“Firenze ha un patrimonio di un migliaio di professionisti e tante istituzioni pubbliche e private che agiscono nel mondo del restauro: è importante che questa pluralità di soggetti lavori attivamente, tutti insieme, per valorizzare questo settore, per tutelarne la tradizione e per esaltarne la capacità innovativa”. Lo ha detto il vicesindaco di Firenze Dario Nardella, in occasione dell’inaugurazione del primo Salone del restauro, al via oggi, 29 ottobre, alla stazione Leopolda a Firenze.
“Siamo lieti e orgogliosi – ha detto Nardella – che proprio a Firenze si apra questo Salone, atteso da molti anni e che finalmente vede la luce grazie alla caparbietà e al supporto di operatori, organizzatori, istituzioni pubbliche e private che sono stati il miglior antidoto al tipico ‘vizio’ fiorentino dello stare attenti al proprio orto e poco sensibili al patrimonio comune”.
Nardella ha fatto anche cenno alla Costituzione italiana “che tra i suoi primissimi articoli promuovere la cultura e la ricerca scientifica e la tutela del paesaggio e del patrimonio storico artistico”. “Proprio questo trovarsi insieme per l’obiettivo comune del Salone – ha sottolineato il vicesindaco – è un modo per Firenze di applicare quei principi costituzionali oltre che per esaltare uno dei suoi motori di eccellenza e di sviluppo, unendo gli obiettivi della conservazione delle tradizioni del passato alla necessaria innovazione tecnologica del futuro”.