da qualsiasi atmosfera polemica, ovvero l’aeropor..no, ok, fate finta che questa non l’abbia scritta.

La casa viola

Ma non solo di mobilità si riempie il cuore dell’homo florentinus, da sempre pieno di passioni. Come quella per l’amata squadra di calcio, immarcescibile croce e delizia di ogni cittadino del capoluogo (se invece abitate qui, ma professate altre scelte calcistiche, ricordatevi di pagare la tassa di soggiorno, che qui siete ospiti, grazie). Da anni, ormai, aleggia sulla città il fantomatico progetto del nuovo stadio: lo facciamo qui, lo facciamo lì, no lì non ci sta, allora si fa più piccino, no piccino un lo voglio, va bene per noi si fa costì, e ma costì c’è il mercato, ah già, allora un si fa.

E così, tra un progetto, un plastico, un paio di retrocessioni evitate per un pelo e il ciuffo in cemento di Mario Gomez, son passati quindici anni. Facciamo che pazienza lo stadio, basta che ci diate una squadra? Che se poi la Fiorentina finisce esima, chi ci va al nuovo stadio? E comunque, permettetemi, ma data la qualità di certi elementi della rosa, forse la compresenza di un ampio locale dedicato all’ortofrutta, con quantità impensabili di verdura pronta alla bisogna, forse non sarebbe poi così da disdegnare. Insomma, un terzino destro nella calza, uno sinistro sotto l’albero e magari un vice Badelj proprio davanti al caminetto, che dite?

Giampy Osbourne

Dal pallone alla musica: terminata la ricca stagione di concerti estivi che ci siamo lasciati alle spalle, ecco che una nuova edizione del neonato festival Firenze Rocks è stata appena annunciata. Con un incredibile colpo di scena nella line up defi nitiva: oltre ai già definiti Iron Maiden, Guns ‘n’ Roses e Foo Fighters, ecco il nuovo entrato, l’ex ct della nazionale Giampiero Ventura, che sostituirà l’ormai decrepito Ozzy Osbourne, misurandosi – al tempo stesso – con un grande classico dell’ex Black Sabbath: quella Mama I’m coming home che Giampy deve aver imparato a memoria nel volo aereo che lo ha riportato a casa dopo la disfatta di San Siro.

Buon Natale amici miei, ci ritroviamo sotto l’albero. Sempre che qualcuno non intervenga prima per tagliarlo: in quel caso, ci risentiamo per la piantumazione. Auguri.