domenica, 27 Luglio 2025
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Palazzina Reale Casa dell’Architettura

La Palazzina Reale riapre dopo anni di chiusura al pubblico e diventa la Casa dell'Architettura di Firenze. Sarà la nuova sede dell'Ordine degli Architetti e della Fondazione Architetti Firenze, ma non solo: ospiterà eventi, incontri, workshop e corsi di formazione professionale su temi legati alla progettazione, all'urbanistica, al design, candidandosi a essere un vero e proprio nuovo centro culturale della città.

l'evento

Il 25 aprile la Palazzina Reale riaprirà le porte ai fiorentini (ingresso gratuito). E per festeggiare la rinascita, la mattina del giorno della Liberazione si svolgeranno al suo interno visite guidate gratuite e una tavola rotonda tra architetti, rappresentanti delle istituzioni culturali e cittadini dal titolo “Verso un centro per l'architettura” (per informazioni: [email protected]).

Dal 24 al 30 aprile, dopo il tramonto, la facciata della Palazzina si illuminerà invece grazie a una collaborazione con l'azienda di illuminotecnica iGuzzini e Mef, impresa fiorentina leader nel settore della distribuzione di materiale elettrico.

“un luogo importante”

“Restituiamo a tutti i fiorentini un luogo importante – dice Marzia Magrini, presidente dell'Ordine degli Architetti della provincia di Firenze – riscattandolo dall'abbandono e in un certo senso anche da una pesante eredità storica. L'obbiettivo è far diventare la Palazzina non solo e non tanto la nostra nuova sede, bensì un centro di promozione della cultura architettonica e del ruolo pubblico dell'architetto nello sviluppo della città”.

“La riqualificazione della Palazzina Reale – dice Guido Murdolo, presidente della Fondazione Architetti Firenze – è anche un forte gesto simbolico, il primo passo verso il rinnovamento professionale e culturale che auspichiamo. Per noi la nuova sede e l'idea della Casa dell'architettura non rappresentano un punto di arrivo: vogliamo aumentare le attività che già da anni abbiamo intrapreso, il numero e la qualità dei corsi di aggiornamento professionale, la frequenza e il livello degli eventi, anche attraverso la costruzione di sinergie e collaborazioni con altri Ordini e altre realtà culturali italiane ed europee”.

la palazzina

La Palazzina Reale fu costruita tra il 1934 e il 1935 come luogo dedicato all'accoglienza dei sovrani d'Italia in transito a Firenze. Fu l'ultima realizzazione del grande progetto della nuova stazione ferroviaria di Firenze elaborato dal Gruppo Toscano, guidato da Giovanni Michelucci. Nel 2012 un bando di evidenza pubblica lanciato dall'Ordine individua la Palazzina Reale come il luogo più rispondente all'idea di Casa dell'Architettura di Firenze. Una scelta confermata dagli iscritti all'Ordine, che hanno avuto la possibilità di esprimere il loro parere sia attraverso una consultazione online che durante i periodici Consigli aperti dell'Ordine.

La Palazzina resterà in affitto all'Ordine degli Architetti e alla Fondazione Architetti Firenze per 12 anni.

”Short Skin”, buona la prima: applausi e risate all’Adriano

Ha riempito il cinema Adriano, ieri sera, la prima dell’attesissimo “Short Skin” (www.shortskin.it), lungometraggio di fiction del regista toscano Duccio Chiarini, tutto girato tra Marina di Pisa e Forte dei Marmi con un cast giovane e altrettanto toscano (tra  i protagonisti Matteo Creatini, Francesca Agostini, Nicola Nocchi, Miriana Raschillà e Bianca Ceravolo).


Gli applausi alla fine (e le risate durante) sono stati la cornice sonora di un debutto riuscitissimo: Short Skin è una fotografia dell’adolescenza da non perdere.

La storia

Short Skin è la storia di Edoardo, diciassettenne (ammirevolmente interpretato da  Matteo Creatini) alle prese con una malformazione al prepuzio che arriva a guastare un’età già disastrosa di suo. 
La fimosi (questo il nome del problema di Edoardo) costringe il protagonista a un’esistenza senza sesso, in un’età in cui invece l’ossessione di farlo è puntuale come le tasse. Niente di niente: Edoardo non può neppure masturbarsi e questo succede mentre intorno a lui il sesso sembra occupare teste e mutande di tutti. 


Il sesso

Occupa quelle dell’amico Arturo, ossessionato dall’idea di sbarazzarsi della verginità entro fine estate, a qualsiasi costo (letteralmente, a qualsiasi costo: verrà coinvolta – senza esito – anche una prostituta). E occupa quelle dei genitori di Edo, che pensano bene di improvvisare una crisi matrimoniale proprio nel mezzo dei suoi guai personali, salvo risolverla a stretto giro sotto le lenzuola. Ma l’assillo del sesso trova spazio persino nelle giornate della più piccola Olivia, petulante sorellina del protagonista, sboccata, impertinente, a sua volta ossessionata dall’idea di far accoppiare il cane di casa Teagan.

Toscanità, abissi di genere e tabù

Ci sono mille cose in questo film, raccontate con un alfabeto dell’ironia che parla marcatamente toscano (e che non può non richiamare prepotentemente “Ovosodo” di Virzì). 
C’è un inizio brillantissimo, che la dice lunga sin dalla prima scena e catapulta lo spettatore in quella zona della psiche e del corpo del protagonista in cui il sole proprio non batte. 
C’è l’abisso di genere, feroce all’età di Edoardo, che separa il mondo delle ragazze, alle prese con prove generali di malizia e intraprendenza, da quello dei ragazzi, ancora impastati in una palude di goffaggine e timidezza.


C’è il tabù della malattia, che neppure i genitori di Edoardo chiamano col suo nome e che invece sarà proprio lui ad affrontare auto-spedendosi dall’andrologo (e poi in sala operatoria, non senza due lacrime tenerissime e sole, subito prima dell’anestesia). C’è il sesso, con i suoi rituali e una simbologia che è propria dell’adolescenza, in cui persino un polpo si guadagna carica erotica (notevole la scena del protagonista in bagno, faticosamente alle prese con tutto questo).


Ci sono i diciassette anni quasi senza voce di Edoardo, c’è il suo sguardo dimesso e costantemente puntato verso il basso, verso “quel” basso che gli dà tanti problemi. E c’è la poesia di Bianca, vicina di casa alla “respiri piano senza far rumore” che arriva ogni estate da Milano e che nei confronti di Edoardo, questa volta, manifesta una spiazzante apertura. In un paio di scene, fatte belle da una luce di taglio, gli assoli di questa coppia sono capaci di grandissima forza empatica: le musiche (di Woodpigeon) e una bella fotografia fanno il resto.
 E, infine, c’è, su tutto questo, la cascata di luce e vento che si spalma sulla scena conclusiva del film e quel sorriso a occhi socchiusi di chi sta andando a prendersi qualcosa di lungamente sognato.  

Una scena del film

la SCHEDA

Il regista. Nato e cresciuto a Firenze, Duccio Chiarini studia cinema alla London Film School dove in pochi anni realizza numerosi cortometraggi che ottengono importanti riconoscimenti internazionali. 'Short Skin' è il suo primo lungometraggio. Realizzato nell'ambito di Biennale College – Cinema è stato presentato alla 71.a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia (2014) e alla 65.a edizione del Festival del Cinema di Berlino (2015) nella sezione Generation. Il film, oltre a uscire nelle sale italiane, uscirà nei cinema di numerosi altri paesi tra cui Francia, Regno Unito, Norvegia, Australia e Hong Kong.

Le sale. In Toscana  esce oggi: a Firenze ai cinema Adriano e Uci Cinema; a Campi Bisenzio a Uci Cinema; a Livorno al cinema “4 Mori”; al cinema Splendor di Massa; al Cine8 di Montevarchi; al cinema Teatro Nuovo di Pisa; al cinema Omnia Center di Prato e al cinema Lami di Santa Croce sull’Arno.

Il progetto. Il film, distribuito da Good  Films, è prodotto da Biennale College Cinema, Duccio Chiarini e Babak Jalali per La Règle du Jeu. La produzione esecutiva è di Ginevra Elkann e Francesca Zanza per Asmara Films con la partecipazione di Regione Toscana e Toscana Film Commission. Il film è stato realizzato grazie al progetto Biennale College Cinema, iniziativa lanciata nel 2012 dalla Biennale di Venezia, che promuove nuovi talenti per il cinema offrendo loro di operare a contatto di maestri, per la realizzazione di lungometraggi a micro budget.

Torna la Mostra dell’artigianato

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Oltre 800 espositori provenienti da ogni angolo d’Italia e da 45 paesi esteri: dal 24 aprile al 3 maggio alla Fortezza da Basso di Firenze arriva la 79° Mostra Internazionale dell’Artigianato. Per dieci giorni, con orario no stop dalle 10 alle 22.30 (ultimo giorno chiusura alle 20), i visitatori (150.000 quelli attesi) saranno accolti da stand e iniziative collaterali, dimostrazioni dal vivo, incontri con maestri artigiani e giovani talenti.

la mostra

La mostra è organizzata da Firenze Fiera in collaborazione con le principali istituzioni, realtà imprenditoriali e associazioni di categoria. “Già da questa edizione il nostro impegno – spiega Fabio Camilletti, direttore commerciale di Firenze Fiera – è quello di allargare il raggio di azione della mostra attraverso rapporti di collaborazione e spin off con altre importanti fiere italiane sul ‘fatto a mano’. Inoltre grazie ad accordi con l’associazione Enti Fieristici Italiani e con il Ministero dello Sviluppo Economico, ci stiamo attivando per l’internalizzazione della fiera, in vista anche di tutte le iniziative che metteremo in  campo per festeggiare, nel 2016, gli 80 anni della storica manifestazione fiorentina”.

le novità

A fianco dei settori tradizionali, l’edizione 2015 gioca la carta di nuove aeree espositive in un mix variegato di nuovi contenuti e progettualità, offrendo ai visitatori una ricca gamma di proposte. Come Rendez-vous Vintage in Fortezza, uno spazio interamente dedicato al mondo del vintage, con capi sartoriali d’epoca e accessori, pezzi di design e di modernariato esclusivi. Casa In & Out è la mostra collaterale dedicata al modo di abitare oggi, alle tecniche di ristrutturazione, alle nuove tecnologie, agli impianti e a tutte quelle proposte innovative per la casa.

Centopercento BIO, all’interno del padiglione dedicato al Gusto, ospiterà aziende di prodotti biologici certificati, che fanno parte della ‘filiera corta’ e a km zero, portavoci della biodiversità, per un’alimentazione di qualità, sostenibile e sicura. Torna anche, a grande richiesta, Bellezza e Benessere, vetrina della cosmesi artigianale e su misura con trattamenti viso-corpo, percorsi  benessere, consigli e coccole a volontà.

Tibet

Ospite d’onore sarà il Tibet, che porterà a Firenze tutto il fascino delle sue tradizioni secolari presentando oggetti rituali, sculture sacre, mobili, gioielli, stoffe preziose e altro ancora.

laboratori

In programma poi, tutti i giorni, laboratori e dimostrazioni dal vivo. In concomitanza con Expo 2015, ampio spazio verrà dato agli eventi dedicati al cibo: protagonisti saranno chef, sommelier, pasticceri e gastronomi di livello internazionale.

Fiorentina, notte della verità. Montella: ”Non meritiamo i fischi”

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Una notte da non sbagliare, per raggiungere le semifinali di Europa League. Questa sera al Franchi va in scena il ritorno dei quarti di finale di Europa League contro la Dinamo Kiev, dopo il pareggio per 1-1 all’andata acciuffato nel recupero grazie a un super gol di Babacar.

babacar e gomez

Proprio Babacar sarà uno dei grandi assenti di questa sera, dopo l’infortunio rimediato nella sfortunata partita di campionato persa in casa contro il Verona. “Dispiace, per noi era una risorsa in più”, ha commentato il tecnico viola Vincenzo Montella alla vigilia. L’attacco sarà dunque sulle spalle di Mario Gomez. “Mario è sempre utile alla squadra, da lui ci aspettiamo tante reti”, ha spiegato l’Aeroplanino.

i fischi

Una partita decisiva quella di questa sera, che arriva dopo l’inaspettata sconfitta interna contro il Verona. “Lunedì abbiamo fatto una grande partita a livello fisico e a livello di possesso. La mia squadra non meritava di essere fischiata. Difenderò sempre il mio gruppo quando se lo merita”, dice Montella.

la formazione

Quanto alla formazione che scenderà questa sera, l’allenatore viola dovrà sciogliere gli ultimi dubbi, tra cui quello legato alla presenza di Pizarro. “Voglio capire se ha nelle gambe i novanta minuti”, ha spiegato Montella. Che oggi si aspetta una “partita fisica. Dovremo essere pronti mentalmente e fisicamente. Il pareggio fatto a Kiev vale poco”. Perché in effetti a valere sarà soltanto il risultato di questa sera. Quando sbagliare sarà davvero vietato.

Fiorentina, che guaio: Babacar out 6 settimane

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Un problema in più per Vincenzo Montella: Babacar dovrà stare fermo ben 6 settimane.

gli accertamenti

E’ il responso degli accertamenti diagnostici a cui è stato sottoposto l’attaccante viola dopo il trauma distorsivo al ginocchio destro subito in uno scontro di gioco nella partita di campionato contro il Verona.

lesione di secondo grado

“L'esame – spiega la Fiorentina suo suo sito ufficiale – ha evidenziato una lesione di 2^ grado del legamento collaterale mediale destro”.

sei settimane

Lesione che costringerà Babacar a fermarsi per 6 settimane, proprio nella fase più “calda” della stagione, con il ritorno dei quarti di finale contro la Dinamo Kiev alle porte.

Addio S. Croce (per ora): il mercato di Natale tedesco in piazza del Carmine

Fiere e mercati in città, si cambia. Con un obiettivo principale: valorizzare l’Oltrarno (ma non solo). Via libera della giunta di Palazzo Vecchio alla delibera che modifica l’organizzazione di fiere e mercati nelle diverse piazze e zone della città, “per ottimizzare le tante iniziative in calendario a Firenze e valorizzare piazza del Carmine dopo la recente pedonalizzazione”, viene spiegato.

più fiere

Da 11 fiere promozionali si passa a 19: un modo – spiegano ancora da Palazzo Vecchio – per valorizzare la città e gli operatori, a partire dall’Oltrarno e da piazza del Carmine, che dopo la pedonalizzazione può diventare un centro importante per fiorentini, attività economiche e turisti.

Un piano che coinvolge tante zone di Firenze con nuovi appuntamenti o ampliando le possibilità per gli operatori, come nel caso di Campo di Marte.

santo spirito e oltrarno

La fiera di Santo Spirito si allarga e raddoppia diventando Fiera dell’Oltrarno: più postazioni, che passano da 114 a 140, e due piazze coinvolte. Non più solo piazza Santo Spirito e Borgo Tegolaio, ma anche piazza del Carmine.

L’obiettivo – continuano da Palazzo Vecchio – è doppio: da un lato razionalizzare l’utilizzo commerciale di piazza Santo Spirito, dove potranno essere ospitati fino a 80 posteggi per garantire il rispetto delle norme di sicurezza per l’accesso dei mezzi di soccorso e le vie di fuga, dall’altro quello della valorizzazione di piazza del Carmine che ospiterà fino a 60 operatori.

il natale trasloca (per ora)

In piazza del Carmine arriva anche il Mercato di Natale tedesco, che lascia piazza Santa Croce e si sposta per un anno in forma sperimentale nella nuova collocazione. Obiettivo, consentire anche a un’altra piazza del centro storico di ospitare questa manifestazione. Sempre in piazza del Carmine arrivano ‘Carmine in fiera’ e la rassegna enogastronomica di novembre con 25 operatori, mentre si consolida, dopo la sperimentazione del 2014, ‘Artour Il Bello in piazza’.

santissima annunziata

Novità anche per piazza Santissima Annunziata, dove si consolidano la Fiera Marzolina (20 operatori), la Fiera Manodopera (24 operatori), La Fierucola (80 operatori) e arriva il Mercato internazionale di Firenze (70 operatori).

le altre novità

Tra le novità, entrano nel piano del commercio anche lo Slow Market in piazza Santa Maria Novella con 20 operatori, Campo di Marte in Fiera in viale Paoli e viale Manfredo Fanti con 300 operatori e si allarga la Fiera di Primavera del Campo di Marte, che passa da 290 a 310 postazioni.

Si consolidano ‘Campagna amica’ ogni martedì in piazza Dallapiccola con 20 operatori, Isolottissima (86 operatori) e Natale a Novoli (100 operatori).

mercati

Per quanto riguarda i mercati, trasloca in via Lungo le mura di Santa Rosa il mercato giornaliero rionale di piazza de’ Nerli.

Settant’anni dalla Liberazione, due giorni di celebrazioni

Due giorni di iniziative in città per celebrare il 70° anniversario della Liberazione nazionale, organizzate dal Comune e dalla presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale.

venerdì 24 aprile

Si inizia venerdì 24 aprile alle 19 con l’apertura straordinaria del Museo Novecento (piazza Santa Maria Novella) che potrà essere visitato, a ingresso libero, fino alle 23. Alle 21, inoltre, all’interno del Museo Novecento, sarà presentato l’ultimo libro di Aldo Cazzullo ‘Possa il mio sangue servire’, storie di uomini e donne della Resistenza. La presentazione sarà arricchita dalla lettura di alcuni brani tratti dal testo, da parte degli attori Alessio Martinoli e Alessio Sardelli con la collaborazione del Teatro della Toscana.

sabato 25 aprile


Sabato 25 le celebrazioni inizieranno alle 9.30 in piazza dell’Unità italiana, dove saranno deposte le corone di fiori al monumento ai Caduti di tutte le guerre, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, con i gonfaloni del Comune di Firenze (che il prossimo agosto celebra il 71esimo anniversario della Liberazione), della Regione Toscana, della Città metropolitana, dei Comuni dell’area fiorentina, della bandiera del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale del Corpo Volontari della Libertà e dei labari delle associazioni dei partigiani.

Al temine della cerimonia in piazza dell’Unità italiana si formerà un corteo, preceduto dalla Filarmonica Rossini, che sfilerà verso l’Arengario di Palazzo Vecchio, dove alle 10.15 sono previsti gli interventi del sindaco di Firenze, del presidente dell’Anpi provinciale di Firenze Silvano Sarti, dell’ex parlamentare inglese, insignito dal Quirinale del grado onorifico di grande ufficiale al merito della Repubblica italiana Sir Dennis Walters Churchill, e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’Editoria. 


le iniziative

Alle 11 si svolgerà ‘Idee in cammino a Firenze’, un’iniziativa organizzata dalla presidenza del Consiglio dei Ministri con Impact Hub, presso la sede della start up in via Panciatichi. Un evento che coinvolgerà bambini e adulti per celebrare i percorsi del passato di coraggio e rinascita, immaginandone insieme di nuovi per il futuro, con l’artista Michelangelo Pistoletto, il delegato nazionale Coldiretti Giovani Impresa Maria Letizia Gardoni, Carlotta Sami, portavoce Alto Commissariato Onu per i rifugiati, Vincenzo Montella, allenatore della Fiorentina e Cesare Cacitti, 16 anni, il più giovane startupper italiano.


A partire da mezzogiorno poi, in piazza Tasso, si svolgerà la manifestazione “#ilcoraggiodi, il 25 aprile in piazza e su Twitter”, inserita nel programma di eventi della presidenza del Consiglio dei Ministri per celebrare il 70esimo anniversario della Resistenza e della guerra di Liberazione. All’iniziativa, che sarà presentata dal direttore di Rtv38 Francesco Selvi, parteciperà il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria e faranno da testimonial Carlo Conti, Irene Grandi, Vincenzo Montella e Gianfranco Monti. Insieme a numerosi partigiani racconteranno storie legate alla Resistenza e storie di attualità legate al coraggio. In piazza ci sarà anche la musica con Nicola Pecci, che accompagnerà la manifestazione con alcune canzoni. L’account ufficiale delle celebrazioni della presidenza del Consiglio dei Ministri è @70esimo e l’hashtag è #ilcoraggiodi.

da piazza poggi a santa maria novella

In piazza Poggi è in programma il tradizionale pranzo della Liberazione, mentre alle 13 in piazza Santa Maria Novella, alla presenza del sottosegretario con delega all’editoria, ci sarà l’inaugurazione dell’installazione permanente site-specifc dell’artista Alberto Garutti di fronte al Museo Novecento e una performance commemorativa ideata per l’occasione dallo stesso artista. Garutti realizzerà un’installazione costituita da una lastra di pietra serena, della dimensione di 100 cm per 95 cm, incastonata nel lastrico solare di piazza Santa Maria Novella, che recherà l’iscrizione‘Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora’. L’installazione, resa possibile grazie alla presidenza del Consiglio dei Ministri, ha l’autorizzazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Firenze, Pistoia e Prato. 


Le celebrazioni si concluderanno alle 17.30 sull’Arengario di Palazzo Vecchio in piazza della Signoria, con il tradizionale concerto della Filarmonica Rossini.

Meningite, ”vaccinazione fortemente raccomandata ai ragazzi”

Meningite C, la Regione mette in campo la sua strategia. Vaccinazione contro il meningococco C fortemente raccomandata e offerta attivamente a tutti i ragazzi tra 11 e 20 anni e vaccinazione offerta gratuitamente nella fascia di età 19-45, a tutte le persone che sono entrate in contatto con i casi di meningite C. Queste le decisioni della Regione, dopo l'incontro che si è tenuto ieri tra la task force dell'assessorato e gli esperti dell'Istituto Superiore di Sanità.

ragazzi

Il richiamo gratuito per i ragazzi tra 11 e 18 anni era già stato introdotto dalla Toscana (tra le poche Regioni) a fine marzo. Ora questo richiamo (o la prima dose, nel caso questa non fosse stata fatta nel secondo anno di vita) viene “vivamente raccomandato per tutti i ragazzi tra gli 11 e i 20 anni. E' la strategia più efficace per proteggere la popolazione, contenere la diffusione e limitare il più possibile la circolazione del batterio”, sottolineano dall'assessorato.

fascia 19-45 anni

Per quanto riguarda i cittadini tra 19 e 45 anni, la Regione prevede di vaccinare gratuitamente per il meningococco C coloro che sono entrati in contatto e hanno frequentato gli stessi ambienti di vita delle persone che si sono ammalate di meningite C.

“un ceppo aggressivo”

Quello in circolazione, hanno concordato Regione e Istituto Superiore di Sanità, è un ceppo particolarmente aggressivo, che dà manifestazioni cliniche severe. Dalla Regione fanno sapere di essere comunque in grado di monitorare costantemente e attentamente la situazione e, se necessario, modificare via via le strategie, adattandole alle necessità.

i casi

Dall'inizio del 2015, i casi di meningite C che si sono verificati in Toscana sono stati 16 (4 dei quali mortali: 3 a Empoli e 1 a Montevarchi). 2 i casi di meningite B , 1 di W e 1 non tipizzato. Andando verso la stagione estiva – viene spiegato – è attesa una riduzione dei casi.

Tram, scattano le modifiche alla viabilità nella zona di piazza Leopoldo

Tramvia, scattano questa mattina le modifiche della viabilità nella zona di piazza Leopoldo per alleggerire i flussi di traffico di attraversamento tra le due parti del quartiere (dalla zona di via Corridoni a quella di via Vittorio Emanuele). L’accorgimento, predisposto dagli uffici della mobilità di Palazzo Vecchio, anticipa parzialmente la viabilità a tramvia in funzione, istituendo anche in piazza Vieusseux la possibilità di attraversare la direttrice oggi interessata dai cantieri e successivamente dai binari.

cosa cambia

I veicoli in piazza Leopoldo potranno imboccare via Scipione dei Ricci (con inversione del senso di marcia nel tratto da piazza Leopoldo a via Mayer) e via Mayer (sempre con inversione del senso di marcia nel tratto da via Ricci a via Zobi, mentre il tratto successivo piazza Vieusseux-Zobi diventa a doppio senso), arrivando in piazza Vieusseux e da qui attraversare la direttrice del cantiere.

Per predisporre la nuova viabilità, oggi saranno in vigore divieti di sosta in via Mayer e via Scipione dei Ricci. Sempre nell’ottica del miglioramento della viabilità della zona, saranno rivisti i tempi del semaforo all’incrocio fra via Vittorio Emanuele II e via Tavanti. 


linea 3

Passando ai cantieri della linea 3, sono stati prorogati fino al 9 maggio i lavori relativi agli allacci ai sottoservizi in viale Morgagni (con divieti di sosta e restringimenti di carreggiata puntuali) e in largo Brambilla. Previsto inoltre un restringimento di carreggiata in viale Pieraccini.

linea 2

Per quanto riguarda invece la linea 2, da ieri sera è scattata una lieve modifica del cantiere in via Gordigiani, con restringimenti di carreggiata al centro strada e disassamento delle corsie veicolari (fino a fine giugno).

La Fiorentina delle seconde linee sbaglia, il Verona vince al fotofinish

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La Fiorentina perde 1-0 contro un buon Verona nel posticipo della trentunesima giornata di Serie A. Montella mette in campo le seconde linee in vista del ritorno del quarto di finale di Europa League contro la Dinamo Kiev di giovedì prossimo ma la mancanza di intesa tra giocatori che poche volte hanno giocato assieme da titolari è nefasta. Nella ripresa un rigore assegnato da Mazzoleni viene sprecato da Diamanti. E’ il quarto penalty sbagliato su quattro in campionato. Una media disastrosa. La poca brillantezza della squadra di casa viene punita da Obbadi che approfitta di una respinta corta di Neto e regala tre punti al Verona. Montella  attua una vera rivoluzione. Sceglie Gilardino titolare assieme ad Ilicic e Diamanti in attacco, a centrocampo rispolvera Lazzari assieme a Badelj ed Aquilani. Difesa a quattro con Rosi e Pasqual ai lati e il duo Tomovic-Basanta centrali. Mandorlini schiera tutti i titolari da Toni, ex di turno, supportato da Jankovic fino a Gomez. A centrocampo il Verona si affida a Sala mentre Marquez guida la difesa centrale assieme a Moras. Pisano ed Agostini ad agire da terzini.

 

Primo tempo

 

Partita non bella, spesso noiosa e giocata a ritmi molto bassi. La Fiorentina cerca di dirigere il gioco ma le tante novità in campo non riescono a mettere in pratica i meccanismi suggeriti da Montella.  Al 3’ è il Verona a farsi vedere e Rosi è costretto a chiudere in angolo su un cross di Jankovic. All’11 ci prova Diamanti per i viola ma Rafael devia in corner. Al 15’ tiro da fuori area di Lazzari che finisce di poco a lato. Al 29’ buona occasione per Giardino che incorna di testa ma trova attentissimo il portiere gialloblù a ribattere. Al 43’ Aquilani riceve un assist da Lazzari ma la sfera, colpita di testa, finisce alta sopra la traversa.

 

Secondo tempo

 

Montella toglie Ilicic per Babacar ma la partita del senegalese dura solo cinque minuti. L’attaccante è, infatti, costretto ad uscire per un brutto infortunio al ginocchio dopo uno scontro di gioco. Al 65’ la Fiorentina conquista un calcio di rigore per fallo di Rafael su Giardino. Il portiere veronese esce a valanga e travolge l’attaccante ma poi si riscatta respingendo il sinistro, a mezza altezza, di Diamanti. La Fiorentina si spenge ed il Verona si fa più intraprendente con un paio di contropiedi. All’87 Obbadi, che era entrato al posto di Tachtsidis, ci prova di piatto e il pallone finisce di poco a lato. Proprio al 90’ il gol vittoria. Neto respinge corto un tiro dalla distanza e, da due passi, arriva Obbadi che mette dentro. Un gol che regala tre punti importanti per il Verona mentre i viola escono tra i fischi.

 

L’allenatore

 

Vincenzo Montella parte dal rigore sbagliato per commentare la seconda sconfitta consecutiva in campionato. “Il prossimo rigore lo batto io. Era la miglior squadra che potessi schierare. Non meritavamo la sconfitta – aggiunge il tecnico viola – perché non abbiamo concesso niente al Verona, soprattutto nel primo tempo. Siamo andati spesso alla conclusione dal limite, anche se siamo stati poco precisi. Poi siamo stati dei polli a subire gol nel finale e a dare al Verona la possibilità di ripartire in contropiede. Abbiamo pensato inconsciamente che il pareggio fosse poco e così ci siamo sbilanciati”.