Si tratta del primo obiettivo raggiunto dal ‘Comitato Amerigo Vespucci a casa sua‘, costituitosi di recente a Firenze per celebrare la figura e il luoghi legati all’esploratore che ha dato il proprio nome all’America.
Il trasferimento dell’opera sarà al centro della cerimomia in ricordo dell’esploratore nato il 9 marzo 1454. Domani mattina, alle 10.30, verrà celebrata una santa messa in suo onore nella chiesa di Ognissanti, dove riposano i membri della famiglia Vespucci. Alle 11.30 ci si sposterà nell’atrio dello Spedale di San Giovanni di Dio, l’antico ospedale fondato tra il 1382 e il 1388 da Simone di Piero Vespucci, antenato di Amerigo, ed attualmente di proprietà della Asl. Qui interverranno il presidente del consiglio comunale e membro del Comitato Eugenio Giani, il console degli Stati Uniti Mary Ellen Countryman, la sovrintendente del Polo museale Cristina Acidini, il direttore generale dell’Asl 10 Luigi Marroni ed il presidente dell’associazione San Giovanni di Dio Massimo Ruffilli.
Dopo l’esibizione del Coro dei cadetti della U.S. Coast guard verrà poi scoperto il busto di Amerigo Vespucci. Per l’occasione sarà in mostra anche una riproduzione a grandezza naturale del planisfero cordiforme di Martin Waldseemüller, la carta geografica realizzata nel 1507 in cui per la prima volta le terre del Nuovo mondo vengono chiamate con il nome “America”, in onore del navigatore fiorentino. Si tratta di un planisfero composto da 12 tavole di legno, che unite raggiungono le dimensioni di 1,32 metri di altezza per 2,36 di larghezza il cui originale è attualmente conservato alla Library of Congress di Washington.
“L’intenzione del Comitato – ha detto Eugenio Giani presentando l’iniziativa – è quella di poter portare il busto nel Salone de’ Cinquecento a Palazzo Vecchio in occasione del 500° anniversario della morte di Vespucci, che ricorre nel 2012″. Proprio in vista dell’anno vespucciano il Comitato, ha aggiunto Giani, “si sta impegnando a divenire una Fondazione, in modo da potersi dotare di una sede stabile e, soprattutto, di promuovere al meglio le celebrazioni dell’esploratore fiorentino, stabilendo un legame profittuoso di scambio, studio e ricerca con gli Stati Uniti“.