Un giardino persiano e la maschera del Sommo poeta che “diaologa” con un’opera contemporanea in Palazzo Vecchio, un busto di ghiaccio davanti alla Casa di Dante, opere “infernali” in Palazzo Bastogi e infine un grande vortice d’acqua (scultoreo) nel Mercato centrale di San Lorenzo. Da fine marzo 4 luoghi di Firenze ospitano il progetto itinerante “Riflessioni su Dante” di Tannaz Lahiji, artista persiana da oltre un decennio in città.
Lahiji, nota per le sue performance di body painting e installazioni di arte contemporanea, è anche docente della LABA – Libera Accademia di Belle Arti – e collaboratrice della New York University. Ecco cosa si potrà vedere.
Il giardino persiano di Palazzo Vecchio
Nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, dal 20 marzo al 9 aprile, prende posto “Pardis”, termine che nella tradizione persiana indica il giardino davanti alle abitazioni, spesso realizzato come un’oasi in mezzo al deserto.
In questa installazione l’artista, attingendo ai suoi ricordi, ricrea questo spazio verde che richiama le atmosfere del Paradiso dantesco: la sala d’Arme è completamente rivestita di una pavimentazione pittorica, con al centro la costruzione della fontana tipica del Pardis. Tutto intorno un sistema di videoproiezioni che permette al visitatore di immergersi nelle atmosfere persiane.
“Riflessioni su Dante” di Tannaz Lahiji nella Sala di Priori
Alcuni indizi d’acqua conducono poi al piano superiore di Palazzo Vecchio, nella Sala dei Priori, dove è esposta una preziosa composizione dantesca: la Maschera di Dante accostata a un volume quattrocentesco dellaDivina Commedia e a un’opera di Tannaz Lahiji, che – come succede in Palazzo Bastogi – si carica di significati diversi a seconda della differente illuminazione cromatica. Anche in questo caso l’esposizione va dal 20 marzo al 9 aprile.
L’Inferno in Palazzo Bastogi
Dal 25 marzo al 10 aprile, Palazzo Bastogi ospita la re-interpretazione cromatica di alcune opere di Tannaz Lahiji alla luce di alcuni versi dell’Inferno dantesco, come l’amore tra Paolo e Francesca e quello per la conoscenza di Ulisse. Le tele dell’artista cambiano grazie all’illuminazione, tra toni freddi, luci calde e illuminazione naturale.
Un busto di ghiaccio nella Casa di Dante
Dal 27 marzo al 15 aprile all’esterno del Museo Casa di Dante verrà esposto, ogni giorno, un busto in ghiaccio che si scioglierà con il progredire delle ore. Come Dante pone Lucifero nel profondo dell’Inferno, infilato nel ghiaccio, per costringerlo all’eterna dannazione, così Tannaz Lahiji incastona Dante nello stesso elemento, ma al fine di condurre il poeta all’eterna lode.
Il vortice al Mercato Centrale
Nella “casa dei golosi”, il Mercato centrale di San Lorenzo, dal 30 marzo sarà visibile il “Vortice di Ulisse”, una grande scultura che rappresenta un vortice d’acqua, interpretazione della solennità del mare che sovrasta Ulisse nel Canto XXVI dell’Inferno, punito per aver seguito la sua ambizione di conoscenza senza preoccuparsi dei principi divini e superando le colonne d’Ercole.