domenica, 15 Giugno 2025
Home Blog Pagina 940

Fiorentina, esordio in Europa League. Paulo Sousa sfida il suo passato

0

Fischio d’inizio per l’Europa League. Questa sera la Fiorentina scende in campo contro il Basilea, allo stadio Franchi, alle 21,05. Una sfida speciale per il nuovo allenatore viola Paulo Sousa, che si troverà subito di fronte al suo passato.

“giochiamo per vincere”

“E’ sempre molto difficile giocare in Europa – spiega il tecnico – ma l'Italia è il migliore banco di prova per un allenatore. I nostri obiettivi? Sicuramente vincere lavorando duramente. Poi ci saranno squadre più forti di noi, ma giochiamo per vincere”. 

il basilea

Sul Basilea, l’allenatore dice che “conosco bene la squadra come loro conoscono bene il sottoscritto. Provo molta felicità per tutti i momenti belli che ho vissuto con loro, non potrò mai dimenticarlo. Abbiamo vinto molto quindi rimangono sensazioni positive”.

la formazione

“Noi dobbiamo partire da quello che è stato fatto negli anni precedenti usando la nostra tecnica e il nostro gioco. Dobbiamo fare gol facendo bene in difesa”, spiega ancora Paulo Sousa, che non si sbilancia sulla formazione che scenderà in campo questa sera: “Tutti hanno possibilità di giocare, come in tutte le partite”.

la partita in tv

In televisione, la gara tra Fiorentina e Basilea si potrà vedere su Sky Calcio 1 HD e su MTV HD.

A Palazzo Vecchio in azione i tecnici-alpinisti

Tecnici-alpinisti in azione a Palazzo Vecchio. È iniziata questa mattina la terza e ultima fase della realizzazione del grande scudo parafulmini su Palazzo Vecchio. Quattro tecnici specializzati si sono calati dalla Torre d’Arnolfo per agganciare i cavi di rame alle antiche mura.

un mese

Le operazioni proseguiranno per circa un mese sulla facciata esterna del palazzo e nei cortili interni, in modo da realizzare un gigante scudo parafulmini composto da maglie di rame che, ossidandosi, con il tempo non saranno più visibili ad occhio nudo. Un intervento necessario perché – spiegano dal Comune – in caso di caduta di fulmini Palazzo Vecchio, sede dell’amministrazione cittadina oltre che bene culturale di inestimabile valore, potrebbe riportare danni consistenti oltre all’interruzione di servizi pubblici essenziali.

“in sicurezza”

“Vogliamo mettere in sicurezza anzitutto le persone oltre a servizi pubblici essenziali e un inestimabile patrimonio artistico e architettonico – ha sottolineato l’assessore Bettini – per questo intervento l’amministrazione comunale ha investito 300mila euro. Voglio ringraziare Saet che ha realizzato la messa in opera dello scudo parafulmine con una modalità innovativa: i suoi operai lavorano in fune, sospesi per aria, e non sono così impiegati mezzi pesanti in piazza della Signoria”.

webcam

La scelta di realizzare parte dei lavori con operatori in fune, provvisti di appositi patentini, nasce dalla difficoltà – spiegano ancora da Palazzo Vecchio – di usare mezzi ingombranti e pesanti in alcune zone del palazzo e dall'esigenza di non ostacolare il movimento turistico in piazza della Signoria e nelle strade adiacenti, senza contare la necessità di evitare il pericolo di danni alla pavimentazione. Due dei quattro tecnici portano sull'elmetto una webcam che registra immagini inedite: scorci delle pareti e di piazza Signoria con angolature inedite.

Tir intraversato sulla carreggiata: chiusa e poi riaperta la A1

0

Sulla A1 Milano-Napoli, intorno alle 7.30 di questa mattina, è stato chiuso il tratto compreso tra Incisa e Firenze Sud, in direzione di Firenze, a causa di un incidente che ha visto un mezzo pesante introversasi sulla carreggiata all'altezza del km 303.

ferito il conducente

Nel sinistro – viene spiegato – è rimasto ferito il conducente del mezzo pesante.

code

Sul luogo dell’evento, dove il traffico si è bloccato, si sono registrati 5 km di coda all’interno del tratto chiuso (alle 7.50). Sul posto sono intervenuti i soccorsi meccanici e sanitari, le pattuglie della Polizia Stradale e il personale della Direzione 4° Tronco di Firenze.

tratto riaperto

E’ poi stato riaperto nel corso della mattinata il tratto precedentemente chiuso. Segnalate code di 9 chilometri.

A Palazzo Vecchio in azione i tecnici-alpinisti

0

Sono impegnati nella realizzazione del grande scudo parafulmini. Quattro tecnici specializzati si sono calati dalla Torre d’Arnolfo per agganciare i cavi di rame alle antiche mura

Scuola, via al nuovo anno per 500mila alunni. Assemblea all’Obihall

0

Scatta il nuovo anno scolastico (ma non per tutti). Inizia oggi la grande avventura scolastica per circa mezzo milione di alunni toscani, distribuiti, nei vari gradi di istruzione, in quasi 22mila classi sul territorio regionale.

“uno degli investimenti prioritari”

“L'istruzione è uno degli investimenti prioritari su cui dobbiamo puntare per lo sviluppo – afferma nel suo saluto ad alunni e insegnanti il presidente della Regione Enrico Rossi – per questo la Regione metterà al centro della propria azione la lotta all'abbandono scolastico, le cui percentuali in Toscana si attestano al 17,6 per cento, con punte più alte nelle aree di crisi a Livorno, Piombino e Massa Carrara, rispetto ad una media europea del 12,8 per cento. Inoltre, per il futuro, ci impegneremo in particolar modo nelle politiche di integrazione tra scuola e mondo del lavoro”. Per questo anno scolastico, la Regione conferma 4 milioni di euro a sostegno del diritto allo studio, tra fondi statali e propri destinati ai redditi Iseenon superiori ai 15mila euro.

buoni servizio

Altro campo di intervento è il supporto alla domanda di servizi educativi per la prima infanzia (3-36 mesi) attraverso l'assegnazione di buoni servizio. Sono pari a 4 milioni e 500mila euro i fondi provenienti dal Fondo sociale europeo 2014-2020 assegnati alle amministrazioni comunali interessate a sostenere le famiglie in lista per i nidi comunali, che potranno così iscrivere i propri figli a strutture private allo stesso costo del nido pubblico.

i numeri

I numeri dell'Ufficio scolastico regionale parlano di quasi 70mila bambini distribuiti in 2.805 classi, per quanto riguarda le scuole d'infanzia, mentre alle elementari risultano iscritti poco meno di 154mila alunni suddivisi in 7.475 classi. Le scuole secondarie di 1° grado accoglieranno circa 97mila studenti in 4.330 classi, alle secondarie di 2° grado accederanno, suddivisi in 7.272 classi, oltre 162mila studenti, di cui circa 6.500 frequenteranno le scuole serali.

l'assemblea

Ma in alcune scuole di Firenze l'anno scolastico inizierà soltanto domani: oggi, primo giorno di scuola, a Firenze i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals Confsal, Gilda Unams e Cobas Scuola hanno convocato l'assemblea di tutto il personale di città e provincia, docente e non, all'Obihall (ore 8-12). Si tratta – viene spiegato – di un'assemblea-manifestazione nel solco delle mobilitazioni contro la “Buona Scuola” che sono andate avanti negli ultimi mesi.

“Vogliamo dire ai genitori che non è una iniziativa contro gli studenti ma a favore di una scuola migliore. E' un segnale importante quello che vogliamo dare con la convocazione di questa assemblea il primo giorno di scuola. Assemblea che non sarà solo una protesta ma soprattutto un momento di confronto su come ovviare ai danni che la riforma potrebbe portare”, spiegano i sindacati, che hanno invitato anche il sindaco di Firenze Dario Nardella a partecipare all'assemblea dell'Obihall. Alcune delle criticità segnalate, sulle quali si basa la mobilitazione, sono: i docenti precari esclusi dalle assunzioni pur avendone i titoli, i tagli al personale Ata e i limiti alla loro sostituzione imposti dalla Finanziaria, i rischi di conflittualità derivanti dalla nuova figura del cosiddetto “super-preside” e quelli di ritrovarsi criteri di valutazione dei docenti e qualità delle scuole “a macchia di leopardo”.

non solo Firenze

Ma Firenze non sarà l'unico capoluogo che avrà un'assemblea del personale della scuola il 15 settembre: iniziative identiche sono in programma anche a Lucca e Massa. Livorno e i suoi territori “spalmeranno” le assemblee nei primi quattro giorni di scuola, dal 15 al 18 settembre tre ore al giorno. Negli altri capoluoghi, in programma iniziative analoghe nei giorni successivi al 15 settembre.

Bus verso Careggi, arriva la navetta Ataf

Da oggi (15 settembre) arriva la “navetta”: il bus numero 58 che da via Vittorio Emanuele II, a due passi da piazza Dalmazia, porterà fino a Careggi, sostituendo quattro linee Ataf.

Dal lunedì al sabato, dalle prime luci dell’alba fino alle 22.00, gli autobus 8, 14, 56 e 60 non arriveranno più all'ospedale: non imboccheranno viale Morgagni, ma faranno capolinea nella corsia allestita dall'altra parte della strada rispetto al Teatro di Rifredi.

Qui i passeggeri diretti verso la “cittadella della salute” dovranno scendere per cambiare vettura e salire sulla nuova navetta. La linea 58 farà servizio verso piazza di Careggi (58B) e via Niccolò da Tolentino (58C).

Una mossa per cercare di alleggerire dal traffico di autobus la strada che porta all’ospedale, interessata dai lavori per la linea 3 della tramvia.

Autobus Ataf per Careggi. Perché il 14 “ferma prima”

“In questo modo cerchiamo di dare un servizio pubblico più puntuale verso l’ospedale di Careggi”, dice il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli nella video-intervista de Il Reporter. “La frequenza di passaggio della nuova linea 58 va dai 4 ai 5 minuti – spiega Andrea Ferrari responsabile d’esercizio di Ataf Gestioni – l'obiettivo di questa operazione è quello di cercare una soluzione tecnica alle criticità dovute alla cantierizzazione della linea 3 della tramvia”.

E la domenica?

Dopo le 22.00 e nella giornata di domenica, la navetta resterà ferma, al suo posto tornerà attiva la linea 14B e 14C verso Careggi. Sul sito di Ataf si trovano tutte le informazioni sul nuova navetta per Careggi.

LE VIDEO-INTERVISTE QUARTIERE PER QUARTIERE

Ogni mese, Il Reporter gira per le strade dei quartieri fiorentini, raccontando cosa sta succedendo,  grazie a interviste ai protagonisti. Tutti i video sono disponibili nella sezione dedicata e sul canale Youtube de Il Reporter.

Bus verso Careggi, arriva la navetta

0

Rivoluzione per le linee Ataf dirette a Careggi. Dal lunedì al sabato i bus 8, 14, 56 e 60 fanno capolinea in via Vittorio Emanuele II. Per il principale ospedale di Firenze bisogna cambiare e salire sulla navetta

Vai all’articolo

La Fiera degli Uccelli (Viale Machiavelli e Viale del Poggio Imperiale)

La vigilia di San Michele Arcangelo, il 28 settembre, si svolgeva fino agli anni Ottanta del secolo scorso, subito fuori di Porta Romana, precisamente lungo l’inizio dei Viali Niccolò Machiavelli e del Poggio Imperiale, la tradizionale Fiera degli Uccelli, tipico appuntamento annuale con il mondo contadino e dei cacciatori.

L’origine di questa fiera-mercato, che durava soltanto lo spazio di un mattino, si ricollegava alla passione per la caccia dei fiorentini che di buon’ora vi accorrevano per acquistare quanto poteva loro occorrere, come gabbie, pispole, tagliole, reti, panie e più che altro “richiami”, per soddisfare la passione venatoria. I canori volatili da richiamo più ricercati, usati nell’uccellagione per attirare gli altri loro consimili, erano fringuelli, pettirossi, merli e tordi. Non mancavano però neppure le civette, particolarmente addestrate per attrarre le allodole verso i cacciatori in agguato nei mimetizzati capanni. Fin dalle prime ore del mattino, dalle minuscole gabbie appese ai rami degli alberi lungo i due viali, i piccoli pennuti iniziavano il loro dialogo con il giorno e con la natura: un canoro cinguettio che si confondeva con le chiassose contrattazioni fra venditori e acquirenti, e ai trilli dei “fischiatori” che, con svariate pispole e fischietti, imitavano alla perfezione i gorgheggi di alcuni esemplari di uccelli canterini.

Un concorso per “fischiatori di poggio e di palude” era organizzato con tanto d'insindacabile giuria e rituale premiazione. Un particolare richiamo, che non era quello di un volatile, ma faceva intervenire alla fiera anche i non cacciatori, era dato dai caratteristici “disturnatori” i quali, alternandosi a cantare in un ameno battibecco in ottava rima, improvvisavano versi a “botta e risposta” in uno scambio di motteggi che faceva scaturire prolungate risate fra i divertiti astanti; vinceva chi riusciva a mettere in difficoltà l’avversario. Poi, a tarda mattinata, i banchi si vuotavano ed il chiassoso affollamento andava un po’ alla volta assottigliandosi, tanto che prima di mezzogiorno era tutto finito. Con una certa obiettività c’è da dire che quando la fiera fu soppressa era, di fatto, già scaduta di tono e d’importanza, sia perché il numero dei cacciatori era notevolmente diminuito e perché quelli ancora con porto d’arme e doppietta, avevano il modo di provvedere agli acquisti delle proprie necessità venatorie tutto l’anno presso appositi esercizi commerciali.

Forse il maggior distacco dell’affluenza alla fiera fu anche il frutto di una presa di coscienza e di rispetto per la vita degli animali, non più considerata un’esistenza semplice e inutile, ma una bellezza facente parte della natura che ci circonda, pertanto da amare e salvaguardare, come appunto un cinguettio, un batter d’ali e l’intrecciar di voli in un fugace bagliore di un tramonto.

Della fiera degli uccelli, adesso, è rimasto solo il modo di dire: Bei i mi’ ciuchi! Anche se di primo acchito non sembrano avere attinenza i ciuchi con gli uccelli, il detto ha avuto origine proprio alla fiera di Porta Romana. Si racconta di un tale che vendeva canarini: a chi voleva un maschio o una femmina, prendeva il piccolo pennuto in mano, gli soffiava più volte sulle penne di dietro per distinguerne il sesso, ripetendo fra i denti: Bei i’ mi’ ciuchi. Gli acquirenti non capivano cosa volesse dire con quell’affermazione fino a che uno, più curioso degli altri, gli chiese spiegazioni, e si sentì rispondere: Caro lei, prima di fare l’uccellaio facevo il sensale e commerciavo anche somari che riconoscevo subito i maschi dalle femmine, senza esitazioni e perdita di tempo!

Alleanza “bio” tra Toscana ed Emilia

0

Un'alleanza “transappeninica” del biologico per valorizzare le eccellenze ortofrutticole di Toscana ed Emilia Romagna: è nato Ortofrutta Toscana Bio, il progetto integrato di filiera che riunisce una ventina di soggetti, dai produttori ai distributori, decisi a far squadra per ammodernare la produzione, razionalizzare il trasporto, creare una rete di dati condivisi, mettere a punto strategie sperimentali. E soprattutto per rispondere alla domanda crescente nei confronti dei prodotti “bio”. Investimenti previsti per oltre 2 milioni di euro.

Dalla terra alla tavola

Del progetto Ortofrutta Toscana Bio fanno parte le aziende agricole, primo anello della catena, quelle di lavorazione e commercializzazione, le organizzazioni di produttori e alcuni enti di ricerca. Tra i capofila ci sono Vivitoscano di Firenze, la più importante struttura di lavorazione, confezionamento e distribuzione di prodotti ortofrutticoli in Toscana, il consorzio di produttori Gruppo Agribologna, Apofruit Italia e l'omonimo gruppo di cui fanno parte oltre 3.300 soci produttori, Cs Etruria, struttura di riferimento per la distribuzione di prodotti ortofrutticoli alla ristorazione, e ancora Canova Srl, Conor, Terre dell’Etruria. Il progetto sarà presentato nell’ambito del Piano di sviluppo rurale della Regione Toscana.

Investire nel biologico

Ortofrutta Toscana Bio sarà finanziato con circa 2 milioni e mezzo di euro, il 40% dei quali a carico delle imprese partecipanti, il resto finanziato con fondi europei e della Regione Toscana. L'obiettivo è quello di raggiungere i 4 milioni di investimento totale nell'arco di quattro anni. Il progetto coinvolgerà aziende agricole toscane per un totale di circa 2mila tonnellate di frutta e ortaggi biologici.

“Siamo coinvolti in questo progetto – spiega Roberto Negrini, presidente Legacoop Agroalimentare Toscana – che intende valorizzare il marchio d’origine della Regione Toscana, già garanzia di provenienza e di qualità. Crediamo nella necessità di aggregare, per la prima volta in Toscana, realtà eterogenee ma che da sempre lavorano fianco a fianco, nelle diverse fasi della filiera produttiva”.

Possiamo presentare oggi la nascita di una filiera nazionale dell’agricoltura biologica, che il mondo cooperativo da sempre sostiene – sostiene Giovanni Luppi, presidente Nazionale Legacoop Agroalimentare – l’alleanza Toscana-Emilia vuole essere il primo passo di un processo che punta all’integrazione interregionale per portare sempre più biologico e sempre più qualità ai consumatori”.

Europa League, il Basilea alle Caldine

0

Ospiti internazionali per il Poggioloni, gestito dal Fiesole Calcio. La squadra svizzera del Basilea, che giovedì sera affronterà la Fiorentina allo stadio Artemio Franchi per la prima partita di Europa League, si allenerà giovedì mattina per la rifinitura prima della gara e venerdì per la seduta defaticante nell'impianto Poggioloni alle Caldine.

la scelta

Gli svizzeri alloggeranno in un albergo sulle colline sopra la Valle del Mugnone, e così hanno scelto l’impianto del comune di Fiesole per i loro allenamenti.

Felici per questa scelta, il presidente del Fiesole calcio Giampiero Niccoli e l’assessore allo sport Francesco Sottili giovedì mattina accoglieranno gli ospiti e daranno loro un caloroso benvenuto.