giovedì, 12 Dicembre 2024
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Oratorio della Madonna della Querce, quella chiesa di campagna… in città

All'Isolotto c'è chi la chiama la ''cappellina''. L’oratorio della Madonna della Querce è uno scrigno di storia, la prima chiesa del quartiere. Ora apre le sue porte per le visite il sabato

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Svolti l’angolo e dietro il supermercato trovi un pezzo di storia, incastonato tra le strade e le case dell’Isolotto, alla periferia di Firenze: una “chiesa di campagna” in piena città, la prima del rione. È l’oratorio della Madonna della Querce, gioiello quattrocentesco sconosciuto ai più, che conserva suggestivi affreschi.

Adesso il portone dell’antico edificio di via Palazzo dei Diavoli torna a spalancarsi e cambia orario: non più il mercoledì mattina ma, dopo la sperimentazione nei weekend estivi e la chiusura di settembre, dal mese di ottobre è accessibile ogni sabato mattina, grazie ai volontari della parrocchia dell’Isolotto.

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La storia dell’oratorio della Madonna della Querce

Ieri cappella privata, oggi “museo di periferia”. Le origini dell’oratorio risalgono alla metà del Quattrocento, quando la famiglia dei Mannelli, una delle più potenti in città, ne decise la costruzione proprio davanti alla villa-fattoria della nobile casata, che si trova ancora oggi dall’altra parte della strada.

Nel quindicesimo secolo l’Isolotto non era altro che una zona di orti e contadini. Questo punto di via Palazzo dei Diavoli era conosciuto come la località “La Querce”, da cui deriva il nome del luogo di culto. Con il passare dei secoli il quartiere è cresciuto intorno a questo pezzo di storia rinascimentale.

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Prima chiesa dell’Isolotto e “cugina” della Cappella dei Pazzi

A testimoniarne il passato è lo stemma dei Mannelli, uno scudo con tre sciabole, visibile sulla facciata e all’interno della cappella, che per le sue proporzioni nasconde un “segreto”: la struttura può essere considerata la “cugina” della più famosa Cappella dei Pazzi, in centro.

La pianta ottagonale della cupola dell’Isolotto ricorda molto da vicino i canoni brunelleschiani  adottati in Santa Croce. L’aspetto di questa “chiesa di campagna” si è però modificato nel tempo: l’antico porticato che precedeva la cappella fu chiuso nel Seicento. Oggi, varcando l’ingresso, si possono ammirare gli affreschi del pittore fiorentino Paolo Schiavo, che nel 1460 ha realizzato anche la pala dell’Assunzione della Madonna oltre a un enigmatico San Francesco.

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L’edificio, passato allo Stato nel 2001 e totalmente restaurato dieci anni fa, è ora affidato alla gestione della parrocchia dell’Isolotto.  L’oratorio della Madonna della Querce è stato la prima chiesa del nascente rione: in attesa della creazione dell’edificio consacrato in piazza dell’Isolotto, che nel 2017 compirà sessant’anni, questa minuta cappella ha ospitato le funzioni religiose.

Quando visitarla

Ancora oggi accoglie la Messa, che viene officiata ogni sabato mattina alle 9, lasciando poi spazio alla visita di questa perla d’arte “nascosta” fino a mezzogiorno.  L’ingresso è gratuito.

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